“Prima accarezza la mia coscia poi sale fino a trovare e ad afferrare l’oggetto del desiderio…”
Il pranzo si è consumato velocemente, non era lo scopo del nostro
incontro ma è servito come momento per rompere il ghiaccio e per verificare assieme le affinità e quella necessaria attrazione fisica che è imprescindibile per condividere certe trasgressioni.
L’empatia si è creata da subito e nessuno dei quattro manifesta imbarazzo o disagio.
Carla e Luca hanno fatto un bel po’ di chilometri per raggiungerci, ma soprattutto hanno dovuto abbattere una pesante barriera che li ha sempre fermati sulla soglia tra le loro fantasie ed il riuscire a metterle in pratica.
Lea ed io non siamo certo una coppia di “scambisti seriali”, diciamo che negli ultimi anni ci siamo tolti le nostre curiosità ma trascorriamo spesso diversi mesi senza che la cosa ci venga neppure in mente perché di fondo siamo molto soddisfatti ed appagati della nostra relazione anche dal punto di vista sessuale.
Ed è proprio questa possibilità di gestire le nostre “voglie”, che le rende uniche. Non sentiamo l’esigenza della trasgressione, non nasce da momenti di noia o insoddisfazione ma dalla voglia di uscire ogni tanto dal quotidiano e regalarci quella scossa di adrenalina che comunque ha sempre contribuito a rafforzare ulteriormente la nostra intesa ed il nostro rapporto.
Carla e Luca hanno percepito questo nostro essere, e forse si sono sentiti rassicurati proprio per questo, decidendosi ad incontrare una coppia di “sconosciuti” per un incontro in cui nulla debba essere scontato ma allo stesso tempo nulla sia precluso a priori.
Ci spostiamo nello studio dove è allestita un’accogliente sala massaggi.
Lettino professionale, teli, oli essenziali e tanti accessori per creare il giusto ambiente rilassante.
Carla che da sempre ha la passione per il massaggio, inizia a fare un sacco di domande e ad informarsi sul genere di trattamenti a disposizione dei fortunati avventori.
L’occhio poi cade sulle pietre laviche nere, lucide, arrotondate, invitanti già al solo sguardo.
Si decide così rapidamente per una dimostrazione del trattamento “Hot Stone Massage” anche perché il termine “hot” appare il più adeguato per la situazione che si sta venendo a creare.
Per questo massaggio, non è indispensabile l’uso del lettino, possiamo anche metterci più comodi su un letto, e detto ciò Lea apre un ampio divano letto sul quale stende un lenzuolo pulito.
Lo scalda pietre è acceso così come lo scalda olio, nella stanza c’è un bel tepore, Lea accende diverse candele e poi abbassa gli scuri creando un’atmosfera molto intima.
A questo punto le due signore spariscono in bagno per prepararsi, io invito Luca a mettersi in libertà e gli offro una leggera tea shirt da indossare al posto della camicia per evitare di sporcarla. Leviamo scarpe, calzini e pantaloni ed indossiamo le due magliette nere , sembriamo due addetti di una spa, veramente molto professionali, ma solo a mezzo busto.
Verifico che le pietre siano in temperatura, l’olio sufficientemente caldo ed impartisco alcuni suggerimenti a Luca affinché mi affianchi durante il trattamento.
Per la colonna sonora ci accompagna Mark Knopfer con le sue melodie ed i suoi virtuosismi, sono andato a colpo sicuro conoscendo i gusti musicali dei nostri ospiti.
Arrivano le signore.
Sono avvolte ciascuna in un ampio asciugamano, chiudono la porta e nella penombra della stanza raggiungono il letto lasciando cadere a terra il telo per sdraiarsi affiancate in posizione prona.
Con Luca ci guardiamo vicendevolmente colpiti da questo ingresso di per se così semplice e naturale, ma in realtà molto intrigante considerata la poca confidenza.
Le ragazze tra loro sembrano essere già buone complici, Lea conosce bene i miei trattamenti e sicuramente avrà dato qualche ragguaglio a Carla per prepararla e per darle sicurezza.
Entrambe indossano solamente un piccolo perizoma di carta che nella penombra della stanza sembra praticamente invisibile.
Invito Luca ad inginocchiarsi sul letto vicino a Carla e faccio altrettanto posizionandomi vicino a Lea. Quindi inizio a distribuire un po’ di olio caldo sulla schiena di entrambe e poi invito Luca ad osservare i miei gesti ed a cercare di ripeterli sulla sua compagna.
La sensazione dell’olio caldo sulla schiena è meravigliosa, scalda e rilassa, e Lea si lascia scappare qualche leggero mugolio di piacere.
Carla a questo punto si solleva sugli avambracci e si volta verso di noi esclamando: “non è giusto, voglio io il massaggiatore esperto”, Lea sorride e le da ragione, chiedendo a Luca se sia d’accordo ad effettuare il cambio.
