“Dopo pranzo siamo andati tutti al mare e poi la sera in ristorante…”
L’esame l’ho dato con successo, mi sono laureato e finalmente sono proiettato
nel mondo del lavoro, Ho rivisto Marco solo una volta, ma entrambi eravamo con amici e non abbiamo potuto concludere, ci siamo ripromessi di rivederci ancora, ma non è potuto succedere.
Nel frattempo ho conosciuto un brava ragazza, Laura, fin dal primo momento che ci siamo conosciuti e frequentati siamo andati a letto. Laura una bella ragazza alta quanto me, mora con culetto da favola che aveva subito catalizzato la mia attenzione, una terza di seno, simpaticamente spigliata.
La prima sera che siamo usciti insieme mentre la accompagnavo a casa, ci siamo fermati a parlare e dato che tutta la sera si scherzava e si parlava a doppi sensi, mi ha messo la mano sul cazzo, lo ha tirato fuori e mi ha fatto un pompino da favola, non mi ha permesso di toccarla tra le gambe e poi è fuggita con la bocca piena di sperma.
Dopo circa tre giorni ci siamo rivisti e siamo andati a casa mia, li si è spogliata subito rimanendo in perizoma e reggiseno e ha iniziato a spompinarmi, io gli ho leccato la figa profumata e depilata mentre con un dito gli stimolavo il buco del culo, poi mi ha fatto distendere sul letto e si è seduta su di me, ha preso il mio cazzo e lo ha indirizzato sul buco del culo. “ voglio che mi scopi il culo, sono vergine e voglio rimanere cosi fino la matrimonio e se mai ci sposeremmo avrai anche la mia figa, per adesso di devi accontentare della mia bocca e del mio culo”
Si è infilata tutto il mio cazzo dentro e ha iniziato a muoversi su di me mentre si accarezzava il clitoride. Dopo un paio di minuti si è alzata si è messa alla pecorina e dilatandosi le natiche mi ha invitato a continuare a incularla, il suo culo era veramente largo, segno che aveva preso molti cazzi dentro, entravo con estrema facilità tutto dentro di lei, si eccitava da morire e mi incitava a incularla
con forza, le sono venuto dentro spingendo il cazzo dentro fino alle palle, poi mentre mi succhiava il cazzo si è messa sul mio viso scaricandomi in bocca il mio sperma.
Con Laura ci siamo visti una media di tre volte a settimana, facevamo sesso frenato, il suo culo sempre più largo e lei sempre più porca, si divertiva a passarmi la sborra in bocca, si faceva succhiare la vagina e a volte mi pisciava in bocca, io dal canto mio le allargavo il buco del culo a colpi di cazzo.
Il sesso con Laura si faceva ogni volta piu porco e ardito, mentre mi spompinava con una abilita eccezionale a volte mi infilava due o tre dita in culo aprendomelo ogni volta di più, poi si girava per farsi inculare, anche io a volte mentre le succhiavo la figa ancora vergine le aprivo il culo con le dita, avevamo una passione per il sesso anale, avevamo comprato dei cazzi finti che le infilavo in culo in duplice insieme al mio cazzo, ormai ci fistavamo il culo vicendevolmente, infilandoci ogni volta sempre più dita dentro il culo.
Dopo alcuni mesi di frequentazione abbiamo deciso che era arrivato il momento di conoscere i genitori di lei, io i miei non potevo presentarli perchè ero orfano, cosi decidemmo l’incontro a casa dei suoi per un fine settimana.
Durante i fine settimana i genitori andavano nella loro casa al mare.
Emozionato mi preparai accuratamente, barba, doccia, capelli tagliati e cosi via, volevo fare buona impressione e non volevo pensassero che ero il solito sfigato.
Sabato mattina puntuale come uno svizzero mi presento a casa di Laura, avevo con me un mazzo di fiori per la signora Maria la mamma e una bottiglia di un buon vino speciale per il padre Marco. Viene ad aprirmi la porta Laura con la mamma, erano entrambe bellissime, raggianti di felicità, Maria finalmente conosceva il suo futuro genero, la persona che aveva rapito il cuore della figlia, era veramente bella, assomigliava tantissimo alla figlia fisicamente mi sembrava di vedere Laura con qualche anno in più, il padre non c’era, si era dovuto spostare un attimo per andare in comune ma stava per arrivare.
