“Il B&B è costituito da un piccolo borghetto di case di montagna: in un edificio più grande è presente l’abitazione dei gestori con una osteria e un paio di…”
….a qualcuno questa la devo proprio raccontare!!
David è un caro
amico mulatto, figlio di una coppia mista di un italiano e una donna del Congo.
Conosco David dal tempo delle scuole e, anche se non sempre con continuità, abbiamo continuato a frequentarci.
Il nostro rapporto di amicizia è una sorta di rifugio nei confronti del tempo e ogni volta che ci incontriamo, resistiamo al trascorrere degli anni comportandoci come due stupidi adolescenti, al motto “se non è del cazzo, non è una buona idea!”: ….e di idee del cazzo, ahimè, ne abbiamo avute molte.
Naturalmente, in questo rapporto di amicizia c’è anche molta confidenza e naturalmente David, non solo conosce le mie avventure da internauta, ma è anche presente in queste pagine, grazie alle mie confidenze (quest’ultima nota è dedicata esclusivamente alla redazione, qualora fossero previste delle provvigioni per i procacciatori! – il paragrafo è del tutto ininfluente per lo svolgimento della trama).
A differenza di me, nel mondo virtuale David riscuote molto più successo, prevalentemente per due fattori: ha un aspetto atletico e, soprattutto, ha sostanza dove serve.
In un piovoso pomeriggio delle settimane scorse ci incontriamo per l’apertivo, come frequentemente accade, al solito locale. La pioggia ha tenuto tutti lontani e mancano molti dei soliti avventori, situazione che ci permette di scambiare quattro chiacchere in confidenza.
David mi aggiorna sulle sue ultime avventure e sul suo ruolo di apprezzato bull, alle quali non ho altro da opporre che una sola avventura con una coppia e un po’ di invidia che manifesto con della pungente ironia.
Colta l’ironia, da buon amico, mi propone di partecipare ad un incontro con una coppia desiderosa di ricevere più attenzioni di quelle che può dare un solo uomo, guadagnandosi un altro giro di prosecco.
David organizza tutto per il fine settimana: cena e pernottamento presso un B&B delle nostre valli, munito di tutti i comfort, comprei sauna e vasca idromassaggio.
Ci muoviamo a metà pomeriggio del sabato, arrivando a destinazione con largo anticipo.
Il B&B è costituito da un piccolo borghetto di case di montagna: in un edificio più grande è presente l’abitazione dei gestori con una osteria e un paio di camere, mentre in un edificio sepratao sono presenti due mini alloggi con sala comune, sauna comune e una vasca idromassaggio in un portico abbastanza intimo, rivolto verso una spettacolare vista verso la valle.
L’esperienza ha fatto di Devid un grande organizzatore e non posso non elogiare l’adeguatezza della location.
Flavio e Marta, gli ospiti dei quali eravamo in attesa, ci avrebbero raggiunti per cena. David aveva voluto portarmi su prima per farmi conoscere il posto e farmi apprezzare le varie comodità offerte dalla gestione.
David era in confidenza con i gestori, probabilmente cliente abituale: dopo le presentazioni, sorrisi e complimenti, raggiungiamo i nostri alloggi.
Rimango colpito dalla bellezza e dall’intimità del luogo e David mi spiga che i gestori sono naturisti e che la struttura è rivolta prevalentemente a quella clientela, scegliendo di rimanere al di fuori dei circuiti più polpolari: lui stesso è venuto a conoscenza del luogo per tramite di un’altra coppia, appunto naturista.
Appreso che esiste tutto un mondo al quale non ho accesso, afferro dal frigobar una bottiglia di bianco, spacciando per aperitivo il mio bisogno di affogare quest’ultimo pensiero nello spirito.
Accomodati sul divano della sala, intenti nei nostri pettegolezzi, siamo raggiunti da Flavio e Marta: presentazioni di rito, baci e abbracci, con David grande cerimoniere dell’evento.
Dopo alcune chiacchere ci dividiamo nei nostri rispettivi alloggi per prepararci per la cena. Riuniti in soggiorno, consumiamo ancora un aperitivo e poi un’ottima cena, rompendo il ghiaccio e instaurando una buona sintonia.
