“Cinque minuti dopo suonano al campanello: vado ad aprire io, mentre Rosalba prepara un aperitivo per festeggiare l’incontro…”
A.Roberto.doc
Roberto. La coppia che non ti aspetti
Ciao a tutti.
Sono Nevio, il piccolo imprenditore un tempo padrone anche di un modesto semicabinato (vedi il racconto “Tutto cominciò con una gita in barca”), ora dato via (troppe tasse e troppe rogne per tenerlo), amante della figa e del libero sesso, già presente nei racconti delle scopate con Alex e Sandra.
Fra le tante avventure scopatorie messe insieme una mi è rimasta nella memoria soprattutto per la particolarità del contatto iniziale. Io e la mia consorte (Rosalba) praticavamo già da un po’ di tempo lo scambio in modo soddisfacente. Allora non era ancora arrivato il sito Annunci69, per cui gli incontri partivano da annunci pubblicati sui settimanali porno che dedicavano a questo scopo alcune pagine.
Un giorno, incuriositi dalla presentazione di una coppia che risultava abitare nella nostra stessa città, abbiamo risposto tramite fermoposta all’annuncio, ricevendo poco dopo la conferma e un numero telefonico per gli accordi definitivi. Il numero che ci aveva dato Roberto – il lui di questa coppia – assomigliava molto a quello del nostro telefono fisso per cui ho fatto una breve ricerca scoprendo che il nostro interlocutore era il marito di una figona che abitava nel nostro stesso palazzo, ma due piani più sotto. Immaginatevi lo stupore mio e di Rosalba: anche Roberto e Giuliana (la sua compagna) facevano parte di questo mondo di libidinosi!
Alla sera, come dagli accordi preliminari, gli telefoniamo:
– “Ciao Roberto, sono Nevio, quello dell’annuncio. Io e Rosalba saremmo pronti per incontrarci e conoscerci, dimmi quando vi va bene.”
– “Ciao Nevio, io e Giuliana saremmo pronti anche subito. Come possiamo fare per incontrarci? Potete indicarci un bar in centro, oppure qualche posto in periferia se lo ritenete più sicuro e riservato”.
– “Perché andare in periferia: se salite due piani e suonate al campanello di Nevio XX vi apriamo la porta. Più riservato di così!”
Immaginatevi lo stupore di Roberto e Giuliana: eravamo vicini di alloggio, abitavamo nella stessa casa, e non avevano mai sospettato neppure loro di avere così vicino una coppia con gli stessi gusti.
Cinque minuti dopo suonano al campanello: vado ad aprire io, mentre Rosalba prepara un aperitivo per festeggiare l’incontro. Roberto è un quarantenne molto ben attrezzato anche se non palestrato; indossa una tuta ginnica perché per fare due piani di scale non pensava fosse necessario cambiarsi.
Giuliana è una biondona un po’ più giovane di lui con un petto prorompente ed un culo da sballo ben valorizzati da un vestito semplice, chiaramente da casa, abbottonato sul davanti, di tessuto un po’ trasparente che fasciava le curve lasciando intravvedere le mutandine e il reggipetto color carne che c’erano sotto.
Li invitiamo in salotto dove, dopo aver bevuto il drink preparato da Rosalba, ci scambiamo qualche battutina:
– “Caro Nevio non avrei mai pensato che faceste parte anche voi di questo ambiente” fa Roberto guardando con intenzione Rosalba “è stata una vera sorpresa!”
– “A chi lo dici – gli rispondo avvicinandomi a Giuliana e mettendole una mano sul culo – e pensare che molte volte avevo pensato che una chiavatina con Giuliana la avrei fatta volentieri”.
– “Beh, adesso lo potrai fare ed anch’io potrò scopare Rosalba, una donnina sui cui avevo fatto più di un pensierino” replica Roberto prendendo le mani di Rosalba.
– “Che cazzo, parlate solo voi – sbottano Rosalba e Giuliana – credete che solo voi avete delle mire, che solo voi avete voglia di scopare”
Per mettere fine alle chiacchiere prendo per mano Giuliana e la conduco in camera da letto:
– “Vieni Giuliana, ti faccio vedere come abbiamo arredato il nostro alloggio”
– “Già, e cominci proprio dalla camera da letto” – risponde Giuliana ridendo,
– “Certo, è la stanza più importante di tutta la casa” – le dico abbracciandola e baciandola sulla bocca.
Quindi, mentre comincio a sbottonare il vestito di Giuliana mettendo in vista slip e reggipetto, lei mi slaccia i pantaloni. Io faccio presto a liberarmi del resto dei vestiti rimanendo subito nudo; Roberto e Rosalba ci raggiungono poco dopo, lei un po’ scarmigliata e il vestito scomposto, lui con un bozzo sulla tuta ginnica all’altezza dell’inguine.
– Cazzo, che fretta state bruciando le tappe – fa Roberto, al che rispondo ridendo che siamo qui per chiavare e non per parlare per cui si dessero una mossa pure loro, visto anche che pare abbiano già iniziato a fare una conoscenza intima. Così dicendo mentre Giuliana si leva le mutandine io le slaccio il reggipetto e la distendo sul letto.
Roberto spoglia Rosalba, lasciandola nuda, mentre si nota sempre più sui pantaloni la massa che fa il suo cazzo ormai eretto. La mia consorte, non volendo arrivare tardi, gli tira giù i calzoni e le mutande, lasciandolo in camicia, in piedi e con un cazzo grosso e lungo, ben scappellato e svettante. Lui comincia a leccarle la figa mettendole due dita nel culo, cosa che le provoca rapidatamente un orgasmo che la fa gemere fortemente mentre io e Giuliana sistemati sul letto, iniziamo a giocare praticando un sessantanove. Prima di arrivare a godere siamo raggiunti dall’altra coppia che, spostandoci, ci interrompe la mangiata di fica e cazzo, che viene da noi sostituita subito da una penetrazione: messa Giuliana alla pecorina sul bordo del letto le caccio il mio uccello nella patata, ormai ben lubrificata, senza sforzo alcuno. Mentre io pompo Giuliana, strizzandole le tette con una mano e sditalinandola con l’altra, gli altri due chiavano alla grande: Roberto è un vero torello e fa gridare di piacere Rosalba che non tarda a venire una seconda volta. Io continuo a maneggiare con la destra sul clitoride, rallentando un po’ i colpi del cazzo per non venire troppo presto, mentre strizzo i capezzoli con la sinistra. Anche la mia compagna di scopata, come già Rosalba, non riesce a trattenere le grida e i gemiti di piacere, al punto che per un attimo mi sfiora il dubbio che forse i vicini potrebbero insospettirsi: ma tanto sanno che quando si tratta di scopare siamo una coppia che al massimo di giri fa sempre casino e le urla delle nostre donne dovrebbero essere abituati a sentirle. Proseguiamo così per parecchio tempo, contendendoci lo spazio del letto e sborrando poi sia in fica che sulla pancia e sulle tette di tutte e due.
La festa finisce dopo circa un’oretta, con noi maschietti svuotati sino al midollo e le donne, spalmate di sborra all’inverosimile, che si dichiarano stanche ma soddisfatte.
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