“Impugnandomi le spalle da dietro e spingendomelo tutto dentro…”
Mi chiamo S. Sono una donna di trent’anni,con due figli sposata.
Io e mio marito ci amiamo molto,e se c’è una cosa di lui alla quale proprio non resisto è il suo bel cazzone duro…sempre pronto a soddisfare le mie voglie di calda mogliettina puttana.
La storia che sto per raccontarvi è avvenuta qualche mese fa…poco tempo dopo la nascita della nostra seconda figlia. Dopo il parto abbiamo avuto un periodo in cui non potevamo avere rapporti e io cercavo di soddisfare il mio uomo con la bocca o con le mani…facendomi sborrare in gola e bevendo tutto il suo nettare da brava porcellina qual sono. Col passare dei giorni avevo sempre più voglia di ricominciare a farmi sfondare da quel suo grosso cazzo duro ma per paura mi limitavo facendomi infilare solo un dito dentro.
Una sera proprio mentre ero inginocchiata Col suo cazzo in bocca lui mi disse toccandomi la fica : “un dito non ti basta più,vero puttana?” Sentendo quelle parole mi bagnai ancora di più e risposi: “no … ho bisogno del tuo uccello!”
Quelle parole provocarono in lui una scossa e subito mi ordinò di togliermi le mutande e di iniziare a toccarmi. I suoi occhi erano carichi di desiderio… Mi venne vicino, mi baciò ed iniziò a spogliarmi, man mano che mi spogliava mi accarezzava, mi toccava e mi dava ordini lentamente. Il suo cazzo era duro, rigido e la cappella oscenamente rossa e turgida. Stavo impazzendo all’idea che finalmente mi avrebbe impalata.
La sua mano riprese a scendere dal collo, sfiorò la curva del mio seno prosperoso finché non scese di colpo, infilandosi di nuovo tra le mie gambe. Era bello vedere le sue dita giocare nella mia fessura calda e poi vederlo scendere con la lingua lungo il mio ventre….prendere il clitoride tra le labbra ed iniziare a torturarmelo con la lingua facendomi venire svariate volte. Mentre mi riempiva di baci infuocati le sue dita si staccarono dalla mia fica bagnata ed iniziarono a penetrarmi il buchetto del culo. Il mio culo era sempre stato il suo chiodo fisso durante i mesi di gravidanza in cui gli avevo promesso che dopo il parto sarebbe stato di nuovo suo. Il desiderio di essere sodomizzata mi fece eccitare ancora di più ed iniziai a gemere proprio come una cagnolina. In quel momento mi ordinò di salirgli sopra e ci tuffammo in un meraviglioso sessantanove. Mentre mi leccava la fica ed il culo sentivo il suo cazzo diventare sempre più duro, infuocarsi, eccitarsi tanto che iniziò a dirmi “sei una gran pompinara…sei nata per succhiarmi il cazzo….e io ti ricompenserò con tanta sborra…ma ora basta giocare ho voglia di scoparti!”
Mi staccai dal suo cazzo e lui prendendomi per mano mi spinse verso il comò…piegata in avanti….mi infilò nuovamente un dito nel culo…poi due…finché non mi prese per i fianchi e con voce rotta dal desiderio mi disse: ” adesso ti farai inculare per bene…come mi avevi promesso!” E senza darmi il tempo di ribattere…mi penetrò il culo con forza…facendomi gridare.
Non curante del dolore mi sbatteva fino in fondo…forte…mi montava come una vacca…impugnandomi le spalle da dietro e spingendomelo tutto dentro.
Mi sembrava di sentirlo fino in gola tanto era duro e grosso. Lui iniziò a tirarmi i capelli ed a complimentarsi con me per come ero brava a prenderlo nel culo, nonostante fossero molti mesi che non mi sfondava così. Sentivo il suo uccello…aprirmi sempre più….mi aveva impalata totalmente e io non facevo che gemere e bagnarmi. Parole di piacere uscivano dalla mia bocca e con il palo piantato dentro mi sentivo proprio la sua puttana e questa sensazione mi fece impazzire di desiderio.
Ormai ero pronta ad accogliere la sua sborra calda che non tardò ad arrivare. Poco dopo infatti mi riempì per bene il culo….sentivo il suo cazzo schizzarmi dentro…mentre gemeva di piacere. Io restai immobile accogliendola tutta dentro me.
Una volta soddisfatto mi girò…mi fece inginocchiare e mettendomi il cazzo in bocca mi ordinò di pulirlo tutto. Ero esausta e dolorante…ma felice di essermi fatta sfondare il culo da quel grosso palo e non esitai a ripulirgli il cazzo con la lingua. Poi ci rivestimmo e tornammo in cucina pronti ad accogliere alcuni ospiti per cena.
Quella notte mi svegliò nel sonno e volle scoparmi ancora…ed ancora…prima nella fica e poi non ancora soddisfatto…nuovamente nel culo. Avevamo molto da recuperare ed io ero ben lieta di soddisfare ogni sua richiesta…come solo una brava mogliettina troia sa fare. CONTINUA.
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