“I seni, i fianchi, le spalle, le gambe, le natiche…”
E’ sera di un giorno di autunno, verso l’imbrunire, sei seduta in
un bar da sola e leggi un libro, vestita con un tallieur scuro, un camicetta dalla generosa scollatura, gonna corta, le gambe inguainate da calze velate autoreggenti, senza reggiseno ne mutandine, come spesso sei solita fare.
Nel locale ci sono pochi avventori più o meno distratti e chiassosi, tra loro ci sono anche io, da solo seduto ad un tavolo davanti al tuo, ma non sono distratto, tutt’altro: ti guardo aspettando una pausa della lettura.
Ti accorgi di me e, prima timidamente, poi con fermezza inizi a guardarmi.
Fissi lo sguardo su di me mentre i miei occhi vagano dalla scollatura alle tue cosce di cui indovino la pelle morbida e profumata….
Seguendo il movimento del mio sguardo apri impercettibilmente le gambe per far scivolare tra di esse i miei occhi penetranti, li senti scorrere sulle gambe risalire lungo le cosce dove finiscono le calze, ora li senti sulla pelle nuda come fossero le mie mani, cedi al desiderio di sentirle salire più su e divarichi ancora di più le gambe….
Ho i brividi lungo la schiena, mi gira la testa, spingo lo sguardo nella penombra della tua intimità e tu con gli occhi fissi sul mio ventre osservi ansimante l’effetto che produce la tua seduzione….
Sei con le gambe semiaperte e poggi le mani sulle cosce, con le dita ti carezzi la pelle e alzi il bordo della gonna per consentire alle tue gambe di aprirsi ancora di più, senti il mio sguardo sul tuo sesso, ora posso addirittura vedere la peluria che lo vela, il mio cazzo esplode nei calzoni e tu lo noti….
Il locale è grande e semivuoto, approfittando che nessuno ti vede, infili una mano sotto la gonna e immergi due dita nella fica….è bagnatissima!!!
Le sfili e te le porti sulle labbra per farmi vedere quanto sono bagnate e io in risposta mi stringo con una mano il pene duro attraverso i calzoni.
Sei eccitatissima, non ti basta più immaginare l’effetto che sai provocare con tanta e consumata malizia, sei andata troppo oltre il consueto gioco della seduzione, vuoi toccarlo con mano, goderne i frutti…
Confusa e senza pensarci troppo ti alzi e ti dirigi verso la toilette, camminando senti il succo del tuo sesso bagnare la pelle nuda delle cosce.
Ho un attimo di esitazione, poi mi alzo anche io, rapito dal movimento delle tue anche, che tu probabilmente accentui in modo inconsapevole.
Sei sola nella toilette, con la coda dell’occhio ti sei assicurata che ti abbia seguito, attendi che anche io sia nel bagno per infilarti nell’ultimo box, accosti la porta senza chiuderla e mi aspetti, il fiato corto, il cuore impazzito e la fica dolente da quanto sei eccitata…. non sai più nulla, desideri e temi solo che io entri…. e io apro la porta, entro e la richiudo dietro di me.
Le nostre bocche si uniscono, i nostri corpi si avvinghiano, sento i tuoi capezzoli duri attraverso la camicia contro il mio petto e spingo il mio ventre contro il tuo per farti sentire quanto sono eccitato.
Le mie mani ti avvolgono tutta… i seni, i fianchi, le spalle, le gambe, le natiche….ti alzo la gonna e le senti finalmente sulla pelle nuda che freme al loro contatto….
Non resisti più, lo vuoi….freneticamente mi slacci i pantaloni, me li abbassi insieme agli slip e finalmente lo prendi in mano: è grosso, duro, caldo come te lo eri immaginato, ed è tutto tuo….
Ti inginocchi, lo lecchi, lo carezzi, lo prendi tutto in bocca e lo succhi avidamente mentre io con le mani infilate nella scollatura della tua camicetta ti stringo i capezzoli turgidi, la tua eccitazione è all’acme, basterebbe pochissimo per farti venire.
Ti alzi, ti giri e con voce flebile appena percettibile mi sussurri :”prendimi…sono tua” …poggi le mani al muro, allarghi le gambe e ti pieghi offrendomi il tuo sedere….
Che spettacolo…la tua pelle candida, serica, profumata, la tua fica aperta e succosa e il tuo culetto lì a mia disposizione…..
Ho il cazzo durissimo, so quello che vuoi…
Lo poggio sulle labbra del tuo sesso e inizio a spingerlo dentro piano…precauzione inutile, sei già aperta e così bagnata che scivola dentro tutto senza bisogno di forzare….
Le mie mani sono sui tuoi fianchi sul tuo seno sulla tua bocca sul tuo collo, ovunque….ti cercano e ti esplorano senza posa, mentre il mio cazzo si muove dentro di te avanti e indietro sempre più veloce…senti le mie palle che sbattono sul tuo sedere….tu apri ancora di più le gambe per sentirlo ancora meglio…”ancora….più forte….” sento la tua voce lontana che mi incita, e io ti possiedo con sempre più foga….fino all’urlo liberatorio, di entrambi.
Ci ricomponiamo, usciamo dal bagno e torniamo ai nostri tavoli, tu avanti che mentre cammini rabbrividisci di piacere sentendo il mio liquido caldo colarti lungo le gambe e io dietro che ammiro ancora il tuo sedere fasciato dall’abito corto, con ancora negli occhi lo spettacolo esaltante di poco prima….. incuranti entrambi degli altri avventori….
Seduti ci guardiamo, ebbri per la follia appena consumata, consapevoli che è stata solo la prima di un lunga serie…..
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