“Quindi si avvicinarono e vedevo delle sagome di uomini con dei cazzi che si masturbavano accanto a me, quindi io mi sedetti sopra Fausto…”
L’ITINERARIO DI UNA PERVERSIONE – 2^ PARTE
Ci fermammo ad un
semaforo sull’anulare, la strada era illuminata, lui mi mise la sua mano in mezzo alle mie cosce, aspettavo stranamente questo gesto, non aspettavo invece il motociclista che si fermava anch’egli al semaforo e dall’alto guardasse questo gesto, lui guardava me ed il motociclista, il motociclista guardava solo me, spuntò il verde, Fausto se ne accorse ma non partì, nemmeno il motociclista, mi fece ulteriormente allargare le gambe e mi scoprì un seno che era tutto irto sia per il freddo che per l’eccitazione, ritornò il rosso (cazzo non passava nessuno..), continuammo fino al ritorno del verde e ripartimmo.
Francesco aveva cambiato volto ed atteggiamento, io ero invece delusa perche mi chiedevo..tutto qui? Era calato il silenzio, non parlava più, guardavo la sua macchina e mi colpì il suo profumo che pervadeva l’abitacolo, nel sedile posteriore c’era una piccola valigetta 24 ore, al centro del sedile. Io ero come una esaminanda che aspettava la domanda dell’esame, non osavo chiedere dove stavamo andando, il mio era un misto di agitazione ed eccitazione (preponderante la seconda..) fin quando, lui prese il telefonino e fece partire una telefonata …chi era Lorenzo.
Mi fece il segno di stare zitta, si salutarono (confesso che mi mancava, Lorenzo), Fausto ritornò gioioso, mi apostrofò a distanza, o meglio a vicinanza “quella troia”, sentivo Lorenzo che rispondeva a tono ed io nel sentire la voce di Lorenzo eccitata…mi eccitavo e mi bagnavo sempre più. Fausto e Lorenzo erano 2 porci ma 2 porci come piacevano a me!!!!
Andammo in direzione Roma, entrammo nella Salaria, c’erano un sacco di prostitute in attesa del loro cliente. Ma era una serata di freddo, la strada era vuota, solo i bar illuminati, quando Fausto si accostò e parcheggiò, la mia faccia era a forma di punto interrogativo…lui mi disse “Scendiamo Daria, dai seguimi…” Mi iniziava a piacere quella serata anche se c’era un pizzico di ansia se fossi incappata in qualcosa che non mi sarebbe piaciuta. Lorenzo telefonava in continuazione, tanto che Fausto (era irriconoscibile rispetto a ristorante) mise il telefono senza suoneria. Camminavamo fin quando vidi che ci dirigevamo verso un cinema. Appena fui vicino capii. Il cinema aveva avuto vecchi fasti ma ora era solo un cinema a luci rosse. All’ingresso c’erano due neri, che non mi piacevano ma c’era da aspettarselo. Entrammo in sala buia e piena di fumo, il film non certo bisognava seguire la trama, ci sedemmo e lui dopo un po’ m’iniziò ad accarezzare il collo ma subito dopo mi spinse verso il suo cazzo, io gli scesi la cerniera.. gli iniziai a leccare la cappella, lui mi spinse la testa più giù, sempre più giù ed iniziò ad ansimare, anche in maniera forte e poco dopo capii che Fausto lo faceva apposta per attirare altri, infatti poco dopo, due dita iniziarono a frugare la mia figa che era bagnata, infatti mentre ero chinata verso di lui offrivo verso altri, la mia figa, le mani altrui mi palparono tutta dalla figa al culo, spostandomi gli slip poi arrivarono al mio seno. Fausto a quel punto telefonò a Lorenzo e gli disse che eravamo al cinema, Lorenzo forse rimase deluso e lui naturalmente lo prese per testa di cazzo, io smisi di succhiare e parlai con Lorenzo….amore mio bellissimo!!!….sono toccata da tutti…ho in bocca il cazzo di Fausto, e nel mentre che telefonavo naturalmente in sala si era creato un certo subbuglio perché si era capito che c’era una donna ..quindi si avvicinarono e vedevo delle sagome di uomini con dei cazzi che si masturbavano accanto a me, quindi io mi sedetti sopra Fausto. dandogli le spalle ed iniziai a stantuffare di fica e di bocca, ciuccando quei cazzi parati davanti a me erano circa 5, erano 3 davanti e 2 nella fila dietro. Stantuffai per una buona decina di minuti, fin quando mi girai verso Fausto e mi misi sempre a cavallo, gli altri erano un po delusi, iniziarono a baciarmi il collo, a strizzare i capezzoli e sentivo i loro cazzi nella mia schiena, che si segavano e brandivano a mò di frusta nella mie spalle le loro minchie. Ci baciammo lingua a lingua con Fausto e lui mi sussurrava all’orecchio “Sei nata troia…dai stasera la fai ancor di più!!!!. I 5 o forse erano 6 di cui qualcuno di colore, erano arrivati con le loro minchie già alle mie orecchie, me li sentivo tutti addosso. Fin quando Fausto esclamò a voce più alta “Basta! Signori grazie ..prego allontanarsi!!” Ma come?? Finivamo così, lui non se ne veniva, mi lasciava così, gli altri si allontanarono subito, molto educatamente anche se qualcuno era riuscito a sborrarmi addosso…..
