“Detto fatto, l’uccello dell’uomo era già pronto all’uso, scoperto e rigido…”
…continua…
Mario e Beatrice stavano entrando nel parcheggio del multisala, non
c’erano molte macchine perciò non fu difficoltoso individuare l’auto di Roberto. Lui ed Erica scesero nello stesso momento degli altri due. C’era un po’ di imbarazzo nell’aria, nessuno si decideva su come ci si dovesse comportare, ci pensò Beatrice a rompere il ghiaccio avvicinandosi al suo uomo e baciandolo sulle guance come fosse nulla più di un amico, la seguì a ruota Mario che diede due baci sulle guance a sua moglie Erica e strinse la mano a Roberto. La via era indicata, lo scambio delle coppie sarebbe proseguito anche durante il film.
Mentre i due uomini si misero in coda per fare i biglietti le ragazze andarono in bagno.
“Allora come è andata? Dalle vostre facce direi che vi siete divertiti” disse Erica.
“Dio è stato tremendamente bello ed eccitante, inizialmente c’è stato un po’ di imbarazzo ma una volta rotto il ghiaccio è venuto tutto naturale come se fossimo una coppia vera. E voi? ci avete dato dentro?”
“Si, lo abbiamo diverse volte, in diversi posti, in diversi modi!” rispose Erica facendo l’occhiolino e una linguaccia come una bambina.
Beatrice senza darle il tempo di reagire fiondò le sue labbra su quella lingua e cominciò a succhiarla, le sue mani scivolarono sotto la minigonna ed entrarono in contatto subito con labbra lisce e ben depilate di Erica. “Non porti intimo, sei proprio una troietta” “mmm.. in una serata così calda non mi andava di vestirmi troppo” “allora abbiamo avuto la stessa idea, neanche io ho messo nulla”.
Erano fuse in un bacio appassionato accompagnato dalla masturbazione che Bea stava regalando all’amica quando dovettero interrompersi all’improvviso al rumore della porta del bagno che si apriva.
Si ricomposero velocemente e una volta raggiunti i compagni si spostarono tutti insieme nella sala dove veniva mandato il loro film.
Avevano scelto una commedia che ormai veniva proiettata da 10 giorni, così sapevano che non ci sarebbero state troppe persone e loro avrebbero potuto giocare in tutta tranquillità, i posti nelle ultime file poi gli davano ulteriore sicurezza.
“Che noia questa pubblicità, ma quando inizia il film?!” disse Erica rivolta a Roberto, poi si girò verso l’altra coppia: “non pensate anche voi che mettano troppa pubb…” si interruppe, i due neanche la sentivano, limonavano con foga e la mano di Mario spariva tra le gambe di Beatrice, nascosta dalla gonna. “Ecco, loro hanno trovato un buon modo per non annoiarsi prima del film, Roby, non è che hai qualche giochino per me?”.
Roberto non si fece cogliere impreparato, in un attimo aveva già slacciato i pantaloni e tirato fuori l’uccello parzialmente eccitato. “Ecco qui, ho portato il tuo passatempo preferito, divertiti, è tutto tuo!”
La ragazza allungò la mano acchiappando il cazzo e iniziò il classico movimento su e giù fino a che il bastone di carne non divenne bello duro. Con la bocca scese lentamente fino ad un centimetro dalla membro di Roberto dopodiché tirò fuori la lingua e cominciò a rotearla attorno alla cappella, quando fu bella bagnata si spinse velocemente verso il basso e lo prese tutto fino alla gola.
“oh cazzo, si si, sei fantastica continua così!” Roby era in preda alle convulsioni, quel risucchio così potente e profondo lo stava mandando in estasi, in breve tempo esplose, uno schizzo, due, tre, ma Erica non si fermava, solo quando l’uomo crollò stremato sulla poltrona lei mollò la presa. Nel frattempo un urletto prolungato di Beatrice fece loro capire che anche di là le dita di Mario avevano compiuto il loro dovere fino in fondo.
