“), lei continuava con le sue mani, a ‘suonare’ quel meraviglioso strumento, che era diventato ormai ben duro e turgido, trasformandosi da una candida…”
“Una serata di compleanno… e la sua grande intraprendenza!”
Un nuovo autunno è iniziato e il suo percorso, fatto di lunghi giorni tristi, ci accompagnerà inesorabilmente, verso una nuova fredda stagione ( e speriamo non troppo… !). Le foglie degli alberi, ingiallite, cadono dolcemente al suolo, creando una sorta di morbido tappeto ‘maculato’, come un nuovo ornamento d’arredo, sia nel nostro piccolo giardino e sia, in modo più esteso, nel grande parco che ci circonda. Le giornate cominciano a divenire sempre più corte e la frescura della sera ci porta a coprirci un po’ di più, mentre noi, amorevolmente, portiamo a spasso i nostri adorati amici pelosi, nelle loro consuete ed ambite passeggiate. Le serate si susseguono con cadenza un po’ più lenta e meno frenetica rispetto a quelle calde serate d’estate, complice anche il fatto di risentire un po’ di più degli sforzi prodotti durante le giornate lavorative, ma… niente di tutto questo può farci scemare il nostro desiderio di vivere e condividere i piacevoli momenti da dedicarci completamente a noi.
Come ogni primo mercoledì del mese, anche in questo mese di ottobre, ci prepariamo a modo, per andare a trascorrere una gradevole serata al club, dove si svolge la serata del ‘Mercolady’, una piacevole serata organizzata dal club, dove la presenza cospicua di alcune trans e molte trav, danno vita alla serata stessa, in un ambiente caldo, sereno e piacevolmente accogliente, nel quale noi, ci troviamo molto molto bene.
Saliti a bordo della nostra ‘pandina’, io vestito con semplici jeans scuri e camicia di lino bianca, mentre la mia lei, messa giù ‘da paura’, con un corpettino rosa e nero (i miei colori preferiti…!) che ne mettono in bella mostra il suo seno ‘baldanzoso’, una minigonna nera con lembi di stoffa a triangolo che ne disegna un’armonica linea, e un paio di stivaloni ‘inguinali’ di pelle nera che la rendono semplicemente ‘irresistibile’…., ci rechiamo presso il locale, parcheggiando quasi a ridosso dell’ingresso.
Mentre stiamo per fare il nostro ingresso al club, poco fuori, cominciamo a salutare alcuni partecipanti della serata che, come noi, si accingono ad entrare, mentre intanto, una ‘piccola coda’ comincia a crearsi. E’ molto ‘sentita’ la serata, quindi oltre alle solite facce conosciute, notiamo con piacere, che alcuni nuovi partecipanti alla serata fanno la loro comparsa. Sapevamo anche, che quella sera, al club, si sarebbe festeggiato il compleanno di una nostra cara ‘amica sorellina’… molto amica… e quindi, per l’occasione, ci siamo presentati da lei, con un piccolo pensierino per lei (un bel paio di giarrettiere di pizzo rosso !)
La serata doveva ancora decollare, quindi ne approfittiamo di quelle circostanze di inizio serata, per salutarla e darle il nostro piccolo pensierino e notiamo subito il suo immenso stupore e piacere, accettandolo molto volentieri e, tanto gradito che si precipitò subito ad indossarle proprio lì dinanzi a noi. Quindi, restiamo poi insieme a lei, seduti intorno a quel tavolino, in sua compagnia e ci mettiamo a smangiucchiare qualcosina dal buffet, parlando un pò del più e del meno. Ma le sorprese erano solo all’inizio. Da li a breve, si unì a noi un’altra nostra conoscenza (leggi racconto ‘Una piacevole sorpresa!’) che non vedevamo da tanto tanto tempo. E mentre io ne approfittavo per elogiarla di quanto fosse cambiata e ne apprezzavo i suoi miglioramenti (era cambiata tantissimo, tanto da fare veramente molta fatica a riconoscerla !), sentivo la mia lei ridere e scherzare con la ‘festeggiata’, e rivolgendomi il suo sguardo, quasi a chiedermi se potesse farlo, vidi le sue mani che con il suo intento iniziale di ‘sentire’ come le stessero le giarrettiere che le avevamo appena regalate, la palpeggiavano sapientemente, in tutta la parte intima della festeggiata stessa.
