“Mi muovevo con Daniela come se lei fosse la mia compagna ; di conseguenza Marzio faceva altrettanto con Patrizia…”
Si era fatto molto tardi, era ora di ritirarsi . A malincuore
lasciammo i nostri amici, amanti e ce ne tornammo nella nostra casetta. Arrivati a destinazione, ci spogliammo e senza neppure sciacquarci, anche per non toglierci il sapore della bella e piacevole serata , sulla nostra pelle. Ci mettemmo subito sotto le coperte. Eccitato, ripensando all’accaduto e complice la visione del corpo nudo di Patrizia , ancora sprizzante di voluttà , ebbi una tempestiva erezione spontanea; lei nel vederlo bello irto e pronto a ricominciare, senza indugio iniziò a carezzarlo dolcemente , fino a portarselo tra le labbra ed aspirarlo tutto, assaporando il dolce sapore ancora presente della fica di Daniela. Mentre si cimentava nel vigoroso pompino, mi portai con la bocca sulla sua vagina ancora imbrattata di umori misti a sperma ingurgitando e degustando tutto il suo gusto acre e salato. Più la leccavo e maggiore era la quantità di liquido che produceva. Mi dovetti arrestare per asciugarle gli umori, tanto la sua vagina ne era zuppa ed impastata. Lei intanto succhiava a piena bocca il mio cazzo aumentando il ritmo per accogliere altra calda sborra. Non la feci attendere molto , placai la sua bramosia nel momento in cui godeva pure lei ,mi svuotai completamente le palle facendola quasi strozzare. Ci addormentammo esausti ma appagati . Durante la notte sognai Patrizia che veniva scopata da più uomini; l’avevano messa a quattro zampe ed a turno la trafiggevano entrando prepotentemente nella sua vagina , visibilmente dilatata dal continuo movimento di avanti e indietro . Vedevo i poderosi cazzi poggiarsi tra le sue cosce per venire risucchiati dalla sorca famelica. Sparivano dentro di lei facendola ogni volta sobbalzare di piacere. Uno dopo l’altro le sborrarono sulla schiena, inondandole tutto il corpo, di appiccicoso sperma. Non contenti, oltre a farsi pulire con la lingua , il cazzo gocciolante di sborra ed umori vaginali, iniziarono a pisciarle in addosso. Mi svegliai di soprassalto, non si trattava di un sogno ma di un incubo; la mia bella mogliettina umiliata e trattata come un troia . Il mio cervello di marito premuroso, respingeva quel tipo di trattamento; il mio cazzo al contrario era duro e turgido,tanto che lo presi in mano ed iniziai a masturbarmi, mi avvicinai alla mogliettina ancora al primo sonno e dopo averle sollevato la camicia da notte e tastato il suo corpo caldo le sborrai tra le chiappe e la schiena, impiastricciandola tutta. Patrizia si alzò di buon ora e subito, si infilò nella doccia. Quando entrai in bagno, aveva già finito ed in accappatoio, si strava asciugando i capelli. Non avrei disdegnato scoparmela di prima mattina, sotto un bel getto caldo e corroborante di acqua . Usciti dal bagno ci dirigemmo in cucina per fare colazione. Tra un biscotto e l’altro, mi rimproverò di averla importunata ed imbrattata durante la notte. Le motivai le ragioni del mio gesto, raccontandole il sogno o incubo notturno. Passarono i giorni e finalmente arrivò il momento della partenza con i nostri amici. Ci trovammo nel posto prestabilito e dopo una bella colazione al bar ci mettemmo in viaggio. I chilometri non erano molti, quindi potevamo procedere senza fretta e principalmente a velocità moderata, evitando corse inutili e pericolose per noi e per gli altri. Dopo circa un oretta eravamo a destinazione. Parcheggiate le auto nel piazzale antistante l’abitazione, ci dirigemmo verso l’appartamento. Dopo aver aperto tutte le finestre per arieggiare, preparammo una lista per andare al supermercato a fare la spesa. Il nostro programma o intento , era basato sul puro e salutare relax. Non vi erano più tempi, i vari cellulari erano stati volutamente spenti, tutto doveva scorrere secondo le nostre esigenze non legate ad orari o impegni. Tre giorni di pace ed amore, con l’unica preoccupazione, di mangiare bene e praticare del buon sesso, appagando a pieno i nostri sensi. Prima di uscire Marzio prese Patrizia e stringendola la baciò con ardente passione. Per non essere da meno Daniela mi strinse, cacciandomi la sua bella linguetta tra le fauci. Di lì a poco il bacio era degenerato in una vera e propria pomiciata. In breve mi trovai sul divano sdraiato a farmi succhiare il cazzo; Patrizia appoggiata con le tette spiaccicate sul tavolo, i pantaloni e gli slip abbassati, si stava facendo scopare da Marzio che la pompava con vigore. Guardando mia moglie mentre prendeva