“Ci raggiunge una coppia, che aspetta il bus per la spiaggia…”
Trecento chilometri, passati senza dirsi due parole, un tempo avremmo progettato
di
come avremmo trascorso il tempo a scopare, fin dal momento dell’arrivo in albergo.
Arrivati al porto di Napoli, Daniela mi chiede di farla scendere alla banchina della nave, mi avrebbe aspettato la.
Un tempo sarebbe venuta con me al pargheggio e mano nella mano, con i trolley, ci saremmo avicinati assieme alla nave
Viaggio in nave al bar, lei in toilette per lo piu’ del tempo.
Arrivo ad Ischia, con la vespa car, carichiamo i trolley e ci dirigiamo al nostro albergo.
Ormai e’ tardi, il tempo della cena, poi un giro al bar, un giro in piazza e poi a letto, perche’ stanchi morti.
Arrivati in camera, una doccia, non inseme come una volta, e poi lei a leggere, io a dormire.
Il nostro rapporto totalmente spento, senza sprint, senza vivacita’
La mattina dopo, la colazione , e ci dirigiamo verso la fermata del pulman che ci avrebbe portato alla spiaggia.
Ci raggiunge una coppia, che aspetta il bus per la spiaggia.
– Ehi, ciao, ci saluta lei, siete anche voi nell’albergo “La punta”? vi ho visti ieri sera aggirare intorno al ristorante
– Si, certo, faccio io, e’ la prima volta che veniamo ad Ischia, e siamo qui in attesa del pulman, non credevo fosse cosi’ scomodo
– Ora e’ scomodo, ma ripaga il dopo, e’ cosi’ bella la spiaggia, vedrete che ne vale la pena, mi fa sempre lei
– Speriamo, piuttosto presentiamoci, chiamatemi Arezzino, cosi’ fan tutti, lei e’ Daniela, mia moglie.
– Piacere, io sono Anna, dice lei con molta animosita’, e lui e’ Carlo mio marito
-bene faccio io, cosi’ abbiamo fatto delle amicizie gia’ dal primo giorno, ci accompagnate voi alla spiaggia bellissima allora?
E nel dire una cosa e poi un altra, ci siamo trovati assieme a fare delle risate serene.
Lei Anna una donna bellissima, tipo la Gregoracci, tanto per farvi capire, alta, abbronzatissima, capelli lunghi mora, due belle tette, lui Carlo, molto muscoloso,
alto quanto la moglie, capeli biondi e tirati all’indietro, un bell’uomo.
Mia moglie Daniela, non sfigura certamente di fronte ad Anna, solo che e’ di color bianco latte di pelle, perche’ e’ allergica al sole, comunque meno alta di Anna, ma piu’ formosa, un culo a mandolino, alto che richama l’attenzione di tutti gli uomini.
Passa il primo pulman tutto pieno, e’ sempre cosi’ per i primi del mattino, apettiamo al bar seduti a berci un caffe’, nel frattempo Carlo si mette a parlare con Daniela, e vedo che da lei dopo settimane esce dalla bocca un sorriso e vedo che lei parla con molto interesse. D’altro canto anche Anna e’ una parlerina notevole.
Ci alziamo per prende il pulman, Gianni sale al volo per prendere i posti a sedere, sale un’ altra coppia anziana, faccio salire mia moglie, e stop, il pulman e’ pieno.
-dai non importa andate voi, faccio io a Carlo e Daniela, ci troviamo in spiaggia.
Rimango solo con Anna, torniamo al bar a sederci per atendere il terzo pulman della mattina, facciamo due chiacchiere sul luogo sugli usi del posto e di come gestire le terme che dobbiamo fare il pomeriggio.
Saliamo sul terzo pulman e siamo seduti vicini, vicini, sento da lei un profumo ubriacante, che mi fa avvicinare ancor piu’ a lei.
Arriviamo dopo pochi minuti e scendiamo una scalinata, per raggiungere la spiaggia, a meta’ ci sentiamo chiamare
-ehiiii, siamo quaaaaaa, e’ la voce di Carlo
Vedo mia moglie e Carlo su uno scoglio un po’ disparte dalla scalinata, ci avviciniamo e sentole risate di mia moglie coprire il silenzio della zona, strano dico fra me e me, che non ride cosi’ Daniela, saranno mesi.
