“Io gia all’epoca adoravo leccare gli umori delle figa, per questo la feci sedere sul water le tolsi la gonna e le mutandine nere e inizia a leccarla tutta, …”
Mi chiamo Andrea All’epoca era un ragazzo poco più che 14enne (ma
ne ho sempre dimostrati almeno 3 in più), alto circa 1 metro e 85 per 65kg. Sono figlio di una famiglia benestante, per cui durante le mie uscite nei fine settimana avevo sempre nel portamonete dai 300 ai 400 franchi ( circa 250 €). Questo mi permetteva di poter bere e offrire parecchio.
Fu in una di queste sere dopo aver bevuto parecchio in compagnia seduti attorno ad un tavolo, che fattasi ormai la 1a le ragazze cominciarono ad andare a casa. Adagio adagio tutte lasciarono il tavolo, tutte tranne una, Anna. Anna doveva attendere un suo amico che l’avrebbe portata a casa in macchina. Fra un altro giro di alcolici e qualche battuta Anna si alzò dicendo che doveva andare in bagno chiedendoci se potevamo lasciarla passare, in quel momento il mio amico Pietro fece la battuta che mi cambiò la serata: “ma come vai da sola al bagno??, non andate sempre in coppia voi ragazze?”, lei con molta ironia rispose: “non ti preoccupare certo che mi faccio accompagnare!” poi con il dito indico me e disse: “su Andrea accompagnami in bagno”.
Devo dire che Anna malgrado fosse una tipa molto carina e simpatica (era la prima sera che la vedevo) non corrispondeva appieno al mio canone di donna da scopare: all’epoca le cercavo molto alte con i capelli mori o castani e due belle tette. Anna aveva solo le 2 belle tette, per il resto aveva i capelli biondi ed era alta 1.60 e aveva 17 anni. Iniziammo a scendere le scale per andare al bagno, ma io prontamente mi fermai sul pianerottolo e uscii insieme ad Anna in terrazza. Fu un attimo appena fuori in preda ai fumi dell’alcool iniziammo a baciarci appassionatamente, le mie labbra contro le sue, le lingue un vortice, si contorcevano tra di loro. Io in preda all’eccitazione inizia ad infilare una mano sotto la sua gonna, potevo sentire le sue mutandine di pizzo bagnate, prima l’accarezzai attraverso il tessuto, poi scostai le mutandine e la accarezzai dolcemente ma con passione. Lei per tutta risposta mi disse:” su dai dobbiamo andare in bagno”,
CAZZO!!!
pensavo sono andato troppo in fretta dovevo lasciarle più tempo, ma una cosa mi confortava il suo sorrissetto malizioso. Scendemmo in fretta le scale, lei mi prese per la cintura e mi tirò leggermente all’interno del bagno, dopo questo invito non potetti resistere e del resto la mia mazza iniziava a pulsare insistentemente nei pantaloni. Chiusi la porta col chiavistello. In quel momento tanti desideri mi passarono per la testa, ma decisi di riprendere la dove avevo interrotto. Infilai nuovamente la mano sotto la sua gonna e la spinsi contro il muro, mentre ci baciavamo io continuavo con il mio ditalino, lei dopo poco comincio a gemere ed ebbe il primo orgasmo. Io gia all’epoca adoravo leccare gli umori delle figa, per questo la feci sedere sul water le tolsi la gonna e le mutandine nere e inizia a leccarla tutta, adoravo quel gusto mi mandava in estasi. Inizia a stimolarle i capezzoli con la mano mentre continuavo a leccare, lei per tutta risposta ebbe un secondo orgasmo e piantò un urlo di piacere. Ma in una frazione di secondo sentimmo una voce chiedere: “signorina va tutto bene?” lei rispose:” si non si preoccupi”. Poi mi disse adesso è venuto il tuo momento si alzo in piedi mi slacciò cinture e pantaloni e un po’ maldestramente li calò, per la fretta fece pure cadere il cellulare che rimase a terra. Iniziò a succhiarmelo prima girando con la lingua intorno alla cappella turgida e violacea e poi scendendo il più possibile lungo l’asta e risalendo mentre con le mani giochicchiava con le mie palle, ma ….
ad un certo punto il mio cellulare squillo ripetutamente con la suoneria di X-files. Quella troia di un Anna continuò a succhiare avendo come sottofondo quella musica con mio immenso piacere ( i nostri amici non vedendoci arrivare dopo tutto quel tempo continuavano a chiamare), ad un certo punto lei si fermo di scatto prese in mano la mia verga, si alzo e mi sussurrò all’orecchio: “ ho voglia di prenderlo, qui ora!” io non me lo feci dire 2 volte, giusto il tempo di prendere dal borsello il preservativo metterlo che ero gia pronto a metterglielo nella figa: lei si piegò a 90° appoggiandosi al water, e io molto violentemente glielo misi nella sua passera bella calda e bagnata. Iniziai a stantuffare e quando sentivo che era quasi all’apice del piacere smettevo di colpo, lei mi diceva :”su dai stronzo fammi godere”io per tutta risposta facevo una piccola pausa e poi riprendevo lentamente, volevo che se lo sudasse quell’ultimo orgasmo. Considerato che prima aveva interrotto il pompino. feci cosi un paio di volte, poi quando senti che stavo per esplodere continuai facendola venire. Di li a poco venni anch’io, rimanemmo fermi un attimo per gustarci l’orgasmo poi io ripresi a leccare quella passera che mi aveva dato tanto piacere.Dopo poche lappate le mi disse :”prima volevo che me lo mettessi nel culo!” io rimasi un attimo interdetto, a quel età pensavo alla figa non al culo, ma il pensiero me lo fece diventare di nuovo duro. Lei infilò una mano tra le sue coscie e con la mano tutta fradicia mise un po’ degli umori sul buco del culo, e mi disse: “dai fammelo sentire dentro porco!” io non rifiutai misi un altro goldone (l’ultimo, ne avevo solo 2) e glielo misi molto lentamente dentro perché lei faceva dei piccoli versi di dolore misto a godimento. Quando fui completamente dentro, disse finalmente c’è un bel cazzo nel mio culo. Lentamente cominciai a muovermi avanti indietro sempre più velocemente, lei si toccava con l’altra mano, in poco tempo venni una seconda volta, lei sentendo il mio godimento accelerò il ritmo della sua mano e mi segui in un orgasmo.
Risultato dei giochi 4 orgasmi a 2 per Anna.
Ci ripulimmo e vestimmo scambiandoci i numeri di tel. come anche gli indirizzi msn (questo torno utile per le prossime avventure, e ne valse la pena perché Anna nel frattempo fece un pircing alla lingua, e per chi sa cosa vuol dire un pompino fatto con il pircing precedentemente raffreddato con un cubetto di ghiaccio 😛 capisce ciò che voglio dire)
Uscimmo prima io e da li a poco anche Anna, ignari di essere stati spiati e fotografati per buona parte del tempo.
Ma questa come si dice è un’altra storia che forse vi racconterò a dipendenza di quanto avrete gradito il mio racconto. E magari prima o poi quando mi sarò deciso a condividere con voi questo avvenimento troverete nel mio album anche le foto di quella serata (nella prossima storia vi racconterò come le ho avute)
Spero che questa mia storia vera vi abbia fatto arrapate almeno la metà di quanto abbia fatto attizzare me che l’ho vissuta.
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