il cazzo dell’estraneo, mi venne un idea folgorante: per i giorni che seguivano ci saremmo scambiati le mogli non nel letto ma in tutte le faccende quotidiane. Patrizia avrebbe dormito con Marzio riposato il pomeriggio con lui , condiviso il bagno e tutta la sua intimità. Fui subito appoggiato all’unanimità; il nuovo gioco metteva di buon umore e divertiva . Dopo aver fatto la spesa ed aver mangiato ci andammo riposare ognuno nella propria camera, però con le nuove regole. Io mi ritirai con Daniela e Marzio con Patrizia. Il bagno era uno solo, però questo non creò problemi. Ci eravamo imposti per svago di eliminare tutti i pudori di qualsiasi tipo; quindi nessun problema ,se mentre uno si lavava la faccia, l’altro andava al gabinetto. La sera stessa proposi all’allegra compagnia di andare in un locale notturno ,di un mio amico, al quale avevo curato la realizzazione del sito su internet. Fui molto generico sul tipo di locale; Arrivati a destinazione parcheggiammo la vettura e ci avviammo verso l’ingresso. Suonammo e subito fummo ricevuti proprio da lui,Franco. Dopo avergli presentato genericamente i miei amici , lui si offrì di mostrarci il locale , straripante di gente. Nella grande sala al piano terra vi erano diversi tavolini, attorno ad un basamento ellittico luminescente, dove alcune ragazze ballavano in topless, dimenandosi senza sosta, intrattenendo gli ospiti, come li chiamava lui . Continuando il giro, ci fece vedere delle camere, ove un numero considerevole di persone, si dava molto da fare nel praticare sesso. Non avevo avvisato i miei amici,moglie compresa che si trattava di un club privè; luogo di scambio di coppie. Dopo avermi consegnato dei crediti,( all’interno del locale era interdetto l’uso dei soldi) per poter acquistare bevande e quant’altro. Si congedò da noi augurandoci una buona serata. Mi muovevo con Daniela come se lei fosse la mia compagna ; di conseguenza Marzio faceva altrettanto con Patrizia. Girando per lungo e per largo, alla fine ci accomodammo in un salottino limitrofo alla grande sala; il rumore era attutito e l’atmosfera più riservata. Con Daniela iniziammo a girare per le varie stanze lasciando i nostri amici soli. Tra le varie stanze ne trovammo una di nostro gradimento; un letto tondo con attorno alcuni ragazzi ed un numero minore di ragazze tutti rigorosamente nudi. Dopo esserci alleggeriti degli indumenti, ci buttammo sul letto ed iniziammo avvinghiati l’uno all’altra ad abbandonarci in piacevoli e maliziose effusioni. Poco dopo ero sopra di lei, che la scopavo con movimenti lenti ma decisi. Mi sentivo osservato mentre entravo ed uscivo dalla sua fica. Educatamente , i ragazzi iniziarono a palparla aumentando il piacere e facendole sentire i loro cazzi duri. Da sotto con le mani li aveva presi e dolcemente li stava masturbando. Mi tolsi dalla donna e mi alternai con il lui una coppia poco distante. Dopo aver sostituito il profilattico ,entrai nella sconosciuta ed iniziai possederla con ardore. Daniela era stata posizionata alla pecorina ed il giovane la stava prendendo con una foga inaudita facendola fremere di piacere. Per non farsi mancare nulla un altro ragazzo, la stava penetrando nella bocca. Osservando Daniela tra i due maschi, notai con la coda dell’occhio dietro di me, una femmina che si accingeva leccarmi le chiappe , puntando speditamente al buco del culo. Una la stavo scopando e l’altra mi stava diligentemente facendo un bidet con la lingua. Sborrai dentro la donna riempiendo il preservativo. Estrassi il cazzo e feci bere la mia sborra alla bella sconosciuta. Mi soffermai a guardare Daniela ancora in preda alle fameliche spinte dei due uomini ; non ci volle molto che i due conclusero la loro performance allontanandosi dal corpo della donna, per fare posto ad altri due maschietti ben messi e desiderosi di sfondare la femmina, vorace di sesso. Accasciato sul lettone con il cazzo moscio mi riposavo, pensando alla mia mogliettina e a cosa la seratina le avesse riservato; a quanti cazzi avesse preso dentro di se e se la cosa l’avesse appagata. Nel mentre i maschi si susseguivano a turno svuotandosi nella bella Daniela. Fatto il pieno, si alzò e prendendomi per mano mi portò da dove eravamo venuti, cercando di riunirci ad i nostri amici; non trovandoli iniziammo cercarli per il locale. Nel mentre che giravamo fui fermato da Franco, il quale mi informò dove avremmo potuto trovare Marzio e Patrizia. Ma questo fa parte di un nuovo ed eccitante racconto………
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