Sullo schermo andavano ancora degli spot pubblicitari, entrò una coppia, avranno avuto 25 anni lui, qualcuno in meno lei, non fecero molto caso ai 4 e si posizionarono nelle metà bassa della sala.
Non entrò nessun altro e il film ebbe inizio. “peccato per quei due, avremmo potuto avere la sala tutta per noi e divertirci senza freni” disse Beatrice, “sono seduti abbastanza lontani e comunque non credo che rimarrai ferma a seguire la commedia dall’inizio alla fine, dico bene” ribatté Mario. “si, hai ragione, anzi ho già un leggero languorino, perchè non tiri fuori la mia merenda” rispose lei facendo l’occhiolino. Detto fatto, l’uccello dell’uomo era già pronto all’uso, scoperto e rigido. Lei si mise in ginocchio sulla sua poltrona e calò la testa verso il cazzo che le veniva gentilmente offerto, “mmm, avevo proprio voglia di qualcosa di buono” detto questo lo prese in bocca e iniziò a ciucciare. In quella posizione Bea era messa praticamente a pecora verso il posto accanto dove era seduta Erica che senza troppi complimenti alzo la gonna dell’amica fin sopra le chiappe e si mise a lavorare sulla patata che si trovava proprio all’altezza del suo viso. La ragazza alternava lappate con la lingua a penetrazioni con due dita. Dal canto suo Roberto, per non sentirsi escluso e in attesa di riprendersi dal pompino di prima, cominciò a sua volta a masturbare Erica.
Le ragazze stavano diventando abbastanza rumorose, Mario lanciò un’occhiata verso la coppia di ragazzi, bene, erano entrambi presi dalle immagini che scorrevano sul grande schermo e non sembravano essersi accorti di nulla, anche se un dubbio si insinuava nella sua testa, aveva come l’impressione fossero qualche fila più indietro rispetto a quando erano entrati, ma forse si sbagliava. Voleva osare di più, ormai il suo cazzo era duro come il marmo, disse a Beatrice di girarsi con il culo verso lui, si alzò e appoggiò un piede sulla poltrona. La ragazza roteò su se stessa come un cagnolino felice, ora la sua passera era puntata verso l’uomo il quale la afferrò per i fianchi e in un colpo solo la penetrò fino alle palle strappandole un urlo di piacere.
La faccia libidinosa di Beatrice era rivolta verso Erica che colse al volo l’occasione, le diede un bacio a stampo, si posizionò con una gamba a cavallo dello schienale e un piede a terra dopodichè pose una mano sulla nuca dell’amica e spinse la testa verso il basso facendole affondare la faccia nella sua figa bagnatissima. La giovane poi rovesciò la testa all’indietro appoggiandosi al bracciolo della poltrona e chiese a Roberto di metterle le palle in bocca.
La situazione era bollente, Roby poteva vedere quel fantastico trenino di fronte a lui, Erica che gli leccava lo scroto spingendosi di tanto in tanto fino all’ano e Beatrice che leccava e succhiava il clitoride dell’amica mentre veniva pompata da Mario. Quest’ultimo si girò ancora una volta a controllare la coppia e…cazzo non poteva sbagliarsi, erano seduti ancora più indietro, era chiaro che si stessero spostando per curiosare, poco male, anzi se si fossero fatti più temerari avrebbero anche potuto rendere la serata ancora più trasgressiva.
Eccitato dall’idea si ciucciò il pollice, lo portò sull’ano di Beatrice e iniziò a lavorarlo. Roteava e spingeva, roteava e spingeva, mentre il dito lentamente si insinuava nel retto della donna.
“oh si vengo vengo” Beatrice c’era quasi, “zitta e continua a leccare che anche io ci sono quasi” le intimò Erica. Vennero praticamente nello stesso istante con un urlo liberatorio, ma ancora non erano sazie, c’erano gli uomini da soddisfare.
