“Per poter risparmiare sul costo del viaggio, ho deciso di fare uso di uno dei tanti siti di car sharing presenti in giro per internet, così facendo avrei…”
Salve, mi chiamo Stefano, ho 21 anni e studio a Roma da
fuori sede, essendo nato nel Salento.
La storia che sto per raccontarvi è avvenuta proprio lo scorso weekend, mentre ero in viaggio per tornare a casa mia per una settimana di “vacanze”, prima dell’ inizio della mia sessione estiva di esami.
Per poter risparmiare sul costo del viaggio, ho deciso di fare uso di uno dei tanti siti di car sharing presenti in giro per internet, così facendo avrei risparmiato circa una 60ina di euro sul costo totale, anziché scendere col treno. MI metto a scorrere un po’ di annunci, filtrandoli per feedback, costo , tipo di auto e disponibilità al discorso dell’ autista. La scelta cade su una ragazza 30enne di roma, che fa lo stesso e identico mio tragitto. Decido di contattarla e mi accordo con lei per il viaggio; saremmo partiti di prima mattina in modo da evitare il traffico a Bari e da poterci organizzare per poter uscire con gli amici la sera stessa. Attendo trepidante l’ arrivo del venerdì che invece sembra non avere fretta a giungere in tempi brevi. L’ incontro è fissato in un punto di ritrovo
comune a molti viaggiatori ed io, per non arrivare in ritardo, decido di stare lì almeno una mezz’ora prima dell’orario pattuito. L’ansia è tanta, ma anche l’ emozione di fare un viaggio con una perfetta sconosciuta e,non vi nascondo, che in cuor mio speravo che fosse almeno una bella ragazza, per cui, complice anche l’ erezione tipica di noi maschi di prima mattina , avevo già fatto volare il mio pensiero.
Arrivo al punto di ritrovo, so che ha una renault cangoo camperizzata color panna, quindi non mi è difficile trovarla
in mezzo al traffico selvaggio di Roma; scende, ci presentiamo, baci sulla guancia , metto la valigia nel bagagliaio e ci incamminiamo. In fondo n fondo non è proprio bruttissima, ma mi poteva andare meglio. Dopo un po’ che abbiamo iniziato a viaggiare, mi avvisa che gli altri passeggeri che avremmo dovuto prendere lungo il tragitto,avevano disdetto all’ultimo momento; questa era musica per le mie orecchie e per la mia fantasia, tant’è che laggiù qualcuno decide di mettersi sull’attenti quasi all’istante. Cerco di coprirla con la borsa del computer che mi ero portato con me e per il momento ci ero riuscito, ma le prossime volte mi resi conto che avrei dovuto fare più attenzione, anche perché i bermuda, già leggermente stretti, non fanno nulla per darmi una mano a nascondere il soldatino con tutto l’ elmetto (premetto di non avere un mostro tra le gambe, anzi..). Il viaggio prosegue tranquillo anche grazie all’aria condizionata che mitiga la temperatura molto calda che ci sarebbe stata altrimenti. Verso metà strada lei propone una sosta per sgranchirci un po’ le gambe ed eventualmente andare in bagno e prendere un caffè. Terminiamo la sosta e,arrivati nei pressi della macchina, mi chiede se avessi voluto prendere il timone e proseguire verso il nostro amato Salento. Accetto volentieri, anche perché lo considero un attestato di fiducia nei miei confronti; esco dalla stazione di servizio e riprendiamo il viaggio. Ora lei è diventata più spigliata, parliamo del più e del meno, addirittura di fidanzate e fidanzati, del loro essere stronzi e bastardi, alle volte. Paliamo talmente tanto che il discorso cade sull’ argomento sesso, sulla società attuale e di come le ragazzine rimangano sempre più giovani incinte. Questi son discorsi che non fanno bene a chi è in astinenza da un bel po’ e non vede una donna nuda dal vivo da circa sei-sette mesi, così ecco che siamo di nuovo punto e daccapo, ma stavolta non ho modo per nascondermi e lascio tutto in mano al caso, sperando che lei non se ne accorga, anche se, bisognava avere davvero una miopia grave,per quanto fosse evidente. A un certo punto la vedo girare un po’ per l’ auto, come se stesse cercando qualcosa, e infatti mi dice di non trovare più il suo cellulare. Accosto alla prima piazzola di sosta e iniziamo a cercarlo insieme: io sempre seduto al lato guida e lei a quello del passeggero, tutto ad un tratto butta la testa in direzione delle mie gambe per guardare meglio sotto ai pedali, ed è qui che si accorge, o fa finta di farlo solo ora (non lo so) ,della mia erezione. Mi mette una mano sul pacco e inizia a massaggiarlo lentamente senza guardarmi in faccia, mentre io, sempre più rosso in viso, non so cosa fare. MI prendo d’ animo e decido di massaggiare allo stesso modo i suoi seni da sopra il vestito leggero accorgendomi dei suoi capezzoli già duri come chiodi. Lei è una ragazza un po’ in carne, come me, e il seno è quello che ne ha giovato di più. Lascio a lei l’ azione e inizia ad aprirmi la zip e a estrarre il pene dal glande già violaceo per l’ eccitazione accumulata fino a quel momento. Inizia una lenta masturbazione, su e giù con la mano destra, chiudo gli occhi cercando di non pensare a quello che sta succedendo e quindi per godermi di più quel momento tanto bello quanto insperato. Ma duro poco, circa una decina di minuti, e poi erutto , andando a colpire un po’ ovunque: mano, polso, volante e qualche schizzo finisce anche sul parabrezza. Lei con un sorrisino prende una salviettina dal porta oggetti e inizia a pulire, mentre io metto al suo posto il pene. Un particolare mi stava sfuggendo, ossia che non aveva pulito gli schizzi sulla mano e sul polso; faccio in tempo ad accorgermi che lo stava facendo con la lingua…
Spero abbia fatto cosa gradita a raccontare quest’avventura che mi è capitata, sono graditi commenti e critiche, ma soprattutto voti 😀
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