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Vacanze smeralde, ma di dolore 1

“Ho no papà ti prego non fare questo, facendo così la nostra famiglia si sgretola, si dissolve, non esiste più, ma possibile che non ci sia un’altra…”

Vacanze Smeralde, ma di dolore 1
di Pininpino

Siamo arrivati da due giorni in Sardegna in una cittadina su un’isola.
Alloggiamo in un hotel bellissimo che si affaccia direttamente sul mare, le nostre finestre vedono il movimento del porticciolo, l’arrivo e partenza dei traghetti, il brulicare della gente in passeggiata sul lungo mare e i preparativi dei festeggiamenti della Santa Protettrice patrona della città, che si terrà fra qualche giorno.
Faremo una vacanza da sogno di 20 giorni.
La giornata di ieri l’abbiamo dedicata alla sistemazione dei bagagli e alla visita del luogo e delle spiagge.

Oggi ci troviamo in una spiaggia molto bella con la sabbia bianca..
Siamo tutta la mia famiglia al completo: Io Luca 40 anni, mia moglie Letizia 39 anni, mia figlia Loredana di 19 e mio figlio Marco di 18 anni. Sono sposato da 20 anni e sono felice.
La giornata è buona, priva di vento e mare calmo.

Ci siamo sistemati con i teli da mare e un ombrellone vicino alla riva, mia moglie dopo essersi spalmata la crema solare subito si è sdraiata a prendere il sole mentre i ragazzi sono andati in giro a cercare nuovi amici.
Io invece ero impegnato a spalmare l’abbronzante sulla schiena di Letizia.
Terminata l’incombenza ho visto da lontano un chiosco delle bibite e gelati naturalmente ho chiesto a mia moglie se gradiva un qual’cosa di fresco, si mi ha risposto: avrei voglia di una birra ghiacciata.
Ok vado e torno però non ti fare illusioni di sentirla ghiacciata perché sto vedendo una bella fila non indifferente di persone.
“Va bene fai quello che puoi la berrò comunque”.
Così mi incamminai a passo spedito verso quel gazebo.
Dopo aver percorso 100 metri, cosi per istinto mi sono voltato verso il nostro ombrellone e ho visto che mia moglie stava parlando con un uomo, un bagnante gesticolando animatamente.
Caspita non abbiamo fatto in tempo a sistemarci che già ci sono nuove amicizie.

Dopo aver fatto la mia bella fila una graziosa barman mi ha servito e nel giro di 25 minuti circa ero già di ritorno con due lattine di birra in mano.
Ma la bella sorpresa fu Letizia, non era al suo posto, mi sono guardato un po’ in giro nella speranza di vederla, ma niente anche in acqua neanche l’ombra nulla di nulla si erano perse le sue tracce.
Vicino al nostro ombrellone c’era un signore seduto che guardava il mare, mi sono chiesto se era Lui il signore che poco fa Letizia aveva scambiato qualche parola e a questo punto gli ho domandato se ha visto mia moglie quella signora che era seduta a fianco a Lei?
Si mi rispose, sono entrati in acqua dopo che Lei si è allontanato.
Sono? Come sarebbe sono?
Si, la donna e il suo amico.
Ma non li vedo gli ho risposto.
Certo che non li vede, hanno nuotato un po’ al largo e poi si sono spostati verso destra dietro quegli scogli, dopo non gli ho più visti e con il braccio mi ha indicato il punto esatto dove potevano trovarsi.
I miei pensieri furono subito pessimisti, vuoi vedere che questa volta me l’ha combinata bella, ma no non è possibile non è il tipo che fa certe cose.

Mentre mi incamminavo verso la roccia indicata e tentare la scalata i miei presentimenti erano poco rassicuranti.
Dopo 20 anni di matrimonio e 3 di fidanzamento non ho mai avuto modo di dubitare di lei, i nostri rapporti sessuali marciavano nella assoluta normalità, lei era un po’ freddina ed io dovevo sempre spronarla ed alla fine si scioglieva e mi lasciava alquanto soddisfatto.

Ma chi cazzo era quell’amico a cui accennava il signore dell’ombrellone accanto?.
Meno male che avevo indossati i sandali da mare perché quelle rocce sporgenti mi facevano slogare le caviglie.
Che faticaccia, sono arrivato in cima finalmente e subito mi sono guardato in giro certo è un bellissimo panorama da lassù , il mare azzurro smeraldo multicolore, sabbia bianca, cielo terso sono rimasto incantato da tanta bellezza, ma quando decisi di guadare verso il basso mi paralizzai, vidi due corpi avvinghiati riconobbi subito Letizia e quel cornuto dell’amico, scusate il cornuto a questo punto ero io perché lei aveva in bocca il cazzo di lui che lo succhiava con amore, cosa dovevo fare io?
Scendere velocemente da quello scoglio, che da quel versante era più ripido rischiando di ammazzarmi e spaccare il muso a quello stronzo che si sta beando di mia moglie e a Lei romperle la testa sbattendola contro la roccia?

Tanto non cambiava niente la frittata l’aveva già fatta, anche il pompino era tradimento.
A questo punto sono restato per vedere dove sarebbero arrivati.
Sentii benissimo gridare vengo, vengo per ben quattro volte ma Lei non mosse neanche un muscolo, cioè significava che deglutiva il tutto, dopo ho visto che gli ha spalancato la bocca in faccia mostrandola svuotata, a me quelle poche volte che lo faceva le venivano i conati di vomito e correva subito in bagno a sputare.

Che gran puttana che è mia moglie… ma adesso che fa?
Cazzo non ha ancora smesso continua a succhiare ma che intenzioni ha? Forse vuole fargli il bis?
No si è tolta il sotto del costume, il cazzo di Lui e di nuovo in tiro e gli è montato sopra di Lei.
Si e visto benissimo che l’ha penetrata in vagina e non ha indossato il preservativo, ha incominciato a chiavarla con dei colpi fortissimi e ben assestati.
Lei lo implora di non venirle dentro perché non è protetta, ma Lui sembrava fregarsene, accelera ancora di più e di colpo si ferma restando immobile, l’abbraccia e la bacia, gli ha solo detto grazie si è sentito distintamente, quindi e chiaro che le è venuto dentro, e se l’ha messa incinta?

Tanto non mi interessa più niente il mio matrimonio ormai è finito la nostra vacanza pure non ho voluto più stare a guardare e disperatamente mi sono incamminato per discendere.
La salita era stata piuttosto facile ma la discesa presenta pericoli ad ogni passo, fatto sta che mi sono ferito il pollice del piede destro.

