“E subito iniziò a stringerlo con le labbra per sentire quanto piacere dava ad Andrea…”
Era turbato. Non riusciva a togliersi quel pensiero dalla testa. Alternava periodi,
anche mesi, in cui non ci pensava più e si sentiva felicemente etero, a giorni, settimaneo anche mesi in cui provava un fortissimo desiderio di provare qualcosa in più. Un trasgressione, ma non solo.
Alcuni anni prima un amico, dopo la solita serata a biliardo, lo aveva sorpreso proponendogli un rapporto omosessuale, così per provare. E lui, che aveva appena finito di dire che nella vita si deve provare tutto a patto di non farsi male e non far male ad altri, si era trovato in bilico, a dover decidere sull’istante se andare oltre, se provare ciò che non pensava avrebbe mai provato. Complici le due birre in corpo quella sera aveva detto di si, e si erano lasciati andare. Nel buoi dell’auto, parcheggiata in un luogo isolato, si erano slacciati i pantaloni e mentre si accarezzavano, le loro mani avevano raggiunto i membri dell’altro.
Per Davide, fu un’esperienza stranissima, prendere in mano un uccello che non fosse il suo..quella parte del corpo verso la quale non aveva mai provato interesse, improvvisamente si rivelava il suo fortissimo richiamo sessuale. Stringerlo, sentirlo, percepirne il calore e la durezza come segno del grado di eccitazione erano sensazioni nuove ma piacevoli, dovette ammetterlo. E così le mani iniziarono a scivolare sul glande dell’amico. Davide si rese conto anche di come per lui fosse facile dare piacere ad Andrea, il suo amico. L’esperienza accumulata in anni di masturbazione, lo rendeva padrone della situazione, sapeva come fare, dove toccare, quanto stringere, quando fermarsi qe quando accellerare. Quello che una ragazza deve imparare per lui era imcredibilmente naturale.
Dapprima lentamente, poi sempre più veloce, le mani scivolarono sui cazzi di Davide e Andrea, e il piacere oramai avvolgeva entrambi. In un turbine di rantoli, di sobbalzi, di sguardi peccaminosi, le mani continuarono il loro lavoro delizioso e prima Davide e poi Andrea, arrivarono al culmine dell’eccitazione e godettero, lasciandosi bagnare la pancia dalla propria sborra.
Andrea tornò a casa e non era affatto pentito di quello che aveva appena fatto, aveva scoperto una nuova dimensione e gli era piaciuto. Nemmeno pensava di essere diventato gay solo per qualche toccatina con il proprio amichetto. Complice la fine recente di una storia tormentata con la propria ragazza, Davide decise che per un po’ di tempo sarebbe uscito solo con andrea, con lui non c’erano problemi, niente incomprensioni, stavano bene insieme e ora che avevano scoperto anche il sesso era tutto perfetto. Uscirono altre volte, sempre in macchina e una sera si ritrovarono ad appartarsi in un luogo per coppiette dove Davide era andato più volte con le proprie ragazze. Fu una sensazione strana eppure decisamente eccitante arrivarsi lì con un uomo! Parcheggiarono e subito abbassarono i sedili per stare comodi e per non essere visti (poteva esserci qualche amico con la propria ragazza..). Davide lanciò lo sguardo alla macchina vicina e nella penombra intravide le forme di una donna appoggiata al finestrino che a un certo punto si abbassò con la bocca verso il pene del compagno. Quello che stavano per combinare nella macchina vicina era abbastanza chiaro e subito Davide si eccitò al pensiero. Immediatamente dopo pensò anche che era il momento di infrangere anche un altro tabù: se alle donne piace prenderlo in bocca, perché non doveva piacere anche a lui? Fece stendere Andrea, e iniziò a massaggiarlo con la mano come le altre volte. Poi piano piano scese con il suo volto dal petto, verso la pancia, e poi arrivò a tu per tu con il cazzo di Andrea. Era lì, duro, e bello, che lo aspettava, e Davide ne sentiva il richiamo, ne capiva tutta la forza sessuale di quell’organo. Lo baciò, e subito se lo mise in bocca, perché a lui piaceva quando le ragazze se lo mettevano bello profondo in bocca. E subito iniziò a stringerlo con le labbra per sentire quanto piacere dava ad Andrea. La reazione di lui non si fece attendere e Davide capì che il piacere stava salendo d’intensità. Allora continuò a pomparlo, non troppo veloce ma nemmeno piano, voleva sentirlo morire dal piacere. La sensazione allora provò Andrea fu davvero nuova. Ora non solo lo stava facendo con un uomo, ma per la prima volta si stava sentendo donna! Si, voleva sentirsi come quella ragazza sull’altra macchina, e ci riuscì, si sentì sottomesso al potere del cazzo. Ma scoprì anche gli piaceva terribilmente sentirsi sottomesso. Non solo, chiese a Andrea di trattarlo male, voleva sentirsi non solo femmina ma anche come una troia. In un turbine di sensi, Davide stava provando la gioia di trasformarsi e di vivere una seconda vita.
Continuò a pompare, su e giù, senza stancarsi, divertendosi a sentire come avere il pisello in bocca ricordi l’atto di mangiare e leccare un gelato. Con la differenza che il pisello è caldo e inebriante. Quando Andrea stette per venire, Davide non ebbe il coraggio di prenderne la sborra in bocca e si scansò completando l’opera con le mani e facendo in modo di non bagnarsi. Andrea non sembrò dispiacersene più di tanto e qualche giorno dopo invitò Davide a casa sua.
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