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un amico insopportabile 2

“Anzi , quell’uomo, appariva nei modi affabile e gentile , come non lo era mai stato con me…”

Dopo quel che era successo in auto evitai in ogni modo di
incontrarmi con Goffredo e la moglie. C’erano state delle occasioni che mio marito Alfredo mi aveva proposto ma trovai mille scuse per non trovarmi in un così pesante imbarazzo. Tuttavia ,passati oltre sei mesi dall’accaduto dovetti accettare ,gioco forza ,di partecipare ad un evento a cui sarebbe stato presente anche Goffredo. Si trattava di una cena tra vecchi amici organizzata per festeggiare i 50 anni di uno di loro. Devo ammettere che nel periodo successivo al “fattaccio” avevo ripensato a come mi ero comportata : era stato un momento di debolezza ,mi dicevo,che la situazione e l arroganza di quell’uomo aveva propiziato anche un po violentemente. Ma mentre riflettevo rivedevo come in un flash back i momenti dell’episodio,rivivevo la scena e i miei gesti uno ad uno. Lo ammetto,convincermi di essere stata una porca, mi eccitava e anche mentre scopavo con Alfredo questa convinzione mi aiutava a godere.
La sera dell’incontro ,stranamente, mi preparai in modo particolare. Andai dal parrucchiere il giorno prima, mi depilai con particolare attenzione, mi vestii in modo particolarmente sexy, misi un reggicalze rosso e delle calze nere che non avevo mai messo . Un paio di scarpe rosse e altissime mi rendevano fortemente attraente. Mi ero preparata come se andassi ad affrontare una nuova sfida o un nuovo amante. Goffredo doveva rimanere abbagliato e non avrebbe potuto approfittarne un altra volta. Ero risoluta a non concedergli qualsiasi altra possibilità.Non gli avrei dato un minimo spazio nemmeno di immaginarlo. Dovevo solo piacergli e presentarmi a lui come un sogno non più realizzabile.
Al tavolo eravamo in tanti e Goffredo ,guarda caso,si mise proprio accanto a me. Durante la cena mi sorprese che non mi rivolgesse la parola e che non azzardasse nemmeno a sfiorarmi. Anzi ,quell’uomo, appariva nei modi affabile e gentile ,come non lo era mai stato con me. Non so se la cosa mi facesse piacere o mi deludesse. Non so.
A un certo punto alcuni degli uomini presenti, compreso Goffredo, uscirono dall ristorante per fumare. Io decisi di andare in bagno .
Scesi le scale del locale e mi diressi verso la toilette delle donne che si trovava in fondo ad un corridoio.
Avevo appena accostato la porta e con assoluta sorpresa mi sentii chiamare – Mi voltai ,era Goffredo con la sua voce roca e provocante che mi aveva raggiunto senza timore alcuno.Coraggiosamente direi.. Gli chiesi cosa volessi ,lui non disse una parola e mi sospinse verso uno dei bagni. Accennai un a reazione, lo spinsi lontano, ma non avevo forza abbastanza per resistere e allontanarlo. Lui non parlava , “Sei pazzo” gli dissi “che vuoi fare ,tu sei un pazzo !”. Sapevo cosa voleva fare invece e in un attimo mi ritrovai chiusa dentro quel posto con lui. Ce lo avevo di fronte imponente. Mi faceva ancora una volta paura..Mi strinse a se, la sua pancia premette contro di me. mi strinse. cerco’ di baciarmi, non ci riusci’ ma riusci’ invece a farmi voltare. Anche in questa situazione non sapevo reagire. Avrei dovuto urlare ? una situazione così scandalosa mi fece demordere e ancor più il fatto che mentre tutto questo avvenniva sentii una persona entrare . Rimanemmo in silenzio. Eravamo complici ancora una volta. Ancora una volta Goffredo mi vedeva debole e disponibile. Non voglio negarlo lo ero del tutto.
Mentre l’estranea utilizzava il bagno accanto Goffredo mi calò le mutandine fino alle scarpe. Non ero molto comoda me le sfilai da una caviglia e allargai le gambe.Lui era già pronto io ancora non del tutto. Mi bagno’ con la saliva anzi ,se non ricordo male, mi sputo’ tra le natiche e comincio’ a penetrarmi. Anche in questo caso dovevamo fare in fretta. Ma non fu molto veloce la cosa. Entrato dentro di me il suo bastone riusci a sciogliermi dopo solo qualche spinta. Mi sbatteva con avidità, volgarmente. Mi prendeva i fianchi ed io cercavo di sostenermi con le mani sul muro. Ricordo bene il colore delle maioliche, Le avevo vicinissime al volto e a stento ,mentre lui agiva, riusci ad evitare di sbatterci contro. Mi pompava letteralmente. Io credo che l’estranea si rese conto di quel che accadeva e che si era affrettata ad uscire.
Che vergogna !. Ero come una puttana a pagamento. Il cazzo di Goffredo però mi piaceva.Lavorava con maestria e il ritmo era quello giusto che piace a noi donne.Senza troppe variazioni ma costante ,energicio ,profondo. che ci lascia fantasticare e non ci distrae. Mi piaceva quel momento. Mi piaceva sentirmi sottomessa. Quel bastardo aveva compreso il lato piu oscuro di me. conosceva i miei limiti. Sapeva approfittarne . Mentre lo pensavo mi ficcò un dito nel di dietro e cominciò a torturarmi. Lo lasciai fare perchè la cosa mi eccitava di più. Ero nelle sue mani. Stava facendo di me quello che voleva. Io lo volevo.Mi teneva gli elastici del reggicalze e pompava, pompava in in delirio di libidine. Cominciai a preoccuparmi, quell bastardo non finiva. Poi in un lamento roco mi riempi’. Fu per lui un lungo orgasmo. Sentivo lo sperma che si incalanava nella mia fica. Una volta svuotatosi mi ritrovai fradicia.
Si sfilo’, strappo’ un pezzo di carta igienica e si ripuli’. Usci’ velocemente come un ladro lasciandomi ancora frastornata e piegata in avanti a cosce larghe.Mi raddrizzai a stento. Mi ricomposi.
Raggiunsi dopo pochi minuti gli altri. Mi sedetti al mio posto con Goffredo accanto ;mio marito ,che mi era davanti, paradossalmente, non si accorse nemmeno che mi ero allontanata.
Tra le signore presenti mi accorsi che una mi guardava con insistenza. Forse era lei che era entrata mentre avveniva lo scorno. Ne ebbi questa sensazione e quasi la certezza cetezza quando mi sorrise compiaciuta come a volermi far capire che gli sarebbe piaciuto essere stata al mio posto.
Goffredo ,per tutto il resto della serata,non mi rivolse nemmeno la parola. Io feci lo stesso.
A casa mio marito non mi chiese di scopare ,aveva bevuto troppo e non stava quasi in piedi. lo avrei desiderato perchè Goffredo aveva pensato solo a se stesso lasciandomi all’asciutto.
Mi toccai da sola,nel mio bagno stavolta, fino a godere , con le mani appoggiate sul muro e piegata in avanti.L’odore di Goffredo pervadeva dentro e fuori di me e respirai forte per sentirlo di più mentre mi frugavo da sola la fica.
Non potevo non dare un minimo di continuità a quel che poche ore prima era accaduto e fu un orgasmo bellissimo ve lo assicuro..Ora dovrò riflettere. Dovrò decidere quanti mesi dovrò far passare prima che qualcosa d altro con Goffredo possa accadere.

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Tradimenti

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