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La mia prima ed unica volta in un privè

“In fin dei conti è stata una bella serata anche se disastrosa, pur avendo avuto rapporti solo con il mio ragazzo mi sono sentita porca come mai avrei sperato…”

Per poter raccontare al meglio le emozioni contrastanti provate in questa esperienza
devo partire da parecchio indietro facendo delle premesse.

Oltre che esibirmi sul palco delle esibizioniste ho anche un profilo di coppia con il mio ragazzo, siamo fidanzati da diversi anni nonostante la mia giovane età.
Lui mi ha iniziata a questo mondo trasgressivo perchè mi trovava molto portata per via dei miei atteggiamenti libertini. Ci siamo conosciuti via web solo per avere rapporti occasionali e da lì è scattata la passione.

Lui è sempre stato attirato da questa realtà sin da adolescente ed ora aveva capito che finalmente poteva smettere di tenersi tutto dentro e che aveva trovato una persona con la quale avrebbe potuto condividere le sue più remote fantasie.
Grazie a lui ho provato emozioni che non avrei mai provato.

Portati a compimento i nostri primi incontri, dopo fatiche innumerevoli, abbiamo capito che il gioco faceva per noi, che la nostra coppia era adatta a questa realtà.
Ormai ne è passata di acqua sotto i ponti e così anche di amanti tra le mie gambe.
Posso fare tutto ciò che voglio senza nessun limite tranne ovviamente i miei di limiti che il mio ragazzo ha sempre rispettato.

Il mio limite più grande è proprio non voler frequentare club privè.
Mi spaventano e non mi piacciono. Non mi sono mai piaciute nemmeno le discoteche soprattutto quelle usate come specchio per le allodole solo per rimorchiare, sento troppa puzza di ormoni maschili e mi infadisce. Un conto è l’esibizionismo ed i giochi privati, segreti e velati di mistero, un conto è una cosa così palese.

Ho riflettuto su tutto quello che abbiamo fatto in coppia, gli sforzi reciproci per mediare tra le nostre fantasie e mi sono resa conto che il mio lui di sforzi ne ha fatti fin troppi per me ed almeno un tentativo glielo dovevo. Tanto è solo un tentativo, sapevo che mai mi avrebbe obbligata a rifarlo se non fossi rimasta soddisfatta.

Allora un giovedì pomeriggio vedendolo preso sul web a cercare informazioni su un nuovo club prive, cosi solo per sua curiosità e passione per l’argomento, colgo l’occasione e gli dico che sarei voluta andare la sera stessa.
Forse sono stata troppo diretta, allora è stato lui, l’esperto in materia, a mettermi in guardia, chiedendomi se ero sicura, per non rischiare di vivere una brutta esperienza ma ormai ho deciso, voglio andare.
Vuole che ci diamo dei limiti prima di andare ma io mi fido e gli dico che doveva decidere tutto lui e di stare tranquillo perché volevo provare veramente ad andarci e che non lo faccio solo per lui.

Mi dice di vestirmi con la retina che metto durante gli incontri, senza mutandine nè reggiseno, una mini molto corta sotto ed una camicetta solo pro forma che non impedisse la vista del mio seno e le mie scarpe preferite con il tacco molto alto ma in gomma su una scarpa di pelle. Mi dice di truccarmi in maniera molto vistosa perchè lui voleva fossi molto appariscente e che mi cospagessi interamente il corpo di brillantini.
Ho fatto tutto esattamente come voleva.
Contemporaneamente lui prenota la cena per le 21 al club e si veste come sempre per una cena elegante. Alle 20 siamo pronti e partiamo in macchina.

Durante il viaggio mi dice che si può andare anche solo a guardare e che forse era la cosa migliore da fare per un primo approccio. Mi disse che non c’è niente di strano nel voler solo guardare e che c’è chi ci va a posta.

Una volta arrivati parcheggiamo nel parcheggio interno e ci mettiamo in fila all’ingresso. A questo punto tutte le mie paure riaffiorano ma sono solo sensazioni prive di motivazione reale quindi non dico niente.

