“Feci il mio primo pompino, mi stava piacendo … sentivo un sapore maschio e un calore umido in bocca…”
Ciao mi chiamo Matteo, ho 19 anni sono un ragazzo molto timido,
alto 1 metro e 80 capelli castani a spazzola, ho un bel fisico slanciato e sono abbastanza peloso per la mia età.
Gioco a basket e da un po’ di tempo sentivo fastidio dopo allenamento al testicolo destro che si gonfiava parecchio. Parlandone con il medico mi consigliò di farlo vedere ad uno specialista, il quale mi diagnosticò un varicocele da operare e mi disse che fortunatamente si era liberato un posto nella sua clinica.
Mi vergognai parecchio a dirlo ai miei genitori, che dopo un paio di giorni mi accompagnarono in ospedale. L’infermiera del reparto ci accompagnò in camera, c’era un altro ragazzo con il mio stesso problema che avrebbe fatto l’intervento domani insieme a me. Si chiamava Simone e si alzò dal letto per salutarci, era un bel 27enne non molto alto, con il viso molto maschile, un accenno di barba scura e capelli spettinati. Aveva una canotta bianca che mostrava le sue braccia muscolose e lasciava intravedere una folta peluria sul petto e sotto le ascelle, e aveva dei pantaloncini scuri che facevano risaltare le gambe pelosette, era il classico torello.
Passammo tutto il giorno a fare esami del sangue e alcune visite, io ero li con mia madre, lui con la sua fidanzata e ogni volta che i medici venivano dovevamo uscire a turni per lasciare intimità al paziente. Sembrava che tutto andasse bene, l’intervento era confermato.
Verso il tardo pomeriggio mia madre e la ragazza di Simo ci lasciarono dicendo che sarebbero tornate domani a operazione conclusa. Parlai con simo di tutto, lui era molto espansivo e non stava zitto un attimo, mi raccontò persino di come scopavano lui e la sua tipa come se fossimo grandi amici. Poi parlando di me gli dissi che ero ancora single e che per la mia timidezza non riuscivo a scoparmi nessuna figa, lui ridendo disse : e scoppiammo a ridere entrambi.
Cenammo e continuarono i suoi racconti di scopate, serate in cui si era ubriacato, aveva fatto una cosa a 3 con un suo amico e una ragazza che aveva conosciuto in disco, gli piaceva molto farsi fare i pompini ma la sua attuale ragazza non era molto brava, e non le piaceva farsi venire in bocca.
Io mi ero parecchio eccitato ad ascoltare i suoi racconti e passai una nottataccia, non riuscivo a prendere sonno, avevo paura dell’intervento e volevo farmi una sega ma non volevo che simo mi beccasse.
La mattina seguente ci svegliammo presto, ci portarono la colazione e a turno andammo in bagno a lavarci. Verso le 10 entrò in stanza un infermiere con il carrello delle medicazioni dicendo che dovevamo prepararci all’intervento, era un uomo cicciotto, sui 40 anni. Mise il carrello vicino al letto di simone e mi chiese di uscire dalla stanza e chiudere la porta, ma simo disse: , così chiusi la porta e mi rimisi seduto sul letto.
L’infermiere fece togliere la maglietta a simo e lo fece sdraiare, gli abbassò i pantaloncini e le mutande sotto le ginocchia, prese una crema depilatoria e iniziò a mettergliela sui testicoli e sul pube. Io alla vista del pisello di simo cominciai ad arrossire e a sentire caldo, era un bellissimo uccello moscio lungo una decina di centimetri. L’infemiere prese una lametta usa e getta e iniziò a depilare simo, il suo pisello sembrava non reagire, anche se ogni tanto veniva afferrato e spostato di qua e di la, anzi ogni tanto simo mi guardava e diceva qualche frase divertente per rompere il ghiaccio.
Anche l’infermiere stava allo scherzo e a un certo punto mi lanciò un’occhiata e disse: e simo aggiunse: , scoppiammo tutti a ridere.
L’infermiere buttò il rasoio e iniziò a pulire l’uccello glabro di simo con una salvietta, poi venne verso di me e cominciò a sistemare le cose vicino al mio letto, simo intanto si rivestì.
L’infermiere mi fissò e sorridendo mi disse di togliere la maglietta e scoprire i miei gioielli, io imbarazzato mi spogliai e tirai fuori il mio uccellone barzotto, simo subito disse: , io diventai improvvisamente viola. L’infermiere invece con professionalità iniziò a spalmare la crema e a depilare la mia folta zona pubica, ogni tanto mi afferrava l’uccello e lo spostava. Iniziò ad arrivare una vera e propria erezione, tra l’imbarazzo di sentirmi osservato da simo e i continui movimenti dell’infermiere il cazzo si impennò e mostrò la mia cappella violacea, simo scoppiò a ridere e io mi sarei sotterrato.
L’infermiere mi pulì velocemente e ci salutò, imbarazzato anche lui, uscendo dalla stanza. Io avevo ancora il pisello duro di fuori, simo allora si alzò e venne verso il mio letto dicendo: intanto lo afferrò e ne guardò bene ogni parte. Io risposi che non lo avevo mai misurato, allora simo mi fece mettere in piedi e tirò fuori il suo uccello in piena erezione.
Lo confrontò mettendolo di fianco al mio e disse: , io mi stavo eccitando da matti, sentivo il pisello pulsare come se dovesse esplodere. Simo continuava a fissarmelo e iniziò a segarmi e io ero in ansia completa, non sapevo cosa fare.
Con nessun ragazzo fino ad ora avevo fatto una cosa del genere, in pochi secondi esplosi e spruzzai diversi getti di sperma sulle gambe di simo che rise e disse: . Mi spinse verso il pavimento, io mi inginocchiai, lui mi afferrò la testa e mi infilò il pisello in bocca, iniziò a scoparmela con vigore. Feci il mio primo pompino, mi stava piacendo … sentivo un sapore maschio e un calore umido in bocca. Dopo alcuni minuti simo iniziò a mugulare, io cercai di allontanarmi ma lui tenendomi stretto mi fece ingoiare tutto il suo seme. Poi sorridendo tornò a letto come se niente fosse successo.
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