Durante la cena ho modo di osservare questa coppia, sicuramente di coetanei, molto affiatata e carina. Ovviamente non posso non soffermare la mia esplorazione su Marta, che scruto in ogni centimetro del suo bellissimo corpo, generoso nel seno e nelle curve, completato da uno splendido viso solare, incorniciato da lunghi capelli neri che scendono ai lati con ampie volute, leggeri e profumati.
Durante la cena, i miei sguardi tradiscono in più occasioni il mio desiderio, diventando zimbello della compagnia, soprattutto per l’ingrata ironia di David. Così, costretto in un angolo, esterno il mio apprezzamento verso Marta, conquistandomi il suo interesse, iniziando un segreto gioco sotto il tavolo che, a metà della seconda portata, si fà più audace fino a manifestarsi a David, che in silenzio incassa la lezione della futilità della sua ironia.
La cena trascorre e ci ritiriamo nel nostro alloggio.
Appena arrivati mi si chiarisce subito il motivo dell’ironia di David che, frequentando la coppia, ne conosceva già le regole del gioco ed i gusti.
Sin dai primi gesti di David, infatti, si palesò l’inadeguatezza del mio approccio romantico: entrati in sala, Flavio si accomoda sul divano, mentre David, prendendo Marta alle spalle e immobilizzandole le braccia dietro alla schiena, le chiede: “iniziamo a giocare? fai vedere al mio amico quanto sei troia!”. Marta, reclinando la testa verso David, gli risponde: “Stronzo!”.
Comprendo il gioco, ma stento a entrare nel ruolo. Fortunatamente David è un grande cerimoniere e mi invia ordini precisi: mentre Marta è trattenuta da David, vengo incaricato di spogliarla: scopro Marta pezzo dopo pezzo, assaporando ogni centimetro del suo corpo che piano piano mi si mostra.
Sotto una camicetta chiara e una ampia gonna scura, Marta indossa un intimo pazzesco. Percorro ogni centimetro di quei merletti, ogni singola fettuccia del reggicalze, accarezzando quelle cosce velate e assaporando il dolce profumo della sua pelle.
Marta è abbandonata sotto le nostre mani che percorrono avide ogni centimetro del suo corpo, lasciandosi andare a sensuali baci con David.
Completamente nuda, David la sposta in camera, incaricandomi di prendere la sua borsa. La apro e scopro che contiene un certo numero di “ausili per il piacere”.
David e Marta sono sul letto quando sollevo dalla borsa una catenella, senza distinguere di cosa si tratta. Nel farlo incontro lo sguardo di David che annuisce, quindi estraggo l’oggetto: polsiere e cavigliere collegate da una catena, un costrittivo…. anche un po’ complicato.
Raggiungo David con il giocattolo, consegnandoglielo e, mentre intrattengo Marta con le mie attenzioni, David, con gesti decisi e bruschi la immobilizza nel costrittivo che la trattiene a cosce aperte, con le caviglie legate ai polsi ed i due polsi collegati da una fettuccia più larga che le passa dietro la testa.
Marta è ora sdraiata sul letto davanti a noi, a gambe aperte, immobilizzata, circondata da me e David, nudi, con le spade sguainate e pronte. Flavio assiste seduto su una poltrona in un angolo, ancora in boxer e noto che non è ancora coinvolto. Comprendo che c’è bisogno di passare a una maggiore attività, ma la scena mi viene rubata da David che, nel frattempo, aveva estratto dalla borsa uno stimolatore vaginale e aveva iniziato su Marta un lavoro alternato tra meccanica e lingua (tecnologia e tradizione).
Sconfortato di essermi perso il treno, inizio a baciare Marta. Il sapore della sua bocca e della sua pelle ed il suo sommesso ansimare per il lavoro di David incalzano la mia eccitazione e mi decido di metterlo in bocca a Marta, che immediatamente lo accetta avida. Una bocca splendida con una lingua morbida e calda che percorrendo la mia asta, scatena il fuoco del mio desiderio.