Fu uno di quei momenti dove avrei riempito la mia lei di baci, sommergendola a più non posso. Il livello di complicità tra di noi lo vedevo salire sempre di più e il vederla cosi giocosa e cosi gioiosa, non faceva altro che alimentare ancor di più quella nostra complicità. Furono soltanto pochi minuti, ma tanto bastarono per provocare in ‘lei’ (la ‘sorellina festeggiata’) un erezione ben decisa, (che constatai concretamente con le mie stesse mani….eheheheh…) e di conseguenza, anche in me provocò un eccitazione degna di nota.
Quella sua intraprendenza e quel suo atteggiamento complice nei miei confronti, avevano portato anche me ad avere l’uccello duro, mentre intanto, l’altra nostra amica osservava, sorridendo e compiacente, tutto ciò che stava accadendo, mostrandocene il suo apprezzamento per quella circostanza.
Intanto il locale andava riempendosi. Tutti e tutte coloro che entravano, si avvicinavano al nostro tavolo per far gli auguri alla festeggiata e quindi il nostro ‘giochino’, al quale aveva dato inizio la mia lei, fu presto interrotto, ma credetemi…. interrotto e non concluso … ehehehehe….. la serata era ancora molto molto lunga. Ci alziamo quindi dal tavolo e ci rechiamo fuori, nel luogo dove poi si sarebbe svolta la festa della festeggiata e tra chiacchere varie e saluti, arrivò il momento della torta.
Dopo tutti i dovuti convenevoli per l’occasione, fatti dalla festeggiata (il taglio della torta, l’apertura delle bottiglie di spumante, bacini e baciotti con tutti, foto di gruppo varie, ecc. ecc.) ci ritroviamo ad essere solo noi tre a quel tavolo, dove fino a poco prima decine e decine di persone vi si erano avvicendate e…. magicamente… si ricreò quell’atmosfera che solo un’ora prima si era interrotta.
Io e la mia lei, incrociamo i nostri sguardi e immediatamente vidi lei, tornare ad ‘appoggiare’ le sue mani tra le gambe della festeggiata, come a voler eseguire una … suonata di pianoforte, degna dei migliori pianisti. E mentre eseguiva quel suo ‘pezzo’, si rivolgeva verso di me, coinvolgendomi in quella nostra totale complicità che aumentava sempre più. Incurante totalmente di tutte quelle persone che stavano ancora li intorno a noi (….chi seduto su altri divanetti,… chi in piedi a conversare tra loro e sorseggiando i loro drink,… chi si fumava una paglia in attesa di poter trovare qualcuno con il quale poter passare il resto della serata…), lei continuava con le sue mani, a ‘suonare’ quel meraviglioso strumento, che era diventato ormai ben duro e turgido, trasformandosi da una candida tastiera di pianoforte …. in un ‘flauto a pelle’ ! 🙂
La sua intraprendenza mi lasciava sempre di più…’a bocca aperta’! Ma non fu solo la mia di bocca…. a rimanere aperta,! Osservai la sua di bocca,(quella della mia lei !) che dopo aver eseguito una serie di ‘inviti eloquenti’ sulle sue intenzioni, e dopo aver richiesto e voluto il mio complice assenso, la vidi dare il via a quella sua … ‘suonata’ di quel ‘magico flauto a pelle’…. e nell’unico modo che lei sa fare: DIVINAMENTE !!!
