“Sento sussurrare all’orecchio
– “Sei un vero bignè…”
(per gentile concessione di amici in A69)
Da quando ho conosciuto
quello che è poi diventato mio marito ho sempre condotto una vita integerrima, casta, mai accettato la corte di colleghi di lavoro o altri, insomma una puritana completa. Ma passati i miei primi 40 anni le cose sono cominciate a cambiare.
Mio marito iniziò a guardare le altre con occhi diversi, nonostante io abbia ancora una bella siluette.
Mi sentivo offesa.
Lui mi confesso che su siti di scambisti aveva notato che molte coppie oggi fanno lo scambio, ma balzava ancor di più agli occhi quelle che cercavano singoli per un ménage a tre………….
Le prime parole furono “vai a farti f#####e”, ma passarono due settimane e mio marito mi propose di uscire, come quasi tutti i sabato sera, per andare in un locale di tendenza a Milano. Acconsentii invogliata dalla novità.
Curai il mio look: gonna a meta coscia, camicetta vaporosa con decolté, calze nere fumé giovanili. Insomma una donna da guardare e palpare!
Mezz’ora di macchina e arrivammo al parcheggio del locale. All’ingresso siamo accolti da una signora bionda con un sorriso accattivante, la quale invita entrambi a compilare un foglio, spiegandoci che se, alla fine della serata, il locale è di nostro gradimento ci fa la tessera, così le prossime volte entreremo senza attendere. Entriamo.
All’interno luci soffuse, musica morbida, già alcune coppie sedute su divanetti accanto a bassi tavolini, che chiacchierano in atteggiamento molto intimo guardandosi attorno.
CI sediamo e subito chiedo a mio marito:
– “Ma non e che qui si fa sesso?…”
La risposta fu semplice ma al contempo sincera:
– “Sì , questo è un locale per scambisti ma, e lo sottolineo, non si deve obbligatoriamente farlo.Sì può stare seduti di qua, bere ed ascoltare musica, oppure dopo la mezzanotte aprono “l’antro dello scambio” e lì tutto e lecito, purché voluto. Quindi puoi anche rifiutarti se non ti va.”
– “E tu?…”
– “Io se vuoi vado e faccio, se non vuoi sto qua con te…”
Arriva la mezza notte ed il portoncino si apre. Alcune coppie alla chetichella lo oltrepassano e anche alcuni maschi soli, che erano entrati sedendosi al bancone a bere, oltrepassarono il portale…
Ma la curiosità è femmina… ed io femmina sono!
Con una fifa in corpo ma spavalda dico a mio marito
– “Facciamo un giro, ma solo a vedere cosa succede, poi io me ne torno di qua.”
La luce all’interno del secondo locale era ancor più soffusa, separé con tende in pizzo semi trasparente velano chi sta dentro i cubicoli. Coppie che girano abbracciate o con mani che frugano qua e là. Uomini soli che tampinano le copie… Uno spettacolo strano, ma che mi fa torcere le budella e … o cazzo ho la fica bagnata!
Mi sta colando qualcosa sulle gambe… eppure mi sono appena passate … non ho pipì da fare… Mi appoggio al muro mentre mio marito mi sta davanti di schiena e, con indifferenza senza farmi notare, mi tocco… è umido… porto la mia mano alla bocca… è salato …
L’umore della mia fica lo conosco bene.
– “Mi sta facendo uno strano effetto questo posto, ma che mi prende io sono… ma dai non pensiamo male…“
Riprendiamo a girare. Una coppia in età avanzata come noi ci osserva. Lei ammicca, poi lasciva bacia il suo uomo. Lui mentre la limona, la palpa dietro sollevandole abbastanza la corta gonna da farci vedere il culo, morbido e rotondo, di lei.
Sono incantata dalla scena. Mio marito mi accarezza con voluttuosità, senza eccedere troppo.
Loro si inoltrano in un cubicolo e si distendono sul letto. Io mi appoggio alla parete con mio marito sempre davanti, che guarda quel poco che la luce soffusa permette…
All’improvviso sento una mano che mi sale sulla coscia e piano piano arriva la dove tutti agognano… Strano mio marito si tocca e con l’altra mi palpa il culo… no,una terza mano!
Mi giro e intravedo un volto distinto che aspetta un mio assenso… Non dico nulla, la mano riparte arrivando al minuto tanga… Delicatamente, ma con decisione, insinua la mano… In meno che non si dica, arriva al taglio centrale del mio corpo ed inizia ad esplorare la fessura, che stranamente sento colare ancor più…
Sento sussurrare all’orecchio
– “Sei un vero bignè… ripieno di liquore… Vuoi farmelo assaggiare?”
Io non rispondo e quello lo prende per un assenso; si inginocchia, mi alza la gonna e insinua la lingua nella fica spostando il tanga, che per altro era già umido.
Il lento salire e scendere della lingua sul grilletto mi fa godere, producendo una abbondante scivolata di liquido sulle mie cosce…
Oltre alla lingua ora sento due dita entrare di forza e stimolarmi internamente… Io allargo le gambe lasciandolo fare, mentre mio marito si avvicina alla coppia. Il tipo si alza prendendomi per mano e mi invita sul lettone nel cubicolo a fianco.
Entriamo e con decisione chiude la porta lasciando tutti fuori. Senza proferire parola mi mette la lingua in bocca. Il gusto della fica lo sento, mentre la mano di lui stropiccia la mia fica facendola colare ancor più. Poi sento un coso duro contro la pancia: lo tocco … è un bel pezzo di carne già duro…
Con decisione mi spinge la testa in basso mettendomi davanti alla sua cappella, larga, dura e liscia, molto più larga del tronco a cui appartiene… Un vero fungo!