– Ah siete arrivati, che ridere, Carlo mi ha raccontato di questo posto, ah ah
– Come Gianni, hai mica raccontato di quella volta che…, dice Anna che si sente in imabarazzo
– Eh si, gli ho raccontato proprio di quella volta
– E che cosa e’ successo?, faccio io
– Sai, mi fa Carlo, le prime volte che siamo sposati le passioni sono sempre all’angolo, pronte a prenderci, ebbene la prima volta che siamo venuti qui, ci e’ venuta voglia e siamo venuti qui ci siamo guardati intorno, nessuno, e sai ci siamo prima baciati e poi, si sapete quello che capita, abbiamo……
– E quindi? Lo trovo piu’ che normale, che tempi splendidi, come vorrei che fossero sempre cosi’ vivi.
– E’ successo che se si scende dalla scalinata del bus nessuno ci vede, ma se si scende dalla scalinata del paese, tutti ci vedono, e cosi’ e’ stato, tanto che una coppia con dei bambini ci ha urlato delle cose…
– Ah ah, faccio io, capisco allora che imbarazzo
– E si, sapete come mi sono vergognata, dice Anna, e come mi sono vergognata anche ora nei vostri confronti
– Ma figurati, faccio io, figurati a chi non capita cose del genere.
– A voi e’ capitato qualche cosa di simile?, chiede Carlo
– Ma si, facendosi avanti con impeto mia moglie, ma ve le raconteremo piano piano, la giornata e’ lunga.
Arriviamo in spiaggia, un posto incantevole, dopo poco, mia moglie mi chiede di metterle la crema nele spalle.
– Che crema hai?, domanda Carlo
– Questa, protettiva al massimo
– Ma non diventerete mai neri cosi? Usate la nostra, che oltre proteggere abbronza, e’ favolosoa e delicata, se permetti te la metto io nelle spalle, perche’ il trucco perche’ rimanga a lungo e’ come si mette
– Ma certo, dice subito Daniela, se la sai mettere fai pure
Chiedendo il mio consenso con lo sguardo, Carlo si mette la crema nelle mani ed inizia un movimento rotatorio, premendo molto con il palmo, facendo una specie di massaggio che vedo gradevole per mia moglie. Oltre che nelle spalle vedo Carlo metterle la crema nelle gambe e andare in su e giu’ con le sue mani.
Daniela si volta, e gli chiede di mettergliela anche davanti, a parte nel seno che ci avrebbe pensato da se, e cosi’ Carlo continua con il suo lavoro di mani, come fosse un massaggiatore.
Una volta finito di ungere tutta mia moglie, Anna chiede al marito
– Me la spalmi anche a me per favore?
– Senti per sdebitarmi della cosa fattela mettere da Arezzino,
– Ma cosa dici? Esclama Anna
– E poi non sarei bravo come tuo marito, faccioio per sdrammatizzare dall’imbarazzo di Anna, la quale reagisce in maniera inaspettata
– Anzi e’ una buona idea, sentirsi massaggiare da altre mani puo’ fare piu’ piacere, dai Arezzino mettimela tu
Invitato dal marito ungo le mie mani e inizio un massaggio, a mo di massaggio sulla schiena di Anna
-guarda che devi spalmare la crema, mica fare un massaggio a mia moglie, dice con allegria Carlo, quasi a rimproverarmi di non essere capace di mettere la crema
-lascia stare, dice Anna, che e’ bravissimo, continua
-Allora io non dico niente, dice Carlo, e sapete che faccio? Un bellissimo bagno
-vengo anche io, che non ne vedo l’ora, esclama Daniela, lei che per i bagni e’ come i gatti, e cioe’ allergica.
Nel frattempo io continuo fino alle gambe e sfioro piu’ volte le natiche.
Anna si volta e mi chiede di continuare anche nel davanti, cosi’ faccio e dopo le gambe salgo fino alla parte alta, le mie mani toccano la pancia e poi piano piano salgaono e si avvicinano al seno
– Piano, attento che ti avvicini alla zona rossa, mi dice Anna
– Certo che lo so, faccio per metterti bene la crema dappertutto.
