“Leo, memore dei miei desideri, accettò subito dicendogli che ero restata molto entusiasta della sua compagnia e che sarei stata felice di trascorre una…”
Credo che più o meno tutte abbiamo sempre desiderato realizzare
quella meravigliosa fantasia:”essere possedute e poter godere contemporaneamente con due uomin”i: il nostro uomo, solo etero, ed un altro, anche uno sconosciuto ma disponibile alle nostre voglie
I motivi per cui la realizzazione di questo, desiderio, almeno per me, è sempre risultato difficile è che tra gli estranei, non siamo mai riusciti a contattare una persona discreta, non invadente, che ci ispirasse fiducia,che comprendesse che il mio uomo è un “vero uomo” senza nessuna tendenze gay o bisessuali, ma felice di vederela sua femmina posseduta da un altro e potermi possedere assieme a lui. Non si può cercare di instaurare un rapporto del genere tra i propri amici e/o conoscenti per non correre il rischio di sputtanarci
Un’altra difficoltà sta nell’età: bisogna, nel mio caso, tenere presente che ho 55 anni, molto ben portati, ma questo spesso spaventa chi si cerca di contattare in rete, perché forse immaginano di trovare una vecchietta cadente, ed infine, ultima ma non meno importante difficoltà il desiderio che ho di trovare non miei coetanei, ma giovani torelli a cui fare da nave scuola
Fatto sta che dopo tanto tentativi, eravamo scoraggiati ed ormai avevamo deciso a rinunziare
Finalmente, quasi per caso, qualche anno fa a Roma mi capitò di riuscire a provare finalmente l’ebbrezza di fare sesso con due uomini.
Alloggiavamo in un albergo del centro quando la nostra auto ci lasciò a piedi. L’addetto alla portineria, un ragazzo slavo di nome Eliot si offrì di far provvedere alla riparazione presso un’officina di sua fiducia, ma dovendo essere sostituito un pezzo, saremmo dovuti restare senza auto per diversi giorni, la qualcosa ci rammaricò parecchio avendo in programma escursioni a cui avremmo dovuto rinunziare.
Vedendoci rammaricati, Eliot si offrì di prestarci la sua auto
Per ringraziarlo della gentilezza, quella stessa sera, dopo che ebbe smontato lo invitammo con noi a fare un giro by night nei dintorni di Roma. Fu una serata piacevole e lui fu con me molto cortese e galante. Ci disse che era uno studente di medicina che si mantenva agli studi facendo i lavori più svariati, che era orfano essendo i suoi genitori morti in Croazia durante i bombardamenti. Mio marito che si interessa di rappresentanze gli disse che forse avrebbe potuto trovargli un lavoro par time più remunerativo che gli permettesse di avere maggior tempo per gli studi. Visitammo diversi locali caratteristici nella zona di Trastevere ed in particolare lui cu indicò un locale dove assaggiammo specialità del suo paese ed ebbi la possibilità ballare al ritmo di musiche etniche
Forse sarà stata la particolare musica che scemava in dolci sottofondi, il vino forte, la luce soffusa, fatto sta che mi sentivo immersa in una strana atmosfera che mi inebriava e quando Eliot mi chiese, col permesso di Leo, se avessi gradito provare quei balli, mi feci prendere per mano e condurre in pista
Li, fra le sue braccia, sfiorata dalle sue mani, sentivo il contatto delle mie cosce contro le sue, percepivo il suo calore, il suo odore selvatico, il turgore del suo bastone (segno che mi desiderava), ma, non si permise nessuna avance anche se per un attimo le sue labbra non so se per caso sfiorarono le mie procurandomi un brivido bestiale che mi fecero stringere maggiormente a lui
Quando a fine serata mi ritrovai sola con Leo nella nostra camera, gli raccontai le sensazioni che avevo provato ed il desiderio di poter essere posseduta da lui e mi disse:”immagina porcona che spettacolo vederlo qui nudo sul letto con noi pronto a chiavarsi la mia donna””e tu pensi che lui lo farebbe” risposi io e lui di rimando:”se avremo occasione poter uscire di nuovo con lui vediamo se riuscirai a eccitarlo, l’importante è che tu abbia voglia di scopartelo”. Ero talmente eccitata a quel pensiero e dalle parole che continuavano a ripetermi:”immagina se ora fosse nudo dietro di te e ti accarezzasse le spalle facendoti sentire fra le natiche il turgore del suo bastone”, oppure pensa se fosse qui al mio posto e ti penetrasse come ora sto facendo io” e così di seguito finchè pervenni ad un meraviglioso orgasmo urlando il nome di Eliot come se fosse stato lui a possedermi.
