“Quella notte per me fu tremenda, non riuscivo a dormire sia per lo spavento che mi ero preso, sia per il caldo pazzesco e sia per le mie soventi e…”
Ciao a tutti e ben ritrovati. Se siamo di nuovo insieme vuol
dire che la prima parte del mio racconto vi è piaciuta e che quindi siete desiderosi di sapere come è andata a finire quella che ho già avuto modo di definire come la più grande esperienza sessuale della mia vita. Bene, non perdiamo altro tempo, allacciate le cinture e partiamo.
Quando ci siamo lasciati eravamo arrivati al punto in cui vi descrivevo la tragica situazione nella quale versavo da ormai un mese e cioè che, essendo mia moglie rimasta incinta, non avevo più la possibilità di sfogare con lei quelle irrefrenabili voglie che puntualmente mi assilivano tutte le volte che pensavo a quella gran figa di mia suocera. Come vi ho già accennato, tra le varie ipotesi atte ad alleviare le mie pene sessuali, avevo giudicato come più consona quella di escogitare un piano per sedurre mia suocera Ada, senza che mia moglie Lisa ne sapesse nulla ovviamente, in modo tale da prendere due piccioni con una fava: soddisfare le mie impellenti necessità sessuali e realizzare il sogno di scoparmi mia suocera, cosa che ormai era diventato per me un chiodo fisso che mi tormentava giorno e notte. La cosa era difficilissima, andava ben ponderata, non potevo commettere errori ed ogni giorno che passava mi convincevo sempre più che da solo non sarei mai riuscito a farcela ma che avevo bisogno di un aiuto esterno vale a dire una causa scatenante in grado di far girare le cose a mio favore. Anche se avrei preferito che arrivasse sotto un’altra forma, l’aiuto esterno ci fu e ciò si verificò quando, un tragico giorno di Maggio dello scorso anno, mio suocero perse la vita in un incidente stradale gettando tutti nello sconforto specialmente Lisa che era molto legata al padre. Questa triste fatalità se, da un lato, mi avevo molto scosso dall’altro sentivo che in qualche modo mi avrebbe potuto aiutare a realizzare il mio piano in quanto mia suocera era ancora giovane e desiderabile e la morte prematura del marito la privava di quelle attenzioni che una donna come lei meritano per cui ero convinto che ciò mi sarebbe tornato utile prima o poi. Non mi sbagliavo e la svolta definitiva alla faccenda si ebbe quando due mesi più tardi decidemmo di andare a passare qualche settimana di ferie nella loro casa al mare sia perchè in città c’era troppa afa, cosa non buona per Lisa nelle sue condizioni, sia perchè in questo modo potevamo distrarci tutti e non pensare di continuo alla tragedia che era accaduta. Eravamo,dunque, nel mese di Luglio ed io,non so come, ero arrivato al quarto mese di astinenza sessuale. Avevo le palle talmente dure e gonfie che sembravano due palline da tennis ed il cazzo mi faceva un male cane tutte le volte che avevo un’erezione cosa che accadeva di sovente dato che mia suocera era lì con noi, spesso in costume da bagno, e potevo così ammirare continuamente il suo meraviglioso corpo, le sue splendide gambe ed i suoi generosissimi seni. Essendo al mare poi calzava sempre degli infradito colorati che mi offrivano l’opportunità di ammirare i suoi adorabilissimi piedi così ben curati e resi ancor più sexy da quel braccialetto d’oro che portava alla caviglia sinistra. Era troppo, stavo scoppiando, non potevo più resistere ma nonostante tutto non riuscivo a darmi da fare perchè avevo paura di sbagliare qualche mossa per cui non osavo prendere l’iniziativa. Ancora una volta fui aiutato dal destino e ciò avvenne quando una sera Lisa ebbe un malore dovuto all’eccessivo caldo di quei giorni e fummo costretti a portarla al pronto soccorso. Dopo le cure del caso a base di flebo di vitamine ed altri integratori di