“– Mmm… si dillo, no è meglio di no! –
D…”
Vi ricordate di Mirella? Mica è finito tutto lì!
Di addii a
nubilato Daniele ne aveva fatti e dietro le quinte sen’era anche fatte parecchie.
Quella serata però fu diversa. Uscito dal privè ebbe complimenti da Ornella ed insulti da Eleonora ciò nonostante si sentiva soddisfatto. E dire che era nella lista degli invitati al matrimonio –
La mattina seguente lo sveglia il cellulare.
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D. – Pronto! –
M. – Stronzo!!! –
D. – Ok! Addio! –
D. chiude la chiamata ma dopo pochissimo ricomincia a squillare il telefonini.
D. – AriPronto!! –
M. – AriStronzo!!-
D. – Chi sei? –
M. – Quella che oggi stai per mandare a nozze col culo rotto! –
D. – Ti brucia? Mettici del ghiaccio, fa miracoli. –
M. – Checco si è tirato in dietro e sto senza autista –
D. – Allora? –
M. – Mettiti la divisa e vienimi a prendere, che dobbiamo parlare! –
D. – Ok! Ma portati un po’ di crema sennò ti si infiamma di più il culo! –
M. – Smettila di fare lo stronzo –
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Così si fa una ricca doccia, va in cucina per prepararsi un caffè, suona la porta.
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D. – Chi è? –
O. – Io –
D. – Come sei combinata? Sembri un confetto! –
O. – Non sei ancora pronto? Ho sentito Mirella e mi ha chiesto di darti una mano a vestirti! –
D. – Cazzo! Devi proprio darti da fare, l’unica cosa che ho addosso non serve proprio… –
O. – Le mutande te le metti da solo sennò veramente seguirò le direttive di chi sai tu! –
D. – Se mi tagli le palle poi come guido. –
O. – Veramente le direttive erano quelle di svuotartele bene tanto da tenere a freno il tuo… –
D. – Prego! –
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Con un semplice gesto si fa cedere l’asciugamani che aveva attorno alla vita. O. rimane attonita e dopo aver riportato lo sguardo su, viene aiutata ad inginocchiarsi cominciare a spompinare l’uccellone. Il ritmo va lentamente salendo, fra i due non c’era mai stato nulla, così se O. un pompino può farlo anke passare nel rapporto che aveva col suo ragazzo ciò che stava per capitare la sconvolgerà…
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D. – Cazzo come sei brava, quel fottuto coglione di Arnoldo ha tutte le fortune del mondo! –
O. – Mmm mmm… Non scopiamo oramai da mesi, mmm… e poi… mmm… –
D. – E poi? aaaah aaah epoi dimmi!!
O. – Sti servizietti non se li fa fare mica. –
D. – E dire che tu anche se non fossi la più bella, ahi, fammi finire, sei quella… –
O. – Mmm… si dillo, no è meglio di no! –
D. – …che che me lo fa venire duro più di tutte le altre. –
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D. la alza le fa per sollevare il vestito che O. se lo sfila direttamente, messa di forza a 90° sul tavolo non fa in tempo a calarsi gli slip che le vengono strappati. Non c’è nemmeno bisogno di prepararla tanto che è già bagnata abbastanza per subire quella forte e netta penetrazione. Un urlo forte presto diviene picere assoluto. O. si sente la vaggina svuotarsi e riaprirsi velocemente per molte volte, poi dopo D. assesta l’ultimo colpo. Lei prede l’oliera e si fa colare il liquido lungo tutta la fessura che divide le natiche.
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O. – Lo voglio, lo voglio nel culo, ma promettimi che non mi farai troppo male, credimi non l’ho mai fatto… –
D. – Cazzo com’è duro, rilassati che non entra nemmeno il mio dito quasi… –
O. – Aaaah aaah dai spingimelo forte!!! –
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Il buco è veramente stretto, l’uccello è quello che è, così lei rilassatasi un po’ per i baci sul collo viene sverginata nel culo. L’uccello cerca di farsi sempre più strada in quel culo stretto stretto, un urlo accompagna quell’ultimo colpo forte prima che una rapida sequenza inizia a sfondarla del tutto. L’urlo ora è continuo e per lo più D. le sollecita il grilletto con una mano mentre l’altra mantie il ritmo e la forza da una spalla…
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Sta per arrivare e così glielo sfila dal culo, pochi attimi per apprezzare l’ampia dilatazione provocata, sta per venirle addosso lei però comincia succhiarlo tutto e ad ingoiare l’immensa eiaculazione…
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