“Scorgevo la sua lingua roteare attorno al corposo glande ed in successione inghiottire tutto il cazzo spingendosi lentamente verso i rigidi e gonfi coglioni…”
Decisamente spiazzato ed a corto di argomenti ,osservavo la bella Serena
che con estrema spigliatezza, si stava accingendo a spogliarsi molto lentamente per recarsi in bagno e concedersi una corroborante rinfrescata. Non mi capacitavo di un simile comportamento , ovviamente una spiegazione vi era ma l’avrei appresa solo qualche ora più tardi. Preoccupato di non vedere Roberta irrompere nella camera con fare piccato, subodorai una spiegazione logica di tale comportamento da parte delle due femmine. Lo scherzo lo avevamo programmato giorni prima al telefono e probabilmente una delle due lo aveva involontariamente intercettato, comunicandolo all’amica. Per rimanere all’altezza della situazione scimmiottai il disinvolto atteggiamento di Serena e dopo essermi completamente denudato con il cazzo in erezione, mi appropinquai verso la doccia , ove la vidi tutta insaponata nel massimo del suo splendore : un corpo veramente da sballo due tette con due capezzoli irti come due chiodi, un culo tondo che sembrava uscito da un dipinto da Giotto; insomma una donna da far perdere la testa. Osservandola in silenzio, sfacciatamente allungai una mano, venendo a contatto con il suo corpo caldo e vellutato. Palpandola dolcemente lungo il corpo bagnato, mi avvicinai e con il cuore in gola accennai a baciarla; immediatamente con un cenno di approvazione, Serena dilatando le labbra carnose mi accolse nella sua bocca impastando la sua saliva con la mia. Preso dalle lusinghe lussuriose , della donna, mi ero completamente dimenticato di mia moglie e solo ora me ne preoccupavo , chiedendomi se pure lei, stesse concedendo al suo compagno di stanza le stesse delizie. Vi era un solo modo per saperlo indossare un accappatoio e recarsi nella stanza accanto. Così feci seguito da serena più curiosa che mai di vedere il marito accoppiarsi con un’altra. Dopo aver insistentemente bussato alla porta, fummo ricevuti dai due visibilmente in stato emotivo, pure loro in abbigliamento discinto. Non curanti della nostra presenza dopo aver chiuso la porta d’ingresso si tolsero gli accappatoi suggerendoci di fare altrettanto. Tutti ignudi e desiderosi di accoppiarci in modo promiscuo, ci dirigemmo sul letto , dove Claudio dopo aver disteso Roberta supina le si era fiondato tra le cosce dando inizio ad una sensuale ed intensa leccata di fica. Alla eccitante visione non potei che uguagliare per filo e per segno le stesse azioni offrendo a Serena tutta la mia esperienza in materia . Leccavo e racimolavo tutte le copiose secrezioni vaginali riempiendomene la bocca, deglutendo avidamente tutti liquidi. Al mio fianco Roberta si stava cimentando in un bocchino senza eguali offrendo al fortunato fruitore tutta la sua esperienza da esperta bocchinara. Scorgevo la sua lingua roteare attorno al corposo glande ed in successione inghiottire tutto il cazzo spingendosi lentamente verso i rigidi e gonfi coglioni. Lo aspirava tutto facendolo completamente svanire nelle sue fameliche fauci. Eccitatissimo, fuori di testa, invitai la mia amante ad emulare i due. Senza battere ciglio dopo i dovuti preliminari sulla cappella si dedicò anima e corpo a deliziarmi oralmente facendomi sentire la sua linguetta nervosa . Le due fameliche femmine ci stavano offrendo un poderoso pompino, con tanto di mugolii, intervallati da nervosi movimenti spasmodici. Le cose erano venute da sole senza alcuna forzatura o imposizione da parte di nessuno ; tutto era iniziato come un gioco e come tale stava proseguendo , facendoci sprofondare tutti e quattro nell’oblio dei sensi. Compiaciuti della destrezza delle nostre donne battemmo il cinque a mo d’incoraggiamento per la solerzia delle nostre adorate mogliettine . Desideroso più che mai di riappropriarmi delle abili fauci di Roberta, la esortai a cambiarsi di posto ,facendole degustare in un breve lasso di tempo il sapore di un cazzo diverso, anche se familiare . Da esperta bocchinara, senza alcun batter ciglio , cambiandosi di posto con l’amica, lo ingurgitò dilettandomi con precisi e sapienti movimenti della lingua. Lo aspirava profondamente offrendomi tutta