sali minerali, i medici ci consentirono di riportarla a casa prescrivendole dei sedativi che le potevano consentire di calmare il suo stato di agitazione( si era molto spaventata all’idea di perdere il bambino) e di riposare tranquillamente per tutta la notte fino al mattino successivo. Appena arrivati a casa, infatti, le demmo i sedativi e Lisa crollò in un sonno talmente profondo che durò ininterrotto fino all’indomani mattina tardi. Quella notte per me fu tremenda, non riuscivo a dormire sia per lo spavento che mi ero preso, sia per il caldo pazzesco e sia per le mie soventi e dolorosissime erezioni per cui decisi di andare in bagno a fare una doccia gelata che potesse in qualche modo alleviare tutte le mie sofferenze. Come arrivai al bagno e provai la maniglia mi accorsi che la porta era chiusa e dallo scroscio d’acqua proveniente dalla doccia dedussi che mia suocera mi aveva preceduto per cui stavo per rientrare in camera da letto quando la porta del bagno si aprì ed uscì Ada a piedi nudi ed avvolta da un’asciugamani nemmeno troppo grande che le fasciava il corpo a partire dalle ascelle fino a poco sopra le ginocchia. Quando mi vide prese a venirmi incontro dicendo che il bagno era libero e che potevo usarlo anch’io per farmi una doccia rinfrescante ma ad ogni suo passo il mini asciugamani che la ricopriva si apriva lasciando intravedere l’interno delle cosce ed anche i peli della sua figa. A quella vista ebbi un’altra erezione pazzesca che essendo in boxer non potei certo celare e che non passò inosservata a mia suocera la quale si arrestò a pochi passi da me ed iniziò a guardarmi con aria compiaciuta e per nulla irritata. Io ero tremendamente imbarazzato, non sapevo cosa fare ed istintivamente portai le mani al cazzo per cercare di coprirmi, manco fossi nudo, ma mia suocera mi bloccò ed in maniera molto serafica disse:” Gianni non devi essere imbarazzato è colpa mia se ti sei eccitato e poi nelle tue condizioni è normale che ciò accada. Dimmi, da quanto tempo non fai sesso con Lisa?” ed io balbettando:” Ddda qqquatttro mmesi”. “Visto?” disse lei continuando a fissare il mio cazzo che non ne voleva sapere di andare giù” è normale ma non è normale che ancora non hai trovato il modo di sopperire a questa carenza … eppure sei così attraente, hai un bel fisico atletico e sei anche molto ben dotato da quello che posso vedere”. Mentre diceva così mi accarezzava il torace nudo tastando i pettorali per poi scendere verso gli addominali e ancora più giù fino ad arrivare al cazzo che brandì al di sopra dei boxer per saggiarne la consistenza ed una volta afferrato il quale emise un ohh di meraviglia esclamando:” Gianni come ce l’hai duro, non credo che tu possa resistere ancora molto in queste condizioni e nemmeno io del resto posso continuare con questa astinenza per cui è giunto il momento di soddisfare le nostre reciproche voglie”. Detto questo avvicinò il suo viso al mio e senza darmi l’opportunità di reagire mi baciò in bocca appassionatamente avvinghiandosi alla mia lingua che orese a succhiare avidamente. Io risposi con altrettanta foga a quel bacio, ormai ero partito e nessuna cosa al mondo sarebbbe riuscita a fermarmi per cui sollevai mia suocera prendendola in braccio come un Tarzan con la sua Jane e la condussi verso la sua stanza pronto a sbatterla sul letto e scoparmela con tutta l’energia acculata in quei quattro mesi di forzata astinenza. Una volta giunti in camera però Ada mi fermò e disse:” Non avere fretta Gianni, sei troppo carico ed in questo modo rischi di venirtene subito per cui rilassati e lascia fare a me”. Io obbedii, ero proprio curioso di vedere cosa era capace di fare,ero curioso di sapere se era vero quello che dice sempre il mio amico Marco e cioè che le donne mature sono