“Ora le posizioni si invertono Ermanno prende posto nel tuo culo che ancora trabocca di sperma ed io ti tengo fra le braccia baciandoiti leccandoti il viso e le…”
Siamo ancora noi, quelli di incontro con un amico e questa volta
voglio raccontarvi la sorpresa he mi fece la mia donna per il giorno del mio compleanno.
La setimana prima che compissi gli anni mi fece leggere la lettera che aveva scritto ad un amico incontrato su internet che vi riporto qui:
“Ciao, sono contenta che tu mi abbia chiamata e ci terrei tanto ad incontrarti col mio uomo Per me sarebbe importante sentirmi una gran vacca troia al massimo livellocome mi hai detto nella telefonata. Amo sentirmi con i miei uomini una vera migmotta da chiavare e stuprare. In particolare mi piacerebbe essere scopata in bocca e in culo da te se come mi hai detto sei ben dotato sentendomi una troia senza limiti scopata fino alo sfinimento totale.
Caro Ermanno, credo che tu mi abbia perfettamente capita: per me la ver femmina deve essere troia e disponibile totalmente per i propri maschi, abusata con suo immenso piacere per esternare la propria femminilità. Ti telefonerò fra qualche giorno per il nostro incontro a tre Per ora ti saluto succhiandoti e baciandoti dove meglio ti aggrada”.
Dopo che ebbi leta la lettera, guardandomi on i suoi occhi languidi da cerbiatta mi disse:
“immagina come sarà bello, uno sconosciuto che mi sfonda di brutto mordendomi le spalle e mi riempie l’intestino di bollente sperma mentre ti sego con la bocca e ti titillo l’ano”.
Non potei fare a meno di sbatterla sul letto ed arrapato com’ero di infilarle il cazzo in fica mentre la baciavo e la mordevo dappertutto fino a godere dentro di lei.
Aspettavamo entrambi con ansia l’arrivo dello sconosciuto e quando al pomeriggio del giorno stabilitò lei cominciò a prepararsi per l’incontro i suoi occhi brillavano di gioia e voglia infinita.
Uno sconosciuto l’avrebbe presa davanti al suo uomo. Si sarebbe fatta chiavare come una puttana ed io avrei goduto del suo piacere.
Passandole una mano fra le cosce mi accorsi che era già tutta bagnata e le labbra della fica erano gonfie di piacere.
Ad un tratto sentiamo il citofono e lei sobbalza correndo a rispondere e con voce roca le sento dire – si si vieni al terzo piano.
Sulla porta appare un uomo sulla trentina con una corporatura da camionista e un paio di grossi baffi.
Lei appena lo vede gli si butta fra le braccia coe se lo conoscesse lasciandosi andare alle sue carezze e ai suoi baci e poi prendendolo per mano ti rivolgi a me sorridendo e mi dici: – amore ti presento Ermanno.
Seduti in salotto conversiamo un pò e ad un tratto mentre tu ti siedi in braccio a lui accarezzandolo come a volermi fare ingelosire Ermanno ti alza la gonna fino all’inguine dicendo: – questa vacca non vede l’ora di farsi fare… cosa stiamo aspettando? – e subito ti fa inginocchiare davanti a lui e trattandoti come l’ultima delle puttane ti dice di aprirgli i pantaloni e di fargli vedere come sai lavorare di bocca.
Prendi il suo cazzo fra le labbra mentre le su mani ti tangono la testa facendoti risalire fino il gola quella besta di cazzo che ha far le cosce fin quasi a soffocarti.
Guardo quell’osceno spettacolo e comincio a masturbarmi.
A quel punto nonostante la bocca piena di quella massa di carne ti volti verso di me dicendo – dai, dai cosa aspetti vieni qui ad incularmi brutto stronzo -.
Subito mi porto dietro di te e con un colpo secco te lo infilo in culo mentre sentendotelo risalire su per l’intestino mi inciti “dai dai ohhh si, sii, cosi fottimi cornuto fottimi tutta ohh che bello si, sii che bello un cazzo in culo e un altro in bocca ohh come mi piace, sono la vostra troia dai dai, ancorra” e cominci ad avere un orgasemo dietro l’altro mentre la tua bocca si allaga di sperma e schizzi bollenti di sborra ti invadono l’intestino.
Ora le posizioni si invertono Ermanno prende posto nel tuo culo che ancora trabocca di sperma ed io ti tengo fra le braccia baciandoiti leccandoti il viso e le labbra da cui cola la sborra del nostro amico.
Così inizia la lunga notte in cui ci siamo goduti tutto il tuo corpo e tu squassata da continui orgasmi godevi e in particolare ti godevi il grosso cazzo di Ermanno che continuava ad eccitarti come una ventenne dicendoti – sentilo vacca come ti sfonda, come ti schizzo dentro tutto il mio seme -.
All’alba stremata non ti reggevi quasi più ma eri felice e quando è andato via ti sei addormentata tremante come una bambina fra le mie braccia col mio cazzo in bocca mentre ancora ti colavano lentamente da culo e dalla fica fili di sperma odorosa di sesso che continuava ad inebriarmi.
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