L’indomani stavamo preparandoci per uscire quando fu lui a chiamarci per comunicarci che avrebbe avuto tutta la giornata libera e se volevamo avrebbe potuto farci da cicerone. Leo, memore dei miei desideri, accettò subito dicendogli che ero restata molto entusiasta della sua compagnia e che sarei stata felice di trascorre una intera giornata in sua compagnia e si dettero appuntamento nella hall appena pronti
Esultante allungai una mano fra le cosce del mio uomo stringendogli il cazzo dicendogli:”sono sicura che ha cambiato apposta il turno per stare con noi”,poi mentre lo baciavo riversandogli in bocca la mia saliva lui fece scorrere una mano sulla mia fica esclamando sorpreso:”non hai messo niente sotto la gonna ?” ed io:”perché dovevo ? usciamo con lui, voglio farlo eccitare, e vedrai che riuscirò a farmi scopare da lui e da te insieme e a te piacerà guardarmi mentre mi fotte” e continuai a segarlo ed a baciarlo appassionatamente
Impiegai più del solito a prepararmi,avevo in testa una sola idea farmi possedere da lui. Appena mi vide nel mio bel vestitino attillato che mi modellava tutta, fui felice del suo sguardo ammirato e dei suoi occhi che continuavano ad andare alla mia scollatura ed alle mie gambe fasciate da sottili calze a rete
Contenta del risultato, feci una piroetta su me stessa rivolgendomi ai miei due accompagnatori dicendo:”cosa ne dite, sono abbastanza carina per voi ?” e subito Eliot rivolto a Leo:” Hai una splendida signora, forse un giorno riuscirò anche io a trovare una donna bella ed affascinante come la tua”. Io sorridendo lo ringraziai e scendendo in garage a prendere l’auto gli dissi:”chi sa che tu non possa trovarla più presto di quello che credi”
Arrivati all’auto Eliot si mise alla guida e Leo mi disse di sedermi accanto a lui perché così sarei stata più comoda. Durante il percorso i nostri discorsi diventarono sempre più confidenziali ed intimi. Venimmo a sapere che erano parecchi mesi, da quando era rientrato dalla Bosnia, che non aveva rapporti con qualche donna; le italiane diceva:”sono spesso prevenute e le poche donne della mia terra o sono impegnate o cercavano solo un uomo da sposare”, al che gli dissi:” poverino ti capisco, io quando Leo per qualche giorno manca da casa mi sembra di impazzire, non sai quante volte avrei voluto trovare un amico sincero che mi facesse divertire…..” e lui guardandomi, rispose sorridendo:”ma non pensa che suo marito potrebbe essere geloso ?” “NO” risposi girandomi verso Leo, “lui non è geloso, vuole solo il mio piacere”forse dovrei trovare una donna come lei signora” rispose ed io arrossendo ”forse, ma io non sono giovane come vorresti e poi diamoci del tu e chiamami Raffa, ormai siamo amici” e così dicendo accostandomi a lui iniziai ad accarezzarlo sulla coscia
Leo da dietro, continuava ad accarezzarmi la spalla stuzzicandomi il lobo dell’orecchio ben sapendo che quella era una cosa che mi faceva andare su di giri ed intervenne dicendo:”ha ragione Raffa, dacci pure del tu, il mio nome è Leo, sei proprio un bravo ragazzo e mi fa piacere che Raffa ti trovi simpatico
Prendendo ancor più confidenza mi disse:”hai un vestito molto grazioso che mette in risalto il tuo corpo” e rivolto a Leo:”sai,se non fosse tua moglie, mi verrebbe voglia di farle delle avance”,e Leo:” se vuoi fai pure, non sono geloso, ed ora sei nostro amico e le cose belle bisogna saperle dividere con i veri amici e poi vedo che piaci a Raffa”.