– Piuttosto Arezzino, non sei geloso di tua moglie, guardala a fare il bagno con mio marito che fa il galletto a tutta birra
– Stai tranquilla mia moglie ha gli ormoni a riposo, molto a riposo
– Meno male che li ha a riposo, fossero ben svegli a quest’ora sarebbere entrambi a scopare in acqua
– Scopare in acqua? Dico io
– Ma si non lo vedi Carlo come e’ arzillo e pensare che anche lui a casa e’ in fase di riposo perpetuo.
– Si vede che siamo tutti in fase di stallo, dopo anni di matrimonio, qualche cosa cambia interiormente.
La mattina passa velocemente, torniamo in albergo per il pranzo e ci diamo appuntamento per la cena con la nuova coppia di amici
Daniela, mi dice che subito dopo le terme vuole andare in paese per comprare qualche cosa per la sera, un vestitino nuovo.
– Ma non ti sei portata qualche cosa da casa?
– Si ma sono i soliti vestiti, stasera ho voglia di qualche cosa di nuovo, e’ tanto che non mi faccio un regalino.
Cosi il pomeriggio dopo le terme, io me ne torno in albergo e Daniela si reca a fare shopping, torna tardi, si fa una doccia e indossa il nuvo vestito, che le sta d’incanto, una strafiga mostrusa, le sue curve vengono evidenziate da una camicetta ben scollata e il suo culo da una gonna molto aperta che le cinge il culo in maniera evidente.
Mi avvicno a lei per cercare un approccio, ma vengo subito allontanato, per via dell’ora tarda.
Ci rechiamo in sala ristoro e attendiamo i nostri amici, lui arriva vestito tipo play boy
pantaloni bianchi, camicia blu’ con foular, lei invece molto elegante vestito lungo bianco, scarpe alte, capelli sciolti nelle spalle, da farle un salto addosso immediato.
A cena parliamo del proseguo della serata, in quanto e’ stata organizzata una caccia al tesoro a coppie, da fare nel paese, non una caccia al tesoro caciarona, ma elegante, e tranquillla, senza corse e urla.
Daniele e’ subito entusiasta di questa novita’ vip, Carlo propone di rendere la serata diversa, lui avrebbe fatto la caccia al tesoro assieme a Daniela, mentre io con sua moglie.
Anna e’ poco entusiasta della cosa, fa mille domande, ma alla fine accetta
– Ma perche’ io non ti vado bene come compagno? Le domando dopo da solo
– No, Arezzino, non sei tu il mio problema, e’ che Carlo e’ eccitato come non mai, lo conosco troppo bene, lui si e’ invaghito di tua moglie, e questo mi fa girare le scatole.
– Ma no stati tranquilla, ti ripeto che mia moglie ha una pausa ormonale forte, anche se ammetto di trovarla decisamente piu’ pimpante del solito, senti facciamo cosi’ se loro fanno qualche cosa di strano, poi lo facciamo anche noi.
– Ma non dire cazzate, per favore.
Inizia la caccia la tesoro, le prove da effettuare sono tutte balistiche, la prima consiste nel farsi fotografare con un capo di abbigliamneto provato su un negozio che costa piu’ di 200 euro.
Con Anna iniziamo a girare per il paese a cercare un negozio di abbigliamento ne troviamo uno di lusso all’angolo della via centrale, entriamo e con una scusa chiediamo di far provare ad Anna qualche vestito, lei ne sceglie alcuni che sembrano molto cari e si reca nel camerino e dopo qualche attimo mi fa cenna di seguirla, mi avvicno a lei che mi indica con il dito di far silenzio, entro nel camerino e mi metto ad ascoltare.
In un altro camerino c’e mia moglie con suo marito.
– Dai Daniela, prova questo vestito cosi’ ti faccio la foto
– Si ma devo spogliarmi
– Bhe’ fallo pure, mica ti scandalizzerai di me, ti ho vista in costume al mare
– Si ma ora sono nuda sotto
– Meglio, cosi’ vedo bene come sei fatta
– Ma dai scherzi?
– E perche’ dovrei scherzare, dai ti vedrei come al mare ma senza il reggiseno.
