“”Ciao Max Tutto bene?!”, mi disse l’uomo che sembrava raggiante e liberato da ogni tabù”Tutto bene Michele”, risposi io mentre entravo in macchina con lui…”
Mi chiamo Max e sono, come la maggior parte delle persone di
questo inizio secolo, un grande fruitore di internet e dei suoi tanti e disparati servizi. Sin dal 1999 mi sono accorto che, grazie alla rete e agli annunci che si trovano in essa, molte persone si propongono per scambi di coppia, rapporti a tre e Gang Bang Insomma un supermercato del sesso in cui puoi trovare ciò che si desidera e, nello stesso tempo, si può venire in contatto con numerose persone che possono far tramutare in realtà i tuoi sogni più libidinosi Dopo aver preso dimestichezza con password, account, link, newsgroup, e username mi sono gettato a capofitto nel trovare prima e nel rispondere poi ad annunci in cui donne o coppie di coniugi ricercavano singoli. Nel giro di qualche settimana di lavoro certosino, in cui avevo inviato decine e decine di e-mail, sono stato contattato da una coppia scambista di una città pugliese vicina. Dopo i primi contatti via e-mail, abbiamo deciso di tagliare la testa al toro e ci siamo incontrati. Il primo appuntamento non potrò mai dimenticarlo: innanzi a me trovai una coppia 40 enne che, anch’essa alla prima esperienza, era piena di dubbi, incertezze e perplessità Dubbi, incertezze e perplessità che vennero fugate poche ore dopo sul divano di casa di questa coppia quando io e il marito impalammo la signora come un capretto! Numerose persone contattate e molti “successi” nel carniere sono trascorsi da quel primo rapporto cosi entusiasmante, sin quando nell’estate del 2008, ero lì con il mio portatile che stavo navigando in un portale di fotoannunci, alla ricerca di qualche nuova coppia da incontrare, quando mi imbattei in un annuncio quasi nascosto e privo di foto. L’annuncio recitava: – Cerco un uomo, pulito, simpatico, della zona di Bari e max 45enne per svezzare mia moglie 41 enne carina, molto porca e anovergine. Firmato Michele il marito -Il messaggio francamente raccontava poco e, privo di foto esplicatica, non invogliava affatto ad un contatto preventivo, tuttavia quasi meccanicamente risposi. Nelle due settimane che passarono dall’invio della mia e-mail, non ricevetti nulla. L’attesa durò altri cinque giorni e quando avevo già dimenticato l’annuncio ecco che trovai, nel mio box di posta, la risposta del marito. Nella lettera si diceva che, con la moglie presente, voleva incontrarmi e discutere della situazione. Quindi mi dava appuntamento in un bar della città . Particolare strano è che dovevamo riconoscerci grazie ad un giornale piegato in quattro e portato sotto il braccio destro. Operazione inconsueta e strana nell’era della tecnologia in cui ci si scambia cellulari e ci si vede grazie a fotocamere digitali. Tuttavia ancora una volta meccanicamente accettavo rispondendo positivamente alla loro richiesta. L’appuntamento era alle 17:30 di un giovedì lavorativo come tanti altri. Ligio alla puntualità ero, all’ora stabilita, fuori dall’esercizio commerciale che attendevo, impazientemente, questa strana coppia. Dopo circa dieci minuti di ritardo, in cui io avevo pensato ad uno scherzo o ad un imprevisto della coppia, vidi avvicinarsi un uomo e una donna che corrispondevano alla descrizione data e, sopratutto, portavano sotto il braccio destro il quotidiano piegato in quattro. Uno sguardo, un sorriso e ..”Anna e Michele, presumo”, dissi con voce marcata e anche un pò scocciata”Si, siamo noi. Tu devi essere Max, vero?” esordì l’uomo”Fortunato di conoscervi…” risposi prontamente. Poi li invitai a seguirmi dentro il bar per degustare qualcosa di fresco. Ci sedemmo in un tavolino all’aperto e, finalmente, potei notare la donna che dovevo “svezzare”Anna 41 anni portati benino, mora, terza di seno, educata, introversa e sopratutto impacciata. La donna faceva bella mostra di se in un abitino estivo composto da una gonna nera di lanettina e da una camicetta bianca che faceva intravedere un reggiseno anch’esso bianco. Invece il marito Michele 45 anni portati malino, estroverso e molto simpatico parlava a ripetizione intavolando discorsi sulla trasformazione del clima, sull’inquinamento e sulla necessità di bloccare il