Quando io David decidiamo di scambiarci e finalmente posso dedicarmi al fiore di Marta, mi rendo conto che il trattamento è apprezzato, per la generosa presenza di nettare intorno alle labbra. La vista di quell’umido sembra un invito e, al tempo stesso, un sfida. Inizio a stimolare Marta al meglio delle mie possibilità, mentre la sento contorcersi e ansimare al movimento delle mie mani. Le reazioni del corpo di Marta mi danno sempre maggiore stimolo ed eccitazione. Anche David, percepita l’eccitazione, ha iniziato a scopare in bocca Marta, con una decisione che, unita alla dimensione del suo membro, sembrava soffocarla mentre ne elogiava le qualità di porca.
Travolta da tanto desiderio, dall’impeto di David e dalla mia pressante stimolazione, Marta esplode improvvisamente in un orgasmo convulso, accompagnato da contrazioni di cuoio, catene e muscoli, incapace di sottrarsi a quel trattamento, espellendo un getto di piacere dal suo fiore , che mi investe sulla mano, sul braccio, sulla spalla ed in parte del viso.
Raccolgo quel nettera con la bocca, leccando le labbra e il clitoride, gustandomi il piacere delle ultime contrazioni di quel corpo travolto dall’eccitazione.
In un attimo di pausa ho modo di vedere che Flavio, che non si era mosso dalla poltrona, stava iniziando ad apprezzare i giochi e iniziava a segarsi. David, nel frattempo, armeggiava con il costrittore, fino a far assumere a Marta una bella posizione alla pecorina.
Mentre Marta aveva iniziato a innegiare David a darle un po’ di cazzo, questi non si fece attendere e, spostandosi dietro a Marta, iniziò a penetrarla, da subito con una certa foga, facendola godere…… mentre Marta chiedeva a Flavio di guardare come la “sfondavamo” per bene.
Coinvolto dal clima di turpiloquio e di eccitazione trovo nella borsa un bel dildone nero dalle dimensioni “titaniche” e lo infilo nell’ano a Marta. Ad ogni colpo di David, il dildo entra, Marta sussulta e Flavio aumenta il ritmo della sega: ho fatto una cosa buona….. ma non mi aiuta a scaricare tutta l’eccitazione cumulata.
Mi faccio avanti e con un gesto chiedo a David di farsi da parte. Ora il regno del piacere è davanti a me…. ma, ahimè, è appena passato David! Cazzone…. Per non sfigurare, la infilo nel culo con colpi decisi, cadenzati dall’assenso di Marta.
David, intanto, slega Marta.
Capisco cosa vuol fare…. David si sdraia e si tira Marta sopra, infilando il suo grosso membro nella figa, mentre io, da dietro, la infilo in culo. Marta entra in preda a un turbine di estasi, facendo alzare Flavio, che le si fa vicino per farsi lavorare con la bocca.
Marta esterna tutta la sua eccitazione, bagnandosi e invitandoci ad averci tuttie due in figa: la mossa sta a me….. Abbandono il caldo rifugio ed esamino la situazione: il grosso membro di David non sembra lasciarmi spazio. Marta mi incita e ad occhi chiusi spingo la testa del mio membro contro quello di David, sperando succeda qualcosa….. Marta si contorce nel tentativo di aprirsi di più a noi e di accoglierci insieme, allora intervengo cercando di aiutare l’inserimento con la mano. E’ tutto umido e la sensazione mi eccita molto. sento il calore di Marta e anche quello di David: mi rendo conto che in tanti anni non eravamo mai stati cosi….. vicini…..
Improvvisamente, con grande fortuna, trovo un inaspettato varco: stretti l’uno contro l’altro, siamo dentro in due. David resta immobile: capiamo tutti e due che con un movimento sbagliato…. sarei espulso.
Inizio con un movimento lento, che crea un immediato piacere a Marta, che ci incita a sfondarla.
Mentre la penetro, stretto contro l’uccello di David, sento che piano piano il suo fiore sta provvedendo a una abbondante lubrificata.
Riesco a incalzare il ritmo, incontrando l’assenso di Marta, e sento i primi tentativi di David di sincronizzarsi con me.
