“Mi chiamo Stefano e mi piacerebbe sapere se sono riuscito ad eccitarvi con i miei racconti, così se sono stati di vostro gradimento non esitate a scrivermi…”
Mi chiamo Stefano e mi piacerebbe sapere se sono riuscito ad eccitarvi
con i miei racconti, così se sono stati di vostro gradimento non esitate a scrivermi alla mia mail: [email protected]
Sono il proprietario di una piccola azienda, in cui lavoro con mia moglie Roberta. Mia moglie e’ una donna molto gelosa e quando si tratta di assumere il personale vuole poter decidere senza interferenze. Per quieto vivere, ma anche e soprattutto perche’ mia moglie e’ quasi infallibile nel scegliere le persone, ho sempre lasciato a lei la scelta, senza oppormi.
Quando la nostra anziana ed efficentissima segretaria, ando’ in pensione, Roberta si prodigo’ per assumerne una nuova, e lo fece in gran segreto, senza coinvolgermi minimamente. Restai veramente sorpreso, quando mi presento’ Susan la nuova segretaria: io mi ero immaginato un’altra donna anziana, efficiente, preparata ma brutta come la fame…
Susan era invece una ragazza stupenda, 25 anni, una lunga chioma rossa come il fuoco che ricadeva su due tette che non stavano dentro la camicetta, alta e slanciata sprizzava sesso da tutti i pori… nascosi la mia sorpresa, le strinsi la mano mostrando indifferenza e pensai
“speriamo che sia anche brava”.
Nei primi giorni di lavoro Susan si dimostro’ molto professionale ed efficiente, scherzava spesso con mia moglie, ma con me era molto rispettosa, gentile ma fredda. Mi ero convinto, che se Roberta aveva scelto Susan, era sicura che con Lei non avrebbe corso pericoli.
Ero partito in macchina per un viaggio di lavoro che doveva durare due giorni, in cui speravo di concludere un importante accordo di esclusiva con una notissima azienda di Firenze, erano gia’ le otto di sera, quando suono’ il telefono cellulare; il titolare dell’azienda aveva avuto un infarto, era gravissimo in rianimazione e l’incontro era rimandato a data da stabilirsi. Girai la macchina e provai a telefonare a Roberta per avvertirla, ma a casa non rispondeva nessuno; provai anche in ufficio con lo stesso risultato. Decisi allora di passare in ufficio per collegarmi in santa pace con il Blu Hotel e vedere le novita’ che c’erano.
Quando arrivai, era gia’ buio, notai dalla porta a vetri del mio ufficio che il mio Pc era rimasto acceso. Entrai e …. vidi Susan seduta dietro la mia scrivania, con gli occhi chiusi, la camicetta completamente sbottonata, che si accarezzava il seno prosperoso e marmoreo, ansimava e non si accorse minimamente della mia presenza; mi avvicinai silenziosamente, la mia sorpresa fu ancora piu’ grande quando mi accorsi, che sotto la scrivania c’era mia moglie, con la faccia infilata tra le cosce nude di Susan.
Susan apri’ gli occhi e mi vide, ebbe un lieve sussulto e disse quasi sottovoce:
“Tuo marito…”.
Accesi la luce e mi avvicinai alla poltrona su cui stava Susan, mia moglie alzo’ gli occhi per incontrare il mio sguardo e sempre senza smettere di passare la lingua su e giu’ per la figa di Susan, spinse la poltrona fuori dalla scrivania in modo da farmi vedere meglio la scena. Avevo l’uccello che spingeva nei pantaloni all’impazzata, ma ero cosi’ sorpreso che restai fermo senza dire una parola. Lo spettacolo era incredibile, Susan gemeva e mi guardava, dimenandosi sulla poltrona, era una bellezza selvaggia, mentre Roberta, completamente nuda, succhiava, leccava, mordicchiava quella figa completamente depilata. Dopo qualche secondo, che mi sembro’ un’eternita’, Roberta, alzando il viso lucido e bagnato, mi chiese candidamente: “Vuoi assaggiare?”; incapace di dire una parola, feci cenno di si con la testa e mi inginocchiai davanti alle gambe spalancate di Susan.