Senza pensarci troppo inizio a succhiarlo. Infilo la lingua nell’orifizio da cui esce la minzione. Il gusto acre mi stimola a toccargli le palle… Le sento dure e gonfie. Le strizzo delicatamente e lui mi regala una goccia di umore, che assaporo con la lingua.
Mentre l’ingoio, lui con fare deciso lo stacca dalla mia bocca e mi spinge, delicatamente, sul letto. Mi toglie la gonna, il tanga, la camicetta e il reggiseno, lasciandomi solo le calze e le scarpe. Per nulla imbarazzata lo osservo spogliarsi: la visione del corpo nudo di un altro maschio mi eccita…
Ma sono impazzita!…. Nuda, davanti ad un uomo nudo, col cazzo in tiro, che non è mio marito?!…
Mi invita delicatamente a girarmi… Mi mette in ginocchio ed inizia a leccarmi la fica da dietro, lentamente, come lentamente sale dalla fica al culo, soffermandosi sul foro anale, procurandomi un intenso brivido di piacere…
Per alcuni minuti mi propina un trattamento di lingua con vari inserimenti delle dita in fica, cercando di forzare il mio forellino posteriore.
La stimolazione mi sta fendo colare…. colare… colare di brutto …
Credo che il lenzuolo sotto sia ormai bagnato fradicio… Poi sento la lingua staccarsi. Alcuni secondi, in cui mi rilasso, in attesa del proseguo tenendo la testa sul cuscino e il culo in aria…
Ho lo stomaco in subbuglio. Le sue mani si appoggiano ai fianchi palpandomi con voluttà, andando sino alle tette. Sento il suo coso duro contro le chiappe… La mia libidine esplode!
Gli prendo in mano il cazzo duro come il marmo… Lui senza chiedere, me lo abbocca alla fica e con un colpo secco e deciso mi penetra sino alle palle, strappandomi un gridolino di piacevole dolore…
Il contatto della sua punta contro il mio utero mi fa urlare dal piacere. Attende qualche secondo, poi inizia a spingere con forza, poi si ritira per rientrare con ancor più foga. Il tocco della sua punta sul mio utero mi strappa continui gridolini di piacere, che non fanno altro che invogliarlo a sbattermi ancor più forte, quasi con ferocia…
Il martellamento continua, perdo la cognizione del tempo godendo del piacere della violenta scopata…Mi ritrovo ad incitarlo a darmi il suo cazzo più forte dentro la mia figa:
– “Dai scopami forte, fammelo sentire sino in fondo…”
Lui aumenta il ritmo delle bordate e mi fa sentire le palle sbattere contro di me…
Sento colare della saliva sul buco del culo… Un dito mi penetra deciso, strappandomi un nuovo mugolio di piacere… Sento che lui si ferma dentro la fica, la cappella che pulsa, ma non viene ancora…
Lo sento uscire piano piano e strusciare la gonfia cappelle fino al grilletto, risalire sino all’ano e ridiscendere piano piano: un tormento di piacere immenso!
Risale piano piano, indugia sull’orifizio della fica che tenta di risucchiarlo dentro, ma lui si ritrae e sale sino all’ano, che al momento è rilassato dall’intenso piacere che lo struscio gli provoca. Sento la punta soffermarsi senza premere… con la mano lo fa roteare… mmmm, che stimolo…
Sento qualcosa di liquido cadere tra la cappella ed il buco del culo. Poi mi prende per i fianchi e con selvaggia decisione me lo spinge nello sfintere facendolo entrare con forza bruta…
Cerco di scappare in avanti, ma lui mi trattiene per il fianchi ed inesorabilmente lo fa entrare tutto dentro. Quando sento le palle sbattermi sulla fica capisco che è arrivato sino in fondo!…
Il dolore che provo annebbia il piacere. Lui si ferma in attesa che mi riprenda. Mi ritorna il fiato… Lui si toglie deciso per poi riaffondare immediatamente, fermandosi quel tanto che basta per ripetere l’operazione più volte… dentro fuori, dentro fuori, dentro fuori…
Ormai il foro ha ceduto alla violenza e lo accoglie senza problemi; il dolore ha lasciato il posto al piacere… Sento l’ano lubrificarsi al contatto del cazzo e mi ritrovo a supplicarlo di spingere forte, sempre più forte, di rompermi senza pietà. Interminabili minuti di andirivieni mi fanno godere come mai ho goduto.
Ad un tratto lo sento urlare mentre mi sborra dentro, tremando per l’intensa degli schizzi… Sento per alcuni minuti la sua cappella contrarsi dentro il mio sfintere mentre scarica il suo denso e caldo liquido, che sento arrivarmi alle budella come un clistere di sborra calda…
Finito di venirmi dentro, lui si accascia sulla mia schiena baciandomi il collo.
– “Grazie sei una vera troia da letto; grazie per la bella scopata e la magnifica inculata, una delle poche che mi sono gustato bene, spero in altre serate…”
Si ricompone… Mi bacia e se ne va, lasciandomi spossata dal piacere con un rivolo di sborra che esce dal mio buco ormai rotto e slabrato…
Dopo poco entra mio marito:
– “E pensare che non volevi venire. Alla fine ti sei divertita più di me porcona!”
Ecco come sono diventata zoccola in una normale sabato sera.
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