“E’ arrivato anche il suo turno…”
Oggi è il gran giorno deciso insieme a mio marito per mettere
in atto quella fantasia erotica che ci frullava in testa già da un po’: un incontro sessuale a tre. Qualche settimana fa, durante un amplesso, mi disse che gli sarebbe piaciuto vedermi mentre scopo con un altro, guardarci per un po’ e poi partecipare. Dopo una fugace domanda passata nella mia testa ‘Ma non gli scoccia vedermi con un altro?’, gli ho risposto che sarebbe piaciuto anche a me, ma il terzo? Lo abbiamo trovato: il suo amico e compagno di squadra di calcetto, Giorgio. Dopo avergli fatto la fatidica domanda, ha accettato subito: come dargli torto! Durante il nostro incontro organizzativo, dopo quella risposta, mi sono sentita un po’ in imbarazzo e gli ho chiesto se gli andava di farlo veramente con me. Mi ha detto che gli sono sempre piaciuta e che non vedeva l’ora di provarmi. Sono le 15 e sto aspettando con impazienza che arrivi, ma ho il cuore che mi martella dall’emozione. Come sarà? Mi piacerà quello che stiamo per fare? Sono molto timida e un po’ insicura per via del mio aspetto fisico, che non è proprio da modella mi dico, ‘non conta come sono fatta, ma quello che sono brava a fare. Giorgio è arrivato in orario, anche lui un po’ impacciato, all’inizio. Solo Mario, mio marito, sembra completamente a suo agio. Dopo gli imbarazzi iniziali, saliamo in camera e Mario inizia a baciarmi. Da dietro, sento Giorgio che mi accarezza la schiena e mi bacia sul collo. Mi sciolgo anch’io’, rispondo al bacio profondo di Mario e muovo i fianchi sotto le carezze di Giorgio. Iniziano a spogliarmi, fino a rimanere completamente nuda. Mi siedo allora sul bordo del letto e comincio a slacciare i pantaloni a mio marito, li faccio scivolare lungo le gambe, tiro fuori il cazzo dagli slip e lo prendo in bocca. E’ lungo e tosto, lo conosco molto bene in ogni suo centimetro, e mentre me lo succhio con gusto, l’altro mi titilla i capezzoli. Poi dico a tutti e due di spogliarsi. Non nascondo che un pochino rimango delusa nel confrontare i due uccelli così diversi tra loro: uno, appunto, grosso e invitante, l’altro piuttosto piccolo e corto, ma forse può dare forti sensazioni lo stesso, mi dico. Ci sdraiamo sul letto, fa caldo, ma il ventilatore acceso convoglia su di noi un piacevole venticello. Da qui ognuno inizia a fare la sua parte: in mezzo a due maschi che mi toccano dappertutto, mi baciano e mi leccano nei punti giusti, abbandono le mie ultime inibizioni e mi concedo a questo gioco, che si sta facendo molto eccitante. Mario si posiziona con il volto fra le cosce aperte e comincia a leccarmi come sa fare lui, mentre Giorgio si mette in ginocchio vicino al mio viso. Godendo delle leccate, prendo in bocca il suo pene fino in fondo e lo lavoro di lingua e di labbra come so fare bene io. Mio marito alza la testa, e per alcuni secondi osserva la scena che tanto desiderava vedere: sua moglie mentre fa un pompino a un altro maschio. Non si trattiene per molto, mi solleva tirandomi su per i fianchi e mi penetra per primo. Andiamo avanti così per un po’ tra gemiti e sospiri, poi i due si guardano, e di tacito accordo, si danno il cambio: dove prima c’era uno, ora c’è l’altro e viceversa. Dopo Mario, il cazzo di Giorgio lo sento appena, ma ha un’angolazione diversa e lo sfregamento sul clitoride, mi eccita moltissimo. E’ giunto il momento di giocare pesante e di provare la doppia penetrazione. La disposizione dei ruoli avviene in modo molto fluido: il mio amore sotto, io a cavalcioni sopra di lui ben ancorata alla sua asta rigida e Giorgio infilato tutto nel mio didietro. Sto quasi ferma in mezzo a questi due che mi scivolano su e giù, avanti e indietro, fuori e dentro, non so più dove finisce uno e inizia l’altro. Il godimento è veramente alle stelle, per tutti; li sento, si sfregano tra loro dentro ai miei canali, divisi solo da un piccolo segmento di carne viva e ricettiva fino allo spasimo. Mi godo la penetrazione anale, perché è agevolata dalla misura ridotta di Giorgio, e mi godo la penetrazione vaginale, perché Mario mi riempie fino a toccarmi il collo dell’utero. Mi godo tutto e riesco ad avere orgasmi prorompenti, fino a quando non esplode dentro la fica rovente. Giorgio, dietro, intanto continua a penetrarmi. E’ arrivato anche il suo turno. Con la vagina che cola sperma, esce dallo stretto buchino ed entra in quello più largo, lasciato libero da mio marito. Si muove per un po’, poi si lascia andare al suo orgasmo nel corpo di una femmina a lui nuova. Eccoci, tutti e tre esausti, loro svuotati e io piena dei fluidi caldi di due maschi. Le persiane sono chiuse; il mondo là fuori non saprà mai cosa è avvenuto qui, in questo pomeriggio d’estate.
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