“Poi mi fece sdraiare e mentre mi segava, mi leccava le palle e il buco del culo…”
Sin da ragazzino provo attrazione per un’amica di mia madre.
Lei trentottenne,
professoressa , era una donna molto attraente, con un corpo perfetto che ispira sesso sfrenato: culo sodo, tettine di una terza taglia e sguardo da ragazzina impacciata.
Questa signora la conosco ormai da anni, abbiamo passato molto tempo insieme e da ragazzo fantasticavo molto pensando a lei, anche perche io ero appena un 18 enne prossimo all’esame di maturità.
Diciamo che avevo una vera e propria passione per questa donna.
Una signora riservata; una signora casa e chiesa, ma mi incuriosiva molto.
Mancava pochi mesi per l’esame di maturità e lei di sua spontanea volontà, in un visita fatta a casa mia, si offri di farmi qualche ripetizione per affrontare meglio l’esame.
Una giorno, dopo una noiosissima giornata di studio, lei mi venne atrovare a casa. Una giornata come le tante, ma ero solo in casa.
La feci accomodare, le offriri un caffè e gli dissi che mia madre sarebbe tornata a casa in serata.
Guardo i libri sul tavolo ed esclamo: Bene, stai studiando… vediamo un po’!!!
Non ricordo bene cosa successe, ma mentre eravamo seduti l’uno vicino all’altro ci fermammo improvvisamente e ci guardammo negli occhi…
Sentivo che c’era qualcosa di strano in quella cosa, anche perché arrossì.
Mi alzai e andai in bagno per lavarmi il viso con l’acqua fredda… pensai perplesso rendendomi conto di ciò che stava accadendo.
Entrando, la tovai seduta sul divano con un mio libro in mano, mi accomodai sul divano, lei inizialmente fece finta (secondo me) di leggere, poi si girò di colpo e ci guardammo di nuovo negli occhi.
Scherzammo per qualche minuto, poi si sdraiò e appoggiò la testa sulle mie gambe. Stavo impazzendo, la sua testa era a pochi centimetri dal mio pene. Oddiooo!
Ad un tratto mi guardò e mi chiese se la trovassi attraente. Fu molto imbarazzante. Lei non esitò ad alzarsi e ad invitarmi a toccarle il culo e le tette; voleva un parere sul suo fisico. D’un tratto si trasformò in una super maiala, quella donna casa e chiesa si era trasformata in una bomba supersexy… si girò e appoggiò il suo culo al mio cazzo. Voleva farmi eccitare, ma si stupì quando sentì che il mio uccello era già duro come l’acciaio!
“Mmm”, disse.
In pochissimo tempo ci spogliammo e sul divano mi lanciai a leccarle i capezzoloni duri ed eccitati. Lei mi accarezzava le palle facendomi venire i brividi lungo la schiena e disse: “Ora voglio il tuo cazzo!”
Aprì la bocca e fece entrare quasi tutta l’asta, e con la lingua toccava le palle: fu la sensazione più bella del mondo. Mi stava facendo un super pompino; fin’ora nessun’altra donna mi aveva succhiato il cazzo così bene.
Riusciva a farmi esplodere di piacere, ma sapeva fermarsi al momento giusto per non farmi venire. Il mio pene era irriconoscibile, non l’avevo mai visto così, sembrava gigante; quella vigliacca era riuscita a farmi eccitare a tal punto da farmi allargare il cazzo.
Si alzò e con naturalezza mi confidò di essere una super porca e che adorava fare qualsiasi cosa e che avrebbe voluto sentire ogni odore del mio corpo. Io rimasi scioccato dall’ultima cosa, non pensavo potesse arrivare a tanto. Poi mi prese per il collo e avvicinò la mia testa tra le sue gambe stupende
non aspettavo altro e cominciai a leccarle la sua vagina bagnatissima.
Non so per quanti anni ho desiderato di farlo, era come la immaginavo: piccola, stretta ma morbida, bastava forzarlo con la lingua per aprirla. Quell’odore di fica e culo mi stava facendo impazzire, avevo il cazzo gonfio e voglioso di scopare Elena in tutti i modi.
Passarono 2 ore, la scopai avanti, dietro, di lato sopra sotto. La sentivo godere e ogni volta che veniva mi infilava tutta la sua lingua in bocca, mi sorrideva e mi chiedeva di trapanarla con più forza. Poi mi fece sdraiare e mentre mi segava, mi leccava le palle e il buco del culo. Voleva annusarmi, si eccitava sentendo il mio odore. La sua figa depilata e bagnata emanava un profumo sublime, avevo sempre più voglia di ficcarle tutto il cazzo; ad un certo punto si inginocchiò davanti a me e mi chiese di inondarla di sborra, voleva affogare nel mio seme bollente. Mi avvicinai con la cappella alla sua bocca e cominciai a scoparla,
era così arrapata e vogliosa che con le mani mi spingeva sul culo perché voleva più forza. Arrivai in estremo… sentii uscire un forte getto e nonostante fosse estremamente abbondande lei continuava a succhiarmi il cazzo; era insaziabile e io con l’addome in tensione, sborravo a fiumi, non riuscivo a fermarmi, sentivo uscire tutto quel liquido, ma non mi rendevo conto.
Lei con la bocca piena si puntò la cappella in faccia e le sparai un ultimo getto di fluida crema; non esitò ad ingoiare tutto e a ripulirsi il viso.
Stanco della splendida scopata mi sdraiai sul divano e lei sopra di me. Fu una scena anche molto dolce, mi accarezzava e mi baciava, era felice e io più di lei perché un momento così lo sognavo da anni.
Uscendo dalla mia casa mi abbracciò e mi disse: “Quando vuoi sono qua, basta solo concordare un appuntamento quando sei solo in casa”.
Ci salutammo e lei ritorno a casa. Io stupefatto,incredulo di quello che era accaduto, già pensavo a quando sarebbe stato il prossimo incontro.
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