Ritornato al mio ombrellone cominciai a rimuginare come mi sarei comportato al ritorno di mia moglie nei suoi confronti.
Intanto piegavo i teli e li mettevo in borsa ho smontato l’ombrellone ed eccola apparire tutta sorridente, “sono proprio curioso chissà cosa e capace di raccontarmi” con la sua borsa a tracollo baciandomi sulla guancia e scusandosi per il ritardo.
Ma come? “Gli ho detto con tono duro e molto incazzato”, mi mandi a prendere la birra ti sei raccomandata che fosse ghiacciata e sei sparita e poi mi arrivi dopo un ora?
Si può sapere dove cazzo sei stata?
Scusami tanto Luca qui faceva molto caldo e dato che tu mi hai accennato che la cosa era piuttosto lunga per la fila, ho pensato di fare il bagno.
Non e vero sono venuto a cercarti ho guardato uno ad uno tutti i bagnanti in acqua e tu non c’eri e poi di solito il bagno lo fai restando in acqua non più di 10 minuti e allora come si spiega?
Si hai ragione ma io stavo si in acqua 10 minuti poi uscivo mi stendevo sulla sabbia il sole mi bruciava la schiena e rientravo in acqua cosi l’ho fatto diverse volte probabilmente quando sei venuto a cercarmi io ero distesa con la pancia in giù e magari mi sei passato vicino e logico che non mi hai vista.
Io sempre più incazzato le dico: e quella borsa? Da quando in qua fai il bagno con la borsa a tracollo?
Ma sciocchino non mi fidavo a lasciarla qui e allora mi sono premurata di trovare un posto in cui nasconderla, ed infatti ho trovato un buon nascondiglio fra gli anfratti delle rocce figurati che ho fatto fatica a ritrovarla e ho perduto tanto tempo per cercarla.
Certo come scusa era abbastanza credibile, “ma come recita bene quella puttana di mia moglie”.
Ma Luca stai perdendo sangue dal piede che cosa ti è successo?
E poi perché hai chiuso l’ombrellone e messo i teli da mare in borsa?
Perché ritorniamo in hotel anzi metti via tutte le tue cose e quelle dei ragazzi alla svelta!
Ma scusa Luca siamo appena arrivati se è per il piede la medicazione te la faccio io, lo sai che ho tutto l’occorrente nel borsone ai ragazzi serve sempre qualcosa.
Niente medicazione in spiaggia andiamo via immediatamente.

Non mi ero mai comportato in questo modo con mia moglie e tanto meno con i figli, sono sempre stato un marito affettuoso e amabile, ma più parlavo con Lei e più ero furibondo, in quel momento la odiavo ed ero dispiaciuto che mi rivolgevo in quelle brutte maniere, forse l’amavo ancora?
Ma Luca scusa, Marco e Loredana bisogna avvertirli!
Va bene pensaci tu, chiamali con il cellulare e fai premura.
Letizia forse sospettava qualcosa, prese dalla sua borsa il telefonino e obbedì all’istante formando il numero di Loredana.
Pronto Lory dove ti trovi?
Mamma siamo qua con alcuni amici se guardi alla tua destra ci vedi sto alzando il braccio.
Si tesoro ti vedo, insieme a tuo fratello venite subito qui di corsa.
Ma mamma che cosa sta succedendo?
Non discutere e venite immediatamente!
Li vidi, erano a circa 200 metri da noi, Loredana prese per mano Marco e come le e stato ordinato si misero a correre nella nostra direzione.
Arrivarono tutti affannati, mamma che cosa e successo?
No niente papà non sta bene e dobbiamo rientrare subito in albergo.
Ma cavoli proprio adesso che ci stavamo divertendo?
Va bene rimanderete tutto a domani adesso andiamo.
Io avevo gli occhi fuori dalle orbite e ancora più imbestialito che mai dissi: non ci sarà domani perché dobbiamo partire immediatamente, rientriamo a casa.
Ma papa perché tutto questo? Rispose mia figlia, hai litigato con la mamma?
Ne parleremo dopo adesso salite in macchina di corsa che debbo arrivare in paese prima che l’agenzia viaggi chiude per la commutazione dei biglietti aereo e la consegna della macchina che abbiamo noleggiato.

Il primo tratto di strada si svolse nel più rigoroso silenzio nessuno fiatava, prese la parola per prima Loredana e disse: papà dimmi la verità, ai sempre detto che tutti noi non dobbiamo nascondere mai nulla e dire sempre la verità? Perché non ci metti al corrente di quello che è successo? Centra forse quel signore che stava parlando con la mamma e che poi hanno fatto il bagno insieme?
Subito vidi mia moglie che sbiancò all’istante.
Loredana per favore non mettere zizzania, già il papà e arrabbiato per conto suo se ti ci metti adesso tu facciamo la frittata.
No la frittata l’ai fatta tu, rispondendo io a tono, lasciala parlare la ragazza dai Loredana continua il discorso. Mamma non preoccuparti non succederà niente vedrai che papà e molto comprensivo e capirà.
Loredana sii un po’ chiara che cosa c’è da capire devi dire quello che sai.
Ok papà ma promettimi che non ti arrabbi?
Va bene parla.
Da noi i ragazzi, se tu sapessi che cosa succede saresti sempre arrabbiato in continuazione.
Non divagare Loredana continua il discorso che hai interrotto.
Va bene papà, la mamma e quel signore sono entra….Si chiama Roberto quel signore interruppe mia moglie, ed è molto gentile papà non ha nessun motivo per essere arrabbiato.
Si mamma sono d’accordo con te, ok sono entrati in acqua e hanno incominciato a giocare con gli spruzzi, poi si abbracciavano, la mamma saliva sulle spalle del signor Roberto e faceva i tuffi e qualche bacetto ingenuo sfuggiva sempre ma niente di eclatante.
Perché non dici che cosa mi hai fatto notare, riprese Marco che era stato fino ad ora ad ascoltare in silenzio, se dobbiamo dire la verità diciamola.
Ma cosa dici Marco?
Dico che tu mi hai fatto notare che la mamma e il signor Roberto erano sempre appiccicati a baciarsi e quando noi siamo entrati in acqua per avvicinarci il più possibile abbiamo notato che si baciavano con la lingua e tu stesso hai detto, “guarda che porca che è la mamma”.
Va bene e poi?
Niente hanno nuotato verso gli scogli e non li abbiamo più visti.

Ok ragazzi, comunque siete stati bravi e tu Letizia confermi quello che hanno appena detto?
No! Hanno un po’ esagerato, si qualche bacetto e scappato cosi per gioco eravamo un po’ eccitati ma niente di più.
Strano ma vero, stavo parlando con molta calma per incoraggiare mia moglie a dire la verità.
Quindi tu per gioco ti metti a baciare uno sconosciuto? E per giunta anche con la lingua?
Quando siete andati dietro gli scogli, incalzai ancora, che cosa è successo?
Non è successo nulla abbiamo trovato uno scoglio pianeggiante e ci siamo messi a prendere il sole.
Allora scusa Letizia, quella favoletta che mi hai raccontato riguardo l’entrata e l’uscita dall’acqua e prendere il sole in riva al mare e da considerarsi veramente una favola?
Letizia non rispose, si mise le mani in faccia e restò muta fino a quando non arrivammo in paese e ci fermammo davanti all’agenzia viaggi.
Avanti scendi che dobbiamo entrare.
No ! Vai tu da solo io rimango in macchina.
Niente affatto, facendo ancora la voce grossa e severa non volevo che restasse sola con i ragazzi, poteva confondere le prove.
Ho detto scendi immediatamente! E non discutere, finché si è decisa a scendere e siamo entrati .
Riuscì ad avere 4 posti in classe turistica con l’aereo in partenza la sera stessa da Olbia alle 22.50 dello stesso giorno per Malpensa.