Mia moglie, mi prese il viso tra le mani e mi infilo’ in bocca la lingua ancora bagnata degli umori di Susan, mi bacio’ per qualche secondo e disse: “leccala, leccala!” Sprofondai la faccia in quella figa lucida e pelata, assaporando fino in fondo quel profumo di femmina in calore; Susan sospirava e gemeva; non riusciva a stare ferma, la poltrona era tutta bagnata del suo piacere e le sue gambe mi circondarono il collo spingendomi con forza la faccia contro il suo sesso. Mentre Roberta mi slacciava da dietro la cintura dei pantaloni, infilai il medio nell’ano di Susan e le leccai la figa bagnata lungo tutta l’apertura, sentivo il suo ano contrarsi sul mio dito e bastarono poche leccate per farla venire; ebbe un orgasmo lunghissimo, o forse piu’ orgasmi uno dietro l’altro e la cosa mi eccito’ talmente che dovetti togliere la mano di Roberta dal mio uccello per non venire subito. Mi misi in piedi e mi spogliai velocemente, mentre Roberta ripuliva con la lingua la passera di Susan e rimasi in attesa con il cazzo svettante.
Roberta si alzo’ e si sdraio’ di schiena sulla scrivania e rivolta a Susan disse:
“Adesso tocca a te!”.
Mi accorsi che anche mia moglie si era completamente depilata il sesso, dopo almeno un anno che non lo faceva piu’ per me. Rimasi a guardare un po’ in disparte Susan che chinata con la lingua stuzzicava il clitoride di Roberta, mentre con le dita le teneva spalancata la figa, la mia indecisione fu presto risolta da Roberta che mi disse: “Infilaglielo nel culo, falle sentire quant’e’ duro il tuo uccello, inculala!”
Senza esitazioni mi misi dietro Susan che si mise a dimenare il culo come per provocarmi, mi chinai su di lei e le bagnai lo sfintere con la lingua, poi le infilai due dita nella vagina e poi nel culo per prepararlo al mio cazzo, quindi senza esitazioni infilai tutto l’uccello in quel buchino meraviglioso; Susan ebbe un sussulto, fece un lieve lamento e inizio’ a dimenarsi come una assatanata mentre i suoi ansimi si mescolavano a quelli di Roberta, avrei potuto stare anche fermo tanto si dimenava di eccitazione Susan. Stavo per venire quando Susan salto’ via e girando intorno alla scrivania si posiziono’ su mia moglie a “69”. Prima di permetterle di riprendere con la figa fradicia di mia moglie, l’afferrai saldamente per i capelli e le avvicinai il fallo alla bocca, spingendoglielo lentamente tra le labbra carnose e rosse, non aspettava altro, lo prese tutto fino il gola, mentre la figa di Roberta, paonazza dall’eccitazione, ma abbandonata, andava su e giu’ ritmicamente. Le lasciai dare solo qualche succhiata, poi girai dietro la scrivania e rinfilai l’uccello nel culo di Susan. La lingua di Roberta non aveva mai smesso con la figa di Susan e i suoi occhi non mollavano un momento il mio uccello che stantuffava nello sfintere della ragazza nemmeno quando entrambe vennero conporaneamente.
Durante l’orgasmo il culo di Susan si contraeva ritmicamente e anch’io non resistetti e le sborrai dentro tutto il mio piacere. Appena estrassi l’uccello Roberta si mise a leccare voracemente tutto lo sperma che fuoriusciva dal culo e colava lungo la vagina di Susan e quando ebbe finito, ripuli’ anche il mio cazzo con la lingua.
Questo fu solo l’inizio!
Continua…
Mi chiamo Stefano e mi piacerebbe sapere se sono riuscito ad eccitarvi con i miei racconti, così se sono stati di vostro gradimento non esitate a scrivermi alla mia mail: [email protected]
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.