– Mmmm, va bene ma tu voltati
Silenzio e rumore di movimenti, nel frattempo Anna continua a farmi segno di stare zitto
– Ti avevo detto di non guardare, mascalzone
– E come facevo a non guardare una donna cosi’ bella
– Sss fai piano se c’e’ qualche altra persona nei camerini
– Non c’e’ nessuno ho guardato prima ( che bugia)
– Dai fammi la foto con in vista il prezzo
– Si mettiti in avanti ………………
– Ehi che fai? Tocchi?
– Nooooo ti metto meglio in posizione per leggere il cartellino
– Ma tu tocchi, eh birichino trovi le scuse per allungare le mani?
– E se lo fosse???
– Ma qui siamo in un negozio fai il bravo su
– Va bene qui in negozio ma da altre parti non faccio il bravo
Preso dalla rabbia della situazione mentre Anna mi teneva zitto, io ho preso e ho allungato la mano sul seno di Anna, la quale dapprima mi ha respinto con gentilezza, ma poi si e’ rassegnata e capendo che per me era una vendettta, mi ha lasciato fare
Clic clic.
– Ma che fai le foto mentre sono nuda?
– Certo che si
– Ehi ehi che fai birichino, dicendolo con una risatina invitante
– Senti non c’e nessuno il negoziante e’ da solo a servire un sacco di gente, fatti toccare un attimo
– E cosa vuoi toccare?
E si sentono dei movimenti e dei rumori di struscio, allorche’ io abbasso la mano e l ametto nella figa di Anna e guardandola le faccio il segno con la bocca di fare silenzio, lei reagisce un attimo e poi cede ma lo sguardo e’ tutt’altro che eccitato
– Ehi signorino, sei in tiro?
– Si e sapessi come e’ in tiro, lo vuoi sentire?
– Qui dentro? Ma scherzi
– Dai vestiti, ma mentri ti vesti girati che te lo faccio sentire dietro a questo bel culetto invitante
– Su dai fammi vestire alla svelta, che fa anche caldo….. ehi daiii qui nooo allontana il tuo cosa dal mio culetto, dai usciamo..
Altri movimenti altri sospiri e dopo qualche minuto sento la porta del camerino sbattere e i passi allontanarsi.
A questo punto Anna allontana la mia mano da lei
– Ahi sentito i due?
– Cazzo… e che si fa?
– Seguiamoli, voglio vedere quel porco fino a che punto osa continuare
Usciti dal negozi, ci siamo messi alla ricerca dei due, essendo il paese piccolo ci abbiamo messo poco e quello che ci ha stupito e’ di vederli mano nella mano con molta allegria
– Ehiii, ciao a che punto siete voi con la caccia al tesoro?
– Bheee, ancora indietro, dice Anna
– E voi? Dico io guardando le loro mani
– Siamo molto avanti, meno male che lui mi aiuta a camminare, tenendoci la mano, mi risponde a tono Daniela
– Sentite, dice Carlo in modo come se fosse la cosa piu’ naturale del mondo, stasera noi siamo cosi’, diciamo liberi senza darci orari e niente, se facciamo tardi non ci preoccupiamo, appuntamento al massimo domani mattina per la colazione alle nove, ok?
– Ok
Ma l’ok di approvazione non labbiamo dato ne io ne Anna, bensi’ Daniela e senza che ci dessero il tempo di capire, si sono allontati allegramente salutandoci, come se loro fossero coppia a se.
– Ci hai capito nulla, mi domanda Anna?
– L’unica cosa e’ che loro vogliono scopare tranquillamente da soli
– E tu che dici?
– Ma senti non ci capisco nulla, in fondo per me Daniela ultimamente, visto il rapporto freddo che si e’ venuto a creare, non mi fa ne caldo, ne freddo, e ti diro’ che se lo scopo del loro gioco e’ che io posso scopare con te, a me va bene
– Ma a me no, non per te intendo che sei anche un bell’uomo, ma per la situazione che si e’ creata, cosi’….. anche io con Carlo non passo un bel periodo…..