In hotel tutti ci siamo dati da fare a preparare i bagagli, i ragazzi mi hanno chiesto se potevano salutare alcuni amici appena conosciuti che abitavano vicino all’albergo.
Va bene basta che siete di ritorno per le 19.00 che l’aereo non aspetta noi.

Appena restammo soli con mia moglie chiusi la porta a chiave la presi di forza dalle spalle, adesso mi dici tutto come sono andate le cose senza dire altre menzogne altrimenti ti lascio qui e noi partiremo senza di te.
Non ho niente da aggiungere quello che ti hanno detto i ragazzi e la pura verità.
Io sempre più arrabbiato che mai: allora faremo un altro confronto tu dirai la tua e io dirò la mia, intanto prendi la tua borsa e svuota l’intero contenuto qui sul letto.
Ti prego Luca non mi umiliare ancora di più davanti ai nostri figli loro non capiranno.
Invece loro capiscono di più della loro mamma e scommetto che hanno già intuito tutto, avanti svuota la borsa qua.
Letizia singhiozzando prese la borsa e la ribalto tutta sul letto.
Io ero in cerca di qualche biglietto con il numero di telefono o qualche altro indizio, trovai solo il cellulare cercai nella rubrica il nome di Roberto ma nulla.
Bene questo lo requisisco io e adesso spogliati.
Sei impazzito? I ragazzi possono tornare da un momento all’altro,
Se tornano la porta e chiusa e non possono entrare aspettano fuori, dai forza spogliati.
Ora mia moglie era rassegnata e cominciò a sbottonarsi la camicetta, non importa quella togliti solo i pantaloni e il tanga ma alla svelta.
Senza guardarmi ubbidii immediatamente ed io non persi tempo, lo sbattuta sul letto, mi sono tolto pantaloni e mutande insieme e gli ho chiesto di imboccare il mio arnese che già era armato, cosi sempre con gli occhi bassi se lo mise in bocca.
Quando è diventato abbastanza tosto la girai di colpo e cominciai ad armeggiare nel suo buchino posteriore, la volevo punire per non aver detto la verità.
No!!! Luca ti prego no li non l’hai mai fatto perché proprio adesso?
Perché non credo di essere il primo, ma comunque staremo a vedere.
No non voglio non puoi obbligarmi,
Io sempre più adirato: parliamoci chiaro, adesso io ti inculo o con le buone o con le cattive se collabori sentirai meno dolore altrimenti ti sodomizzo a secco e chiaro? Hai della crema?
Si ho la crema per le rughe, ma sei matta quella stringe mica allarga usiamo invece la crema solare dimmi dove si trova!
Nella mia trust da viaggio.
La presi e incominciai a spanderla con un dito poi due e anche tre finché lo vista ben dilatata e a questo punto mi sono avvicinato con lo strumento all’orifizio e con un colpo netto lo introdussi immediatamente e la inculai fregandomi delle grida di dolore che urlava.
La sentivo piangere anche con il singhiozzo.
Per essere vergine mi sembra che ci passa anche un treno e cosi?
Perché mi fai questo? Non ho fatto niente ti prego finiscila di torturarmi.
In quel momento mi è venuta un ondata di caldo e stavo per venire mi fermai un attimo e gli chiesi: dove vuoi che vengo? Ti va in bocca?
No in bocca no, ti prego.
Perché fai tanto la schifiltosa, al signor Roberto glielo hai permesso!
No! non e vero basta!.
Quelle parole mi hanno fatto arrabbiare ancora di più, ormai ero al culmine lo tirato fuori e con tutta la mia forza l’ho girata, gli sono venuto in faccia gridando, apri quello schifo di bocca putt… non fini la frase che ha spalancato la sua cavità orale e i miei ultimi schizzi sono finiti dentro la sua bocca con tutto il cazzo che quasi soffocava.