Mi fecero accomodare in salotto e si chiacchierava amabilmente quando entra il padre di Laura, Marco, il mio Marco, quello che mi ero scopato alcuni mesi prima, quello con il culo aperto. Lui mi prende la mano e mi saluta calorosamente , era contento ma nello stesso tempo preoccupato, io dal canto mio sono rimasto impassibile, non un cenno, nulla. Marco mi chiede gentilmente di me, dei miei, del io lavoro. Dopo pranzo siamo andati tutti al mare e poi la sera in ristorante. Durante la cena sentivo che i genitori di Laura discutevano, ma non ci facevo caso, perso come ero nella bellezza degli occhi della mia ragazza. Dopo cena ci siamo fatti una passeggiata lungo il mare e poi a casa.
Appena arrivati Maria mi chiama e mi dice: ”caro non possiamo permettere che tu stanotte vada a dormire in albergo, ma purtroppo abbiamo solo due stanze da letto, la nostra e quella di Laura, pertanto abbiamo pensato con Marco che se non ti procura fastidio questa notte tu dormi nella mia camera con Marco e io insieme a Laura.
“per me se per il sig Marco è d’accordo non ci sono problemi “ ho risposto, e subito Marco” ma quali problemi, e poi non chiamarmi sig, dammi del tu e chiamami Marco e basta”.
“ il bello di questa casa è che le camere da letto hanno ognuna il proprio bagno quindi non ci disturberemmo con le donne” continuò lui, “ se mi vuoi seguire, penso tu ti voglia fare una doccia prima di andare a letto, lo stesso farò io”
Laura si avvicina mi da un bacio e mi dice” ti amo amore mio, dovrai sopportare mio padre, ma appena soli ti faccio morire, ti voglio succhiare fino a spomparti”
Una volta entrati nella camera da letto, Marco si avvicina, e mi dice” mai avrei immaginato che il mio futuro genero fossi tu, sono contento guarda” si abbassa i pantaloni e mi mostra il cazzo duro in erezione, io mi avvicino lo bacio in bocca e gli dico” caro anche tu mi fai questo effetto, succhiami il cazzo” e abbassandomi i pantaloni gli mostro il mio cazzo spaventosamente duro.
Siamo rimasti alcuni istanti con i cazzi sfoderati vicini, adesso potevo confrontarlo con il mio, che era leggermente più lungo e grosso, gli ho presi entrambi con le mani segandoli leggermente, poi Marco mi guida verso la doccia, in bagno ci svestiamo completamente e una volta sotto l’acqua iniziammo a insaponarci vicendevolmente, poi lui si gira e piegandosi leggermente mi dice:” Dai mettilo dentro che sono da l’ultima volta che siamo stati insieme che non prendo un cazzo”.
Senza indugio dirigo il cazzo verso il suo culo e con un colpo deciso lo inculo fino alle palle, lo prende dentro con estrema facilità tutto fino in fondo, si piega nella doccia aprendosi le natiche, continuo a incularlo mentre lui geme lentamente, poi mi sfilo da lui e gli chiedo di fare altrettanto, mi guarda stupito e mi chiede come mai avevo deciso di rendere il cazzo in culo” sai con tua figlia giochiamo spesso e lei mi ha fatto venire voglia, mi infila le dita in culo e a volte anche un cazzo finto” “ mmm come la madre” mi dice, “ sai anche a me Maria mi infila le dita dentro il culo, anzi la mano e poi mi incula con dei cazzi finti, è una grandissima troia le piace da matti giocare con il mio culo ma gradisce moltissimo anche il mio cazzo” e cosi appena mi sono girato grazie al sapone che ci copriva completamente mi ha inculato. Era il mio primo cazzo vero, pensavo di sentire dolore invece è entrato tutto dentro fino alle palle , quando era tutto dentro, l’ho toccato con le mani le palle che mi fregavano il culo, ho stretto lo sfintere segandolo mentre lui continuava ad incularmi con foga. Quando è uscito da dentro di me ho sentito come un vuoto, i sono girato e gli ho preso il cazzo in bocca, l’ho spinto tutto dentro fino alla gola mentre con il naso gli toccavo il pube, lui tremava tutto e sentivo che stava per sborrare, mi sono alzato e ho messo fine a i giochi, non volevo che venisse ancora.