– Senti Anna, mettiamoci l’anima in pace, tutti e quattro avevamo una crisi interiore e questo scozzarci, ci ha ringiovanito un po’ tutti, ti diro’ ora che ho superato lo shok, anche io mi sento piu’ libero e sereno di affrontarti con un entusiasmo che e’ tanto che non avevo
– Io sono ancora molto scioccata, ma provero’ a liberarmi anche io dal peso di quello stronzo
– Bene iniziamo aprenderci per mano anche noi e cominciamo a ridere, mandiamo a cagare la caccia la tesoro e andiamo al bar a bere qualche cosa che ci tiri sul il morale.
Al bar abbiamo passato quasi due ore, a ridere, grazie all’alcool, e a parlare di noi del nostro rapporto, io mi sono avvicinato molte volte a lei e l’ho anche baciata.
Lei molto fredda non ha mai risposto ai mie baci, ma ha messo le sue mani su di me, forse per consolarmi.
All’una propongo di tornare in albergo, dove arriviamo e solo il portiere ci accoglie, le chiavi della sua stanza non ci sono, quella della mia si, le prendo e mentre saliamo decidiamo cosa fare, l’unica e’ vedere se i due sono in camera o meno, arrivamo alla porta e il cartello non disturbare e’ chiaramente appeso fuori, allora decidiamo di entrare in camera mia, che si trova a piano terra come la sua, e di uscire dal retro per arrivare al retro della sua stanza, cosi’ facciamo, per entrare nella sua terrazza e’ facilissimo, basta che io faccia lo scalino a lei e che poi io salti, cosi’ faccio e ci avviciniamo alla porta/finestra, aperta.
Sentiamo dei sospiri di godimento, e’ chiaramente Daniela che sta godendo
-si, caro continua cosi’ che bello.
-eccomi , eccomi, sto spingendo al massimo.
Ci affacciamo e vediamo sebbene al buio la scena, due ombre una chiara per la pelle totalmente bianca di Daniela a pecora, con un’ombra scuro dietra a lei che la sta montando, Anna mi fa il segno di stare zitto, la scena continua per qualche attimo, poi mentre i sospiri di entrambi si fanno piu’ forti, si vede lui lasciare la preda, lei si volta e si mette a pancia all’aria, lui le va sopra e lei mettendo le gambe attorno a lui lo cinge
– Dai presto non resisto, voglio sentirti dentro
– Eccomi eccomi cara,
altri sospiri altri momenti di goduria, quando sento una mano abbassare la mia cerniera, Anna, che prende il mio cazzo e lo tira fuori e iniza a menamerlo.
Dalla camera i sospiri e i godimenti continuano come se fosse una cosa arretrata da godersela con gli interessi, mi affaccio per vedere cosa succede, mentre la mano di Anna continua il suo movimento.
Vedo Daniela che sempra sotto di lui si inarca, per avvicinarsi a lui, per fare un movimento a bilancia per sentire meglio il cazzo di lui, che vedo spingere con movimenti piu’ veloci.
-ohhh, che bello, ahhhhhhh siiiiiiiiiiiii dai spingi spingi che sto venendo, siiiiiii
-vengo anche iooooooooo, siiiiiiiiiiii
I mugoli sono simultanei, lui si ferma a spingere, mentre lei fa di tutto per avvicinarsi a lui, sembrano avvinghiati come due acrobati, e dopo qualche secondo si abbandonano nel letto stravolti.
A questo punto piano piano, prendo Anna e l’aiuto a scavalcare la rignhiera, e ce ne
torniamo in camera mia, mi avvicino alla porta l’apro metto il cartello non disturbare e mi chiudo dentro con Anna.
La prendo e mentre inizio a baciarla, la spoglio, piano piano, fino a che non rimane nuda, lei fa altrettanto con me.
La prendo e per mano la porto nella doccia, un box grandissimo, entriamo dentro e apro l’acqua dapprima gelida e poi sempre piu’ tiepida, mi avvicino a lei, l’abbraccio e la bacio, le lingue a questo punto si uniscono, la mia mano scende fino alla sua passera, inizio a mastrubarla con dolcezza, mi aiuta l’acqua della doccia che fa un effetto delicato sulla sua pelle.
Lei contraccambia le carezze, e continua il lavoro iniziato sul terrazzo, sempre sotto la doccia mi abbasso per leccarle la figa, che dapprima pone una leggere resistenza, ma poi Anna, allarga le gambe e permette alla mia lingua di raggiungere le sue labbra.