Erano le 19.20, eravamo imbarcati sul traghetto per la terra ferma, tutti in silenzio senza dire una parola.
Sbarcati, ci toccava circa un’ora di viaggio per arrivare all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia.
Loredana parlò per prima: però papà non e giusto che per colpa della mamma abbiamo perso la nostra vacanza al mare che stava incominciando cosi bene.
Ha, vi siete accorti che la mamma centri?
Si, ma tu sei stato esagerato non credi? Potevi perdonarla!
Tesoro, parli perché tu non sai esattamente come sono andate le cose.
Un tradimento non si perdona mai.
Ma non è stato un tradimento.
Tu dici? Letizia questo e il momento di dire ai tuoi figli la verità nient’altro che la verità.
La verità la conosci già non ho altro da dire.
Bene se non vuoi parlare allora parlo io però…. non mi dire che ti ho umiliata di fronte ai ragazzi.
Allora state bene a sentire, “intanto io guidavo tranquillo”.
Quando sono tornato con le birre in mano che la tua cara mamma mi aveva raccomandato che fossero gelate, all’ombrellone Lei non c’era e dopo vane ricerche chiesi al nostro vicino se l’aveva vista, lui mi disse testuali parole: sono entrati in acqua e nuotando si sono spostati dietro quegli scogli indicandomeli con il dito.
Allora io infilandomi i sandali mi sono arrampicato fino in cima e quando ho guardato sotto mi stava venendo un infarto, Letizia vuoi continuare tu per favore?
Basta!!! Mettendosi le mani sulla faccia si mise a piangere ed iniziò a parlare: “è stato un momento di debolezza, io non volevo, non capivo niente”.
A me non mi risulta, allora parli?
Ti prego mi hai umiliata abbastanza basta!
Ma dunque papà che cosa hai visto?
Va bene e giusto che dovete sapere tutto, Letizia continuo?
Ormai arrivati a questo punto fai quello che vuoi.
Dunque ragazzi quello che ho visto e stato raccapricciate, vostra madre, “sempre in un momento di debolezza”, stava facendo al signor Roberto un giochino orale.
Ho papà come parli difficile, interrompe Loredana, forse ti riferisci che la mamma le stava facendo un pompino al signor Roberto?
Alla faccia del pompino vedo che hai afferrato il concetto.
Si, che cosa sia mai al giorno d’oggi lo fanno tutte quelle cose li, non devi fare una tragedia per cosi poco.
Vedi Loredana, prima i baci con la lingua poi l’orale con ingoio, questo prelude al tradimento.
Si papà ma non puoi soprassedere, sono sicura che la mamma d’ora in poi starà bene attenta che non succeda più.
Non ho ancora finito, quando ho visto l’uomo inarcare la schiena ho capito che aveva terminato la sua corsa e dov’era il capolinea?.Nella bocca della mamma che subito dopo ha spalancato le fauci mostrando il completo svuotamento della sua bocca, dopo lo ha ripreso a succhiare con più lena trattenendolo per ben 5 minuti affinché si fosse indurito ulteriormente, poi la mamma si è stesa sulla roccia facendole capire che voleva essere penetrata.
Lui non perse tempo, le salì sopra e introdusse la sua arma micidiale con violenza nel corpo della mamma, la quale lo implorò diverse volte di non venirle dentro perché non era protetta, ma Lui non se ne curò e andò dritto al sodo.
Morale della favola non hanno usato neanche il preservativo e probabilmente ha messo incinta la mamma.
Quindi vuoi dire che avremo un altro fratellino? Ma sei sicuro di quello che dici?
Lo ha fatto sia davanti che di dietro.
Mia moglie non contraddisse nulla di quello che avevo detto anche se, me ne sono andato via prima, quindi non avevo assistito alla sodomizzazione.
Riguardo al fratellino tu e Marco non vi riguarda, perché la tua mamma se la deve vedere con il signor Roberto e con i giudici.
Ma tu che cosa hai fatto dopo?
Sono sceso dalla roccia disgustato perché mi veniva da vomitare e nella fretta di scendere mi sono fatto male al piede.
Mamma e vero quello che ha detto papà?
Letizia a quella domanda di Loredana alzo la testa con gli occhi tutti rossi e pieni di lacrime guardandomi in faccia con disprezzo, “io le feci un cenno affermativo con la testa”, e lei con una vocina quasi da bambina disse: Si è vero, ma è stata una pazzia.
Certo che questa volta mamma l’hai fatta proprio grossa per colpa tua abbiamo perduta la nostra vacanza e sopra tutto la festa Patronale.
Ragazzi: vedrete che c’è tempo per recuperare.
Adesso papi che intenzioni hai? Che cosa farai?
Semplice,domani io e la mamma andremo dal mio avvocato per iniziare le pratiche di separazione consensuale, di più non posso fare.
Ho no papà ti prego non fare questo, facendo così la nostra famiglia si sgretola, si dissolve, non esiste più, ma possibile che non ci sia un’altra soluzione?
Vedi figliola andando in giudizio nessun giudice le darebbe ragione per una moglie infedele per giunta incinta di un altro uomo.
Ma noi dove andremo?
Tranquilli rimarrete a casa con me.
Ma quando sei al lavoro cosa facciamo a casa da soli?
Non preoccupatevi assumerò una badante e vedrete che vi troverete bene,dopo tutto siete anche maggiorenni.
Mai come avere in casa la nostra mamma e tu non dici niente? “Rivolgendosi a Letizia”, di qualcosa!
Mia moglie come svegliatasi da un brutto sogno recuperò le poche energie che le erano rimaste rivolgendosi a me mi disse: Luca amore mio ti prego ferma la macchina.
Ma siamo in curva.
Va bene trova un buco e fermati debbo parlare, giustificarmi.
E non chiamarmi amore mio, il tuo amore e rimasto sull’isola.
Ti prego ferma questa cazzo di macchina !!!!!
Ok mi fermo, infatti cera una piccola rientranza dopo la curva e mi sono infilato senza mettere neanche la freccia.
Appena mi sono fermato, Letizia scese dal sedile di lato passeggero e girando dall’altra parte della vettura venne da me mi apri tutta la portiera poi con mia meraviglia si mise in ginocchio come per pregare.
Luca, amore mio ho fatto una gran cazzata ho fatto una imperdonabile stronzata e me ne pento amaramente, ti prego Luca solo adesso mi rendo conto di quello che ho fatto e so benissimo che non puoi perdonarmi, ma ti chiedo un po’ di compressione te lo chiedo davanti ai nostri figli che io amo profondamente insieme al loro padre. Darei la mia vita solo se sapessi che siete tutti tre in pericolo.
Io ieri non ero io, sembravo posseduta dal demonio a farmi fare quelle cose che ho fatto, so di avere sbagliato ma non capivo la gravità della cosa. Luca io ti amo e solo tu sei il mio uomo,il mio protettore, il mio angelo custode, non ho amato mai nessuno all’infuori di te, sei un padre meraviglioso, un marito affettuoso e premuroso, ad ogni bisogno sei sempre presente, quell’uomo non e assolutamente niente per me.
Però ieri ti sei innamorata di Lui diciamo il famoso colpo di fulmine.
No Luca assolutamente no e mi devi credere.
Il mio amore sei tu solo tu ti scongiuro dammi un’altra possibilità, non te ne pentirai saprò farmi perdonare e se merito una punizione anche corporale ben venga sarò felice di accettarla, mi rivolgo anche a voi ragazzi miei, Loredana, Marco, aiutate vostro padre a perdonare questa povera madre distrutta dalla vergogna e dal disonore e vi giuro che non succederà mai più fino a che campo e stata la prima e ultima volta a fare quello che ho fatto e mi servirà di lezione non vi mentirò mai più.
Anche i ragazzi si misero a piangere dal discorso molto toccante della madre.
Ti faccio una domanda, la riprendo io con un umore più disteso, ma mi devi rispondere con sincerità.
Ieri e successo quello che è successo, ma l’anno scorso in vacanza o gli altri anni passati o nei 20 anni del nostro matrimonio mi hai mai tradito?
Assolutamente no! Anche se molti ci hanno provato a corteggiarmi, ma io ti sono rimasta sempre fedele e ho sempre ribadito che sono una moglie felicemente sposata ed e la pura verità.
Adesso sali in macchina di corsa altrimenti perdiamo l’aereo…..
Ora apri la tua borsa dal tuo portafoglio togli i documenti che ti serviranno per l’imbarco e lo consegni a me. Che cosa ne vuoi fare non c’è niente che ti possa interessare?
Ti requisisco la carta di credito e il bancomat.
Non preoccuparti adesso ti chiedo un’ultima cosa e mi raccomando la verità.
Con il signor Roberto, vi siete scambiati i numeri di cellulare? Perché sfogliando la rubrica del tuo telefonino non figura.
Si c’è li siamo scambiati Lui stesso me lo ha inserito nel mio cellulare sotto il nome di Rosy quando siamo ritornati a riva a riprendere la borsa.
Quindi e palese che avevate intenzione di rivedervi?
Lui si, continuava a chiedermi un nuovo appuntamento, ma io non avevo nessuno scopo, non ne volevo più sapere e tergiversavo, gli ho dato il mio cellulare tanto per abbonirlo niente di più.

Siamo a casa, tutti quanti abbiamo passata una notte insonne, anche i figli li sentivo che parlavano, certo erano in ansia e anche noi dì conseguenza, Letizia la sentivo che piangeva anche se le avevo concesso che avremmo dormito nel letto di sempre.
Al mattino dopo Lei fu la prima ad essersi alzata, preparò la colazione, svegliò i ragazzi e dopo ha svegliato anche me, mi sembrava più rilassata, io neanche un po’ mi rivedevo sempre quella scena sulle rocce che mi faceva venire il voltastomaco e tanta rabbia.

