“Mentre mi scopano mi coprono di insulti irripetibili…”
Non so che farci ma quando sotto gli indumenti maschili indosso lingerie
femminile non riesco a trattenermi dal cercare maschi. Così una sera come tante altre me ne sono andata all’area di servizio Agip, sul raccordo e, parcheggiata l’auto, sono uscita ostentando una camminata inequivocabile che esprimeva tutta la mia gioiosa voglia di cazzo.
Era un periodo in cui avevo gambe stupendamente depilate quindi sotto attillatissimi pantaloni elasticizzati, indossavo calze bianche velate con reggicalze, perizoma ed un reggiseno trasparente lasciava intravedere le mie tettine attraverso la camicetta maliziosamente slacciata, oltretutto le scarpe da donna con tacco 12 non lasciavano dubbi. Mi avvicino all’area dei camion e comincio a lanciare “messaggi” ai camionisti sonnacchiosi nelle cabine ma niente da fare, questa sera nessun camionista sembra interessato. Mi allontano un po’ e all’improvviso noto una macchina che si avvicina lentamente, si affianca a me e si ferma, abbassa il finestrino ed io mi affaccio cercando di mostrare il più possibile la camicetta aperta. Dentro un uomo sulla cinquantina massiccio, forse un po’ appesantito, pochi capelli ed una faccia da porcone.
“Ciao” gli dico “ti farebbe piacere farmi compagnia?”. “Perché no” risponde “che ti piace fare? Ma vuoi soldi?”
“No niente soldi e faccio quello che vuoi tu tesoro, sono una femminuccia molto ubbidiente con un bel maschio come te”
“Ok, sali allora””No guarda, prendo la mia auto, seguimi, andiamo in un posto più tranquillo”
Salgo sulla mia auto e mi assicuro che mi segua, così mi avvio verso la Salaria dove conosco una viuzza chiusa e poco illuminata, molto appartata. Arriviamo là in cinque minuti, scendo dalla mia auto e salgo sulla sua. Appena seduta mi accorgo che ha già tirato fuori l’attrezzo, un bel cazzo di dimensioni ragionevoli, e si sta segando. Non c’è bisogno di parole, mi chino subito con la bocca e comincio a leccarlo, sa di pulito per fortuna così comincio a fare quello che so fare bene, lo prendo in bocca, la lingua vortica intorno al suo membro ma la posizione non è molto comoda.
“Perché non andiamo sui sedili posteriori” gli dico scostandomi un attimo dal suo cazzo.
“Sì, buona idea” tiriamo davanti i sedili anteriori per avere più spazio dietro e scendiamo. Appena fuori dall’auto colgo l’occasione per togliermi i pantaloni e li poso sul sedile anteriore, slaccio completamente la camicetta e salgo dietro. Lui è già lì col cazzo in tiro ed io riprendo il mio lavoro di bocca. Lui mi muove la testa con le mani, mi scopa in bocca, ed in pochi minuti lo sento durissimo spingermi in gola quasi soffocandomi. Appena riesco a scostarmi gli dico “ti va d’incularmi?”, “sì certo” risponde lui. Mi sporgo davanti per prendere preservativo e lubrificante e lo sento leccarmi il buchino, cosa che mi manda in estasi. Lo lascio fare un po’ poi mi tolgo del tutto la camicetta ed apro un preservativo, glie lo calzo con la bocca e mi metto a pecora lubrificando per bene il buchino ed il suo cazzo.
“Fai piano all’inizio, ti prego, ho il buchino stretto” Sento che con le dita comincia a sondare il mio culetto, un dito, poi due, l’anellino si sta rilassando, ora appoggia la cappella e comincia a spingere, ci sa fare, l’anellino cede, mi fa male ma è stupendo, mi esce un gridolino da frocetta, sento che la mia vocetta lo eccita, entra con decisione e in un attimo è tutto dentro di me. Mugolo come una cagna mentre lui comincia a fottermi con sempre più vigore.
Siamo così presi che purtroppo non ci accorgiamo che qualcuno si è avvicinato alla macchina. Sentiamo aprire lo sportello all’improvviso e vediamo due sagome robuste con in mano bastoni o qualcosa di simile! Ci stacchiamo e convulsamente vado alla ricerca almeno dei pantaloni ma uno dei due energumeni ci intima di scendere dall’auto. Esco dall’auto così come sono, sto davanti ai due con tacchi a spillo e addosso solo le calze il reggicalze ed il reggiseno.Vedo che anche il mio compagno è terrorizzato.