Il fiore di marta si fa piano piano più accogliente e svanisce quell’iniziale e fastidiosa sensazione di “stretto” e di “precario”.
Come un motere ben oliato, io e David penetriamo Marta con movimenti sempre più decisi mentre questa letteralmente impazzisce di piacere, intrappolandoci nel suo turbine di libidine. Sentiamo indistintamente l’orgasmo di Marta atraverso i nostri membri. David, coinvolto, si abbandona e sento il passaggio del suo sperma contro la mia asta.
Invaso da una sensazione di umido su pube e cosce, mi abbandono e riverso dentro Marta tutta la mia libidine.
Ci accasciamo ai lati di Marta, scambiandoci qualche bacio, mentre Flavio si avvicina ancora turgido. A questo punto Flavio si fa sopra marta e inizia lento a penetrarla, riempiendola di baci…. io e David non esistiamo più e ci alziamo.
David si reca in sala per prendersi da bere mentre io dirigo in bagno per lavarmi.
Ritornati in camera, David mi sporge un bicchiere e insime ci sediamo a guardare Marta e Flavio: i duue continuano ad amarsi davanti a noi.
Sorseggiando e godendoci lo spettacolo, io e David ci scambiamo le prime impressioni sulla serata e su Marta, che intanto esplode in un rumoroso orgasmo, sotto i colpi frenetici di Flavio.
David si alza ed estrae dalla borsa un altro costrittore: capisco subito la funzione. Una specie di X formata da un tessuto resistente, collegato a polsiere e cavigliere.
David sistema la X sotto il letto mentre Marta va in bagno. Quando rientra in camera vorrebbe del vino e rilassarsi un po’, ma Devid la prende e la blocca sul letto, assicurandola con braccia e gambe divaricate: di nuovo prigioniera.
Flavio riguadagna il posto sulla sua poltrona a fianco a me. Guardiamo David estrarre dalla borsa i suoi giocattoli e stimolare Marta, esausta. David utilizza tutta l’artiglieria in suo possesso, fino a guadagnare un altro orgasmo di Marta. io e Flavio, trascinati nel clima di libidine, siamo di nuovo eccitati: ci guardiamo compiaciuti.
Mi alzo, faccio da parte David, e assaporo l’immagine di Marta legata al letto, intenta a divincolarsi.
I suoi seni, adagiati morbidamente sullo sterno, sembrano chiamarmi. Mi faccio sopra di lei e mi dedico a quei seni invitanti, succhiandoli e strapazandoli.
Di nuovo trovo il fiore di Marta, umido ed eccitato e subito la penetro con gusto. Eccitato, mantengo un ritmo ed un vigore sostenuti, assaporando l’immagine di questo corpo inerme, del viso assorto e dei capelli scompigliati. Piccoli gemiti accompagnano i miei movimenti, fino a raggiungere un ritmo selvaggio che fa esplodere Marta in un sonoro orgasmo, che sembra essere un richiamo per Flavio.
Mentre la penetro più lentamente assaporando tutto il piacere che mi da sentirla umida, Flavio si avvicina e infila il suo membro in bocca a Marta.
Anche David è raggiunto dal clima di eccitazione. Appena esploso dentro Marta, prende il mio posto, continuando a penetrarla con il suo ragguardevole aresenale.
Intanto Flavio slega Marta, che libera, si avvinghia a David. Dalla poltrona vedo il membro di David che entra dentro Marta, inumidendosi sempre di più degli umori di lei, ed assisto al lento e profondo pompino che Flavio si sta godendo.
David e Flavio esplodono insieme, riempiendo Marta di sperma, in bocca e nella figa, che soddifatta non riesce a trattenere un gemito di soddisfazione.
Mi alzo e vado in sala. Preparo 4 calici di vino e ritorno in camera offrendone uno ciascuno. Flavio, Marta e David sul letto e io sulla poltrona, iniziamo a scambiare qualche battuta sulla serata: solita ironia.
Il voto fu unanime: un po’ di riposo e domani avremmo iniziato il nuovo giorno con maggior vigore!
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.