Uscimmo dal cinema ed infatti, solo quando uscimmo dalla sala mi sentii bagnata non solo in figa…quella era plausibile ma avevo tutta la camicia bagnata e macchiata di tanti spermatozoo sconosciuti che mi pervadevano tutte le spalle e la schiena.
Fausto appena fuori sorrise, mi guardò meglio e mi disse che con quel trucco e quel rossetto fuori posto che lo facevo impazzire, mi raccontò anche della faccia del bigliettaio che mi aveva visto uscire era tutta un programma…ci mettemmo in macchina e la mia agitazione riprese…dove andavamo?? Raggiungemmo l’Eur, ci fermammo al caffè Palombini, Fausto mi disse di prenderci qualcosa di forte…Mi disse pure che Lorenzo, a casa aveva sborrato non sapeva lui quante volte, allora gli volli telefonare io : “Guarda ho visto un film interessante, si intitolava “Cazzi sconosciuti al buio” ….e conclusi non so se è finita, lui mi rispose fai quello che dice Fausto. Al Palombini chiesi di andare in bagno, per fare i miei bisogni e per risistemarmi, quando uscii trovai Fausto con 2 ragazzi (i ragazzi del Palombini firmati…) che mi respinsero dentro….mi girò verso lo specchio, Fausto mi alzò la gonna e si mise a leccare sapientemente figa e culo, allargandomi le cosce, lo fece con una passione speciale, mi fece venire un 5-6 volte mentre i ragazzi mi baciavano in bocca oltre che mi rispogliarono mi baciavano i seni ed io leccavo i loro corpi muscolosi e giovani, poi Fausto che conduceva il gioco, mi girò ancora mi fece sedere nel lavabo e mi entrò ancora quel grosso cazzo che ancora si ritrovava per poi lasciare ai 2 ragazzi che a turno i sborrarono con un getto di tutti e 2 che mi arrivò al collo. Durante che fottevo con uno di loro, bussarono alla porta, Fausto fermò il ragazzo di turno e mi disse piano di rispondere, io nel momento che dissi “occupato” il ragazzo mi diede un colpo di minchia che la seconda parte della parola mi restò in gola, Fausto era un regista perfetto….Anche li Fausto non venne ed uscimmo con i 2 ragazzi, naturalmente la faccia della ragazza che aspettava era inebetita, Fausto e i 2 ragazzi avevano una faccia che era tutta un programma. Fausto, con un sorriso sornione esclamò appena fuori dal bagno che la ragazza che aspettava la potevamo fare entrare…io lo guardai e sorridendo gli dissi “Complimenti sei proprio un porco!!!!”
Prendemmo qualcosa di forte, che dopo tutte le “fatiche” mi ritemprò…fin quando Fausto mi disse di andare. Saliti in macchina Fausto mi tirò a sé, mi baciò con un bacio appassionato che avevo provato solo con Lorenzo nel primi tempi e mi disse “Sei troia nata!! Sembra che hai provato tutto ma spero che mi ricorderai”. Io sorrisi e mi passai la lingua sulle mie labbra.