La guardai scendere con la testa verso il basso e portarsi quel ‘coso’ dentro la sua bocca e nel momento in cui lei si chinava verso di esso, per avvolgerlo completamente nelle pareti interne delle sue guance, gustandosene in pieno la sua consistenza, sollevava di quel tanto il suo sedere, da lasciar intravedere il suo mini tanga, immerso tra le sue dolci chiappe. Era un invito a nozze per me e mentre lei lo succhiava dolcemente, spostai con grazia quel ‘filo interdentale’ che giaceva inerme nel suo posteriore e le misi due dita nella sua topa che già grondava di caldi umori (e io lo sapevo… … eheheheh…!)
La lasciai continuare nel fare ciò che stesse facendo per qualche minuto, osservandola in quella sua arte, ma nello stesso tempo, guardavo l’espressione sul volto della ‘festeggiata’, che andava dallo stupore alla sublimazione. E il mio uccello, durante tutto questo, dava decise ‘frustate’ sui bottoni della patta dei pantaloni, a 120 bpm ( bpm = battiti per minuto … unità di misura della musica !) Sempre più eccitato nel vederla cosi sciolta e disinibita, da avere quasi un orgasmo ‘cerebrale’, mi sentivo completamente il suo complice…. il complice di quella sua imprevedibile ed imprevista intraprendenza…. e questa cosa mi mandava letteralmente su di giri.
Si fermò dal fare…quell’esecuzione musicale sul ‘flauto a pelle’…. (diciamola tutta e bene: di fare quel bel pompino…. eheheheh….) mentre sentivo che dalla sua topa gli umori continuavano a fuoriuscire, e tutti e tre avevamo la stessa determinazione di voler proseguire in qualche spazio ai piani superiori ma… il fatto che lei fosse la festeggiata, avrebbe compromesso l’esito della cosa, riducendola ad una banale e semplice sveltina e niente più quindi…. decidemmo invece di comune accordo che ci sarebbe piaciuto di più rimandare ad un’altra occasione, per poter vivere con più serenità il gioco, con una partecipazione più completa ed intensa da parte di tutti.
Fu presa una saggia decisione! Infatti, un attimo dopo, la ‘festeggiata’, venne subito coinvolta da tutti gli altri presenti alla festa, nei vari brindisi e saluti e in tutti quei convenevoli del caso; la lasciammo quindi libera di svolgere quei suoi ‘doveri’, ma con l’impegno preso di organizzare al più presto una bella e piacevole serata insieme.
La serata proseguì, allegramente, in quell’atmosfera di festa e simpatia, ma non potevo nascondere o cancellare quei brevi (ma intensi) momenti di eccitazione vissuti con la mia lei, in quel gioco avuto poco prima, in quella sua nuova veste, che mai aveva avuto e che mai avevo visto. La sicurezza e la determinazione con la quale agiva, mi portavano a sognare meravigliosi altri momenti di piacere da condividere completamente insieme a lei, nei quali avrò ancora il piacere (e la fortuna) di vederla in quel suo ruolo di protagonista, insieme ad altri ‘pochi fortunati’ che ne potranno beneficiare di quelle circostanze.
E tutto questo, cementava sempre più quel clima di amorevole complicità, che da tempo ormai, comincia a solidificarsi tra di noi. Sentivo crescere dentro di me (oltre il mio uccello che ormai era in stabile erezione!), il desiderio di averla tutta per me, tanto da accompagnarla in bagno e dopo che lei fece i suoi bisognini, volontariamente, lei si appoggiò al muro e si lasciò prendere da dietro, nel modo che a lei piace moltissimo, dove i colpi affondati con decisione dentro di lei le danno il massimo del piacere. E fu la miglior conclusione di una serata, iniziata con quella sua piacevole e spiccata determinazione di volersi mettere in gioco, in un ambiente che le trasmette la serenità giusta di volerlo e poterlo fare. E credo che tutto questo sia proprio l’inizio di un nuovo capitolo del nostro intenso rapporto!
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