Luca sul momento rimane un po’ spiazzato, a me intanto è caduto l’occhietto sul seno che Carla, sollevandosi sugli avambracci, ha mostrato inavvertitamente distraendomi.
“D’accordo” , risponde Luca, “sempre che Lea sia disposta a subire le mie manovre maldestre abituata com’è alle mani di un professionista.. “
Lea ride divertita ed annuisce.
Presa posizione versiamo nuovo olio caldo sulla schiena di entrambe e cominciamo una lenta oleazione con ampi cerchi a mano piena.
La schiena di Lea è molto bella, la conosco a memoria, quella di Carla è comunque simile, molto sinuosa e la pelle liscia reagisce bene alle manovre e i suoi muscoli rapidamente si rilassano.
Luca non sembra in difficoltà, anzi, appare disinvolto e sembra prenderci rapidamente gusto.
Oliamo bene collo, cervicale, spalle e piano piano scendiamo ai fianchi.
Raccomando a Luca di essere leggero nella zona lombare, quindi scivoliamo rapidi sui glutei senza fermarci, per scendere alle caviglie.
Altro olio caldo e massaggiamo a mano aperta le piante dei piedi con un tocco delicato ma deciso e profondo. A questo punto porgo due pietre calde a Luca e assieme le posizioniamo sulle loro piante dei piedi.
Iniziamo quindi una lenta oleazione di tutta la gamba, salendo e scendendo con leggeri sfioramenti carezzando interno ed esterno coscia per poi raggiungere la piega dei glutei, quindi altro olio sulle natiche e manovre a ventaglio per cospargerle con un lento e profondo impastamento alternando il palmo della mano ed i pugni.
Carla sembra decisamente gradire, sono sicuro che anche Lea non abbia di che doversi lamentare.
Il massaggio dei glutei è una delle manovre antistress per eccellenza e dedichiamo diversi minuti a questa parte del corpo per poi risalire scivolando lungo la schiena fino alle spalle.
Porgo alcune pietre calde a Luca e assieme le posizioniamo in ordine lungo la colonna vertebrale di ciascuna, quindi copriamo schiena e spalle con un asciugamano.
Con altre due pietre calde, riprendiamo a massaggiare cosce e glutei con manovre lente e lunghe. Le pietre unte scivolano diffondendo il piacevole calore gradatamente e le signore a questo punto sembrano essere vicine all’estasi.
Aiuto dolcemente Carla a divaricare bene le gambe per permettermi di scivolare meglio nell’interno coscia e prontamente Luca fa altrettanto con Lea che lo asseconda docilmente.
Il silenzio regna sovrano, solo qualche sospiro di Lea e di Carla.
La pietra di taglio scivola lungo il solco dei glutei e va a stuzzicare il perineo coperto dal piccolo lembo di carta che è oramai completamente bagnato, non si sa bene quanto per via dell’olio e quanto invece per l’umidità rilasciata dai loro corpi.
Dopo una decina di minuti leviamo le pietre, ci alziamo dal letto ed invitiamo le signore a voltarsi.
Professionalmente apro l’asciugamano per nasconderle allo sguardo e Luca mi imita divertito.
Quindi copriamo il corpo di Carla e di Lea con i teli, porgo delle piccole pietre calde a Luca e ne posizioniamo una sulla loro fronte, e le altre due in ciascuna delle loro mani. Quindi poniamo una piccola pezza calda sui loro occhi ad inibire i loro sguardi.
Aiutiamo le signore delicatamente ad allargare bene le gambe scoprendole lateralmente dall’asciugamano ed iniziamo a massaggiargliele con altro olio caldo.
Manovre lente e lunghe che si insinuano dall’interno coscia fino all’inguine e sull’esterno fino alle sporgenze ossee del bacino.
Siamo fortunati, abbiamo a che fare con due meravigliosi corpi, massaggiarli è un vero piacere e le riceventi percepiscono la passione con cui eseguiamo manovre sempre più intraprendenti.
Ci alziamo, mi sfilo la tea-shirt e gli slip, Luca divertito, mi emula subito mostrando un pene già evidentemente barzotto.
Sediamo entrambi a fianco alle ragazze quindi lentamente facciamo scivolare via del tutto gli asciugamani e ai nostri occhi oramai abituati alla penombra, appaiono i loro splendidi seni, turgidi ed eccitati.
Ancora olio caldo ed ora le manovre partono dal ventre, leggere ad apertura per salire lente attraverso i seni fino alle spalle e poi ridiscendere lungo le braccia.
Noto che Luca ha smesso di emulare i miei movimenti e si sta dedicando con maggiore intensità all’oleazione dei seni di Lea i cui capezzoli sono sempre più turgidi.
Osservo Lea, ha un espressione beata, scendo lungo il suo bellissimo corpo e scopro che la sua mano ha lasciato la pietra calda e si è impugnata il ben più caldo membro di Luca serrandolo con decisione ed un lentissimo su e giù. Dal suo prepuzio fuoriesce una piccola goccia, deve essere molto eccitato dalla situazione.