Erano l’una e mezzo di notte, volevo entrare nella mente di Fausto ma non potevo. Lui guidava silenzioso, tornammo sulla via Salaria, c’erano belle donne ai lati della strada, erano donne segnate nella vita….lui si fermò ne chiamò una ben specifica per nome, la fece sedere in macchina senza discussioni, prezzi, ecc. Li in effetti non fui contenta perché toccare una prostituta di strada mi faceva un po effetto. Ma rimasi in silenzio. Camminammo fino a quando lei disse di fermarsi in quell’angolo al buio. Lei era una latino-americana meglio brasiliana. Appena ci fermammo lui mi disse di accomodarmi dietro con lei. Mi accomodai dietro, mi disse di baciarla sul collo, io iniziai a farlo, mi disse di baciarci in bocca e lo feci a malincuore ma ammisi che aveva una lingua che dava un certo fremito. Lei mi niziò a spogliare fin quando mi spoglio nuda, e si mise a leccare la mia figa, mi piaceva maledettamente come leccava. Venni una decina di volte di orgasmi prolungati e continui. Finchè lei si alzò e venne col corpo verso di me per ribaciarmi in bocca. E li senti col mo ginocchio una cosa che mi sconvolse. Lei, la brasiliana, non era una donna super truccata e mascolina ma aveva un coso duro ed enorme sotto , si mise a cavallo su di me all’altezza della pancia e mi disse di spostare lo slip ed io lo feci…… iniziai a segarlo. L’amica/o mi toccava il seno,si spostò e leccò i miei capezzoli. Questo forse era l’ultimo baluardo caduto, ero con un trans e mi eccitavo…cazzo ero una vera e propria troia!!!…lo riconoscevo…
Presi n bocca il grande cazzo del trans che venne anche lui prolungatamente e abbondante, inondandomi la faccia ed i capelli, io con le sditalinate del trans nel mentre lo succhiavo, venni altre volte solo quel porco e figlio di puttana di Fausto stava così.
Tornammo alla Salaria e lasciammo il trans, Fausto nel pagare scese dalla macchina, fece una telefonata e ritornammo a girare, andammo in centro in una Roma notturna e deserta, tanto che fece pure impressione. Girammo a lungo fin quando si scorsero le luci delle insegne dell’hotel Sheraton. Fausto entrò nel recinto e posteggiò, mi disse di scendere, lui prese da dietro quella valigetta 24 ore e ci incamminammo…!!! Entrammo nella hall, chiesero il documento a me dato che si trattava di un 5 stelle. Entrammo nella lussuosa suite, ma capì quando entrai che Fausto era allogiato li.
Fausto mi disse vai in bagno, mettiti a tuo agio, spogliati nuda e vieni. Feci quello che mi diceva, uscii nuda dal bagno e mi disse di distendermi. Io lo feci a pancia in giù, sentii Fausto aprire la valigetta 24 ore ed avvicinarsi a me, sentii una cosa dura attraversarmi il corpo, lui in piedi…non era altro che un frustino, lo usava dalla parte del manico, lo faceva scendere nella schiena, lo iniziò a roteare nel culo. Cazzo mi piaceva…mi dava i brvidi, me lo insinuò nelle orecchie e mi carezzava i lobi, me lo insinuò nella nuca in mezzo ai capelli, me lo scendeva fino alle caviglie…io iniziai a reagire cioè ad ansimare, me lo mise nella mandibola mi fece girare e me lo fece succhiare, inumidito com’era repentinamente me lo infilò in culo…..PIACERE PURO!!!!
Dopo che lo roteava nel culo me lo uscì, ed ad un tratto cambiando il senso, mi frustò nelle natiche, io sobbalzai ero in preda ad allucinazioni di piacere indescrivibili.
