Johana la puttana – I parte

“Allora salgo con la bocca fino al bordo del glande che massaggio con le labbra…”

Sono sola a casa, mi metto en-femme e faccio un last: “Stasera,
dopo le 23 parcheggio dell’Emisfero a Monfalcone, ci sarò a battere. Chi ne vuol approfittare, si faccia vivo”.
Verso le 23, sono già là. Però non ho il coraggio di scendere e sto in macchina ad osservare se passa qualcuno in macchina. In effetti, dopo un po’, un paio di auto si aggirano nel parcheggio e poi vanno via. Qualche minuto e mi arriva un msg qui su A69 di uno che conosco. “Sono qui, tu dove sei?”
“All’ombra degli alberi, per non farmi vedere: mi manca il coraggio per scendere” rispondo.
“Tranquilla! Sono qua io che tengo sotto controllo eventuali malintenzionati. Poi, però, mi devi dare un premio per questo favore!”

Prendo coraggio e scendo e avanzo fino a giungere sotto la luce di un lampione. Cammino un po’ guardandomi attorno, ma non riesco ad individuare l’auto del mio amico. Ce ne sono un paio parcheggiate, ma dentro sembra non esserci nessuno.
Arriva un’auto e punta decisa verso di me. Ho il cuore che batte a mille mentre l’auto si avvicina. Dentro sembrano esserci due persone.
Si avvicina lentamente, io faccio finta di niente e continuo a camminare. Comincio ad eccitarmi: sono vestita da zoccola con i tacchi alti e le calze autoreggenti sulle gambe bene in mostra sotto la mini.
L’auto mi affianca, il finestrino si abbassa e ….
“Ciao troia!” Fà quello sull’auto dalla parte del passeggero. “Dai, sali che ci divertiamo!”
“Bello, qua non si fa niente per niente. Chiaro?” Rispondo e mi meraviglio di come abbia potuto essere così decisa.
“Ah! Certo. Quanto?” Mi chiede il tipo.
Guardo bene dentro la macchina ed i due tipi mi paiono un po’ in là con gli anni, ma sono ben messi. L’auto non è male.
“50 per scoparmi col profilattico o per un pompino. 100 se volete che ingoi la vostra crema”.
“Ciascuno o per tutti e due?”
“Dipende da quello che si fa, ma va bene anche se siete tutti e due insieme”. Fremo dal desiderio e non voglio perdere l’occasione.
“Ok. Sali”
L’auto si ferma. Il tipo a fianco del guidatore scende e mi fa salire al suo posto. Poi sale dietro.
Nell’entrare in auto, la mini mi è salita e la coscia è tutta bella in mostra.
Il guidatore allunga la mano e mi accarezza.
“Mmmmm …. come sei bella liscia e morbida!”
Poi si sposta con l’auto e va all’ombra degli alberi. Siamo nella penombra.
Il tipo alla guida abbassa il sedile e si stende e poi mi dice “Datti da fare!”
Quello seduto dietro di me, abbassa lo schienale del mio sedile in modo che possa muovermi meglio.
Io mi giro e comincio a sbottonare i pantaloni del tipo alla guida. Quello che esce dai pantaloni, bello svettante ,è un cazzo notevole: bello in tiro e con la cappella già scoperta: stupendo!
Lo lecco, lo bacio, mentre il tipo si abbassa del tutto i pantaloni. Gli mordicchio delicatamente l’asta ed arrivo alle palle che succhio avidamente. Per stare più comoda, mi sono rannicchiata sul sedile col culo verso lo sportello e, mentre sono così impegnata a spompinare l’uomo che era al volante, lo sportello dietro di me si apre e …..
…. sento due mani che mi toccano il culo e, alzando la minigonna, mi accarezzano le chiappe.
“Acc… sei davvero bella liscia e morbiba. Che culetto favoloso che hai!”
E via che mi molla due begli schiaffoni sulle chiappe.
Il bruciore mi eccita e cerco di offrirgli ancor meglio il mio di dietro.
Sento le mani che mi accarezzalo le chiappe e le dita si avvicinano al buchetto.
“E questo cos’è! La troia ha un plug nel culo!” urla l’uomo dietro di me.
“E ha pure le pinzette ai capezzoli!” risponde il tipo a cui sto facendo il pompino che, nel frattempo si è messo a sfrugugliarmi le tette.
“Togliti tutto” Svestiti puttana!” mi dice quello a cui sto facendo il pompino.