Io continuavo a tenere la mano sulla sua coscia, ero quasi arrivata all’altezza dell’inguine e sentendo il calore del suo bastone dissi:”sai, ieri sera mentre facevo l’amore con Leo, abbiamo parlato di te e……,non mi vergogno a dirti mi sono eccitata ancora di più”
Eliot non disse nulla, sorrise, ma il pacco che aveva fra le sue cosce iniziò a lievitare a dismisura
Anche Leo che se ne accorse e gli disse in modo cortese: “vedo che questi discorsi ti fanno un certo effetto, dipenderà da fatto che è da tempo che non ti sfoghi”
La mia mano continuava intanto a muoversi lentamente sulla sua coscia urtando ogni tanto, come per caso, il suo pacco e stavo per decidere di poggiarvi sopra la mano per vedere come avrebbe reagito che lui posteggiando e sorridendomi disse:”siamo a Bracciano”
Delusa scesi dall’auto, ma subito mi avvicinai ad Eliot dicendogli:”deve essermi entrato un moscerino nell’occhio, vuoi vedere per favore se riesci a toglierlo?” e con quella scusa mi incollai a lui sentendo sul ventre la durezza del suo bastone che cresceva a dismisura mentre mi teneva il viso fra le mani cercando nel mio occhio un moscerino che non c’era. Che delizia strusciarmi leggermente contro il suo pacco godermi il calore delle sue mani ,il suo odore di dopobarba e sentire il clitoride freme e un caldo umidore all’inguine “Non riesco a trovarlo” mi dice dopo un po’ a malincuore allontanandosi da me, forse è volato via”, “non importa” gli dico sorridendo “ora non lo sento più”
La giornata trascorse piacevolmente a su quel meraviglioso lago circondata dai miei due uomini che facevano a gara a tenermi accanto a loro mentre i nostri discorsi andavano facendosi sempre più intimi e scabrosi
A tavola, lascia che le nostre gambe si toccassero sotto il tavolo e che la sua mano scivolasse lungo la mia coscia infilandosi sotto la gonna e ad un tratto gli chiesi:”cosa ne pensasse delle donne che desiderano fare l’amore contemporaneamente con due uomini ?” aggiungendo subito dopo:”io e Leo ne abbiamo parlato spesso nell’intimità e anche lui desidera farmi provare essendosi accorto che il solo pensiero mi eccita talmente da farmi giungere subito all’orgasmo, ma purtroppo non abbiamo mai trovato la persona giusta” “non ci ho mai pensato” rispose il nostro amico, ma credo che se esiste una giusta intesa potrebbe essere molto bello, bisognerebbe provare per poter giudicare”ed intanto la sua mano continuava ad accarezzarmi la coscia risalendomi fino all’inguine
“Bravo” gli rispose Leo “è quello che dico sempre a Raffa:” “bisogna provare ed io sarò felice di vederla soddisfare un altro uomo sotto i miei occhi”
Il resto della giornata continuò a trascorse piacevolmente Eliot spesso mi prendeva familiarmente sotto braccio o mi metteva una mano sulla spalla stringendomi a lui ed in quelle occasioni mi faceva sentire il turgore del suo bastone mentre le sue labbra mi sfioravano l’orecchio ed il collo procurandomi lunghi brividi di piacere che mi facevano fremere contro di lui
All’imbrunire decidemmo di ritornare verso Roma Avviandoci all’auto Leo che come me desiderava che io potessi godere fra le braccia sue e di Eliot e sentirmi puttana come avevo sempre desiderato,disse che avrebbe guidato lui e si fece dare le chiavi.
Eliot sedette dietro, ed io, con la scusa di voler stendere un po’ le gambe mi misi accanto a lui distendendomi sulle sue cosce.