traffico. Praticamente si stava parlando di tutto fuorchè di ciò che dovevamo decidere! Mentre Michele gustava il suo caffè e continuava a discernere tra argomenti che nulla avevano a che fare con il sesso, la moglie alzava, di tanto in tanto, lo sguardo e mi rivolgeva sorrisini innocenti. Un pò scocciato dalla piega che quel incontro stava prendendo (avevo preso un permesso dal lavoro per parlare del tempo?!) e tagliando la testa al toro chiesi a Michele se il sottoscritto poteva essere la persona che cercavano. L’uomo quasi liberato da quella mia domanda così diretta rispose “Si, penso che tu sia l’uomo che cerco!” l’uomo che cerco?! Nella mia mente passarono diecimila pensieri, ma quello che si fece largo tra le sinapsi celebrali sino a sfociare nelle corde vocali fu: “Ma..Anna é d’accordo sulla questione, oppure si sente ancora indecisa?!” “Certo..non vede l’ora di essere -svezzata-“, disse il marito mentre il sorriso stampato sulla bocca della moglie dette il consenso alle parole espresse dal compagno. Francamente non ero sicuro, tuttavia qualcosa di eccitante mi spinse ad accettare, per il giorno dopo, l’invito nella loro abitazione. La mattinata era trascorsa stancamente, comunque il pensiero di vivere una nuova avventura con una coppia di coniugi mi faceva sentire elettrizzato. Non vedevo l’ora di conoscere carnalmente la mia partner! L’appuntamento non era proprio vicino alla loro dimora, ma bensì sul lungomare dove sarebbe venuto a prendermi Michele alle 15:30. Nuovo permesso lavorativo e nuova scusa per essere presente all’incontro che si tenne all’ora stabilita.Le 15:30 non ancora scoccate e Michele era già li che mi attendeva..”Ciao Max Tutto bene?!”, mi disse l’uomo che sembrava raggiante e liberato da ogni tabù”Tutto bene Michele”, risposi io mentre entravo in macchina con lui. Il tragitto fù breve e nessuno dei due ebbe il tempo di parlare completamente di ciò che potesse accadere di lì a poco. L’unica informazione che l’uomo mi rispolverò e che la moglie era vergine nel culetto e che, almeno per quel giorno, non dovevo provarci “Ok, Michele non preoccuparti”, furono le uniche parole che dissi. Pochi istanti dopo eravamo sull’uscio della porta..din don..din don..din don Il portone si aprì lasciando vedere un’elegante Anna truccata di tutto punto come se dovesse andare ad una festa”Prego accomodati”, disse lei scrutandomi dalla testa ai piedi. Appena entrato Michele mi fece accomodare nel salotto e mi confidò che aveva -parcheggiato- i loro due bambini dalla mamma e che sarebbe andato a riprenderli verso le 20:30. Avevano, ovviamente, preparato tutto e quindi ci aspettava un pomeriggio di fuoco e di sesso, pensai io! I convenevoli di rito, i ringraziamenti di aver scelto il sottoscritto e un caffè servito da Anna furono il preludio al pomeriggio a luci rosse. Infatti mentre io e Anna sorseggiavamo la bevanda Michele si era allontanato. Di li a poco ritornò con una videocassetta che inserì celermente nel videoregistratore. Le prime immagini e i primi titoli di testa erano per la bella pornostar Selen che mostrava le sue grazie contornata da due possenti e cazzuti (nel vero senso del temine) maschi. La sorpresa di Anna fu palese, infatti dall’espressione sorpresa del viso, così perfettamente truccato, si vedeva che non ne sapeva nulla! Passarono pochi secondi interminabili in cui nessuno di noi tre disse una parola, Comunque ad Anna sembrava piacerle quella simpatica sorpresa perché iniziai a sentire strani mugugni “Uhmmm..ehhhh…” A quel punto Michele si avvicino alla moglie, si accucciò ai suoi piedi e le intimò di spalancare le cosce, Fui sorpreso della rapidità e della semplicità con cui iniziavamo le danze, ma non mi importava anch’io adesso sentivo il mio cazzo diventare duro. Mentre le immagini porno del film scorrevano inesorabili e sempre più eccitanti fui preso da un impulso incontrollato e mi diressi verso la coppia. Giunto vicino ad Anna con la mano sinistra le accarezzai i lunghi capelli corvino mentre con la destra mi abbassavo la lampo dei pantaloni. Mentre cercavo di far uscire il cazzo dalla patta, Anna mi fermo e candidamente disse: “Sono completamente bagnata. Questa situazione ma fa sentire imbarazzata e stupida. Ti dispiace se ci fermiamo?!” “Certo Anna”, risposi con voce delusa e scoraggiata. Poi comprendendo la situazione di estremo imbarazzo in cui si doveva trovare aggiunsi: “Vedi Anna..