“Volete soldi? Vi prego non ci fate del male” fa lui con la voce tremula.Uno dei due gli punta un dito sotto il mento e gli dice “Stasera t’è annata bene, vedi d’annattene” e quello ovviamente non se lo fa ripetere due volte, sbatte fuori dall’auto i miei vestiti e fila via come un razzo.Ora sono veramente nel terrore.”Adesso pensamo a te ber frocio””Vi prego, posso rivestirmi?, ho freddo” dico con un filo di voce”Lo decidemo noi quanno te poi rivestì, troiona”Questo tono autoritario mi umilia e mi eccita allo stesso tempo, ma ho troppa paura in questo momento.
“Nun te vergogni a fatte sbatte da chiunque in mezzo a la strada?”
“Era la prima volta” azzardo io “quello era un amico”. Mi arriva uno schiaffo (non troppo forte per la verità) e quello mi fa”Ma se l’hai rimorchiato alla stazione de servizio, v’avemo seguito che te credevi”Manca poco che mi metta a piangere.”Vi supplico, lasciatemi andare, giuro che non lo farò più”
“Ma che ce vòi fa’ crede” mi dice l’altro dandomi una manata sul culo “che ‘sto ber culo po’ fa’ a meno der cazzo?” Intanto ho le loro mani un po’ dappertutto, sul culo, sulle cosce, mi strizzano i capezzoli, mi fanno male, “ahi, mi fate male” dico piagnucolando.
“Ah te famo male? Allora vedemo quanto te piace er cazzo; in ginocchio, fa’ er dovere tuo de troia” e tutti e due tirano fuori il membro. Ubbidisco, non posso fare altro, mi inginocchio e li prendo in mano succhiandoli a turno. Uno è decisamente più grosso ma comunque anche l’altro non sfigura, Hanno un sapore forte di maschio che un po’ mi disgusta ed un po’ mi eccita. Mi afferrano la testa e mi scopano in bocca con violenza, penso che mi sborreranno in bocca e mi obbligheranno ad ingoiare, cosa che non vorrei proprio fare, invece all’improvviso si fermano e uno fa”Viè qua, appoggiate ar cofano de la machina che te rompemo er culo” era inevitabile che volessero anche questo.
“Sentite lo dico anche per voi, volete mettere il preservativo?” vedo che ci pensano un attimo, si guardano, poi uno dice”Vabbè troiona tirali fòri” li tiro fuori dai pantaloni che sono in terra e glie li do. Prendo anche il lubrificante che velocemente mi spalmo nel culo, poi mi appoggio ubbidiente al cofano della loro macchina. Uno dei due mi viene davanti e me lo mette di nuovo in bocca, sento arrivare l’altro dietro, mi appoggia la cappella durissima al buchino, mi afferra i fianchi e con un colpo secco mi entra dentro fino in fondo. Caccio un urlo che è strozzato dal cazzo che ho in bocca e comincio a sentire il porco che mi sbatte con violenza. Dentro di me ringrazio il padreterno di essermelo fatto già un po’ allargare da quello di prima ma comunque fa male, credo però che il più grosso sia quello che sto spompinando.Mentre mi scopano mi coprono di insulti irripetibili.
Quello che mi scopa è molto resistente, credo che duri una decina di minuti a fottermi brutalmente, rallentando ogni tanto poi riprendendo con foga. Finalmente lo sento sborrare.”Daje, tocca a te” fa all’altro “c’ha un culo mejo de ‘na troia, sfonnajelo pure te”E infatti l’altro si infila il preservativo e mi arriva subito dietro ripetendo la stessa scena, tutto d’un colpo dentro. Stavolta ho la bocca libera e molto flebilmente (ed anche poco convinto) faccio”Ti prego fai piano, mi fa male” ma a quelle parole sembra eccitarsi di più e mi fotte con una brutalità mai provata prima benché a me piaccia essere presa con decisione. Sono esausta e con mia meraviglia mi vedo davanti agli occhi il cazzo dell’altro che si sta segando e, benché sia venuto da poco, ce l’ha di nuovo duro, mi prende la testa e mi affonda il cazzo in bocca cominciando a pomparmi. A differenza di prima però stavolta non ci mette neanche due minuti a sborrare e me la scarica in bocca trattenendomi la testa e dicendomi rabbiosamente”Ingoia tutto zoccola sennò te gonfio de botte” sento lo sperma dolciastro colarmi in gola e sono terrorizzata.
Contemporaneamente l’altro sta venendo. Esce dal mio culo e li vedo tutti e due richiudersi i pantaloni. Penso che finalmente è finita. Salgono in macchina e mi fanno “mo’ te poi rivestì, se t’è piaciuto fatte ritrovà, frociona”
Mi sento distrutta, però mi sono sentita femmina e tutto sommato non mi è andata poi così male.
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