“Mi piace da impazzire sentire il mio uccello in una calda bocca vogliosa, mentre le sue mani mi esplorano dolcemente il mio lato b…”
“NON UN SEMPLICE SCAMBIO DI COPPIA … MA… UN GIOCO VERO !!!”
E’ un sabato sera di Luglio, di questa calda estate che marcia spedita a braccetto delle sue temperature da bollino rosso, e l’invito ricevuto a partecipare ad una grigliata da parte della coppia di nostri amici (Enrico e Marcella) con i quali ormai ci frequentiamo da qualche mese con piacere grazie al bellissimo feeling nato tra noi, viene accolto con immensa gioia sia da me che dalla mia lei. Questa volta, sono loro ad invitarci a raggiungerli a casa propria e senza l’ausilio di nessun tipo di tecnologia (Marcella spiegandosi a noi con perfette istruzioni di viaggio, si è dimostrata pari al miglior risultato del più innovativo Tom-Tom o Garmin presente sul mercato!) li raggiungiamo nella loro location, in sella alla nostra moto.
Vivono in un posto tranquillo alle porte della città, dove traspare fin da subito una serena accoglienza, in quel sito immerso nel verde della campagna e circondato da una folta siepe che ne aumenta la riservatezza. Al rombo della nostra moto, immediatamente le porte del cancello automatico, si schiudono lentamente, permettendoci di entrare in quella piccola oasi dove a breve ne avremmo gustato completamente tutto il suo accogliente splendore.
Dismessi i caschi e spogliatici dai nostri abiti di motociclisti, ad attenderci c’erano loro, ancora alle prese degli ultimi preparativi di quella grigliata, che era il lite-motive della serata. Il prato ben curato e ben definito nei suoi spazi, circondava la loro casa padronale in perfetto stato di conservazione e in un angolo di esso, Enrico era ancora alle prese della cottura finale di quelle succulenti carni che lentamente, crogiolavano adagiate con sua maestria in quella griglia alimentata solo da un abbondante brace creata dalla sola legna, proprio dinanzi al capanno nel quale ne avremmo poi gustato le loro succulente bontà.
Bottiglie di birra fresca in quantità, erano a disposizione delle nostre gole arse da quel calore, alleviandoci piacevolmente dall’arsura procurataci da quel caldo infernale e dando così inizio alla serata in modo gradevole, soddisfacendo le nostre prime esigenze. Tutte le premesse di una piacevole serata, si manifestavano palesemente e anche la compagnia di Lilly, che scorrazzava liberamente in quei prati ‘tirati’ a lucido, scodinzolando gioiosa, ne era un ulteriore conferma.
Finalmente ci accomodiamo a tavola, sotto quel capanno allestito a puntino per l’occasione e ci gustiamo quelle costine…quella salsiccia…quel pollo…. tutte carni divinamente cotte e condite da Enrico, facendo ‘secche’ anche tutte le bottiglie di birra fresca disponibili, senza tralasciare le due buone bottiglie di Nero d’Avola del 2005 che ci offrivano il loro corposo e corroborante gusto: un meraviglioso nettare !
Il tutto, mentre in sottofondo un’eccellente compilation di musica anni 80/90 veniva trasmessa da un’emittente che ancora adesso non ne sono venuto a conoscenza di quale fosse.
Si erano fatte ormai le 21:30 circa, e l’oscurità della sera cominciava a sostituire la luce di quel sole che ci aveva abbondantemente riscaldato per tutto il giorno. Tra grandi risate e argomentazioni ‘piccanti’, il tempo trascorreva a meraviglia mentre un’armonia assoluta regnava tra di noi.
Le vacanze imminenti lasciavano presagire il desiderio di evasione di ognuno di noi e la meta prossima di Enrico e Marcella (la ‘naturista’ Croazia) ci spingeva nell’idea di alimentare i nostri propri desideri e le voglie da realizzarli.
In più di un occasione, facevo presente loro, che quel dialogare, mi portava ad avere continue erezioni e che continuando così, la serata ‘rischiava’ di non finire solo in quel modo placido e tranquillo e …con le gambe sotto il tavolo… tanto che da passare al gustarsi quelle sublimi e gustose carni alla griglia a cominciare a gustarci ‘le nostre’ di carni , ormai in vera fibrillazione di eccitamento comune, fu veramente breve.