Ci siamo lavati e mentre ci toglievamo il sapone dal corpo mi è scappato di pisciare, subito Marco si è abbassato prendendomi il cazzo in bocca bevendo il mio piscio, poi gli ho ricambiato il favore, mi sono fatto pisciare in bocca e sul viso ma contrariamente a lui non l’ho bevuta.
A letto poi abbiamo iniziato un 69 che era la fine del mondo, mi sono fatto inculare per circa mezzora e poi l’ho inculato io per lo stesso tempo, alla fine ci siamo sborrati in bocca bevendoci la sborra.
Una volta appagati i sensi Marco mi ha raccontato che Maria la moglie era stata sverginata in culo dal padre, e che si faceva delle lesbicate con la madre, poi tutto era finito quando si erano sposati, pero fin dal primo giorno di matrimonio Maria aveva preso l’abitudine di spompinarlo e ficcarli le dita in culo, da li ai cazzi finti e alla mano in culo il passo è stato breve. Mi ha confermato che Maria sapeva che lui ogni tanto andava a farsi qualche cazzo al cinema e che a volte avevano condiviso lo stesso cazzo, ma che dopo che mi aveva conosciuto non aveva incontrato più nessuno.
“ cosa pensi stiano facendo adesso Laura e Maria, si stanno ficcando la mano in culo e leccando la figa a vicenda” e se tu sei d’accordo e sai giocare bene le tue carte potremmo anche noi entrare nel tuo letto cosi come a suo tempo io sono entrato nel letto dei suoi genitori”.
Detto questo mi ha preso il cazzo in bocca, l’ha fatto diventare duro e si è impalato come l’ultima volta, porgendomi il cazzo in bocca.
Gli aprivo il buco del culo con quattro dita, mentre si inculava, si segava lentamente con una mano mentre con l’altra mi reggeva la testa avvicinandola al suo cazzo che diventava sempre più grosso.
“ mmm per te ci vorrebbe un cazzo enorme, sei sfondato come una troia” gli ho detto tra una leccata di cazzo e l’altra, “ se vuoi di cazzi ne ho una collezione” mi ha detto Marco alzandosi dal letto e dirigendosi verso il comò, ha aperto il primo cassetto e mi ha mostrato una collezione di cazzi belli grossi, ho preso due cazzi abbastanza grossi, più grossi dei nostri e con quelli mi sono diretto di nuovo sul letto.
“ cosa vorresti fare adesso” mi ha chiesto, “ vorrei infilami uno di questi in culo e l’altro nel tuo insieme al mio” “mmm sei più porco di me “ mi ha detto dandomi un bacio con saliva in bocca, ha preso il più piccolo dei due, piccolo per modo di dire, ha preso una manciata di lubrificante e dopo aver unto il cazzo finto e il mio culo, sempre tenendomi a pancia in su mi ha allargato le gambe e lentamente mi ha infilato il cazzo finto in culo, mi ha dilatato all’inverosimile, mi sentivo aperto in modo esagerato, sentivo lo sfintere dilatato, ma stranamente non provavo dolore ma solo la sensazione di pieno, poi mi ha fatto abbassare le gambe, si è seduto come prima su di me e si è impalato sul mio cazzo fino alle palle, a questo punto ha lubrificato l’altro cazzo e lo ha appoggiato sul suo culo già occupato dal mio cazzo, ha spinto lentamente, infilandolo dentro, sentivo che quel cazzo sfregando sul mio si faceva strada nel culo che si allargava di misura per accoglierlo dentro, il suo viso mi faceva capire la difficoltà ma anche il piacere della doppia penetrazione, appena è entrato tutto dentro si è letteralmente seduto su di me spingendo entrambi i cazzi dentro, aveva posizionato il cazzo finto davanti e premeva sul mio pube, mi teneva la testa infilandomi il cazzo in bocca, ma siamo durati poco, io gli sono venuto in culo e lui quasi in contemporanea in bocca.