In quella potevo sentire contro la testa il turgore del suo bastone. Le sue mani iniziarono ad accarezzarmi le spalle per poi scivolare lentamente nella scollatura. Ohhhh che delizia quelle mani delicate sui miei seni e le sue dita che giocavano con i miei capezzoli diventati grossi come nocciuoli e stringermeli. Dio come mi piaceva ed iniziai ad ansimare sussurrandogli:”ahhh..si..siii così dai non ti fermare” ed intanto accostavo sempre di più il viso verso il suo pacco iniziando a dare piccoli bacetti e morsetti
Lo sentivo fremere di piacere e cercare di spingere il bacino ancor più vicino al mio viso mentre le sue mani continuavano a giocare con i mie capezzoli Finalmente riuscii a liberare il suo cazzo dai pantaloni ed a farglielo saltar fuori dalle mutande ritrovandomelo all’improvviso contro il viso, ed appena lo vidi, non potei fare a meno di esclamare:”ohhhh…dio che meraviglia” ed iniziai a sbaciucchiarlo, a leccarlo a segarlo lentamente irrorandolo con la mia saliva dimenandomi sulle sue cosce
Leo che ci osservava dallo specchietto retrovisivo disse:”hai visto quanto è vogliosa la mia femmina ? riscaldala bene, poi potremo godercela assieme realizzando il suo sogno” “Si caro” gli rispondo, “non vedo l’ora di avervi entrambi nel mio letto” e poi rivolta a lui:”sarà bellissimo essere posseduta da entrambi” ed intanto glielo riprendevo in bocca mentre le sue mani scendevano fra le mie cosce. Sentivo le sue dita stringermi la clito, accarezzarmi le grandi labbra e come da lontano di nuovo la voce di Leo che diceva:”dai Raffa, fallo godere, voglio sentirlo gemere di piacere, voglio sentire quanto ti piace” e poi:”ragazzi, solo immaginando ciò che questa puttanella ti sta facerndo mi è diventato duro”.
Le sue mani mi sbottonarono la camicetta, e non passò molto tempo che anche la mia gonna scivolò a terra e mi ritrovi con gioia nuda a succhiarglielo ed a leccarglielo sentendolo gemere di piacere e finalmente dirmi:”dai troia succhia, non ti fermare che arriva ohhhh..si siiiiii…fammi venire nella tua bocca”, e lui:”brava troietta,succhia il cazzo, sei una brava pompinara” e mi muoveva la testa dando il ritmo al pompino e contemporaneamente cercavo di segare quel membro eccitato che avevo nella mia bocca finchè non sentivo che stava per inondarmi
Quasi due ore di viaggio, non so quante volte quel maialone mi riempi di sborra in gola in faccia commentando con Leo che la sua femmina era una vera troia, che avevo una bocca di velluto e che mi bagnavo co me una cagnetta in calore ed io a sentire quei commenti andavo ancor di più in estasi spampinando con più ardore quel meraviglioso bastone
Giunti nelle vicinanze dell’albergo Leo si fermò in una traversa poco illuminata per farmi rivestire e passare sul sedile anteriore dove notare che aveva il cazzo fuori dai pantaloni ed umido di sperma per cui chinandomi a baciarlo dissi rivolta ad Eliot:”il porcone si è eccitato nel vedermi con te e mentre guidava ha sborrato come un maialone” e lui:”certo puttanella il tuo piacere è il suo piacere” e poi rivolto a Leo:”ora la faremo divertire veramente e appena posteggiata l’auto in garage tenendoli entrambi per mano mi diressi verso l’ascensore
In quello stretto abitacolo con loro che mi stavano addosso, sentivo sul ventre il cazzo de mio Leo e dietro di me Eliot che mi baciava, mi mordeva sul collo facendomi sentire fra le pacche il suo bastone
Appena in camera mentre Leo chiudeva la porta lui mi strinse a sei baciandomi sulla bocca ed infilandoci dentro la lingua. Leo osservando finalmente la sua donna avvinghiata ad un altro che si faceva baciare, toccare donandosi ad uno sconosciuto come una puttana, si avvicinò a noi iniziando a baciarmi sulle spalle nude ed a frugarmi ovunque avidamente assieme a lui. Sentivo senza sosta le loro mani su di me che si scontravano facendo a gara a raggiungere le mie parti più intime e come ipnotizzata divaricavo le cosce aprendomi alle loro carezze
In un limbo di piacere continuavo a baciare con foga Eliot accarezzandogli il petto, sbottonandogli la camicia per poi aprirgli i pantaloni e tuffare una mano nelle sue mutande per tirargli fuori il cazzo continuando a strusciarmi su di lui come una cagna in calore mentre Leo continuando a baciarmi le spalle scendeva pian piano fra le mie natiche a leccarmi ed a succhiarmi fra le pacche
In ginocchio davanti ad Eliot, col suo grosso membro che mi accarezzava il viso Leo spingendomi la nuca mi disse:”dai vaccona prendiglielo in bocca, succhiaglielo fammi vedere la tua lingua scorrere attorno a quella cappella fallo sborrare, voglio vederti bere tutto il suo piacere”, ed io cosa mai avrei potuto fare se non schiuderere le labbra attorno a quel bastone.