Adesso preparati che andiamo dall’avvocato, che ho già preso l’appuntamento “non era vero menti spudoratamente”.
Mia moglie la vidi sbiancare di colpo, guardò i ragazzi e si lasciò andare con le braccia penzoloni come rassegnata.
Papà hai veramente intenzioni di separarvi?
Si Loredana tu non pensi che ne abbia i giustificati motivi?
Tutti i motivi del mondo ma hai visto che la mamma si è pentita amaramente e che ti ha giurato che non sarebbe mai più accaduto e io ci credo.
Si Luca amore mio, non so che cosa mi accadrà dopo ma sono disperata una donna distrutta, tutto per un sorriso che quell’uomo mi ha fatto e ha rovinato la mia bella famiglia e la mia vita.
Luca ti prego in un giorno trascorso sono cambiata, farò tutto quello che mi ordinerai di fare, se mi vuoi punire, te l’ho già detto qualsiasi punizione io l’accetto ma non mi allontanare dai miei figli e dal mio amore.
Ma ti rendi conto che non mi fido più di te, dovrei ingaggiare un investigatore privato per tenerti sotto controllo in continuazione?
No papà non c’è bisogno dell’investigatore la cureremo noi la mamma.
Tesoro mio, ti ringrazio dell’offerta e troppo il sacrificio per voi e poi quando andate a scuola, no non se ne parla…… Piuttosto Letizia, hai detto che accetti tutto quello che ti ordinerò? Va bene tu sei in punizione ma non pensi che bisogna punire anche il signor Roberto?
Luca tutto quello che vuoi e giusto che deve pagare anche Lui.
Ok tanto per incominciare ho pensato che tu verrai a lavorare con me, dove ci sarò io ci sarai anche tu, parlerò con il capo del personale per una assunzione temporanea e sarai la mia segretaria personale cosi se ci saranno riunioni o trasferte di lavoro tu sarai presente a fianco a me e non ti mollerò un attimo e quando ci sarà da fare compere o la spesa tu non uscirai mai da sola sarai la mia ombra, uscire con le amiche? Scordalo.
Un’altra cosa, quell’uomo ti ha detto dove vive? Ha famiglia? Dove lavora? No, mi ha solo detto che sta in Lombardia ed è sposato, mentre ha voluto sapere tutto di me.
Tu naturalmente hai fornito tutte le informazioni che Lui voleva?
Si esatto, disse mia moglie un po’ rincuorata.
Riguardo a quello che hai detto per me mi sta bene tutto, anche punizioni corporali, se vuoi?
Perché me le merito sono stata proprio una incosciente.
Adesso ci occupiamo del signorino Roberto, con il numero di cellulare e il mio amico ispettore riusciremo a trovare tutti i dati che ci interessano, poi metterò al corrente sua moglie per quello che ha fatto e….approvi Letizia?
Non ti preoccupare per me fai tutto quello che devi fare io d’ora in poi sarò sempre d’accordo con te.
Allora preparati ad uscire, bisogna battere il ferro finché e caldo, andiamo a parlare con l’ispettore Rinaldi prima che parte per le ferie e voi ragazzi fiduciosi che poi quando torniamo vi racconterò tutto.
Stai tranquillo papà ti ringraziamo per quello che stai facendo per la mamma ma ancora grazie per averci fatto partecipe delle tue sventure ne terremo debitamente conto, ma vedrai che adesso la mamma filerà dritto altrimenti dovrà fare i conti con me.
Letizia se sei pronta andiamo! Vedi che dovrai collaborare.
Ma l’avvocato?
L’avvocato lo avvertirò e lo terrò in caldo per un eventuale prossima volta.
Non ci sarà una prossima volta questo te lo posso giurare.

Abbiamo in mano tutti i dati riguardanti il signor Roberto e siamo stati fortunati grazie al mio amico Rinaldi che è riuscito a recuperare il numero di cellulare della moglie nonché il numero del telefono fisso, la signora si chiama Noemi.
Adesso Letizia ci assicuriamo se sono tornati dalle vacanze i signori Gialisio o quando rientrano a casa.

La vita in famiglia trascorreva tranquilla ma mancava quella armonia di sempre.
Mia moglie era premurosa e gentilissima nei miei confronti e in quelli dei ragazzi.
Nelle notti a letto era tutta un fremito, cercava di toccarmi mi accarezzava e tanti bacini sulla guancia ma niente di più, io le dicevo di lasciare stare che non era il momento, quante volte la sentivo piangere ma io inflessibile la ignoravo.
I Gialisio non erano ancora ritornati a casa, mia moglie era sempre servizievole e affabile, uscivamo sempre insieme in attesa che la mia ditta riprendeva la sua attività.
Dopo circa 25 giorni sono riuscito a mettermi in contatto con la signora Noemi, prima mi ero assicurato tramite il telefono fisso se fossero rientrati e questa è stata la conversazione:

Buon giorno signora Gialisio c’è Roberto?
No Roberto e in ufficio, ma chi parla?
Sono Luca Bartoli di Milano e ho bisogno di conferire con Lei per un fatto accaduto tempo fa al mare.
Perché vuole parlare con me?
Signora Noemi è una questione delicata e di estrema gravità e riservatezza per cui ho bisogno di incontrarla, senza che Roberto ne sappia nulla per metterla al corrente di certi fatti accaduti a sua insaputa.
Dalla voce la signora Noemi sembrava molto spaventata e infatti:
O Dio mio mi sta mettendo in ansia, io non so proprio niente di quello che è accaduto, ma io a Lei la conosco?
No signora non ho avuto il piacere di fare la sua conoscenza ma non si preoccupi verrò io a Pavia mi dica solo dove e quando possiamo vederci, o in un bar, o in centro commerciale, per me va sempre bene.
Ma lo sa che adesso sono in subbuglio ma che cosa a combinato mio marito?
Signora incontriamoci che la metterò al corrente di tutto, ma mi raccomando non una parola con Roberto.
Guardi voglio fidarmi di quello che mi sta dicendo e non vedo l’ora di conoscerla.
Senta mio marito rientra questa sera alle 20.00 come al solito quindi abbiamo tutto il tempo, Lei può essere a Pavia per le 16.30?
Certamente signora mi dica solo dove che io la troverò.
Guardi le ho detto che voglio fidarmi di Lei, le va bene nella mia abitazione oggi?
Signora se va bene a Lei io non ho nessun problema! Il suo indirizzo lo conosco e sarò li puntuale alle16.30 e mi raccomando Roberto non deve saperne nulla
Tranquillo signor Luca l’aspetto con ansia, arrivederci.
Mia moglie aveva ascoltato per intero la telefonata in quanto avevo predisposto il telefono in viva voce.
Allora Letizia stammi bene a sentire, noi adesso andiamo a Pavia ma tu non salirai rimarrai in macchina ma saprai e ascolterai bene tutto quello che noi ci diremo con la signora, perché dopo che io sarò entrato tu mi chiamerai con questo cellulare, io ti risponderò dicendoti che sono impegnato e ti chiamerò domani e chiudo la telefonata, però non la chiuderò, farò finta di farlo e la lascerò aperta appoggiando il telefonino in modo che tu sarai in grado di ascoltare la nostra conversazione, e tutto chiaro?
Si e tutto chiaro però tu sei un furbacchione non ho capito dove vuoi arrivare?
Ascolta tutto e capirai.