Fausto posò il frustino e mi disse di girarmi, aveva preso un doppio cazzo, vaginale ed anale, in metallo e lo iniziò prima a roteare sul seno e poi piano lo scese all’ombelico fino ad arrivare al clitoride, ed iniziò una danza di questo doppio cazzo sulla mia figa e sul mio culo sempre più forte, mi fotteva con quell’aggeggio ed io venivo…venivo…
Finche nel mentre venivo per l’ennesima volta, bussarono alla porta. Lui prima spense la luce e poi aprì.. Io scorsi sagome di uomini che entravano. Però entrarono in silenzio e forse si misera da parte. Fausto mi girò a pancia in giù, prese altre cose dalla valigetta ed iniziò a leccarmi sempre la fica da dietro ed infilarmi la stessa cosa che aveva messo prima stavolta nel culo….li venni di brutto (anche perché eccitata ancor di più per la presenza di quegli uomini), credo che svegliai mezzo hotel Sheraton.
Ci fu un attimo di pausa e Fausto si chinò verso di me per baciarmi la schiena, io ero abbandonata a me stessa perché spossata ed incapace di reagire. Lasciai fare ma come mi aspettavo senti alcune mani che mi toccavano, mi iniziarono a carezzare l’interno coscia fino ad arrivare al culo che bruciava. Sentì ad un certo punto soprattutto una mano ma soprattutto un profumo diciamo così familiare. Mi girai di scatto, al buio riuscii a riconoscere che erano altri 4 oltre Stefano che erano attorno a me. Ma uno in particolare lo cercai di individuare, era molto vicino, lo tirai a me e lo toccai in faccia…LORENZO….lo avvicinai ancor di piu e lo baciai in bocca. Gli dissi TI AMO!!! Ma fu un attimo, dopodiche mi allargarono le cosce ed uno sconosciuto mi iniziò a leccare la figa mentre gli altri spalancarono all’aperto le loro minchie che io accolsi nella mia bocca. Fausto messo di lato mi leccava l’alluce del piede mentre Lorenzo mi leccava i seni e mi carezzava tutta. Andammo avanti per un po fin quando mi misero alla pecorina e mi stantuffarono a turno mentre io succhiavo quei cazzi avidi con la mia bocca. Fin quando si mise Fausto davanti a me ad invitarmi a stantuffare la sua minchia, lo feci forte e decisa fino a sentirmi i fiotti che arrivarono in gola per poi ridiscendermi nelle mie labbra e ributtarli nelle già candide lenzuola.
Con la bocca fatta di sborra di Fausto volli baciare Lorenzo che leccò la sborra di Fausto e mi mise in bocca il suo cazzo. Lui era durissimo ma non volle venire subito, mentre gli altri stantuffavano la mia fica ma ogni tanto facevano una visita in culo. Io apprezzavo sia la minchia sconosciuta nel culo ma soprattutto la minchia dura di Lorenzo mi gustavo.
Senti nel mio culo un eccesso di lubrificante ma era sborra che colava, mentre Lorenzo mi donava ancora la sua minchia, mi montò un altro e si mise a spingere forte facendomi venire e quando Lorenzo senti venirmene, mi donò un litro della sua sborra in bocca e nei capelli. Restava l’ultimo, volevo rifiutare ma decisi che dovevo andare fino in fondo. Lui mi girò mi alzò le cosce e mi sfondò, ero supina e appagata, si presentò di nuovo Fausto sopra di me che si tirò una sega davanti la mia faccia. Lo sconosciuto mi sfondava con una minchia di tutto rispetto ed aspettavo la sborra di Stefano che venne poco dopo con un’altra performance bagnandomi bocca, collo e passò sui capezzoli l’ultimo fiotto di sborra. L’amico si decise pure lui, andando ad aggiungere alla sborra di Fausto, la sua arrivata con un getto potente.
Lorenzo fece rivestire i 3 e li accompagnò alla porta. Appena chiusa, accese la luce, guardò me e Fausto e sorridemmo tutti e 3, abbracciai Lorenzo e lo ringraziai. Fausto mi invitò a fare una doccia ma Lorenzo gli disse che voleva che restassi così ed io restai così.
Mi rivestii (bagnando o ribagnando i miei vestiti) ed uscimmo dall’albergo. Albeggiava e mi colpì l’aria fredda come uno schiaffo. Ero stanca, esausta ma abbracciata al mio Lorenzo, tutto aveva un altro significato. Era stata una notte con molti significati!!!
Per te DARYA e grazie di tutto!!!
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