la sua maestria. Come presa da una foga irresistibile in simbiosi con la coppia vicina, aumentando gradualmente il movimento della testa,mi fece giungere ad un punto di non ritorno, portandomi felicemente verso una inevitabile e copiosa sborrata. Situazione analoga per i nostri amici; come se tutto fosse stato programmato Dopo avermi completamente svuotato i coglioni, Roberta volle far assaggiare il frutto del mio piacere alla sua amica ed unendosi in un bacio appassionato si scambiarono i fluidi dei loro mariti deglutendoli avidamente. Non era finita le due donne ancora smaniose di riavere nuovamente un bel cazzo da vezzeggiare , attesero pazientemente che ci ricaricassimo , ed approfittando della pausa si concessero una bella lesbicata leccandosi teneramente . Alla visione di cotanto splendore entrambi con il cazzo in tiro ci avvicinammo nuovamente alle femmine vogliose. Prendendo Roberta per il capo , l’avvicinai a Claudio, sollecitandola a prendere il cazzo tra le sue prominenti mammelle. Dopo averlo fatto accomodare al centro con le mani strinse i seni serrandolo come in una morsa E lentamente andando su e giù diede inizio ad una portentosa spagnola. L’uomo quasi incredulo di quello che stava accadendo ansimava animatamente, carezzando dolcemente il capo alla voluttuosa amante. Serena fortemente su di giri di fronte a cotanta prestazione, mettendosi alla pecorina, offrendo alla vista i suoi buchetti umidi e vogliosi mi invitò espressamente a prenderla e penetrarla affondando il cazzo in lei. Avendo carta bianca non dovevo altro che scegliere quale buco profanare per primo. Senza dubbio alcuno optai per la cavità anale, dato la sua smisurata dilatazione, imputabile ad un incontenibile stato di eccitazione fuori dal comune. Entrai senza alcuna fatica allargando le strette pareti rettali giungendo ben presto nelle sue viscere. Mentre la inculavo la sentivo urlare e gioire di alto gradimento. Intanto Roberta si stava dando da fare, masturbando con le tette il cazzo turgido del suo amante. Mentre l’osservavo senza perdere la concentrazione di quello che stavo facendo, assistetti ad una poderosa sborrata del mio amico sulle tette di mia moglie Lo schizzo fu talmente violento che oltre il seno, una buona quantità di sborra andò a colpire il volto. Di fronte a tale visione ,della mia mogliettina tutta imbrattata di calda sborra non resistetti oltre e abbandonandomi ai sensi spruzzai tutto il mio seme nella femmina vorace.
Esausti ma felici ci rifocillammo ed una volta vestiti,approfittammo per visitare il centro benessere con tutte le sue aree salutari. Abbracciato a Serena e Claudio a Roberta ci dirigemmo verso la sauna per rilassarci e depurarci . Entrando scorgemmo subito una coppia di donne una nostra coetanea e l’altra molto più giovane , attorno ai venticinque massimo trenta entrambe alquanto appetibili e desiderabili. Iniziammo a fraternizzare, apprendendo che le due erano madre e figlia . Osservando meglio la madre mi accorsi di conoscerla , altri non era che Rita una mia vecchia fiamma di gioventù con la quale avevo avuto una intensa e profonda storia d’amore. Di tempo ne era passato sotto i ponti ,molto e probabilmente si era financo scordata il mio volto, quindi evitai di approfondire . Purtroppo mi sbagliavo, fissandomi negli occhi , dopo un sobbalzo, esclamò il mio nome fraternizzando come ai vecchi tempi . in forte imbarazzo le diedi spago , assecondando i suoi ricordi, che al contrario da quello che avevo pensato , erano più vividi che mai. Dato il fortuito incontro , invitai le due donne a cena in un ristorantino poco distante. Come un flash rividi tutto il periodo passato assieme a Rita e con nostalgia rammentai le belle ore trascorse assieme . Mi sarebbe piaciuto rivivere le sensazioni dell’epoca e stringerla nuovamente tra le mie braccia; tutto sommato la consideravo una storia seria, che le varie vicissitudini avverse avevano contribuito a chiudere, ma un bel ricordo non si scorda mai rimane impresso nella nostra mente per tutta la vita. Mi pronunciai con Roberta che già ne aveva sentito parlare anni addietro ed era sempre stata gelosa di questa figura oscura; ora finalmente era giunto il momento di conoscerla.
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