Roberto si riaccomodò sulla poltrona tenendo il pisello ben rivolto verso l’alto, Erica non ebbe bisogno di spiegazioni, si accomodò con la sua fighetta bagnata sopra la punta e si lasciò cadere. “oh si quanto sei troia, dai salta puttanella, fammi godere!”. Incitata la ragazza iniziò una cavalcata selvaggia, urlava di piacere e ormai aveva perso ogni ritegno.
Dall’altra parte il culo di Beatrice era ormai pronto ad accogliere il cazzo di Mario, lui poggiò la punta e spinse piano. Passata la cappella il resto entrò in un solo colpo.
Aumentò il ritmo fino a che lei ebbe l’ennesimo orgasmo della serata, dopodichè proseguì lentamente per riprendere fiato. Gettò di nuovo lo sguardo verso la coppia, erano a un paio di file da loro e ormai lì osservavano apertamente.
“Volete unirvi alla festa?” propose.
Imbarazzati i ragazzi si guardarono in faccia e confabularono per qualche secondo dodichè lei disse:”ci spiace ma non crediamo di poterlo fare, è la prima volta che ci capita una cosa del genere e la troviamo estremamente eccitante ma non siamo preparati, dio mio è una cosa stranissima, sto parlando con un uomo mezzo nudo che s’incula una donna sulle poltrone del cinema, sono imbarazzatissima.”
“Peccato” si intromise Roberto “però se trovate la cosa eccitante perchè non venite a godervi lo spettacolo più da vicino, a me non da fastidio e a voi ragazze?”
“No anzi a me eccita ancora di più essere guardata” rispose Erica.
Così i due giovani si accomodarono nella fila davanti, visibilmente eccitati.
I giochi tra le coppie intanto erano ripresi a ritmo sostenuto, Mario era tornato a pompare prepotentemente il culo di Bea, mentre Roby aveva girato Erica mettendola in ginocchio sulla poltroncina chiavandola a pecora.
“adesso ti faccio godere ancora di più” detto ciò Beatrice contrasse i muscoli iniziò a stringere e rilasciare ritmicamente l’ano, “dai riempimi stronzo”.
Mario non poteva resistere oltre, e dopo qualche secondo rilasciò un’abbondante sborrata nelle viscere della donna. “che zoccola che sei, usi il culo in maniera pazzesca, mi hai prosciugato”, sfilò l’uccello dal buco che rimase oscenamente aperto e si chinò a raccogliere dalla borsa dell’amica una confezione di salviette umide con le quali ripulì i liquidi che le colavano tra le gambe.
“oh si ci sono ci sono” anche Roberto era arrivato al limite, “aspetta la voglio in faccia, sparamela in faccia” Erica si sfilò e si inginocchiata tra le gambe dell’uomo. “si eccola, prendi!” e così dicendo spruzzò tre schizzi sul volto della ragazza. “Mmm si com’è bella calda, adesso però voglio che mi pulisci tu Bea…con la lingua naturalmente”.
La donna provvide subito a leccare via lo sperma del fidanzato dalla faccia dell’amica dopodichè le porse una salviettina per completare la pulizia.
I giovani intanto eccitati da cotanto spettacolo avevano iniziato a masturbarsi, questa volta toccò alle due coppie di amici fare i guardoni.
“sicuri che non volete una mano?” chiese Erica ai ragazzi,”dai Bea aiutiamoli, tu ti occupi di lui e io penso a lei”.
Così dicendo le due donne scavalcarono la fila e senza chiedere permesso portarono le loro bocche verso i sessi della giovane coppia. Non servì molto a farli venire, dopo un paio di ciucciate fatte bene lui esplose un lungo orgasmo nella bocca di Beatrice, mentre la ragazza cedette anche lei poco dopo sotto i colpi di lingua e le penetrazioni con le dita di Erica.
Il film era ormai ai titoli di coda così come la serata, si ritrovarono tutti e sei a chiaccherare nel parcheggio del multisala e dopo essersi scambiati i numeri di telefono con i nuovi amici con la promessa di organizzare qualcosa di intrigante che comprendesse anche loro, ognuno poi tornò a casa con il suo vero partner lasciandosi alle spalle il ricordo di una serata particolare e trasgressiva.
Fine
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