Sfiniti e appagati siamo rimasti coricati abbracciati, poi mi sono addormentato. La mattina presto un fastidio mi ha svegliato, avevo ancora il grosso cazzo in culo, era uscito solo un po, mentre Marco, dormiva beatamente al mio fianco con le mutande, e tutto il cazzo ancora dentro.
L’ho svegliato con un bacio, e lui appena sveglio mi ha abbracciato e baciato in bocca, poi mi ha preso per mano e mi ha portato in bagno, lentamente mi ha aiutato a sfilarmi il cazzo dal culo, la crema si era seccata e mi faceva un poco male, dopo che ho liberato l’intestino e fatta una doccia mi ha dato una crema specifica lenitiva” dai mettiti la crema anche dentro il buco tra dieci minuti non avrai più fastidio, io con Maria la uso spesso” e così ho fatto, mi sono riempito il buco del culo con la crema e in effetti già durante il massaggio per mettere la crema il fastidio diminuiva, ho visto che lui faceva altrettanto, mi ha detto” questa crema oltre a lenire il fastidio permette di mantenere il culo elastico cosi ogni volta è più aperto e soffri di meno per grosse introduzioni, dai che andiamo a svegliare le nostre donne”.
Con solo un accappatoio indosso ci siamo avvicinati alla camera di Laura, socchiusa la porta le abbiamo viste entrambe nude abbracciate che dormivano.
Marco ha chiuso la porta e mi ha detto: “ sono rimaste tutta la notte a fare sesso come noi, sicuramente si sono sfondate il culo con le mani oltre che con i cazzi finti che Laura tiene nel comodino, appena si svegliano vedrai che vanno in camera mia a mettersi la crema”.
Siamo andati in cucina a preparare la colazione e dopo circa mezzora si sono affacciate in cucina, “ ciao Pa, ciao amore, dormito bene? “ “ io si ho dormito come un sasso e tu e la mamma come avete dormito” ha risposto Marco, “ si abbiamo chiacchierato un poco, giocato e poi ci siamo addormentate nude” ha risposto Laura avvicinandosi a me e dandomi un bacio in bocca, “ noi due dobbiamo fare un discorsetto” mi ha detto sottovoce, appena i miei escono per andare al mare ne parliamo.
Poi insieme a Maria sono andate in camera da letto di Marco e sono uscite con il viso arrossato dopo alcuni minuti.
“ scommetto che Laura gli ha messo la crema fino in fondo con la mano e altrettanto a fatto Maria”.
Ha commentato Marco guardando le due donne che trafficavano con la colazione.
Una volta soli Laura mi ha portato in camera sua e mi ha chiesto” ma tu mio padre lo conoscevi già?” .
Sono rimasto un poco perplesso, ma poi ho deciso di dire la verità, raccontandoli tutto.
Pensavo si arrabbiasse invece con un bacio in bocca mi ha detto: “sono felice che tu voglia bene al mio papà, anche io sai voglio bene alla mia mamma, infatti ogni volta che possiamo giochiamo insieme, tutto quello che so me lo ha insegnato lei, io non ho avuto mai atri uomini, tu sei il primo e la mia verginità la voglio dare a te”.
Io commosso gli ho preso il viso tra le mani e gli ho detto: “ tu e la tua famiglia siete quello che non ho mai avuto, io amo te, amo tuo padre e amo anche tua madre, voglio entrare in questa casa come un figlio e se per fare questo devo farmi inculare da tuo padre e da tua madre oltre che da te, cosi sia”.
“ vorrei” ho continuato “che un giorno potessimo giocare tutti e quattro insieme se tu sei d’accordo”. “Ma certo amore mio, che lo voglio, e da quando sono una bambina che aspetto per giocare con mio padre e mia madre insieme, solo che volevo trovare un degno compagno per questi miei giochi”.
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