è normale essere titubanti al primo tentativo. E’ già accaduto altre volte di assistere ad una situazione simile..non preoccuparti..adesso calmati.” Intanto presi una sedia e mi accomodai accanto a lei. Passò qualche interminabile istante in cui i nostri sguardi si incrociarono, poi la donna parlò..”Mi dispiace..mi sento tremendamente fuori luogo in questa situazione. Mi sento eccitata, però non riesco a far cadere i miei freni inibitori.” “Non preoccuparti Anna…”, risposi con voce calma..poi la strinsi forte a me. Rimanemmo per qualche minuto in quella posizione da innamorati, poi intuendo che Anna si era rilassata le iniziai a sfiorare il seno. Poi come se nulla fosse scesi sino alle cosce e, alzata la minigonna, le toccai le mutandine che erano completamente fradice di umori. Notando che la signora gradiva le mie attenzioni, gettai l’amo per la pesca grossa..Il marpione che era in me stava tramando qualcosa di grosso! “Amore..vorrei lavarti la fica”, le dissi..e poi aggiunsi ” Mi piacerebbe farti un bidè e poi leccartela sino a preparati per una bella scopata!” “Ottima idea, Max”, disse il marito che era stato sino ad allora in silenzio. Poi rivolgendosi alla moglie le sussurò: “Dai cara non fare più la cretina e cominciamo a divertirci”Anna dopo un attimo di esitazione si alzò e prendendomi per mano mi condusse in bagno. Mentre il marito riempiva il bidè di acqua tiepida io, con molto delicatezza, levai la gonna ad Anna. Finalmente l’atmosfera si stava surriscaldando! Con altrettanta delicatezza le sfilai le mutandine nere lasciandole completamente scoperta la fica che, ad occhio nudo, sembrava ancora un pochino bagnata. Poi la feci accomodare sul bidè, mi sfilai la camicia rimanendo con il torso completamente nudo e mi abbassai accanto a lei. Ora si che si iniziava a ragionare: una donna da scopare..pensai mentre il cazzo diventava più consistente! Mentre era in quella posizione le sussurravo parole dolci e cercavo di calmarla e metterla a proprio agio, ma nello stesso tempo agivo affinché si riscaldasse l’ambiente. Infatti se con la mia mano destra le stringevo la sua (fredda e un pochino sudaticcia), con l’altra le lavavo la fica entrandole nelle grandi labbra e cercando di sensibilizzare il più possibile il clitoride. La posizione di Anna, la situazione cosi particolare (non mi era mai capitato di lavare le parti intime di una donna su di un bidè) e l’abbigliamento particolare (completo intimo nero lucido con collant neri setati comprati appositamente per l’occasione), mi avevano messo in agitazione: la patta si era gonfiata lasciando vedere la consistenza del membro. Ma anche la donna era in agitazione, infatti piccoli gemiti e sussulti ventrali mi facevano capire che si era quasi pronti per scopare”Anna, ti piace il lavoro che sto facendo?!”, le dissi con voce pacata, calma e calda. Poi proseguendo e non dandole il tempo di rispondere continuai..”Sei l’unica donna a cui abbia riservato queste attenzioni cosi intime..spero che tu le apprezzi come io sto assaporando la tua natura”Ma prima che Anna potesse rispondere, Michele esordi con una frase che mi lascio perplesso: “Vedi come ti vogliamo bene..sei la nostra donna!” In una frazione di secondo pensai che quella non era una semplice scopata, ma il principio di una relazione che sarebbe durata per molti anni. Ma quei pensieri furono ricacciati nei meandri delle mente dai gridolini di piacere che Anna ora emetteva sempre più forte come un richiamo d’amore”Ahhhh..uhhmmm…” A quel punto, era gia passato qualche minuto in cui avevo sondato ben bene la natura della donna, chiedevo a Michele di occupare il posto della mia mano e di continuare il lavoro che Anna gradiva molto. Quindi, con fare felino, mi alzai e avvicinai la patta al suo volto. Lei aveva lo sguardo di chi non capisce, ma continuando a guardarmi si avvicinò sottomessa come una donna in calore sa fare. Abbassai la cerniera, spostai gli slip e tirai fuori un cazzo viola dalla voglia, enorme e pieno di sborra. Le presi la testa e glielo infilai di colpo tutto in bocca. Non disse una parola, neanche un mugolio. Sentii