“Il cazzo ha smesso di pulsarmi alla spasimo cosi posso riprendere a martellarla…”
Eccomi tornato dopo un lungo periodo di inattività’. Come ho già avuto
modo di dirvi tutti i miei racconti partono da situazioni reali che poi amplio con la mia fantasia e per qualche mese non ho avuto stimoli finché la settimana scorsa…
Vivere da solo ha i suoi lati negativi e positivi. Libertà, relax, farsi i cazzi propri VS obbligo di pulizie, tenere la contabilità domestica e procacciarsi cibo. Per assolvere a quest’ultimo dovere mi reco sempre allo stesso super che per mia fortuna sorge a poco più di 200 mt da casa mia e con il tempo a furia di chiedere e scambiare chiacchiere ho fatto amicizia con tutti i dipendenti al di fuori del direttore. Lui, Silvestro, era un signore sposato, sui 45 anni, pancia da bevitore di birre e calvizia avanzata, a questo bel quadro si aggiungeva un pessimo senso dello Humor che ha fatto si che io non ci diventassi particolarmente amico.
Nell’ultimo anno c’è stato un bel turn over di ragazze all’interno del locale e con i miei amici Ettore (salumiere) e Nando (fruttivendolo) eravamo soliti dare giudizi sulle diverse femmine che devo dire non hanno mai avuto un voto inferiore al 6.
Un bel giorno, al ritorno dal lavoro, passo al super per acquistare cibo da “pronto a cuocere” dell’ultimo momento e noto una new entry alla cassa che parla con Silvestro. Preso ciò che mi serve mi avvio alla cassa e posso dare un’occhiata più attenta alla nuova preda. Una ragazza molto giovane, pelle chiara e molto liscia, capelli nerissimi tirati su con un elastico. Non riesco a vedere bene il fisico ma posso farmene un’ idea perché ha indosso una maglia aderente da cui pronostico una 3 misura abbondante e un leggins bianco con dei disegni neri che quando si gira di lato, per prendermi la busta, lascia intendere una certa tonicità. Ciò che sicuramente colpisce sono gli occhi: due grandi occhi azzurri che non hanno paura di fissarti contornati da abbondante trucco molto ben fatto che le danno un’aria più da donna che da ragazza. Pago e vado via.
Per qualche settimana procedono regolari le mie incursioni per fare spese e dare un’occhiata alla bella cassiera. Nando che ci lavora a stretto contatto mi ha saputo dire solo che si chiama Mihaela, è rumena e ha 19 anni. Dicono che non sia molto loquace, anche perché parla un italiano basico e comunque non parla mai della sua vita. Questo non mi ha ostacolato dal farle bei complimenti, che ha compreso ed apprezzato, sulla sua bellezza. Posso affermare ormai che veste sempre molto sexy con vestiti aderenti e sempre con quel meraviglioso trucco.
I pensieri impuri sono inevitabili e talvolta da solo e talvolta in compagnia di qualche abituale amica/prostituta, riesco a rendere i pensieri realtà.
D’un tratto la bella Mihaela scompare. Non si hanno più sue notizie. Questa volta è Ettore a svelare che l’ultima volta che l’hanno vista è stata 3 giorni prima uscire dall’ufficio del direttore molto arrabbiata. In seguito Silvestro avrebbe ufficializzato il suo licenziamento.
Passarono 2 mesi e la vita riprese regolarmente anche se il dispiacere del non poter più giocare al gatto col topo con la giovane rumena stentava ad affievolirsi e così per consolarmi decisi di fare un giro delle mie conoscenze di strada per comprarmi una mezz’oretta di piacere. Salito in macchina mi dirigo sulla solita strada provinciale e comincio il giro per vedere cosa offre il menu del giorno. Negrette, italiane, trans,c’è solo l’imbarazzo della scelta ma io vado dritto dalla mia solita amica Red, chiamata cosi per la chioma rossa. Ma mi dice che sta staccando e che non ha tempo. Cazzo, che sfiga! Vabè tanto vale tornare a casa. Vado in fondo alla strada prendo la rotonda che mi permette l’inversione e noto che anche da questa parte c’è un po’ di figa niente male, cosi decelero e cerco qualcosa che faccia per me. Scarto un paio di milfone finché poco piu avanti vedo un bel culetto su due tacchi alti e sopra un giubetto di pelliccia nero. Mi avvicino e faccio segno con i fari, abbasso il finestrino passeggero e si affaccia lei. Si proprio LEI.
IO: Ciao ma… cosa ci fai qui?
MIHAELA: Ciao Roberto, lavoro no?
IO: Eh vedo ma…. cioè tutto apposto?
MIHAELA: Sisi. Cosa vuoi fare?
IO: Mha io… cioè… ero qui per….
MIHAELA: Scusa ma io lavora. Tu vuoi o no? Altri (indicando con le dita una macchina che si era fermata dietro di me)
IO: SI! entra pure.