Eliot con le mani fra i miei capelli iniziò a guidare i movimenti della mia testa facendomi sentire quel cazzo ingrossarsi sempre di più tanto da non riuscire quasi a contenerlo in bocca
Continuavo a fargli una gran sega con le labbra fissandolo negli occhi dicendogli:”dimmi che sono una troia, dimmi che sono la vostra troia” lui mentre glielo riprendevo in bocca ingoiandoglielo fino alle palle:”si…siiiii…..sei una lurida vacca la nostra porcona” continuando mentre le mie mani gli stringevano i coglioni:”tesoro mi fai morire, succhiamelo ancora puttana, fatti scopare la bocca” ed io con Leo dietro che mi apriva le pacche affondando il naso e la lingua tra il buco del culo e la fica finendo inevitabilmente con le dita nel mio foro anale continuavo a spompinare Eliot ansimando di piacere fino a raggiungere un meraviglioso orgasmo anale
Dopo, stanca di quel gioco lo feci stendere sul lettone e con gesto deciso salii a cavalcioni su di lui. Leo mi aiutava tenendomi le chiappe aperte mentre io prendendo fra le mani il suo bastone puntandolo verso la fica impalandomi su di Lui. Ohhhh..ahhhgghhh, che meravigliosa goduria sentire quella carne dura sprofondarmi dentro e persa nel delirio dei sensi dicevo:”dai scopami fammi sentire tutto il tuo cazzo ne ho vogliaaaaaa…ahhhhhghhhrrraaaa siu..siiiiii…cosiiiii”. Continuavo a rantolare di piacere stretta a lui con le tette schiacciate contro il suo torace, le nostre lingue che si intrecciavano affondando sempre più nelle nostre bocche, mescolando salive e la mia fica che pisciava continuamente sui suoi coglioni tutto il suo piacere
Con la bocca sulla sua mormoravo con la voce rauca di piacere:”ohhh..si..siii fotttimi…scopami porco” e lui col quel meraviglioso bastone incuneato dentro me fino alle palle continuava a chiavarmi sudato ed eccitato fino a farmi godere esplodendo dentro me gemendo come un animale
Dio con quanta sborra mi riempì. Sentivo che mi allagava tutta, ed anche dopo il suo cazzo continuava a restare duro dentro di me, ma non riuscivo a trattenere quel fiume in piena e la sentivo scorrere ai lati di quel palo
Leo osservava soddisfatto segandosi viziosamente allo spettacolo di quel liquido denso che fuoriusciva dai lati di quell’enorme palo conficcato nella fica della sua donna Lo vedeva colare sulle cosce di Eliot andando ad accumularsi sui suoi coglioni ed Il suo sguardo, mi faceva sentire ancora più troia e quando mormorò:”Dio che spettacolo meraviglioso ed esaltante vedere mia moglie che gode come una troia, impalata su di te” e poi a me:”dai vaccona continua così, voglio vederti godere oltre ogni limite”. Fu a quel punto che, un ennesimo orgasmo mi assalì facendomi stringere ancor di più ad Eliot e dicendogli:”dio quanto mi piaci, quanto ti voglio”
Appena quel suo cazzo fuoriuscì da me, il maiale sempre più arrapato, mi mise alla pecorina a bordo del letto chinandosi a leccarmi fra le cosce gustando i suoi stessi umori mescolati ai miei. Passava la sua lingua dalla fica al solco delle natiche facendomi mugolare senza alcun ritegno
Alla fine si alzò iniziando a passarmi la cappella gonfia di desiderio sulle grandi labbra per lubrificarla affondando al temo stesso il dito medio nel mio culo per ammorbidirmi il buchino. Cazzo come sapeva muovere bene quel dito, me lo rigirava dentro con movimenti circolari sempre più ampi dilatandomi lo sfintere
