“Sonia mi venne in faccia, deliziosamente e la leccai fino a saziarmi, io venni dentro Chiara che venne sul mio cazzo…”
“Giustamente” lo scopo della serata era il bagno-turco, ormai acceso e in
temperatura da un paio d’ore.
Asciugamani per tutti ed entriamo; mi siedo sulla panca bassa, con la schiena poggiata alla panca più alta, Sonia si siede a fianco a me, mentre Chiara si stende completamente su quella superiore.
C’è un silenzio surreale, sembra quasi mistico; mi avvicino al collo della mia adorata cognata, annuso, lecco, sbaciucchio, si insomma iniziamo a flirtare come ragazzini.
le piace si vede, sebbene la temperatura sia alta, la pelle d’oca! e i capezzoli che si inturgidiscono (divino, cogliere le sfumature dei corpi femminili).
Risponde alle mie provocazioni e ai miei giochi con sapienti movimenti di lingua, leggeri gemiti e piccoli sussulti.
Ci ritroviamo a limonare, come se fosse la prima volta che lo facciamo in vita, a tutta lingua, profondamente, insistentemente, avidamente, senza sosta, di continuo (a parole non credo di riuscire a trasmettere l’intensità di quegli attimi) nei quali, due bocche, due lingue, 4 labbra, sembravano letteralmente una sola cosa.
Tant’è che qualche istante dopo, il rumore delle lingue e dei risucchi ha destato Chiara che con un “oooh e allora!” si è alzata dalla panca, mettendosi seduta, schiena poggiata alla parete, gambe penzoloni oscenamente aperte ha cominciato a masturbarsi stimolando il clitoride con una leggera pressione dell’indice, strofinandolo ora lentamente, ora più velocemente.
Non sò quantificare quanto tempo sia passato, fatto sta che io ero ancora di lingua avvinghiato a Sonia che la nostra terza compagna di giochi, gattona verso di me e sussurrando “adesso io mio occupo di lui” chinatasi sulla mia cappella turgida e svettante comincia il gioco.
La scena che si vedeva era divina.
Il corpo di questa fantastica “morby” a 4 zampe sulla panca, con la bocca esattamente perpendicolare rispetto al mio uccello, che lentamente si abbassava baciandola, a volte la stuzzicava con la lingua, a volte apriva per bene le labbra e avvolgeva il cazzo in tutta la sua lunghezza come il più morbido dei guanti.
la scena, i movimenti, la situazione, la lingua occupata in altro, effetto paradisiaco davvero, e poi Chiara, giusto dirlo, abilissima e appassionata giocatrice, si nota che quel sontuoso pompino soddisfa per prima lei e che lo fa in primis per suo piacere.
I suoi mugolii, il suo “chupare” rumoroso distraggono la mia compagna di bacio, che si ferma, si stacca, e guarda la sua amica intenta nel pompino, le poggia una mano sulla testa, spingendola con dolcezza ad affondare la bocca sul cazzo apostrofandola con un “non ti avevo mai visto così troia!”
A Chiara scappa da ridere, smette per un attimo il pompino alza la testa sorridendo e incalza Sonia dicendole: “in realtà cara la mia amica santa, è il primo tizio che ci scopiamo assieme” e scoppiano a ridere.
l’atmosfera è elettrica, ma non da film porno, e questo mi fa impazzire. Nessuno deve fare nulla per dimostrare qualcosa o per “sfida”. Tutto quello che viene, viene dalla reciproca voglia di darsi piacere, e a proposito di piacere le due creature si abbassano in contemporanea per baciarsi, e approfittando per baciarsi giocano con il mio coso che, casualmente era li sull’attenti.
Due fantastiche miss, a carponi, in equilibrio su di una panca che si baciano si leccano e mi succhiano.
A quel punto (poco carino forse) ma è stato più forte di me, o appoggiato la schiena alla panca dietro, reclinato la testa, messe le braccia distese per lungo sulla panca stessa, come il peggiore dei tamarri, ho chiuso gli occhi e mi sono lasciato andare ai sensi e al piacere che le due gattine eccitate ed eccitanti mi procuravano.
Che meraviglia.
Ogni tanto, apro gli occhi abbasso la testa, le guardo e “mi rifaccio, travolgere dal momento” lungo interminabile appagante
finché
una voce rompe il silenzio
“basta!”
“adesso lo voglio dentro questo cazzo”
Non faccio a tempo ad aprire gli occhi che vedo Chiara in piedi davanti a me girata di schiena, che “prende la mira” prima di impalarsi sul mio uccello, tenuto in direzione esatta dalla mano della complice Sonia.
Si siede sopra, sono dentro di lei.
E’ bollente, calda sarebbe un aggettivo che non rappresenta la sensazione che ho provato penetrandola.
Inizia a muoversi, su e giù, a un ritmo “andante” ne troppo veloce ne troppo lento una danza di piacere, ammirata anche da Sonia, che se ne sta li ferma giusto qualche istante, ma che poi decide di volere anch’essa la sua parte ed arrampicandosi su di me, scavalcando la sua amica, si mette in piedi sulla panca, con la sua stupenda micia, ad altezza faccia mia.
Siamo al contorsionismo! vero, nei racconti sia qui che in giro per l’etere, ho letto delle imprese più epiche, le posizioni più strane, le contorsioni estreme, ma personalmente, si,insomma non avevo mai avuto esperienze in merito.
ora sono li seduto, con una meravigliosa cavallerizza che mi monta impavida e sicura, e una gattina viziata che preme la mia testa contro le sue labbra in cerca del suo premio, e io lecco, strizzo seni, l’ora di una ora dell’altra, assecondo il movimento col bacino, e gioco con le dita.
Chiaramente la situazione era a livelli di eccitazione difficilmente narrabili e complice la posizione (o la bravura del linguista, lascio a voi la suddivisione dei meriti) che l’adorata cognata aumentava vertiginosamente i movimenti del bacino strusciati sula mia bocca, iniziava un ansimare più profondo ed intenso che lasciava presagire l’imminente orgasmo, il quale, per effetto domino e garantisco ho percepito nitidamente l’ulteriore irrigidimento del mio cazzo dentro il caldo, accaldato orifizio della bella Chiara, anche il mi orgasmo stava salendo potente. L’effetto domino da invaso pervaso, coinvolto pure la donzella che mi cavalcava, si era senza dubbio accorta anch’essa di quel che stava avvenendo e in un crescendo memorabile in un 10 secondi da brivido glaciale l’orgasmo ci assali tutti e tre. Sonia mi venne in faccia, deliziosamente e la leccai fino a saziarmi, io venni dentro Chiara che venne sul mio cazzo. il mio cazzo fu ripulito a perfezione da Chiara, e la passerina di lei abilmente curata da Sonia.
Che nottata!!
alle 6.00 di mattina una veloce doccia e qualche ora di sonno nudi, in un lettone, tutti e tre assieme.
Il risveglio è stato, altrettanto eccitante ma veloce.
Io scrivo per puro piacere, e senza essere uno scrittore, scrivo solo fatti che mi sono successi, e sicuramente grammatica, semantica, analisi logica non sono il massimo… abbiate pietà di me, e lasciatemi qualche commento.
Mi farebbe davvero piacere sapere il vostro pensiero, o se vi ho suscitato qualche emozione
al prossimo (che ho già vissuto e se ho l’ispirazione scrivo subito)
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