Sono le 16.30, puntuali siamo a Pavia sotto l’abitazione dei Gialisio, lascio mia moglie in macchina e sto suonando al citofono, mi risponde una voce di donna, io premuroso mi annuncio, si…. sono Luca buon giorno. Quinto piano mi sento rispondere.
Sono sul ballatoio, una porta è aperta una bella donna molto fine è sulla soglia di casa mi porge la mano e salutandomi mi invita ad entrare. Io con molto garbo mi presento: sono Luca Bartoli piacere di conoscerla.
Senta io sono qui ancora che tremo mi risponde la signora ho paura del peggio la prego andiamo subito al sodo e mi dica che cosa ha combinato mio marito, che poi beviamo qualcosa,
In quel mentre squilla il mio cellulare, chiedo scusa e mi affretto a rispondere, intanto la signora mi fa strada per accomodarmi in salotto.
Si pronto, ciao no adesso sono impegnato ci vediamo domani ti dispiace? Ok Ciao, fingo di chiudere la telefonata e appoggio il cellulare sul tavolino del salotto in modo che mia moglie possa ascoltare bene.
Mi scuso ancora Signora vengo subito al sodo.
Dopo due giorni che eravamo arrivati al mare per le nostre sospirate vacanze ci siamo portati subito in spiaggia, “tanto per guadagnare qualche giorno di mare in più”.
Ecco, allora i miei ragazzi si erano allontanati per trovare gli amici io e mia moglie prendevamo il sole quando vidi il gazebo delle bibite e decisi di bere qualcosa e come al solito chiesi a Letizia che cosa desiderava, una birra grazie e assicurati che sia ghiacciata.
Mi sono incamminato a passo veloce, allontanato di qualche metro, mi giro indietro e vedo mia moglie Letizia che parlottava animatamente con un bagnante, be pensai alle solite amicizie che si fanno in spiaggia.
Mi scusi, mi interrompe la signora, Lei mi sta raccontando la storia della sua vita e non pensa che sono qui trepidante e non mi dice il perché della sua visita cosi tanto urgente?
Va bene signora, se la vuol mettere in questo modo le dico subito che sono stato tradito da mia moglie Letizia, e l’artefice di tutto questo è suo marito Roberto che mi ha rovinato la mia famiglia e la pagherà cara, c’è anche la famosa ciliegina sulla torta? Letizia è rimasta incinta, l’esame di paternità DNA sul feto è risultato negativo quindi io non sono il padre, naturalmente chiederò il divorzio per colpa.
Ho santo cielo, ho accidenti, ma come e potuto succedere? Quel porco me l’ha combinata ancora un’altra volta questa è la seconda che ci casca.
La prima volta me ne sono accorta perché lo colto in fragrante, ma allora e un vizio, si è strisciato ai miei piedi chiedendo il perdono, dicendo che era la prima volta e non l’avrebbe fatto mai più, lo volevo cacciare di casa, volevo il divorzio poi mi face pena e lo perdonato.
Ma adesso basta, se ne deve andare da questa casa ormai lo lascio.
Solo che sono un po’ perplessa sulla gravidanza di sua moglie.
Come sarebbe a dire?
No niente una mia idea poi le spiego.
La signora Noemi era in preda alla disperazione non sapeva più come fare, io cercavo di calmarla dicendo: signora Noemi si calmi, siamo entrambi nella stessa barca cerchiamo una soluzione piuttosto che rovinarci noi la vita, facciamola pagare a loro, dobbiamo vendicarci.
E come signor Luca?
Lasci stare il signor, chiamami solo Luca.
Ho Luca aiutami che cosa possiamo fare?
A questo punto si abbracciò a me piangendo: “si Luca, Roberto la deve pagare cara non può passarla liscia”.
Hai ragione Noemi dobbiamo fargliela pagare con la stessa moneta come dire Pan per focaccia. Cosa intendi?
Devi rendere a lui quello che ti ha fatto a te. E come?
Lui ha tradito te due volte e forse di più, non lo saprai mai se non è Lui a confessartelo ed ora sarai tu a tradire Lui, ma non di nascosto dovrai farglielo sapere, dovrà essere consapevole di quale tegola le cadrà in testa.
Ho Luca aiutami tu, io non saprei gestire una tale situazione.
Vediamo un po’!…Prima di tutto dovrai fidarti di me, ho pensato…Si dunque farai cosi.
Quando rientra questa sera, cenerete insieme poi al termine sempre con calma le dirai che dobbiamo parlare, Lui sarà curioso di sapere di che cosa si tratta, tu non perdere la calma, le dirai che vuoi il divorzio.
Ho sentito delle voci di un tuo presunto nuovo tradimento al mare.
Roberto naturalmente negherà,
Va bene mi informerò meglio e ti faro sapere.
Questo e il quanto di cui parlerete, neanche una parola di più, poi noi due ci terremo sempre in contatto e vedrai che avrai la tua soddisfazione.
Ma per il mio tradimento come debbo fare?
Al limite ci sono sempre io non ti pare?
Davvero faresti questo per me, ci conosciamo appena?
Figurati se questo e un sacrificio per aiutare un’amica, sei si un’amica?
Certo che sono tua amica ho tanta fiducia in te! Anche se non ti conosco bene.
Adesso io vado, ti prego non fare niente di tua iniziativa se prima non mi hai contattato.
Stai tranquillo ti ringrazio che sei venuto e mi ha fatto tanto piacere conoscerti si vede subito che sei un uomo buono. Come ha fatto la tua Letizia a tradirti?
Se lo chiede anche Lei, ed ecco l’inaspettato, mi abbraccia e mi bacia appassionatamente come se fossi il suo innamorato, le nostre lingue duellano tra loro, poi ancora un altro bacio e un altro ancora, ciao Noemi mi farò vivo io, fai quello che ti ho detto e non una parola di più, ti lascio il mio numero di cellulare e l’indirizzo. Ciao !!!

Sono in macchina, chiedo a mia moglie se ha seguito la conversazione.
Alla perfezione, mi risponde: forte e chiaro.
Non ti voglio nascondere niente, questo per telefono non hai potuto sentire, quando ci siamo lasciati Noemi nel salutarmi mi ha buttato le braccia al collo e mi ha baciato come se fossimo due innamorati.
Letizia non mosse un muscolo: Dimmi un po’ una cosa se ho ben capito hai intenzione di portarti a letto quella Noemi?
Si! hai capito benissimo sei contrariata?
No, no te lo ripeto per me va sempre bene.

Adesso passiamo alla fase due, domani telefonerai al signor Roberto intorno alla pausa pranzo, dovrai recitare come quando l’hai fatto con me in spiaggia tornando dal bagno, ti ricordi? Sei stata molto brava e convincente ora ti impegnerai al massimo per collaborare e le dirai…

Sono la 13.00, pronto.
Si pronto, sono Letizia ciao.
Ciao Letizia ti ho cercata migliaia di volte, ma sei sparita sono stato persino in Hotel, mi hanno risposto che siete partiti improvvisamente il giorno dopo ma cosa e successo, perché non mi rispondevi al cellulare?
Luca mi ha requisito il telefonino adesso e fuori nel ballatoio che parla con un condomino riguardo un’assemblea e quindi ho approfittato a chiamarti, ho scoperto dove lo teneva nascosto, Roberto… e successo un guaio, mio marito ha capito tutto ed e per questo motivo che siamo partiti.
Ho Letizia sono nei guai pure io, mia moglie sospetta e mi ha chiesto il divorzio.
Anche mio marito vuole la separazione e successo una tragedia irreparabile: sono incinta mi ha fatto fare l’esame del DNA ed e risultato che Lui non è il padre, adesso ti sta cercando vuole che tu ti prendi le tue responsabilità, Io non posso abortire perché metto in pericolo la mia vita.
Hoooo cazzo, cazzo, cazzo, siamo nella merda entrambi.
No! La colpa e tua, ti avevo supplicato di non venirmi dentro, adesso devi pagare le conseguenze.
Si capisco benissimo che ho sbagliato, ero sicuro che non saresti rimasta, non so che cosa debbo fare. maledizione la sfortuna è dalla mia parte.
L’unica cosa che puoi fare mettiti in contatto con Luca e venire a un compromesso vedi se puoi salvare anche me, ti do il numero di mio marito prendi nota.
OK, debbo lasciarti, perché sento che si stanno salutando con il vicino, ciao

Brava hai recitato molto bene ti meriti un premio.
Quando vuoi grazie.
La conversazione era in viva voce e tutto era stato registrato, ora non rimane che aspettare che Roberto si metta in contatto con me e mettere al corrente Noemi per raccontarle in parte le ultime notizie.