Prendo delicatamente l’altra mano di Lea, lascio cadere il piccolo sasso caldo e la sposto fino ad appoggiarsi sul ventre di Carla.
Lea sorride sormiona, e non ritrae la mano, Carla ha un piccolo sobbalzo e appena sente le mie mani tornare a massaggiarle le braccia ed i seni, intuisce che la terza mano non possa essere la mia ed emette un piccolo gemito di piacere rilassando i muscoli del ventre che si erano improvvisamente tesi.
La carezza di Lea è leggera, pudica, superficiale, ma capace di trasmettere calore e sensazioni forti a Carla che a sua volta lascia cadere la piccola pietra e con la mano viene a cercare il mio corpo.
Prima accarezza la mia coscia poi sale fino a trovare e ad afferrare l’oggetto del desiderio.
Luca osserva un po’ combattuto tra gelosia e piacere, offuscato da strane e nuove sensazioni si lascia condurre dall’istinto e porta l’altra mano di Carla sul ventre di Lea in maniera che possa ricambiare le dolci carezze.
E’ un momento magico, tutto l’ambiente è ovattato, l’eccitazione sale ed i corpi si trasmettono mille piacevoli sensazioni.
Dopo diversi minuti l’eccitazione sale, faccio cenno a Luca e ci scambiamo rapidamente di posto, sfiliamo delicatamente i due perizomi ed allargando dolcemente le gambe delle nostre compagne proseguiamo il massaggio iniziando a leccare ciascuno la propria compagna.
Lea è la prima a raggiungere l’orgasmo dopo pochi minuti, prende la mano di Carla e la stringe forte mentre Carla a ruota si abbandona ad un orgasmo quasi soffocato che sembra interminabile.
Lea si riprende, scopre gli occhi, le si è tappato il naso, ha l’espressione sconvolta ma beata.
Si mette seduta un attimo, quindi invita Carla ad alzarsi per lasciare coricare me e Luca.
Non ce lo facciamo ripetere due volte, ci sdraiamo supini fianco a fianco e Lea copre ad entrambi il viso con due piccoli asciugamani.
Le sentiamo ridere divertite, l’orgasmo si è portato via la tensione ed ora sono decisamente più sciolte. Sento Lea che si siede a carponi sulle mie gambe ed inizia a massaggiarmi il petto scendendo lentamente verso l’inguine.
Le mani lo sfiorano per un attimo, ma, non sono poi così sicuro che siano le mani di Lea, anzi.
Il movimento con cui si prende cura del mio amico è comunque molto eccitante e questa incertezza contribuisce ad un’erezione ancora più evidente.
Ma si, deve essere Lea. ….O forse no ?
Si sentono di nuovo risatine soffocate, un po’ di movimento e poi mi sento avvolgere dal calore di una bocca calda e dalla carezza di una lingua sapiente, mi sento avvampare per qualche minuto poi nuovamente solo la mano che va su e giù.
Sento Luca che si lascia scappare un “ommioddio…” sorrido incuriosito ma resisto dal levare l’asciugamano per vedere cosa stia succedendo accanto a me.
Lo intuisco da li a poco, quando entrambe le bocche iniziano a saziarsi di me.
Alternativamente leccano e succhiano lo scroto mentre l’altra bocca si dedica all’asta. Le ragazze hanno deciso di stupirci con effetti speciali.
Ancora una breve pausa e questa volta sento calarsi su di me a smorza candela Lea, o Carla?
Difficile capirlo, l’anfratto è caldo, completamente fradicio e sembra risucchiarmi in una danza impazzita, rinuncio a pormi la domanda e mi godo il momento assecondando col bacino i suoi movimenti.
Qualche minuto, ed avviene il “cambio”.
Nuovamente questo meraviglioso caldo avvolgimento. Lei si cala molto lentamente sembra che non abbia una fine. Poi parte un ritmo che ben riconosco, le accarezzo le cosce e cerco il suo seno.
“Lea, sei tu amore…”
Lea solleva il telo dal mio viso, mi guarda con un sorriso malizioso e mi dice “bravo amore, indovinato!”
Mi bacia dolcemente sulla bocca che non riesco a dischiudere perché a quel punto mi lascio andare in un lungo e copioso orgasmo mentre lei riempie il mio volto di piccoli baci.
Per un attimo mi dimentico dei nostri ospiti che a loro volta stanno vivendo il “loro momento” di intimità. Anche Luca è venuto, quando mi volto a guardarli ci stanno osservando abbracciati e sorridenti. Istintivamente allungo una mano ad accarezzare con il dorso delle dita il seno di Carla e poi fino a stringere la mano di Luca.
Ci facciamo tutti una sonora risata e restiamo a coccolarci sfiorandoci, ognuno abbracciato al proprio partner.
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