“Notai in lei un grosso talento nel leccare le fiche…”
Durante il colloquio, una delle due coppie per motivi personali, dovette allontanarsi,
quindi non partecipare all’evento. Rimasero in quattro.
Ci misi un pochino a riprendermi da tanta siffatta bellezza, la padrona di casa si chiamava Alice , la sua amica di giochi Silvia. Fu proprio Alice, spronarmi nel comporre la scena. Reputai opportuno mettere al centro dell’attenzione proprio lei. Si posizionò alla pecorina puntando il suo bel culetto nervoso all’insù. In questa posizione i due buchetti erano dilatati al massimo , pronti per essere violati. Ci capimmo al volo i due maschietti che senza perdersi d’animo iniziarono a cavalcarla con vigore; uno da sotto il marito , l’altro da sopra l’amico. Silvia da grossa troia che era si era messa davanti all’amica con le cosce spalancate per farsi leccare: prima il buco del culo e poi la fica. Alice urlava di piacere misto a dolore. Il loro amico era praticamente un superdotato, non per la lunghezza del suo membro ma per la circonferenza. Ogni volta che lo tirava fuori il povero buchetto di Alice appariva come un cratere in eruzione. Il tizio si divertiva ad entrare ed uscire guardando fissa negli occhi la sua compagna appagata delle attenzioni linguistiche di Alice. Il marito di Alice da sotto se la scopava alla grande regalandole una bella sborrata. Dopo poco anche l’amico le sborro in culo. Lo spettacolo non era finito: non contenta Silvia leccandole il buco del culo, con le due dita si aiutava a dilatarlo per farsi eruttare in bocca la sborra calda del compagno. Avevo eseguito vari scatti , per la maggior parte buoni eccetto qualcuno venuto male per via della luce o di posizioni non perfettamente a fuoco. Avevo il materiale per lavorare. Dovevo correlare le foto a degli scritti intriganti per persuadere i fruitori interessati contattare i miei clienti. Poco prima di congedarmi , Alice e Silvia mi proposero di fare l’amore con loro davanti agli occhi dei rispettivi mariti; lo motivarono come una prova del nove prima di partire per questa avventura. Rimasi allibito, due sorche megagalattiche mi proponevano di essere scopate: non mi era mai capitato in vita mia lo avevo solo sentito dire dai cazzari (ce ne sono tanti) e nei film hard: lì è la consuetudine. Non feci in tempo a riprendermi che Silvia mi aveva già preso il cazzo in bocca. In un battibaleno le due donne mi avevano denudato. Mentre una me lo succhiava con ingordigia, l’altra mi aveva spiattellato fica in bocca agitandola tutta. Mi pareva di impazzire dal piacere, non mi era mai capitato nulla di simile. Dopo avermi fatto sborrare le due donne si alzarono e prendendomi per mano mi portarono nel bagno: Silvia si mise dentro la vasca tonda e mi persuase di pisciarle in bocca: non finì la frase che dal mio cazzo uscì un bel getto potente colore giallastro. Stavo pisciando in bocca ad una donna , la quale beveva avidamente tutto il mio piscio. Subito Alice dopo i primi schizzi lo aveva preso in bocca ingoiando tutto. Peccato per le foto non avevo potuto farne.
A quel punto si era fatto tardi , poi dovevo preparare il sito per farlo visionare ai miei acquirenti .Tornai a casa, Lia era intenta alle faccende domestiche. Avrei avuto voglia di raccontarle tutto; la paura di mortificarla mi fermò: in fin dei conti l’avevo tradita ed essere traditi non fa piacere a nessuno. Quella sera non facemmo l’amore ero troppo teso ed avevo paura che Lia non essendo cretina, si sarebbe accorta di qualcosa. Dopo una notte un pochino agitata, l’indomani mattina andando in bagno e vedendo Lia tutta nuda, presi la ferma decisione di metterla al corrente della faccenda. Non si meritava assolutamente questo trattamento, per una cazzata, perché tale era, rischiavo di perdere la bella intesa che avevo costruito con lei. Stavo quasi per confidarle la mia esperienza del giorno prima,quando mi venne una grandiosa idea. Coinvolgere anche Lia in questa meravigliosa avventura. Detto così a bruciapelo, non avrebbe mai accettato; dovevo giocare d’astuzia. Dopo aver fatto colazione uscimmo entrambi, lei al lavoro , io dai miei nuovi amici. Arrivato destinazione, parlai con Alice ed iniziai ad incuriosirla, parlandole di Lia mia moglie. Le confidai tutte le cose che sapevo di lei dall’episodio a 14 anni fino alle cose più recenti. Insomma la sua intimità era stata violata a favore di una sconosciuta. I miei racconti sulla nostra intimità, avevano fortemente eccitato Alice. Lei stessa mi propose di coinvolgere Lia nei nostri