Con l’accordo comune di tutti, anche alla luce dei giochi fatti insieme nelle precedenti serate, fummo tutti consapevoli nel volerci lasciarci andare in quel gioco che stava nascendo con la più assoluta naturalezza, dove ci saremmo trovati completamente a giocare, ognuno di noi, con il partner dell’altro, ma nell’assoluta e totale complicità di ogni coppia di base. Io e la mia lei, per la primissima volta da quando abbiamo intrapreso questo nuovo e piacevole gioco, stavamo vivendo il vero scambio completo di coppia e il desiderio di farlo, cresceva in noi sempre di più, consapevoli di quanto avremmo vissuto da li a breve.
Fu la curiosità di provare lo ‘strizzamento’ dei capezzoli delle lei, (pratica della quale Marcella ne è piacevolmente coinvolta da Enrico) l’elemento scatenante a dare inizio a tutto e il desiderio della mia lei di voler provare tutto ciò, gli diede la forza necessaria a dare inizio… ‘alle danze’.
Enrico, in un attimo, si portò dietro di lei, cominciando ad accarezzare con le sue i suoi seni, e sapendo il fatto suo, portò presto la mia lei a provare un vero e grandissimo piacere. Altrettanto feci io, portandomi dietro Marcella, consapevole che nei suoi confronti, avrei potuto fare si la stessa cosa, ma con molta, molta più ‘energia’, sapendo del piacere che lei provasse con quella pratica, anzi era lei che me lo richiedeva di farlo sempre più energicamente, sussurrandomelo all’orecchio, appoggiato alla sua spalla mentre le leccavo e la baciavo un po dappertutto. E io, con immenso piacere, provvedevo ad accontentarla nelle sue richieste, mentre il mio uccello diveniva sempre più duro nel provare piacere in quanto stessi facendo, ma anche nell’assistere alla mia lei, totalmente abbandonata tra le braccia di Enrico, che l’aveva ormai completamente portata in uno stato di piacere di altissimo livello.
…”Bravo Enrico, complimenti”…. pensavo tra me e me, osservando con piacere la mia lei in quello stato nel quale ho da sempre adorato portarla nei nostri momenti di piacere, e il ‘fastidio’ che avevo sempre immaginato di poter provare in una situazione simile era praticamente inesistente; cercavo il suo ‘contatto’, accarezzandola amorevolmente sulla sua testa china, appoggiata sul tavolo mentre sentivo il suo ansimare di piacere durante quella inaspettata pratica da lei vissuta, tutto questo, mentre Marcella aveva iniziato, prendendomi in bocca l’uccello, a praticarmi un piacevole e sublime pompino, che già in altre occasioni avevo provato, ma…. che in quel momento lo sentivo ancor di più piacevole, da renderlo ancor di più fenomenale.
Sentii il godimento della mia lei arrivare ben presto e la guardai molto compiaciuto e soddisfatto, ma anche super-eccitato da quel meraviglioso pompino che Marcella mi stava praticando. Anche Enrico, per niente insensibile a quanto stesse accadendo a tutti noi, sfoggiò la sua erezione decisa, mostrandoci il suo uccello degno di nota, con fierezza. Lo volli prendere tra le mie mani e constatandone la netta sostanza, invitai la mia lei a prenderlo nella sua bocca, permettendogli di succhiarglielo nel modo che io conosco molto bene (un’ abilissima succhiatrice di … ‘volatili turgidi’… la mia amorevolissima dolce metà!!!)
Non se lo fece dire mica due volte e mentre osservavo quel bel esemplare di uccello ‘sparire’ dentro la sua bocca, osservai quell’espressione di piacere ‘stamparsi’ nel volto di Enrico. Sapevo esattamente cosa provasse e ne ero quasi lusingato; ma anche Marcella non era per niente da meno, anzi, con l’aiuto delle sue mani, cominciò a sollecitarmi di dietro,con il mio immenso piacere, tanto da agevolarla immediatamente in tale pratica. Mi piace da impazzire sentire il mio uccello in una calda bocca vogliosa, mentre le sue mani mi esplorano dolcemente il mio lato b… lo adoro, e Marcella faceva tutto questo in un modo fantastico. Grande Marcella… Sei proprio adorabile.