il fondo della sua gola e cominciai a spingerle la nuca sempre più veloce su e giù intorno al mio cazzo. Non durò molti minuti. Quella specie di onnipotenza che avevo su di lei mi eccitava al punto che, in soli tre/quattro minuti sentii lo sperma venire a galla. Allora la fermai, uscii il cazzo dalla bocca e mi soffermai a guardare Michele che maneggiava la fica della moglie con rudezza e agitazione, mentre dalla sua patta si vedeva un gonfiore che preannunciava l’esplosione”Michele fermati!”, dissi al marito”Non vedi che tua moglie é pronta?! Dove ci possiamo accomodare, non credo il bagno sia il miglior posto dove “svezzare” Anna” “Certo Max, rincomponiamoci e andiamo in camera da letto”, mi rispose il marito”In camera da letto?” riflettei io.. Anche qui la cosa mi stupiva molto; di solito con le coppie di coniugi con cui avevo fatto sesso, consumavo il rapporto o sui tappeti, o su letti degli ospiti, o sui divani. Comunque non sul ciglio matrimoniale! E noto a tutti che la camera da letto e un luogo intimo che non viene aperto a tutti, figurarsi poi ad uno di passaggio! Questo indicava, almeno secondo il mio modesto parere, la singolarità e la veracita della coppia di coniugi che avevo conosciuto e che stavo per conoscere intimamente. Comunque, tutto ciò rivelava l’intenzione di essere trattato non come un estraneo, ma bensì come uno di famiglia”Si, andiamo sul letto matrimoniale. Li saremo più comodi”, disse Anna guardandomi negli occhi. Cosi esortai la donna ad alzarsi e preso un asciugamano che mi aveva passato Michele, le asciugai la fregna. I miei movimenti furono così delicati e amorevoli che Anna si chino e mi bacio la testa! “Basta con queste smancerie”, disse il marito”Dai andiamo sul letto, sono eccitato e voglio vederti scopare da Max”, continuo Michele mentre usciva dal bagno. A quel punto la donna mi invitò a ricompormi poi mi prese per mano e ci dirigemmo, camminando in un corridoio buio, verso la nostra alcova. Giunti alla soglia vedemmo il marito gia nudo che, accomodato sulla poltroncina, ci esortava a gettarci sul letto. Molto lentamente mi avvicinai ad Anna e le sfilai la camicetta, che oramai era già tutta sbottonata, e il reggiseno. Le lasciai in dosso solo le calze setate e un paio di scarpe nere con i tacchi alti, La luce che i due lumi dei comodini irradiavano facevano capolino sul suo corpo bianco, mettendo in mostra un corpo bello e non ancora segnato dal tempo. La stavo letteralmente mangiando con gli occhi e lei ne era felice e lusingata, Pochi istanti dopo fu lei che si avvicino e con movimenti sensuali mi levo prima i pantaloni e poi mi sfilo gli slip. Anch’io adesso ero nudo. Ora il mio membro svettava nell’aria come l’asta di una bandiera, pronto a impalare una donna che non aspettava altro. Mi avvicinai a lei e iniziai a baciarla appassionatamente come fanno due fidanzatini. Le nostre lingue roteavano quasi impazziti e il cazzo, che era gia diventato duro e pronto, stusciava sul ventre della donna che cercava di spingersi sempre più verso di me. La Maxe ci stava travolgendo. Mentre noi ansimavamo freneticamente, Michele si stava massaggiando il cazzo e mi incitava a scopare la moglie..” Dai Max, fammi vedere come sai far godere quella troia di Anna””Scommetto che ti implorerà anche di incularla..ehmm.ricordati che lei e vergine nell’ano!” Oramai la Maxe era così alta che non sentivamo cosa l’uomo stesse dicendo. Cosi ci gettammo sul letto e avvinghiati come due lottatori di lotta greco-romana continuammo i nostri personalissimi preliminari da fidanzatini alle prime esperienze sessuali. Anna, finalmente, si era disinibitaLa donna ansimava, toccava e baciava come una forsennata. Finalmente potevo prenderla come desideravo e come voleva il marito. Ma prima di infilare il cazzo nella fica pelosa della mia dolce e conturbante partner, sentii il forte impulso di esplorare nuovamente la sua cavità vaginale. Allora mi staccai dalla donna e le chiesi di distendersi sul letto. Lei ubbidì diligentemente e si posizionò come le avevo chiesto. Che spettacolo paradisiaco: Anna giaceva a gambe aperte lasciando vedere la sua natura”Dai Max..fammi godere” furono le parole che dettero il “la” alle danze. Con il cazzo sempre in tiro e pronto all’uso mi