Si sistemò poi fra le mie gambe continuando ad esplorarmi rigirandomi il dito nel sedere e…….già immaginavo quello che tra non molto sarebbe successo. Fremevo nell’attesa di riceverlo nel culetto per cui gli dissi:”dai…daiii cosa aspetti a sbattermelo dentro”e Leo:”si mettiglielo dentro cha a lei piace”. Lui estratto il dito dal mio ano, subito mi fece sentire la sua grossa cappella che si appoggiava sul buchetto ben allargato e in attesa di sentirmi penetrare mi sistemai con le braccia allungate sul letto afferrando i bordi del materasso
Le sue mani si appoggiarono sulle mia spalle con la sua asta che spingeva sul mio ano ed iniziò a spingermelo dentro. Era già entrato per più della metà che emisi un:”siiiiiiii…..”prolungato e subito lo sentii iniziare a fare avanti e indietro col bacino ed io sempre più eccitata spingevo indietro per farlo entrare ancora di più e sentire i suoi coglioni gonfi contro le chiappe. Lui si ancorava al mio bacino per meglio spingerlo dentro
Il mio buco si apriva come burro accogliendo quel bastone che ad un tratto mi scivolò tutto dentro facendomi inarcare e spingere verso di lui per sentirlo meglio
Leo intanto si godeva lo spettacolo delle mie pacche spalancate e di quel cazzone che mi teneva ancorata a lui beandosi nel sentirmi ululare:”godooooo…riempimiiii di sborraaa” finchè con un ultimo assalto tirandomi le chiappe vicino al suo bacino non mi scaricò tutto lo sperma contenuto nei suoi coglioni con fremiti in tutto il corpo ai quali rispondevo con i miei
Leo nel vedere quel cazzo virile che mi montava facendomi fremere,iniziò ad accarezzarmi le spalle, stringermi i capezzoli sussurrandomi:”brava, la mia femmina che si fa inculare, c’e l’hai tutto dentro fino ai coglioni dio, quanto mi piace vederti così”
Lui intanto continuava a scoparmi il culo aggrappandosi ai miei fianchi ed accentuando sempre più il ritmo dei suoi colpi mentre sotto di lui mi dimenavo come un anguilla
Sudata, stremata, fremente con gli occhi sbarrati dal piacere, godevo quella favolosa mazza serrando le natiche per tenermelo ben stretto ed intanto sussurravo a Leo un dolcissimo “ti amo”
Leo ormai sempre più infoiato mi massaggiava la clito infilando due dita fra le grandi labbra
Eliot intanto continuava ad incularmi e dopo qualche altro colpo iniziò a sborrarmi dentro sbuffando e gemendo come un toro e quando mi sfilò l’uccello da dentro subito ne uscì un rivolo di sperma
Fu a quel punto, che mentre continuavo a restare inginocchiata al bordo del letto Eliot che si piazzò davanti alla mia bocca per farselo pulire dalla mia lingua e mentre stavo per imboccarglielo vidi Leo infilare la testa fra le mie cosce e gli dissi:”maiale, guarda cosa mi ha combinato questo porcone, come ha riempito tua moglie come l’ha fatta godere” e lui con la testa fra le mie cosce iniziò a frugare avidamente con la lingua nel mio sesso, nello sfintere tumefatto beandosi del forte afrore dei nostri umori che gli colavano sul viso mentre premevo il bacino sulla sua testa per sentire affondare ancora di più fra le pacche la sua lingua, le sue labbra nella mia peluria e fargli assaggiare quel coktail di umori maschi e femminili
Col cazzo di Eliot fra le labbra, la testa del mio uomo fra le cosce venni ad un tratto assalita da un tremito incontrollabile mentre un ennesimo orgasmo mi scuoteva tutta lasciandomi spossata con la sborra del mio amante che mi colava dagli angoli delle labbra e la mia fica che continuava a strusciarsi sul volto di mio marito
Fu così che un altro uomo entrò finalmente nel nostro menage e vi restò finchè non dovette lasciarci per ritornare in patria
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