le più porche di tutte, per cui mi calmai e lasciai a lei l’iniziativa. Debbo dire che fu la scelta giusta e che il mio amico aveva proprio ragione perchè mia suocera dimostrò in quella circostanza di essere veramente esperta, oltre che una gran troia, infatti mi spinse sul letto e con un gesto repentino mi sfilò i boxer mettendo a nudo il mio cazzo duro all’inverosimile che potè così finalmente ammirare in tutta la sua meravigliosa grandezza. Dopo essersi sfilata l’asciugamani che la ricopriva Ada si inginocchiò ai piedi del letto, afferrò i miei di piedi ed iniziò a succhiarmi le dita ad una ad una provocandomi intensi brividi di piacere che mi percorsero tutto il corpo fino ad arrivare al cervello. Io che sono un feticista del piede avevo sempre riservato questo trattamento alle mie partners ricevendo sempre grande apprezzamento ma mai nessuna donna aveva fatto altrettanto con me per cui questa novità non fece altro che aumentare la mia eccitazione e non vedevo l’ora di poter finalmente scopare. Ma le sorprese non erano finite infatti, dopo poco, mia suocera smise di dedicarsi ai miei piedi, mi fece sollevare in alto le gambe, mi allargò le chiappe con tutte e due le mani ed iniziò a leccarmi il buco del culo facendo saettare la lingua tutto intorno all’orifizio anale. Non paga di ciò decise di riservare le sue attenzioni alle mie palle gonfie che prese a leccarmi e succhirmi con grande avidità. Stavo svenendo dal piacere, il cazzo pulsava che era una bellezza e presi a menarmelo ma Ada mi fermò bruscamente dicendo:” Fermo stupido che così sborri, lascia fare a me ti ho detto”. Ero in sua completa balia per cui decisi di lasciar perdere e di obbedire, abbandonai le braccia sul letto e chiusi gli occhi. Dopo qualche minuto di quello svenevole trattamento Ada mi fece abbassare le gambe, saltò sul letto, mi afferrò il cazzo alla radice stringendomelo forte ed iniziò a spompinarmi con grande foga. Ora era giunto anche per lei il momento di godere per cui, mentre continuava a spompinarmi, assunse la posizione del 69 offrendomi la sua figa già fradicia e grondande di umori che io non persi tempo a leccare così come il suo clitoride talmente gonfio e duro da sembrare un piccolo cazzo in erezione. Aveva anche lei molta fame arretrata per cui, grazie al mio trattamento, non ci mise molto a venire ma ciò non poteva di certo esserle sufficiente infatti smontò dalla mia faccia, afferrò ancora una volta il mio cazzo reso bello scivoloso dal suo precedente pompino, gli diede sette/otto menate rabbiose e vi montò sopra impalandosi con grande facilità ed iniziando una furiosa cavalcata che la portò ben presto ad avere un’altro squassante orgasmo. Avevo sognato per quasi un anno di fare sesso con mia suocera, avevo tanto agogniato di raggiungere quella meta ma ora che ci ero finalmente giunto sentivo che qualcosa non andava: non ero, infatti, per nulla soddisfatto di come stavano procedendo le cose perchè non ero io che stavo scopandomi Ada bensì lei che stava scopando me e questo non mi dava quel gusto che invece mi aspettavo di provare. Cavolo il maschio ero io ed a letto è il maschio che deve comandare per cui decisi di riappropriarmi del mio ruolo. Come Ada smontò dal mio cazzo, la afferrai per i capelli, la attirai verso di me, la baciai ficcandole la lingua in bocca di prepotenza e le dissi:” Adesso basta fare la padrona, ti sei divertita già abbastanza per i miei gusti, ora tocca a me condurre il gioco”. Mia suocera rimase talmente sorpresa da questo mio brusco cambiamento d’atteggiamento che non osò opporsi per cui, quando le ordinai di mettersi a pecorina, obbedì prontamente offrendomi così la vista del suo meraviglioso culo sodo alla qual cosa mi infoiai ancor di più e , senza perder tempo, glielo