Pronto, Noemi cara sono Luca!
Hoo Luca tesoro sapevo che mi avresti chiamata, che notizie mi dai sono impaziente.
Tranquilla cara tutto bene le cose stanno andando per il verso giusto, tutto come previsto, ho convinto Letizia a chiamare Roberto, l’ha messo di fronte alle sue responsabilità e gli ha consigliato di mettersi in contatto con me perché ho intenzione di parlarle.
Ho Luca quando mi fai conoscere tua moglie penso che avremmo tante cose da dirci.
Al più presto non preoccuparti, intanto tu con Roberto mantieni una linea dura e distaccata.
Se ti chiede notizie le dirai che stiamo indagando e presto prenderai la tua decisione niente altro, intesi?
Alla perfezione ma anche tu tienimi al corrente immediatamente appena vieni a conoscenza di qualche sviluppo importante,
Va bene non appena sento tuo marito ti faccio sapere adesso ti lascio e ti mando un bacio.
Contraccambio caro e salutami Letizia ciao.
Anche questa telefonata era in viva voce e mia moglie era presente.

Dopo un paio di giorni Roberto si fece sentire, eravamo da poco rientrati a casa che udimmo squillare il cellulare e apparve sul display il nome di Lui, ( che io avevo messo in memoria nel mio telefonino) il maledetto rovina famiglie, subito chiamai mia moglie e aprii il viva voce.
Un timido pronto sono Roberto.
Roberto chi, risposi, ci conosciamo? “Fingevo di ignorarlo”.
Non credo, ma sono un conoscente di sua moglie Letizia.
Certo ho capito, senta bene giovanotto qui con Lei bisogna giocare a carte scoperte e per telefono credo che non sia il caso, “Già incominciavo ad alterarmi”, per cui la invito ad incontrarci al più presto possibile per il suo bene e quello della mia famiglia ha capito?
Si certo anche subito, giacché sono sotto il suo portone di casa.
Bene, allora pigi il nome Bartoli al citofono e salga al quinto piano l’aspetto.
Appena sentimmo l’ascensore arrivare al piano, mia moglie dietro un mio cenno andò ad aprire la porta, ancor prima che Lui suonasse il campanello.
Ciao Roberto, allungando una mano in cenno di saluto.
Ciao Letizia ti trovo bene.
Accomodati ti presento mio marito Luca.
Piacere tanto, ci stringiamo la mano come dei vecchi amici da sempre e sorridendogli gli ho fatto cenno di accomodarsi in salotto gli ho chiesto cosa potevo offrirle, gradisce un caffè? Si grazie.
Presi io per primo la parola: veniamo subito ai fatti senza rivangare quello che c’e stato fra voi due, indicando con la mano mia moglie che si era accomodata al mio fianco.
Perché non voglio metterla in imbarazzo.
Dunque se Lei non è al corrente glielo dico io, la mia ex moglie Letizia è incinta! Io non sono il padre.
Perché ex?
Giusta domanda, semplicissimo, perché ho già iniziato le pratiche di separazione e divorzio, per cui del nascituro che Lei è il responsabile se ne deve occupare personalmente.
Senta signor Luca, quello che è successo e stata una cosa riprovevole e solo un pazzo come me ha potuto attuarla io in questo periodo mi trovo in braghe di tela perché anche mia moglie ha chiesto il divorzio e mi vuole buttare fuori di casa, quindi in questo momento mi trovo in sua presenza per chiederle perdono anche alla sua signora.
Lo riprendo, la mia ex signora.
Non è questo il punto il fatto è, se Lei divorzia da sua moglie e io dalla mia, faccia a conti fatti 2+2, quindi deve sposare Letizia e allevare la colpa del suo peccato.
Si sentii un urlo, era mia moglie che si mise a piangere e singhiozzare non l’avevo mai vista recitare cosi bene, fu Roberto ad alzarsi e mettendo una mano sulla spalla di Letizia cercava di consolarla anche mia moglie non fu da meno, prendendo una mano di Roberto e appoggiarla alla sua guancia.
Poverini pensavo sembrava un quadretto del presepe.
Signor Luca, ammetto le mie responsabilità ma io amo mia moglie anzi a tutt’ora ancora di più, ho bisogno che qualcuno mi aiuti la scongiuro,
Lei potrà mettere a Noemi mia moglie una buona parola nei miei confronti se gliela presento?
Perché vorrebbe che io intervenissi e facessi da pacere fra voi due? Non le sembra una cosa assurda?
Ma con quale coraggio mi chiede una cosa simile? Anzi avrei dovuto prenderla a pugni per aver distrutto la mia famiglia, adesso mi chiede di aiutarlo? E se lo facessi che vantaggio avrei?
Avrò cura di Letizia se Noemi me lo permetterà.
No caro giovanotto allora non hai capito, per aver cura di Letizia non c’è altra soluzione che sposarla.
La prego signor Luca sii buono mi aiuti mi metto in ginocchio a chiederle perdono e sarò sempre debitore.
Va bene, vedrò di fare qualcosa mi dia tutte le informazioni necessarie per potere contattare sua moglie, sarebbe opportuno parlarle direttamente in un colloquio.
Grazie signor Luca ho capito subito che lei è una brava persona e non meritava il male che le ho recato, in oltre sarei felicissimo se lei ritornasse sui suoi passi riguardo sua moglie.
Adesso basta con questo signore mi sembra che mi prendi in giro.
Me ne guarderei bene nel farlo e se le mie parole ti hanno disturbato allora sono proprio un deficiente, cretino, ti chiedo di nuovo scusa e perdono.
Va bene lasciamo perdere parliamo di cosa dobbiamo fare adesso, che cosa vuoi che io faccia o dica a tua moglie?
Che cosa vuoi da me? Hai qualche suggerimento? O ti fidi di me e vediamo che cosa succede?
Guarda Luca io ho piena fiducia di Te, anche se ti conosco da meno di un’ora, ti lascio carta bianca fai quello che ritieni opportuno qualsiasi cosa.
Hai detto qualsiasi cosa? E allora stammi bene a sentire, prima di tutto debbo conoscere tua moglie, capire i suoi lati deboli e vulnerabili, agire con astuzia parlando sempre di Te e se il caso pure corteggiarla.
Fai pure tutto quello che ritieni giusto ormai… giunto a questo punto anche se la corteggi l’importante che io rientro in famiglia.
Va bene Roberto farò del mio meglio però tu attenzione stai in campana lontano da qualsiasi donna altrimenti il mio castello che sto per costruire se ne va tutto a puttane.
Non ti preoccupare Luca farò esattamente quello che mi hai consigliato di fare.
Allora per il momento e tutto, ti faro sapere dei risultati.
Roberto se ne andò più tranquillizzato Letizia rivolgendomi a me mi disse:
Sembra che per te le cose si stiano mettendo bene?
Si esatto il piano sembra funzionare se faccio sesso con Noemi sono sicuro che riuscirò a farle ritirare la richiesta di separazione.
Perché fai tutto questo? Prima lo volevi morto e adesso lo stai aiutando?
Non hai capito?
Non ti rendi conto che questa messa in scena alla fine favorisce solo te?
Non capisco scusami Luca mi stai facendo intendere che io ne avrò un beneficio? Tutto questo a mio favore? Si certamente, se non ci credi stai affacciata al balcone e vedrai che cosa succederà, naturalmente devi continuare ad avere un ruolo primario di collaborazione come d’altronde ai fatto fin d’ora, senza parlare di quell’urlo e il pianto che hai fatto prima, sei stata proprio brava ci ho creduto pure io.