La mia eccitazione cresceva a dismisura e arrivò al suo culmine quando vidi sfilare l’uccello di Enrico dalla calda bocca della mia lei e con una lodevole tranquillità, cercò il mio sguardo quasi a chiedermi se potesse possederla da dietro, appoggiandola sul tavolo, ancora apparecchiato dalle rimanenze di quella favolosa grigliata consumata qualche ora prima. Non ci fu bisogno di nessuna mia risposta… tutto procedeva con una naturalezza tale nel vederlo dietro di lei, che con dolcezza le infilava il suo uccello dentro la sua bagnatissima topa, mi provocò solo del piacere nel farlo… un piacere tale, che mi portò a fare lo stesso con Marcella con assoluta naturalezza. Tutto quello che avevamo demonizzato nei nostri discorsi su come affrontare questo gioco, imponendoci i ‘paletti’ necessari a dare inizio al gioco stesso, stavano crollando esattamente come il muro di Berlino nel giorno del suo abbattimento.
Quello che stava accadendo era la cosa più eccitante, più di ogni pratica che facevamo o che ‘subivamo’. La naturalezza dei modi nei quali tutto ciò avveniva era il collante del piacere che ognuno di noi voleva dare all’altro. Nessun… ‘assalto alla diligenza’…. da parte di nessuno, solo il piacere di alimentare quel feeling che continuava a crescere tra di noi.
Appoggiando Marcella al tavolo di fronte alla mia lei, cominciai a prenderla da dietro, accarezzando dolcemente la schiena della mia lei che veniva anch’essa presa da dietro da Enrico e i nostri sguardi erano tali da far trasparire quella complicità che avevamo sempre, ogni qualvolta facessimo qualcosa insieme. Era la conferma che stavamo vivendo entrambi, qualcosa di unico. Marcella e la mia lei, cominciarono a baciarsi con una passione tale da portarmi ad un esaltazione tale di eccitazione che dovetti smettere di prendere Marcella da dietro, con la complicità dello ‘strike’ che stavamo provocando con tutte le bottiglie di birra e di vino vuote ancora sul tavolo, rimaste a far compagnia a quei piatti vuoti, dove solo qualche osso di costina totalmente spolpato in ogni sua parte era rimasto e che non avevamo dato a Lilly, ormai rintanata nella sua cuccia, dopo aver disseminato chissà dove tutte le altre ossa che le avevamo dato durante la cena.
A questo punto, quindi, facemmo una breve ‘pausa paglia’ e godemmo di quel momento, dove tutti eravamo finalmente complici di quel gioco che si era appena sviluppato tra di noi, e ne fummo veramente fieri. Sensazioni che non sempre riesci a trovare e vivere con altri partners. Con loro sembrava fosse la cosa più normale e naturale. Una vera ‘pietra miliare’ della lunga strada del piacere era stata appena ‘posata’ e che sicuramente ci porterà a vivere momenti di vera passione nel giocare insieme.
La mia lei era ancora in piena eccitazione, e questo mi portava ad essere al settimo cielo nel vederla in quello stato d’animo; volle che fossi io a prenderla ancora e mi invitò a mettermi dietro di lei per farlo, mentre davanti a noi Enrico aveva cominciato a dedicare le proprie attenzioni a Marcella e facendo l’ennesimo ‘scambio’ tra noi, cominciò anche lui a prenderla da dietro.
Nuovi mugolii di piacere si innalzavano in quel capanno, tanto da arrivare a portare la mia lei a squirtare abbondantemente su di me (cosa che comincia ad accadere sempre più spesso…ehehehe) per poi raggiungerla da li a breve anch’io con un’abbondante venuta dentro di lei. Avevo le gambe che mi tremavano dal piacere appena avuto, ma anche per aver vissuto tutte quelle intense sensazioni mai provate prima di ora.
Si erano fatte ormai le tre, e quella serata che doveva essere fatta solo di una semplice e goliardica grigliata, si trasformò in una delle serate più belle della mia vita e della nostra vita di coppia.
Altri dieci, quindici minuti per gustarci l’ennesima ‘paglia’ e sorseggiare un po’ di acqua minerale, utile ad integrare i nostri corpi dei tanti liquidi rilasciati durante tutto quel tempo, per poi rivestirci dei nostri panni da motociclisti e fare il nostro ritorno a casa.
La coppia perfetta per noi !…. Forse solo cosi potremmo definire Enrico e Manuela, già nostri complici delle serate fatte da noi al ‘sexy-ristorante’, dopo la serata appena trascorsa insieme, che ci hanno permesso di vivere non un semplice e banale scambio di coppia, ma…. quello di essere i protagonisti del “GIOCO VERO” che noi vogliamo vivere !
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