avvicinai alla fregna ansimante e pronta all’uso. Cosa vedevano le mie pupille..uhmmmm..La fessura era di forma molto regolare e leggermente dischiusa, lucida di eccitazione. Stavo pensando a cosa farle, quando..Ad un tratto Anna si voltò verso..Michele che stava per perder la pazienza si limitò ad esternare un “Cazzo..era ora che vi muovesse!” Oramai non sentivo più nulla, la mia attenzione era concentrata sul lavoro che dovevo fareI mie occhi erano ammaliati dallo spettacolo che offrivano le parti intime della donna. Aveva una vulva molto carnosa. Le piccole labbra, ben sviluppate, si protendevano vogliose all’esterno e lasciavano intravedere la fessura già bene aperta. Non riuscì a resistere e, mentre con la destra la allargai bene le labbra vaginali infilai due dita della sinistra profondamente nello spacco”Dai, racconta a Michele quello che ti sto facendo. Sicuramente lui non può vedere impegnato com’è a strofinarsi l’uccello”, le dissi con voce ferma e perentoria. E lei, ansimando..”Ahhhh..con una mano mi tiene la fica aperta mentre con l’altra…mi ha infilato un dito, anzi due….forse…..adesso le gira, mi tocca dentro, dappertutto …sento che mi sto bagnando tantissimo….” “E tu Michele, ti stai eccitando?” mi sovrapposi alle parole della mia dolce signora. L’uomo oramai assisteva silenzioso a ciò che io stavo facendo”Dai Anna, fammi sentire…” chiesi girandomi verso Michele e guardandolo in modo provocatorio “…che ti piace!” “Sì, mi piace. Sei un porco e mi piace”, rispose la donna leccandosi le labbra. L’atmosfera si stava scaldando ed io mi stavo surriscaldando”Guarda cosa ti faccio, bella”..e allungandomi ancora andai con la punta della lingua a leccarle il clitoride con brevi colpi veloci. Le strappò un gemito di piacere mentre, con una mano si strizzava il seno”Ahh..uhmmm..continua, ti prego..non ti fermare…”Adesso Anna aveva completamente perso ogni freno inibitore ed io, che avevo un pochino di esperienza, pensai di approfittare. Sul più bello mentre Anna godeva, mi fermai e lei chiesi:” Amore, posso sfondarti il culo?” Volevo fortissimamente il culo di Anna, ora non mi bastava più la sua fica già esplorata profondamente dalle mie lunghe e sensuali dita. Sapevo che non potevo averlo, ma questo invece di fermarmi mi dava la forza e la volontà di chiedere ciò che non potevo possedere. Volevo anch’io la mia “mela del paradiso”! Lei forse ancora sotto l’effetto dell’eccitazione fece un cenno con il capo dandomi via libera. Allora la girai a pancia in giù e misi la mia mano di tra le sue natiche e spinsi un dito dentro il suo ano”Dio che buchino stretto che hai amore”, le dissi. Poi non contento le sussurai nell’orecchio “Ma stasera sarà molto più largo, vedrai. Scaveremo una bella galleria tanto da farci passare una mano intera. Lo vuoi, vero ?” “Hhhhhh..Si’, si’..lo voglio Max.” “Dai dimmi cosa altro vuoi, amore”, rincarando la dose”Voglio..ahh..uhmmm..voglio che tu..tu mi sfondi il buco..del culo..sì..sì, lo voglio sentire nelle budella, voglio che mi svergini il culo amore mio..davanti a quel cornuto di mio marito” Ora non riuscivo più a staccare gli occhi di dosso”Allora cosa dici Michele, iniziamo a farle preparare questo bel culetto ?” “Si’..si’..ti prego, fai subito perché non resisto più”, grido lei in preda all’eccitazione! Michele che nel frattempo si era seduto sul letto, non poteva credere alle sue orecchie. Aveva più e più volte supplicato la moglie affinché potesse romperle il culo ricevendo sempre un perentorio no, ed ora la stessa Anna stava pregando un estraneo affinché facesse sesso anale! Prima che Anna cambi idea, pensai tra me e me, devo agire. Allora feci mettere Michele sul letto in modo che avesse la schiena appoggiata sulla spalliera, poi feci mettere la moglie a novanta gradi in modo che le natiche fossero a contatto con il viso del marito. A quel punto feci avvicinare ancora di più il suo sedere verso il suo viso e chiesi all’uomo di operare una bella leccatina all’ano. Mentre davo le ultime istruzioni senti Anna dire..”Ora leccami un po’ cornutino, devi pulirmi bene e stimolami un po’ il buchetto..da bravo, dai!” Più andavamo avanti più notavo che la donna si stava divertendo e voleva godere come mai aveva provato prima. Nel frattempo io stavo