Mi alzo, mi sfilo la maglietta e quello dietro di me mi sgancia il reggiseno. Resto così in ginocchio con le tette belle esposte. Quello dietro di me le afferra con entrambe le mani e comincia a strizzare le pinzette.
Il clitoride mi si ingrossa per l’eccitazione e quello davanti se ne accorge.
“Le piace! Alla troia le piace se le strizzi i capezzoli!”
“Giù troia” Continua a succhiare!”
Mentre mi abbasso, sento che quello dietro di me ha preso il perizoma e me lo sta abbassando. Alzo le ginocchia per aiutarlo a sfilarmelo.
Resto praticamente nuda, solo con calze e scarpe con i tacchi.
Mentre mi sto dando da fare col cazzone che ho in bocca, quello dietro tira fuori il plug e, col buco ancora aperto, sento che appoggia la sua cappella al buchetto. Non so quanto sia grande, non so se ha messo il profilattico, ma non sto capendo più niente e …..
…. acc…. sento che entra! Anche quello è bello grosso, ma sono ancora dilatata dal plug e il cazzo entra che è un piacere.
Quello dietro di me comincia a grugnire mentre mi stantufa sempre più forte.
Io vado col suo ritmo e con la bocca salgo e scendo sul cazzo del suo amico. Come quello dietro entra sempre più a fondo, così io scendo sempre di più con la bocca sul cazzo dell’altro. Ormai mi arriva fino alla gola e qualche conato mi sale.
Sto sbavando davanti e dietro. Con le mani strizzo le palle del cazzo che sto succhiando mentre sento quelle del suo amico che mi sbattono le chiappe.
Mi sento in paradiso e sto per godere.
Allora salgo con la bocca fino al bordo del glande che massaggio con le labbra. Per molti è il modo migliore per farli godere.
Quello dietro grugnisce sempre più forte e quello che mi sta davanti ansima come un mantice. Sento il suo cazzo in bocca che comincia a pulsare e allora scendo giù fino a sentirmelo in gola e quello comincia ad urlare: “Vengo! Troia bocchinara quanto sei brava!”
“Anche io sto godendo!” E con due colpi ben assestati anche quello dietro di me viene grugnando come un ossesso.
Non ce la faccio più e vengo anche io. Riesco appena a mettermi la mano sotto la cappella per raccogliere il mio seme che non sporchi il sedile.
La bocca si è riempita di sborra e, mentre salgo lungo l’asta la inghiotto. Il tipo dietro esce da me e sento che si mette seduto sul sedile ancora ansimando.
“Accidenti Troia! Come ci hai fatto godere!”
Da brava troietta, pulisco con la lingua il cazzo che tanta bella crema ha riversato nella mia bocca. Poi, mentre si ammoscia, lo bacio e lo accarezzo.
Esco dall’auto e vedo di rimettermi in ordine. Ma in quei pochi secondi che sono nuda fuori dall’auto mi sento davvero troia e godo di quello.
Rivestita, mi chino e allungo la mano. Il tipo prende il portafoglio e mi allunga 150 euro.
Mentre sono chinata il suo amico, mi alza la gonna, mi schiaffeggia una natica e sento che infila una banconota nel perizoma.
Mi rialzo e metto i 150 euro nella borsetta, mi allontano a piedi mentre l’auto si allontana.
Allungo una mano e prendo la banconota che il tipo mi ha infilato nel perizoma. Sono altri cento euro e mentre cammino, capisco il motivo: lungo la coscia mi sta colando il suo seme. Il bastardo non ha usato il profilattico.
Prendo un fazzoletto e mi pulisco. Non sono preoccupata: la vita è una sola: meglio viverla intensamente.
E mentre entro nella luce del lampione, alzo lo sguardo e sento che la voglia, invece di calare aumenta.
Sta arrivando un’altra macchina e non vedo l’ora di ricominciare.
Dò un’occhiata dentro.
Sono in quattro ……

p.s. Il racconto è di pura fantasia ed è stato scritto in pochi minuti su richiesta di un amico. Con la fantasia non si corrono rischi di malattie o altro. Ma nella realtà, se anche facessi una cosa del genere, starei bene attenta ad usare le dovute precauzioni.