Cosi lei entra e io resto lì a guardarla con stupore. Sia perchè non mi aspettavo di vederla lì sia perchè è cosi arrapante. Ha un fisico pazzesco, sotto il giubetto di pelliccia ha solo un reggiseno volutamente piu piccolo e poi che cosce…. Lei rompe la bolla che avevo attorno e mi invita ad andare nel posto poco piu avanti che usa per i suoi servizi, a 5 minuti da lì. Mentre andiamo le chiedo cosa sia successo al super e lei mi spiega in modo molto naturale e sintetico che aveva avuto il posto perchè Silvestro era un suo cliente e aveva detto che voleva aiutarla ma dopo una settimana le aveva cominciato a chiedere dei servizietti di bocca come ringraziamento. Lei c’era stata perchè, sue testuali parole, “glieli facevo prima andava bene anche dopo”. Ma poi il grassone aveva avanzato richieste sempre più impegnative e con violenza. Cosi lei l’aveva mandato a fare in culo ed era tornata a fare il suo vecchio lavoro.
Siamo cosi arrivati, spengo la macchina. Lei mi chiede cosa voglia fare. Ci metto qualche secondo per pensarci ma alla fine le chiedo un servizio completo senza fretta. Le consegno il pattuito e mi sorride. E’ proprio bella, ha aggiunto a quel trucco gia pesante ma mai volgare del rossetto rosso e brillantini. Da ragazzina 19enne si trasforma in una vera troia esperta.
Si toglie il giubetto che posa sui sedili posteriori e va dritta al mio cazzo, già un po’ barzotto al pensiero che quella bellezza inaudita potesse essere prenda di quel porco sudato e maniaco di Silvestro. Si mette in ginocchio sul sedile e si piega a farmi un pompino. E’ molto brava, usa la lingua in modo fantastico. Mentre fa su e giu con la mano sinistra le spingo la testa e con la destra mi allungo verso il culetto che sento veramente tosto. Entro sotto il pantalone e riesco ad arrivare con le dita al buchetto di dietro. Quando lo stimolo lei si stacca dal cazzo che continua a segare e mi dice:
MIHAELA: Ti piace pompino?
IO: Si non fermarti però.
Lei abbassa la testa per riprenderlo in bocca ma fa in tempo a dire:
MIHAELA: Dopo anche culo se vuoi, gia pagato.
OK, ora ti faccio male.
Sono pronto e quindi la faccio alzare e stendo il suo sediolino. Nel mentre incappuccio il cazzo lei si abbassa i pantaloni insieme al tanga e toglie il reggiseno. Mi porto sopra di lei e prima di penetrarla le sditalino la passera depilata al 100% per capire in che stato sia e la trovo gia bella larga e bagnata. Senza indugiare oltre glielo comincio a sbattere dentro. Lei è molto partecipe, sospira e geme. Le stringo le bocce con le mani. Sono piu piccole di quanto pensassi ma bella forma tonda e capezzoli nerissimi. Dopo qualche minuto che la fotto sento gia salire l’orgasmo. Mi maledico ma daltronde è una situazione fuori dal normale in quanto ragazze cosi belle e giovani sono una rarità per me.
Le esco il cazzo dalla fica e le chiedo il culo, si gira a pecorina ma la posizione ci è scomoda cosi le propongo di uscire fuori dall’auto. Non è molto convinta ma guardando fuori dal finestrino vede che è tutto tranquillo e quindi accetta. Alla luce della luna è stupenda, gambe e culo formosi e ora posso anche vedere che ha un tatuaggio sulla spalla destra. Una “M” con vari ghirigori. La spingo in avanti e lei si appoggia con i gomiti sul cofano dell’auto e allarga bene le gambe tendendo per bene le mutandine che ancora ha all’altezza delle caviglie. Mi abbasso e tenendole il culo ben aperto con entrambe le mani le lecco dalla fica fin su al buchetto. Ha un sapore e un odore straordinario. Il cazzo ha smesso di pulsarmi alla spasimo cosi posso riprendere a martellarla. Sempre tenendola larga punto la cappella e affondo il colpo che lei incassa con facilità. Penso a quanti cazzi abbia gia preso la troietta. Dato che sono saldo dentro di lei le lascio il culo e le metto le mani sulle spalle spingendo verso il centro del nostro piacere. La martello per altri 5 minuti quando lei comincia a dire, anche se non direttamente, che devo venire. E’ evidente che nonostante mi conosca e ci si stia divertendo deve fare il suo lavoro.
Cosi mentre ho ancora il cazzo al caldo nel suo culetto mi avvicino al suo orecchio e le dico: “Finiscimi con un servizietto come lo fai a Silvestro”. Lei sorride e si gira inginocchiandosi, mi toglie il cappuccio che butta a terra e prende a succhiarmi le palle mentre mi sega e poi sale con al punta della lingua fino alla cappella che succhia e riprende il giro. Duro pochi secondi e dovendomi appoggiare al tetto dell’auto per il forte orgasmo le sputo in bocca tutta la mia sborra. Quando ha finito di ingoiare e si alza, la stringo per il culo e le mollo un bel schiaffone.
Ci risistemiamo e lei passa i 5 minuti del ritorno a truccarsi per bene di nuovo gli occhi.
Arrivati al suo posto mentre lei si accinge a scendere vedo distintamente il direttore, Silvestro appoggiato alla sua auto che fuma una sigaretta che spegne appena vede Mihaela che sta arrivando e le dico:
IO: Mihaela ma quello non è Silvestro? Che ci fa qui? Vuoi che ci parli io?
Lei mi guarda con i suoi occhioni azzurri e con il sorriso su quella bocca che pochi minuti prima avevo scopato mi dice: “Glieli facevo prima va bene anche dopo”.
Spero vi sia piaciuto, sono ben accetti commenti e consigli.
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