cercando di far abbassare il mio membro per poter mettere il preservativo e operare la tanto attesa sodomizzazione”Allora, sta facendo bene, amore?!” “Non tanto, le tue dita Max sono molto meglio. Non si sta impegnando molto!””Dai Michele continuala a leccarla per un po’ cercando di metterci tutto il tuo impegno” gli dissi mentre cercavo di inserire quel maledetto condor. Michele poi si rialzò, baciò lungamente le natiche di sua moglie e con una velocità impressionante le infilò la punta del dito nell’ano”Ora ti piace troia”, le grido il marito che aveva anch’esso perso ogni freno inibitore”Ahiii..mi fai male..cazzo!” ruggì la donna. Prima che qualcuno si potesse fare male intervenni proponendogli una, simpatica, variante alla mia idea..”Michele, ma perché non diamo ad Anna una doppia penetrazione?! Io le entro nel culo e tu gli pompi la fregna” I due rimasero senza fiato e prima che mi dessero una risposta continuai..”Anna, tu godrai come una cagna in calore e tu Michele ti sentirai onnipotente nel veder presa la tua donna da me e, nello stesso tempo, da te””Si proviamo amore”, disse Michele che poi le dette uno scapaccione alla natica destra. La donna annui e, rivolgendosi a me chiese cosa doveva fare”Innanzitutto fammi un pompino per tirare su il cazzo e, poi ti spiego tutto” le sussurai vicino all’orecchio. Anna non si fece pregare e senza tanti complimenti si mise in bocca il cazzo che prese a spompinarlo con forza e passione. Mentre la donna continuava il compito che le avevo chiesto, al marito ordinavo di tintillarle il clitorite in modo da bagnarla: la sua cremina mi sarebbe servita come surrogato alla vasellina. Sentivo che quel pompino non sarebbe durato a lungo se non l’avessi fermata. Cazzo…che lingua, era veramente brava con la bocca! Anna si stava fortemente impegnando nel farmi il pompino e quel suo lavoro certosino e frenetico fece subito effetto consegnandomi un cazzo duro e svettante. Intanto il marito aveva provocato nella moglie la fuoriuscita della cremina e avvisatomi di questo gli chiesi di fermarsi”Ora Michele con la cremina lubrifica l’ano di tua moglie..dai”L’uomo fece mettere la propria consorte a quattro zampe e, allargate le natiche umettò il buchino peloso con gli umori, freschi, freschi che erano uscita dalla fica”Uhmmmm…fai piano Michele..che bella sensazione..”Anna si stava caricando e il lavoro del marito stava facendo effetto. Tra poco l’uomo mi avrebbe consegnato il culo della consorte su di un piatto d’argento”Credo tu sia pronta amore per essere infilzata. Stai per darmi il culo..il tuo buchino vergine.” dissi guardandola dritta, dritta negli occhi. Anna fece un cenno con la testa e si posizionò meglio abbassando il viso sino a toccare le lenzuola e di conseguenza alzando il culo in posizione. Adesso io ero contro la spalliera e lei mi porgeva il culo, a quattro zampe, a pochi centimetri dal mio viso”Ora inizierò a spingere contro di te..devi muoverti piano piano, senza movimenti bruschi..entrerò con calma, per allargarti bene “”Siii..Max, ma Michele..lui..lui cosa deve fare?” “Michele?!” “Si dimmi…” “Michele, ascolta bene..scivola sotto di lei e quando Anna abbasserà il culo tu entrale nella fica. Però stai attendo dobbiamo pompare all’unisono. Lei godrà come una vacca e, se farai come ti dico lei si divertirà un mondo” “Ok…” rispose Michele mentre si posizionava sotto la moglie. Mentre l’uomo trovava la collocazione ideale io massaggiavo i glutei bianchi e sodi della donna pregustando cosa le avrei fatto di li a poco”Sono in prima linea..Anna. Amore abbassati..si ecco..uhmmm..é entrato” A questo punto le appoggiai il cazzo sul solco delle natiche e glielo strofinai per un po’ per farla scaldare. Lei era già partita. Mugolava senza sosta con degli “ah..ooooh..siiii” di godimento estenuanti. Anna si muoveva piano piano avanti e indietro. Era finalmente giunta l’ora..puntai con le mani il cazzo verso il suo buco e spinsi piano, con dolcezza. Con estrema lentezza vedevo la punta entrarle dentro, ogni volta qualche millimetro di più Vedevo scomparire la mia cappella violacea nelle sue viscere, sempre di più, accompagnata ogni volta da lamenti di estasi di Anna”Aargh..quanto..