La faccio sedere sullo sgabello incassato nel box doccia, mi metto in ginocchio e continuo il lavoro di lingua, a questo punto lei inizia ad accarezzarsi il suo splendido seno, e con una mano scende a toccarsi la figa, si vede che preferisce masturbarsi da sola.
Mi aiuto con le dita, prima uno e poi due entrano dentro la sua figa, che sento fremere dal piacere, le sensazioni aumentano finche’ capisco che lei sta venendo, il mio lavoro di lingua e mani aumenta delicatamente, la sua mano si agita tantissimo per masturbarsi con veeemenza, sento sta venedo.
-siii, siii, e’ tanto che non godo cosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii’
Il suo agitarsi fa capire che ha proprio una fame di goduria pazzesca.
La cosa dura moltissimi secondi, poi lei si arrende, allora la prendo per la mano, usciamo dal box, con un asciugamnao la copro tutta ed inzio a massaggiarla, poco dopo e’ lei che mi copre e mi massaggia per asciugarmi, poi sempre lei mi prende e mi porta in camera, mi toglie il telo e mi fa distendere sul letto, mi sale sopra e si struscia su di me, sento i peli della sua figa sull mio cazzo che fanno da massaggio umano, le sue tette sulle mie, io le stringo il culo per sentirla ancora di piu’ su di me.
Lei si alza e si porta verso il mio uccello in tiro, lo prende con le mani e inizia ad accarezzarlo, poi si avvicina con la bocca e me lo succchia, vedere lei piegata su di me con le sue magnifiche tette, mi fa sentire in paradiso.
Mi pare di non controllare piu’ la situazione, quando lei molla la presa e si porta su di me.
-anche io voglio sentirtelo bene dentro
Mettendosi a cavalcioni fa entrare il cazzo, e inizia a cavalcare, le sue tette fantastiche su di me, i suoi capelli lunghi sciolti, e’ sublime.
Le sue mani si toccano ancora la sua figa, e si muovono sempre vigorosamente,
vedo che inizia a muovere anche la testa, sento che sta per venire ancora.
-siiiiiiiiiii, che belloooooooooooooo, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Pochi secondi e si butta si di me, per riprendersi
-sei venuto tu?
– non ancora, mi sono goduto il tuo spettacolo
-bene, allora faro’ una cosa che non ho mai fatto con Carlo, ti daro’ il mio culo, cosi’ quella merda impara
Alzandosi da sopra di me si volta e si mette a pecora
-vieni ma fai piano, per me e’ la prima volta
– ok stai tranquilla faro’ pianissimo, ma tu fidati di me e non muoverti mai
– va bene, ma mi raccomando….
Mi abbasso e mi metto a leccarle il buco del culo e poi con la saliva glielo ungo bene, poi con un dito inumidito faccio per entrare e non trovo la minima rsistenza, gioco con il dito dentro di lei, per farla abituare dal nuovo inquilino, in fondo l’inquilino dopo sara’ piu’ ingombrante.
– Fai piano, perche’ mi fa male, e’ vergine ancora
– Stai tranquilla
Mi viene un idea, vado in bagno e prendo dell’olio di mandorlo dolce che Daniela usa per la sua pelle, gliela ammorbidisce dopo il sole, ed e’ un lubrificante perfetto, torno in camera e faccio mettere Anna a pecora, mi metto l’olio nelle dita e la penetro dolcemente
– Ora va meglio
– Si, molto meglio
– Ok, ora entro con lui, stai tranquilla, tu rilassati che io lo ungo bene
Dopo averlo bagnato tantissimo con l’olio, me lo impugno ben stretto e porto la cappella all’entrata del suo buchetto
– Ora rilassati e fai un bel respiro dai su
E opla’ una spinata decisa lo fa entrare un po’ dentro
-aaaaaaaaaaa, che dolore, mamma mia
– su il piu’ e’ fatto, poi ti passa e sentirai che gioduria
E poi con un altro colpetto deciso ancora piu’ dentro, altro urlo di dolore, mi fermo per dare un attimo di ambientamento al nuovo inquilino, nel frattempo metto la mano nella sua patatina e comincio a massaggiarla poi vedo che e’ lei che comincia a muoversi cosi’ io mi metto in moto, piano piano piano, sempre piu’ veloce, finche i mugugni di dolore si sostituiscono in sospiri di piacere, tolgo la mano per prenderla meglio per le natiche, ma ci pensa lei a continuare a masturbarsi.