ficcai tutto dentro iniziando a sbatterla con un ritmo forsennato. Ero ormai in preda ad un tale stato di delirio sessuale che non riuscivo più a controllare le mie azioni per cui iniziai a picchiare Ada sul culo con grande forza e più la picchiavo più mi eccitavo e più mi eccitavo più la chiavavo forte e più la chiavavo forte più lei godeva e più lei godeva più mi incitava a fotterla senza pietà usando frasi volgari che non avrei sospettato di sentirle pronunciare. Infatti iniziò col dire:” Dai stronzo sbattimi forte, fammelo sentire tutto fino all’utero, spaccami la fregna, sono la tua cagna in calore brutto porco che non sei altro”. Ed io di rimando:” Si brutta zoccola fottuta, ti spacco la fregna e quando avrò finito con quella mi darai anche il culo che ho una voglia pazzesca di rompertelo vecchia troia”. A questa mia richiesta mi sarei aspettato un suo deciso rifiuto invece Ada prontamente assentì dicendo:” Sii Gianni rompimi il culo è da tanto che aspettavo che qualcuno me lo facesse, mio marito non ha mai voluto ma a me è sempre piaciuto molto”. A questa affermazione non ci vidi più, estrassi il cazzo dalla sua figa madida di umori, le aprii le chiappe, le sputai sul buco del culo, le appuntai la cappella sullo sfintere e spinsi con decisione strappandole un grido di dolore che ben presto si trasformò in un urlo di intenso piacere quando raggiunse l’ennesimo orgasmo di quella fantastica notte di sesso. Non mi rimaneva che soddisfare l’ultimo dei miei desideri vale a dire quello di dedicarmi ai suoi adorabilissimi piedi, la vista ed il ricordo dei quali tante erezioni mi avevano provocato sin dalla prima volta che l’avevo conosciuta. Così, le sfilai il cazzo dal culo, la stesi di schiena sul letto, le sollevai le gambe portandomi i suoi piedi al viso e presi a succhiarle le dita ad una ad una come lei aveva fatto con me all’inizio della nostra scopata. Anche Ada dimostrò di gradire molto il trattamento, infatti, mugolava di piacere ad ogni mia succhiata e, mentre si sgrillettava furiosamente in preda all’eccitazione, disse:” Mi stai facendo impazzire Gianni, è bellissimo, ti prego risbattimelo in culo che voglio avere un’altro orgasmo”. Non mi feci pregare, la penetrai ed inziai a fotterla senza mai smettere di succhiarle le dita dei piedi per cui questa azione combinata la portò ben presto ad esplodere in un’altro violentissimo orgasmo. Per quella notte poteva bastare così per cui decisi che era giunto il momento di scaricare finalmente le mie palle e volli farlo nella maniera che più mi piaceva vale a dire tramite l’immancabile sega coi piedi che mia suocera eseguì in maniera davvero magistrale. Quando mi accorsi che stavo per venire, interruppi il lavoro che Ada stava facendo, mi alzai in piedi sul letto, la afferrai per i capelli, le puntai il cazzo in faccia e, dopo una decina di menate furiose, le eruttai in pieno viso una quantità incredibile di sborra che la colpì violentemente facendola trasalire. Avevamo entrambi soddisfatto le nostre voglie, eravamo spossati ma appagati per cui non ci rimaneva altro da fare che addommentarci nei nostri rispettivi letti consapevoli, però, che non sarebbe certo finita lì. Infatti a quella notte di sesso ne fecero seguito molte altre e ciò durò fino a quando Lisa partorì regalandoci una bellissima bimba che assorbì interamente le attenzioni di Ada facendoci allontare l’una dall’altro e permettendomi così di tornare alla vita di prima in cui al centro delle mie attenzioni sessuali poteva trovare posto solo mia moglie.
FINE.
P.S. Spero che anche questo racconto vi piaccia e che lo votiate numerosi perchè se così sarà ci troveremo di nuovo insieme per un’altra bella storia di sesso.Il vostro Misterpig.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.