è dentro ??” ansimava la donna”Siamo appena all’inizio, continua a spingere mia porca signora ” le risposi”Hhhh..mi sento..mi sento tutto il buco che..che..si allarga..è..come se mi strappassi tutta..è troppo grande..mi squarta..” Ma Anna non si fermava e continuava a spingere, a lasciare che il mio poderoso cazzo la allargasse tutta fino a che non fosse entrato del tutto. Michele intanto non andava affatto all’unisno. Dopo i miei primi colpi il suo membro era uscito dalla calda fica della moglie ed ora si trovava immobile sotto di lei e puntava solo il suo cazzo verso la peluria. La donna che si era disinteressata del cazzo del marito spingeva e si impalava da sola. Alla fine la famelica femmina si ritrovò con il cazzo interamente nel culo”Anna, ti ho sfondata!”Detto queste parole mi fermai e contorcendomi per un principio d’orgasmo elettrizzante le dissi “Sei una delle migliori troie che io abbia mai impalato” “Ah.. ah.. ah.. Godo amore, godo con il tuo cazzo nel culo..lo sento ben piantato dentro..non toglierlo, vorrei averlo nel culo sempre!””Ti sto scavando ben bene nelle viscere..lo senti?! Ora avrai il buco larghissimo, ci potrebbe entrare una bottiglia..come le puttane “”Ahh ahh.. si..sono..sono una puttana con il culo sfondato e il marito cornuto che si fa le seghe” “Adesso voglio spaccartelo del tutto..inizierò a pomparti per bene fino a che non evacuo nel tuo culo slargato. Michele dai..entrale in quella fregna fradicia. Dobbiamo pomparle in due oppure faccio tutto da solo?!”Michele si posiziono nuovamente e cercò, aiutata dalla moglie, di entrare nuovamente. Quando senti Anna dire “Bene..e ora tocca a te Max!” iniziai a muoversi, prima con esasperata lentezza, poi con sempre maggior vigore. La tenevo per i fianchi e le dava potenti colpi infilandosi completamente il cazzo dentro di lei. Ad ogni colpo lei strabuzzava gli occhi e emetteva un rantolo di piacere e dolore. Grazie allo specchio dell’armadio io vedevo le espressioni del viso della donna e mi eccitavo sempre più pompando come un toro. Ad un tratto Michele iniziò a gridare, parole oscene, insultando la moglie. Anna godeva ormai da parecchi minuti, senza sosta. Vedevo le mie palle sbattere contro la fica fradicia della donna. Oramai pompavo senza sosta.. Probabilmente, anzi sicuramente quei mie movimenti fecero uscire nuovamente il cazzo di Michele dalla fica della moglie. Ora anch’io mi ero fermato e respiravo affannosamente.. Quella situazione così strana e paradossale (almeno per loro) faceva scoppiare in Michele una gran risata grassa. Che scena..io dentro il culo di Anna, il marito che, praticamente, non smetteva più sghignazzare e Anna che continuava a dire che le faceva male il culetto. Mai e dico mai, in molti anni di sesso, mi era capitato una situazione del genere. Alle insistenze e alle imprecazioni della moglie Michele aveva smesso di ridere e aveva ripreso la ricerca del buchetto vaginale riuscendo ad inserire, finalmente, il suo attrezzo. Poi Michele, ripreso un pò di lucidità disse “Puttana adesso vengo dentro, ti innaffio tutta” e comincio a pompare”Si si ancoraaa godii dentro di me, svuota tutta la sborra che hai nella mia fica..ti prego continua cornutooooo!” Adesso ero io che cercavo di mantenere i colpi del marito. Purtroppo la poca esperienza, la risata continua di Michele, il sorriso della moglie che vedevo dallo specchio, il dolore della stessa Anna che provava nel culo e che professava ogni volta che le entravo completamente dentro e la posizione divenuta scomoda per tutti mi avevano fatto accelerare il ritmo.. Quell’accelerazione provocava una inaspettata caduta in avanti della donna che, con un tonfo secco, si scontrava con la testa del marito provocando l’ilarità , le imprecazioni di tutti e la fine della scopata! A quel punto prima io e poi Michele abbiamo lasciato liberi i buchini di Anna e, senza dire nulla, ci siamo seduti sul bordo del letto e..ed é scoppiata una grande risata! Abbiamo riso, tutti, come cretini! Mentre non uomini sghignazzavamo ancora Anna aveva notato che i nostri totem erano ancora in tiro e, con fare superbo, aveva preso il cazzo del marito tra le mani. Quel lavoretto duro meno del previsto perché l’uomo venne presto inondando il tappeto che era in terra. Lasciato il membro del marito si giro alla sua sinistra dove mi