In fila per entrare per ora ci sono solo persone per noi troppo grandi e molti più singoli che coppie. Mi sentivo fuori luogo. Non solo sono l’unica sotto i trenta ma anche noi come coppia siamo gli unici sotto i quaranta. Una volta alla cassa ci chiedono i documenti, cosa che non mi aspettavo ma sostengono che non verranno utilizzati in nessuna maniera e che hanno il dovere al segreto professionale.
Una volta dentro il personale ci spiega il regolamento e ci fa fare il giro del locale presentandoci le varie aree e come vanno utilizzate. Qui il mio disagio inizia a salire, ci sono aree buie piene di sbarre, cunicoli, colori scuri, sembrava un luogo non dove fare sesso ma dove macellare persone, almeno questa è la mia prima impressione. E’ tutto claustrofobico e mi manca l’aria.
Finora l’unica informazione positiva ricevuta è che le coppie non possono mai dividersi.
Dopo il giro e le dovute spiegazioni ci lasciano al nostro tavolo nella sala ristorante.

La sala è semi vuota ma in pochi minuti iniziano a riempirsi tutti i tavoli da una, due e tre persone poi arriva addirittura un gruppo, sicuramente organizzato su qualche sitoweb, circa dieci coppie tutte over 45 tranne una di ragazzi, tutti in un’unica tavolata.

Ci sono uomini soli di tutte le età, gruppetti di amici di massimo tre elementi, parecchie coppie sole ma troppo adulte, una coppia con un giovane ragazzo ed una coppia anziana con un ragazzo travestito molto giovane. Per ultima si siede una donna sola praticamente nuda di circa 55anni un po’ inquietante.

Tra i singoli alcuni sembrano venire da altre città. Penso alla spesa che hanno dovuto sostenere per l’ingresso da singoli al locale che è molto costoso, più albergo e viaggio.
La loro determinazioni mi incuriosisce, devono crederci molto in questa notte di fuoco per investirci tanto. Per la prima volta da quando sono qui mi sento eccitata nel pensare che tutta quella strada magari l’hanno fatta anche proprio per me e che potrei essere io il loro fuoco di quella nottata.

La cena è inaspettatamente discreta ed il vino inizia ad inebriarmi, mi sento gli occhi addosso, tra le mie gambe soprattutto, ma mi sono abituata e ne traggo godimento, vedo il mio ragazzo molto soddisfatto dell’attenzione che riscuoto tra i commensali di qualsiasi sesso ed età, allora inizio a fare giochi di sguardi tra i tavoli per farlo eccitare ancora di più.
La mia mente viaggia, vorrei spingermi oltre, vorrei masturbarmi con il dessert qui davanti a tutti per poi donare assaggi una volta raggiunto il climax ma non posso, è solo fantasia, non siamo pronti è la mia prima volta in un club.
Stringo le gambe per controllare le scosse di piacere che sento pulsarmi dentro e godo nel vedere anche il mio ragazzo contorcersi e sfiorarsi,
ma dobbiamo contenerci,
faccio uno sforzo mentale e cerco di rilassarmi, apro un po’ le gambe e le rilasso lasciando passare un soffio di aria fresca nelle parti calde completamente scoperte sotto il tavolo.

Finita la cena ci spostiamo tutti nell’area disco pub per socializzare e bere le consumazioni comprese nel biglietto di ingresso.
La fila fuori è molta perchè sono in arrivo tutti i clienti che non intendevano partecipare anche alla cena. In poco tempo il locale si riempie e inizia la tanto attesa serata.
Fino a qui tutto bene. Pensavo peggio.

Vediamo molte persone già dirigersi verso le altre zone del locale e decidiamo di fare un giro anche noi visto che erano vuote quando le abbiamo visitate con il personale del locale prima della serata, magari a giochi iniziati è meglio.
Invece no.
Appena entriamo nel corridoio sento una puzza fortissima. Puzza di sesso.
Un conto sono un po’ di persone in una stanza durante un incontro, un conto è tutta quella gente. Trovo l’odore insopportabile, è acre e mi terrorizza. Troppa gente mi prende di mira e mi segue sperando di approcciare, odio essere seguita. Stringo la mano del mio compagno. Le mie paure ritornano tutte più forti di prima. Mi viene da piangere, prendo il mio ragazzo e scappo nell’area fumatori sperando in una zona franca.
Ci sediamo mi accendo una sigaretta e scoppio a piangere, il mio ragazzo si sente assolutamente mortificato di avermi anche se involontariamente spinto a venire qui.
Gli spiego la mia più grande perplessità, mi chiedo come può essere possibile tra una serata e l’altra sanificare questo macello di umori ed odori soprattutto dai tessuti dei divani e materassi. Mi sentivo a rischio di malattie veneree e della pelle solo avvicinandomi.