Le mie mani afferrano le sue splendide tette, il movimento aumenta, questa volta non freno, basta poco per venire, sento che la cappella sta sobbalzando dentro il canale stretto, il piacere e’ immenso, fortissimo.
Da parte di Anna capisco che invece tale movimento le crea dei problemi, quindi appena venuto tiro fuori il mio attrezzo e finisco di schizzare sulle chiappe.
– Ahi, ahi che dolore, bello e’ bello, ma fa anche male
– Stai tranquilla fra poco ti passa, come prima volta e’ andata benissimo
Ci rilassiamo entrambi, stanchi stremati e dopo una decina di minuti che continuamo a toccarci, ad accarezzarci sentiamo la porta muoversi, Anna si alza velocemente e si avvicina alla porta.
-siiiiiiiiiiiiiiiii
– sono Daniela………
– ci vediamo domani mattina per la colazione delle nove
Anna ritorna nel letto e si distende vicino a me ed insieme ci addormentiamo.
La mattina dopo alle 8 e 30 sento bussare alla porta, mi avvicino e apro la porta, e’ Daniela che entra veloce.
-ehi mi devo cambiare mica posso uscire vestita come ieri sera
– ehi buon giorno cara, neanche il saluto?
– si gia’, buon giorno anche a te caro
– come e’ andata ieri sera?
– bene come a te credo, quindi siamo felici tutti e due, senti io prendo due cose e vado a cambiarmi nell’altra stanza
– ok ci vediamo a colazione
– semmai prima di scandere, chiede Anna, gli dici a Carlo se passa di qua e mi lascia la chiave della camera. Cosi’ mi cambio anche io.
-ok, a dopo
Mi volto verso Anna
– buon giorno stella, come stai?
– bene, a parte un po’ di bruciore nel culetto
– e pensare che e’ stato bellisismo
– bello si ma forse a prima volta… e pensare che non l’ho mai voluto dare a Carlo per paura, sai quante volte me l’ha chiesto?
-sai al solo pensiero mi torna in tiro
– mmmm, cosi’ appena svegliato? Vieni qui vicino, voglio fare la porca, con Carlo sono sempre stata pudica, ma mi ha fatto trasformare questo suo essere cosi’……….
– non ci pensare a lui, le dico avvicinandomi,
lei mi abbassa i box e con la mano inizia a massaggiarmelo, poi si avvicina con la bocca e me lo spompina divinamente, io in piedi davanti a lei che si lascia chiavare in bocca.
A questo punto si gira e mettendo la testa fuori dal letto mi fa venire sopra di lei
– Voglio fare con te tutto quello che non ho mai fatto con lui
E con me sopra di lei sento la sua lingua leccarmi le palle e accarezzarmi la verga, quella sensazione cosi’ particolare, mi fa partire quasi subito per un orgasmo, e con una sborratta divina, arrivo a bagnarle tutte le tette.
– Ahhhhhche bello, che sensazione particolare
– E questo e’ niente, mi voglio liberare di tutte le inibizioni, ti faro’ cose pazzesche
Ci rechiamo insiema a fare la doccia,e mentre ci bagnamo avvicino le mie labbra alla sua figa e inzio un lavoro profondo aiutandomi con le mani, mentre sto dandoci sotto, sentiamo la prota aprirsi, e’ Carlo che ci dice di lasciare le chiavi della camera, e che ci aspettano in sala per la colazione
– Ok caro ci vediamo fra poco
Nel frattempo continuo con la lingua, basta poco perche’ anche lei viene in un copioso orgasmo.
Finita la doccia, lei si mette l’asciugamano intorno e si reca nella sua camera per cambiarsi, e dopo dieci minuti ritorna nella mia per andare insieme a fare colazione.
Questa e’ stata la prima notte di una lunga serie di scopate particolari, ma questo al prossimo racconto.
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