trovavo io e leccandosi le labbra mi disse “Max ora tocca a te!” “Grazie cara ma preferisco farti una spagnoletta!” “Accomodati” disse la donna stendendosi nuovamente sul letto mentre il marito con il cazzo tra le mani si dirigeva in bagno. Senza non poca difficoltà cercai, riuscendoci, di liberare il cazzo dal preservativo..volevo che la mia sborra inondasse e si spalmasse sul corpo della mia partner. Quindi mi avvicinai a lei e poi le montai sopra piazzando l’uccello tra i seni turgidi e ancora bagnati dal sudore della scopata. Lei strinse le tette tra l’uccello ed io andavo avanti e indietro con movimenti ritmici e sinuosi. Quella posizione più calma e tranquilla mi dette la possibilità di parlare un pochino con lei..”Anna..allora ti sei divertita?!Sei contenta, testata a parte, di come so scopare e di come so rendere felice una donna?! “Si!”, rispose lei e poi aggiunse “vorrei farlo ancora e ancora e..uhmmm che cazzo grande che…ahhh..Vuoi diventare il mio partner, il mio amante, il secondo uomo che mi scopa..vuoi formare un trio?! Anna tra eccitazione e lucidità mi stava chiedendo di entrare nella loro vita come un amico intimo di letto! “Adesso vediamo amore..ora prendi questo!” e con un ultimo colpo sentii il mio liquido seminale uscire dal mio orefizioI flussi della sborra che, copiosa, usciva in quattro o cinque spruzzi si sparsero sul mento, sul collo, sulle guance, e qualche goccia fini sulla destra delle sue labbra chiuse. Ero venuto! Con un certo affanno ed eccitazione mi sollevai da lei, la baciai e l’aiutai ad alzarsi. Mentre il mio liquido colava Anna mi chiese di aprire un tiretto del settimino che si trovava pochi metri da me e di prendere una salviettina. Con il cazzo a penzoloni mi diressi verso il mobile presi quello che mi aveva chiesto e, avvicinato a lei, l’asciugai. Poi Anna mi accompagno al bagno degli ospiti e mi chiese se gradivo fare una doccia ristoratrice, Accettai di buon grado e mi chiusi in bagno. Una doccia ristoratrice e una deliziosa crema per il corpo, consegnatami dalla padrona di casa, mi rimisero al mondo dopo quella inusuale prestazione sessuale. Alla mia uscita trovai in salotto Michele che rideva ancora mentre Anna era ancora in bagno. Giunto sulla soglia della stanza l’uomo mi invito ad accomodarmi”Caro Max mi piaci e mi piace come prendi mia moglie. Devi sapere che lei é stata molto contenta di questa esperienze e dopo un nostro breve consulto abbiamo deciso che ci piacerebbe “adottarti !” “Adottarmi?!”Questa fu l’unica parola che mi usci dalla bocca. Rimasi perplesso e nello stesso tempo molto stupito da quella richiesta”In questo modo” prosegui Michele..”tu realizzeresti un mio grande sogno: condividere mia moglie con un uomo fidato, leale, giovanile e dotato!” “Michele adesso non posso darti nessuna risposta, comunque sono onorato di questa proposta e ti prometto che ci penserò bene” L’uomo aggrottò la fronte e preso in contropiede dalla mia risposta disse ” Ma non ti piace mia moglie?!” “Certo” risposi “Madovresti darmi un pochino di tempo per pensare. Magari una serata usciamo a cena e…” Le mie parole furono interrotte da una gran risata e poi..”Certo, Max! Ma perché non discuterne stasera qui da noi?! Dai..sei nostro ospite!” A questo punto rifiutare il suo invito sarebbero equivalso a sputare sul piatto in cui avevo mangiato sino ad ora e quindi accetta. immediatamente Michele prese il telefono e chiamo la mamma per avvertirla che, per impegni intercorsi, sarebbe andato a prendere i bambini verso le 23. Nel frattempo, uscita dal bagno, Anna venne messa al corrente della cena”Con piacere” rispose la donna. E poi aggiunse “Questo ci darà modo di conoscersi meglio e approfondire e chiarire ciò che Michele ed io vogliamo da te!” Poi si avvicino e mi bacio sulla bocca! Michele, mentre la moglie parlava, era andato in cucina. La sua assenza fu molto breve e quando rientrò nel salotto aveva con se una bottiglia di spumante e tre calici”Brindiamo!” Bommmm…il tappo dello spumante salto in aria lasciano il liquido bianco e la schiuma uscire fuori. Michele con velocità mise nei flut lo spumante e ..”Alla salute di tutti noi e ad un futuro insieme fatto di amicizia e tanto buon sesso!!
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