Nel area fumatori arriva una coppia che ancora non avevamo visto finora, che vedendomi piangere inizia a parlarci per cercare di tranquillizzarci poiché in questi locali le brutte esperienze possono capitare a tutti. Lei era mia coetanea bellissima e lui più grande sui 40 parecchio più grande del mio ragazzo. Ci dicono che purtroppo anche l’alcol all’inizio non piace e che la prima sbronza fa male ma che poi si impara a gestire ed anche ad apprezzarne il gusto.
Il mio ragazzo mi aveva parlato delle coppie finte create o da facoltosi singoli e prostitute, o da coppie pagate dal locale per riempire i momenti morti, quindi ancora non mi fido per niente di loro. Ma parlando scopriamo che sono sposati con un figlio piccolo e che hanno un profilo sul nostro stesso sito ed esce fuori che avevamo pure incontri con persone in comune di cui ci fidiamo. A tal punto mi sento più tranquilla almeno nel parlare e mi lascio andare alla conoscenza.

Ci propongono di seguirli nella stanza cinema porno nella quale a loro piace giocare con i singoli e ci dicono di non fare niente, solo di quardare cosi per capire almeno come funziona l’approccio fisico e come si passa dal gioco di sguardi al dunque. Io accettai e il mio ragazzo pure vedendomi tranquilla. Loro sono clienti abituali del locale e sanno come muoversi.
Andare in giro per i corridoi in quattro è più facile e una volta nella sala noi ci sedemmo all’ultima fila in un angoletto riparato e buio e loro in prima davanti la forte luminosità dello schermo ma qualche sedile di distanza l’uno dall’altra. I singoli guardinghi capiscono il segnale velato dei nostri amici. E’ una sala piccola, non un vero cinema, avrà 15 posti riempiti solo per la metà.

Due ragazzi iniziano ad avvicinarsi alla coppia nostra amica, lei si fa toccare e poi dopo uno sguardo di consenso del suo uomo inizia a succhiare i loro peni. Il suo sguardo si divide tra i singoli il suo uomo e noi.
Piano piano si crea un cerchio di persone intorno a lei che la prendono a turno di fronte al suo uomo che sta a guardare in silenzio mentre lei urla di godimento insieme a 5/6 uomini che la possiedono a turno. Anche una coppia matura inizia a spiare da dietro le tendine dell’entrata della sala.
Io ed il mio ragazzo iniziamo a masturbarci a vicenda, guardando la scena non ci riusciamo a trattenere, scopiamo li di fronte a tutti, l’eccitazione non mi faceva sentire gli sguardi pesanti dei singoli, sento la mia fica grondare sul sedile come mai mi è capitato prima, eccitata dai gemiti della ragazza e della pellicola in proiezione. Proprio mentre l’ultimo uomo di turno si toglie il condom e inonda la nostra amica in bocca il mio ragazzo non riesce più a trattenersi e mi viene dentro. Mai ne avevo ricevuta tanta in vita mia, almeno non da lui.
Finito tutto torniamo nella nostra zona sicura, l’area fumatori, dove ci salutiamo con i nostri amici e lì ringraziamo per averci migliorato la serata e che ci saremmo risentiti sul sito.

Non metterò mai più piede in un posto del genere, mi fa troppa paura, ma devo ammettere di non aver mai goduto cosi tanto, forse proprio per il fascino dell’illecito, forse proprio per aver sfidato la paura. Comunque senza la coppia venuta in nostro soccorso sarebbe stata una serata terribile.
In fin dei conti è stata una bella serata anche se disastrosa, pur avendo avuto rapporti solo con il mio ragazzo mi sono sentita porca come mai avrei sperato nella mia vita.
Mi sono sentita così porca da essere spaventata anche da me stessa.
Non so come reggono questa sensazione così forte le coppie che ci vanno regolarmente, sinceramente non fa per me, non riuscirei, sono consapevole di non essere abbastanza contorta da rifarlo ma una cosa è sicura lo ricorderò per sempre e così anche il mio ragazzo.

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