“Mia moglie lasciava fare, quasi in catalessi…”
Ho appena finito di leggere e commentare il magnifico racconto dell’utente ‘benves’
dal titolo “Le voglie di mia moglie”, meravigliandomi del fatto che una così bella storia avesse riportato un indice di gradimento tanto basso. Ovvio, quindi, esortare alla lettura dello scritto che, per quel che mi riguarda, ha avuto il merito di farmi ricordare episodi, fatti e vicende realmente vissuti con mia moglie Loredana.
Era un periodo in cui alternavamo incontri per “scambio”, con altri dal sapore squisitamente cuckold.
Fra le diverse coppie scambiste, avevamo particolarmente legato, non solo per sesso, ma anche per spassionata amicizia, con la coppia Franco/Liliana e da questi fummo, una volta, invitati per un week-end nella loro casa di villeggiatura a Villammare sul Golfo di Policastro.
Chi non sa, fra quelli che praticano lo “scambio”, che fuori dai giochi si assume un comportamento di carinissima amicizia, ma non più di tanto?
Franco, invece, non faceva mistero, anche alla presenza della moglie, del trasporto che aveva per la mia (tempo dopo mi confesserà che se ne era innamorato) e di questo non nego che me ne sentivo lusingato.
Non v’era momento che non li si sorprendesse a baciarsi, a smanettarsi reciprocamente: Loredana che masturbava il fallo di Franco e questi con le dita nella vagina di mia moglie.
A volte, quando da me scoperto a far il “porcello”, mi blandiva, sorridendo, e mi offriva da annusare quelle stesse dita impregnate degli umori emessi dal sesso della mia lei.
Giunti da loro la mattina del venerdì, ci portarono al mare e ci godemmo alcune ore di relax tra la frescura delle onde ed il caldo del sole, che stimolava ulteriormente i bollenti spiriti.
Franco mi annunciò che l’indomani ci avrebbe raggiunto un’altra coppia, Biagio/Grazia, e mi chiese se potevo integrare la combriccola con qualche amico ben dotato, atteso che Grazia adorava grosse dimensioni.
Suggerii Victor, il black da noi conosciuto a Creta l’anno precedente e, lì per lì, Franco ebbe qualche perplessità in ordine al colore della pelle dell’amico “Cosa penseranno i vicini che ci vedranno in compagnia di un nero?”
Al momento, l’idea fu accantonata.
Tornati a casa, mangiammo qualcosa e poi… l’immancabile riposino pomeridiano: Franco e Liliana in camera loro, io nella mia e Loredana distesa sul lettino a prendere altro sole sul terrazzo.
La nostra camera, quella mia e di Loredana, era munita di una porta finestra a livello del terrazzo, per cui potevo vedere mia moglie che un po’ leggeva, un po’ si spalmava protettivo solare sul corpo.
Dopo circa un paio d’ore fu raggiunta da Franco che, inopinatamente, le appoggiò il membro nudo sul viso, mentre una sua mano, infilata nello slip del costume, prese a sditalinarla.
Loredana, con tutta la tranquillità del caso, accolse in bocca il membro di Franco, mentre le sfuggiva qualche gemito per le dita che le rovistavano la vagina.
Mi chiedevo: in serata avremmo scopato tutti assieme, era proprio necessario quell’interludio?
Per Franco, sì, come ho già avuto modo di dire, non perdeva occasione per far sesso con mia moglie.
Quanto ella stesse godendo, per lo smanettamento in vagina di Franco, era evidente dal ritmo crescente della fellatio e dalla frenetica azione di aprire e chiudere le cosce.
L’orgasmo giunse per entrambi: Loredana ingoiò il seme di Franco e distese le gambe ormai rilassata.
Franco la girò su un fianco e con le stesse dita impertinenti, cominciò a titillarle il buchetto fra i glutei.
Mia moglie lasciava fare, quasi in catalessi… poi, eccola scuotersi, allontanando la mano insolente e dicendo “No… no… no…”. Era chiaro che qualche dito, o forse più d’uno, le era penetrato all’interno del buchetto e quella reazione era la stessa che aveva con me quando, a mia volta, ci provavo.
In serata la rituale passeggiata a Sapri, durante la quale Franco mi esortò ad invitare Victor.
Fummo fortunati a beccarlo libero dal lavoro (fa piano bar nei locali) e quindi ottenemmo la sua adesione: sarebbe arrivato l’indomani, sabato, con il treno a Sapri e ci demmo appuntamento alla stazione.
Ritornati a casa, cenammo e, dopo… a letto a scopare tutti assieme appassionatamente.
Liliana era molto eccitata e si fece fare di tutto, culetto compreso; nell’occasione Loredana si cimentò in una performance saffica con Liliana, sditalinandola e penetrandole il buchetto con quelle stesse dita.
Franco diede fondo a tutte le sue risorse amatorie, passando da una donna all’altra senza soluzione di continuità, mentre io mi davo da fare con i buchi lasciati liberi da lui.
Erano le 02,00 di notte, quando smettemmo per riposarci dalle fatiche, anche in considerazione di quelle che ci aspettavano il giorno dopo.
(continua)
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