giochetti. Avevo ottenuto quello che volevo : incuriosire Alice per spingerla convincere Lia.Il gioco era fatto ero un genio. Avrei condiviso con la persona a me cara il gioco perverso della trasgressione. Finita la discussione sottoposi il mio operato alla loro attenzione. Il progetto fu promosso a pieni voti. Per coronare il mio sogno, invitai Alice ed il marito per una pizza la sera stessa; non dovevo dare modo a Lia di ragionare sulla cosa doveva essere una sorpresa: “cotto e mangiato” Telefonai a Lia e la misi al corrente degli sviluppi della serata. Lia non replicò e fissammo un appuntamento alla pizzeria sotto casa nostra. Arrivammo in anticipo Lia era passata a casa darsi una rinfrescata o meglio “per incipriarsi il naso”;con fare spigliato si rese subito simpatica e disponibile ai nuovi amici, conquistandoli da subito. Dopo la pizza come di consueto, invitammo i nostri amici a salire da noi. Iniziammo a parlare del più e del meno, quando Alice con abilità, portò il discorso dove voleva lei; iniziò a parlare di tradimenti nella coppia e di rapporti trasgressivi . Il discorso si animò immediatamente, non passo molto che Alice propose a Lia di partecipare o quantomeno assistere ad una delle riunioni future. Nessuno l’avrebbe spinta a fare qualsiasi cosa, che lei non avesse voluto. Lia accetto ed i due si congedarono data la tarda ora. La sera stessa mia moglie mi riempì di domande su quella strana proposta. Combattuta tra la curiosità ed il pudore, mi chiese se avesse dovuto concedersi ad altri sotto i miei occhi. Non sapendo che rispondere le dissi che lo avrebbe deciso lei con la sua testa: da parte mia non vi erano problemi, se riteneva la cosa divertente perché no. Non avrebbe tolto nulla al nostro rapporto, al contrario forse lo avrebbe rinnovato. Ogni tanto un pochino di peperoncino non guasta. Finalmente arrivò il giorno fatidico , un sabato sera ricevemmo l’invito a cena dei nostri amici. Lia era molto turbata , anche se cercava di non farlo vedere. Si vestì molto elegante indossando della lingerie da urlo. Arrivati a destinazione mentre salivamo con l’ascensore, misi un dito nella fica di Lia e mi accorsi che era completamente bagnata. La novità solleticava anche lei anche se per pudore cercava di sminuire , mantenendo un atteggiamento di superiorità.
Varcata la soglia trovammo i nostri amici con altre due coppie ; le stesse della volta scorsa. Lia si irrigidì non poco; la presenza di altre persone l’aveva agitata. Finito di cenare passammo tutti nel grande salone. Tutti iniziarono a darsi da fare, tutte le attenzioni si condensarono su Lia nuova del gruppo ed anche gran fica. Dopo vari tentativi di seduzione andati amale, i maschietti si concentrarono sulle altre donne, ottenendo successi. Dopo poco erano tutti nudi solo io e Lia eravamo vestiti ed osservavamo attentamente ed avidamente quello che accadeva nella stanza. Lia vedendomi alle prese con le macchine fotografiche intuendo che mi avrebbe gratificato, si cominciò a denudare solo con gli slip si alzò ed andò verso un gruppetto trovando le cosce di Silvia spalancate iniziò a leccarle la fica. Senza perdere tempo uno dei maschi del gruppo la penetrò da dietro facendola sobbalzare. Attirati come mosche sul miele i tre uomini iniziarono a scoparla dandosi il cambio entravano ed uscivano dalla fica di Lia ; più la penetravano e più lei urlava di piacere fissandomi negli occhi, cercando un consenso .Nel vederla alle prese con tutti quei cazzi, mi era divenuto duro; decisi di aggiungermi ai tizi mi trovai un varco ed iniziai scoparla dal culo unico buco libero rimasto. Lia non poteva neppure urlare di piacere come solito quando eccitata ; uno dei maschietti le aveva tappato la bocca introducendogli il suo grosso cazzo: a lei non rimaneva che succhiare ed ansimare facendoci avvertire tutta la sua gratificazione. Ci eravamo avventati tutti su di lei lasciando le altre ragazze come spettatrici. Finito con Lia Sottoponemmo Alice allo stesso trattamento. Desiderata anche dalle femminucce, Lia fu presa e iniziata a giochetti saffici molto raffinati. Stavo assistendo per la prima volta, alla visione di mia moglie prima alle prese con quattro cazzi e successivamente con due fiche. Notai in lei un grosso talento nel leccare le fiche. Roteava la lingua sulle clitoridi fameliche,facendole irrigidire e provocandole orgasmi inimmaginabili; almeno dalle urla di piacere delle donne. Continuammo per alcune ore poi data la tarda ora decidemmo di ritirarci.
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