Sono passati un paio di giorni e tutto era tranquillo, ai ragazzi li avevo messi al corrente di come stavano andando le cose, cosi ne approfittai per chiedere loro se gradivano andare dai nonni per qualche giorno, anche perché a Marco le avevo comperato un computer tutto per Lui, cosi non litigava con Loredana.
Anche mia figlia, sarebbe andata volentieri dai nonni perché c’èra un ragazzo, un vicino di casa che le era molto simpatico.
Mio padre li portava tutti i giorni in piscina o ai laghi e anche a pesca e tutto andava bene, a loro le faceva piacere.
Era arrivato il momento di richiamare Noemi e chiesi a Letizia se non aveva nulla in contrario conoscerla.
Se tu desideri che io la conosco sono felice di accontentarti mi farebbe molto piacere.
Quando intendi partire?
Io ho pensato di farla venire a Milano, saresti d’accordo?
Certamente, tanto i ragazzi non ci sono e faresti l’amore con Lei anche se io sono in casa?
Se ha te ti va bene… si.
Ti dispiace se io mi chiudo in camera di Loredana e le presentazioni le facciamo dopo? Devi capire che per me è imbarazzante la cosa.
Va bene come vuoi adesso la chiamo e tu come al solito ascolterai la nostra conversazione.

Erano le 13.30 pronto Noemi
Ho Luca la tua voce e inconfondibile, come è andata?
Io direi che è andata benissimo Roberto mi ha dato carta bianca posso disporre al meglio, ho capito che ha bisogno di te e avvilito mi ha detto che ti ama più di prima è addolorato per quello che ha combinato a Te e a me, non finiva più di chiedere perdono, però una punizione la deve avere, eccome se la deve avere.
Senti Noemi, ho bisogno di rivederti.
Certo Luca quando vuoi ti aspetto a braccia aperte.
Vedi cara, io ho un piano per tuo marito quindi, se deve funzionare è necessario che vieni Tu a Milano.
Per me potrebbe andare bene ma cosa dico a Roberto?
Stammi ascoltare bene: tu hai modo di parlargli al telefono?
Si certo lo chiamavo spesso adesso non più.
Benone, ora tu lo chiami e le dirai: Roberto questa mattina ho conosciuto Luca mi e sembrato una brava persona, un uomo simpatico cosi a modo e abbiamo parlato sempre di te, mi ha detto delle cose che io non sapevo, quello che volevo dirti che mi ha invitato a cena questa sera, vuole che continuiamo il discorso sempre su di te.
Rimarrò da Lui un paio di giorni, sempre che ti va, quindi a casa te la sbrighi da solo, ti saprò dire quando tornerò esattamente…. poi lo saluterai.
Bada bene, devi assumere un tono autoritario e non tentennare devi essere decisa nel parlare, ti ricordi tutto?
Ma davvero vuoi che rimango due giorni con te?
Se ti fa piacere sarei onorato di ospitare una cosi bella signora come te.
Va bene adulatore adesso lo chiamo mi ricordo tutto se non ci sono intoppi mi preparo e parto subito.
Il mio indirizzo te lo lasciato la volta scorsa lo tieni ancora?
E chi lo molla quello, ho anche il navigatore in macchina molto aggiornato e preciso, se parto verso le 16.00 penso di essere da te in un ora e mezza, ma Letizia non la vedrò?
Certo che la vedrai, chi credi che prepara la cena?
Ok, per tranquillizzarti quando sto per partire ti do un colpo di telefonino o un messaggino per dirti che sto arrivando.
Ti aspettiamo con trepidazione e per acconto ti mando un bacio. Grazie contraccambio ma il mio bacio è super ciao a più tardi.
Alle 15.30 uno squillo caratteristico di un messaggio in arrivo: leggo.
Con Roberto tutto bene, anzi debbo dire che era felice chissà che cosa vi siete detti? Bo? Sto partendo in questo momento, credo di arrivare prima del previsto, ciao ti voglio bene. Quando ti arriva questo messaggio, mandami un ricevuto.

Alle 17.00 in punto suona il citofono mi accingo a rispondere, Letizia corre in camera di Loredana e si chiude dentro a chiave. Sul monitor del citofono vedo inconfondibile il volto di Noemi, la saluto e le dico di salire al quinto piano.
Sono sul ballatoio le apro l’ascensore non faccio in tempo a richiuderla che mi abbraccia con impeto e mi bacia con passione, mi stacco quasi con forza e la trascino dentro casa, non vedevo l’ora.
Te l’ho detto che il mio era super.
Davvero? non l’avevo capito, questa volta sono stato io ad abbracciarla e a baciarla, che ne dici di questo? E poi di questo? E di questo ancora. Sembravamo due innamorati che non si vedevano da tanto tempo.
Dove Letizia?
E fuori lo mandata da mia madre ad accompagnare i miei figli. Loredana ha un debole per un ragazzo vicino di casa. Allora siamo soli?
E ancora abbracci e baci, io intanto la stavo trascinando in camera da letto e cominciavo a sbottonare la camicetta, poi lo zip della gonna che crollò subito a terra, il reggiseno nero di pizzo fece la stessa fine segue il tanga di pizzo identico al reggiseno.
Bellissima nuda un corpo statuario, un profumo inebriante le mie mani erano appoggiate a coppa sui suoi seni fatti meravigliosamente bene, la palpavo e la baciavo in tutto il corpo, la invitai a sdraiarsi sul letto mentre io mi spogliavo, quando vide che ero nudo allargò le gambe invitandomi a salire sul talamo.
Mi precipitai come un assatanato dato la mia astinenza prolungata, era depilata con un ciuffetto leggermente segnato stupenda non connettevo più, ero indeciso se penetrarla “l’avevo di marmo”, oppure divorarla come un leone affamato, optai per la seconda opzione il suo clitoride sembrava il mio dito mignolo, non avevo mai visto una cosa simile neanche nei film porno che ogni tanto con Letizia vedevamo,

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