Signore e signori, buona giornata. Nelle narrazioni che vi ho fatto in tutti questi mesi, vi ho lungamente descritto il genere e la qualità dei disinibiti rapporti sessuali in cui ho visto impegnata mia madre, durante lunghi anni di osservazioni più o meno segrete: mai, però, mi sarei immaginato di assistere a quello che mi è capitato di vedere quest’anno durante le ferie.
Per lungo tempo ho passato le vacanze lontano dai miei genitori, quest’estate ho trascorso, invece, il mio periodo di riposo assieme a loro. Il motivo era semplice: per la prima volta dopo molti anni avevo un intero mese a mia disposizione ed avevo una gran voglia di rivedere mia madre nuda e soprattutto di rivedere i miei genitori fare sesso. L’ultima volta che mi era capitato di vederli in tale faccende affaccendati era stato circa un anno fa e volevo vedere se qualcosa era cambiato nel frattempo: vedevo i miei genitori invecchiare, i loro capelli diventare color argento sentivo che non avrei avuto molte altre occasioni per vederli fare sesso.
Debbo fare una piccola premessa: mia madre ha costellato la sua vita di una lunga serie di consuetudini che permettono di poterla spiare con l’assoluta sicurezza di non venir scoperti e, soprattutto, di poter vedere qualcosa di interessante. Innanzitutto, da diversi anni, dopo una lite con il marito risentito dal fatto che avendo una folta peluria inguinale le spuntavano il peli dal costume, adesso la mamma si depila la regione pubica quasi completamente, prima di partire per le ferie; in secondo luogo ha la sana abitudine di cospargersi di crema solare, prima di indossare il classico e castigatissimo monopezzo che usa portare in spiaggia ; in terzo ed ultimo luogo, mia madre ha l’abitudine di lavare il costume, restando a lungo chiusa in bagno completamente nuda.
Basandomi su queste consuetudini avevo una relativa certezza di non venire scoperto mentre osservavo dal buco della serratura: mio padre quando è in casa trascorre il tempo innaffiando il giardino o riposandosi sulla sdraio, inoltre ha un passo piuttosto pesante. soprattutto sapevo di avere molto tempo a disposizione per poterla ammirare senza veli che coprissero le sue amene nudità .
La prima volta che la rividi nuda fu, come sempre, un panorama mozzafiato. Mia madre, come ho già avuto modo di dirvi non è una donna minuta, se si trattasse di un’altra donna della sua taglia vi direi senza ombra di dubbio che proverei orrore ad immaginarmela svestita eppure con mia madre è tutta un’altra cosa: non è solo perché mi piace infrangere il più sacro dei vincoli ed il più inviolabile dei tabù. Mia madre, lo ammetto con il cuore carico di compiacimento, completamente nuda si presenta bellissima, molto più bella che vestita, anzi in tutta onestà quando il suo corpo è privo di ogni indumento mostra una grazia inimmaginabile. Vista, poi, da breve distanza attraverso il buco della serratura appare ancora più bella: i suoi più che abbondanti attributi sessuali, nel ristretto campo visivo offerto da quella angusta apertura sembrano enormi: il seno pare esorbitante nonostante sia ‘SOLAMENTE’ una quarta taglia coppa doppia D; il suo sedere sembra di misure ciclopiche eppure nel complesso è ben proporzionata. Osservata attraverso il buco della serratura, in particolar modo quando fa sesso, mia madre non ha l’aspetto di una persona con qualche chilo di troppo, si mostra invece come l’esaltazione della femminilità più prosperosa. Ricordo con chiarezza di averla paragonata, fin dalla più tenera età , ad una vera e propria dea del sesso femminile, le cui dolci e sensuali forme muliebri furono create per scontrarsi con le più bestiali pulsioni maschili in frequenti unioni talora intense, talvolta violente, spesso brutali e quasi sempre perverse e proprio allora, come una vera dea avesse l’opportunità di redimere il mondo dalle brutture e dal sudiciume con cui la banale gente comune ha in uso lordarlo.
Anche questa volta fu bellissimo vederla nuda e la ammirai in lungo ed in largo mentre si spalmava il solare sulle mammelle e nell’interno coscia. Unta di quella sostanza biancastra simile a sperma ho pensato a quanto sarebbe stata carina in un bukkake festival mentre veniva facializzata da una moltitudine di uomini in calore. Tuttavia quello che mi stupì in modo particolare era la parte bassa del suo ventre, la cui forma non era proprio quella abituale a cui mi ero abituato in tanti anni di innocente voyeurismo.
Ritornati dalla spiaggia, appena mia madre si andò ad infilare in bagno per la doccia, io accorso al buco della serratura. Adesso la mamma era completamente nuda ed era chinata sul lavabo a lavare il costume. Nel farlo protendeva i glutei verso la porta (erano talmente vicini che temesse sentisse in calore del mio fiato) e le si erano dischiuse le natiche all’interno delle quali potevo vedere distintamente entrambi i suoi orifizi; sullo specchio si riflettevano i seni che dondolavano oscenamente mentre strofinava il costume per lavarlo. Normalmente avrei istintivamente guardato in direzione dell’ano o del seno ma questa volta non potei fare a meno di osservare stupito la vagina: era enorme, le grandi labbra semiaperte e tutte plissettate attraverso cui faceva capolino il clitoride. Immediatamente mi chiesi che cosa fosse successo a quella vagina abitualmente stretta, praticamente intatta, dal momento che per anni aveva abbandonato qualsiasi pratica sessuale in senso biblico per abbracciare, invece, tutte le possibili variazioni di natura anale. Ora, all’improvviso, davanti a me si stagliava la sua vulva ed era evidentemente usurata, oserei dire ‘spanata’. Era qualcosa di sconvolgente: per la prima volta avevo una visione molto più dettagliata dei suoi genitali, tutto questo indicava chiaramente che era successo qualcosa di straordinario nella sua vita sessuale e che, purtroppo per me, questo qualcosa interessava la regione del suo corpo che meno mi aveva attratto finora.
La sera, comunque, mi misi in attesa di qualche particolare performance sessuale, purtroppo i miei genitori andarono a letto e si misero immediatamente a dormire.
Il giorno seguente proseguì più o meno identico: vedere la mamma nuda al mattino presto, mentre si spalmava la crema, poi a pranzo mentre lavava i vestiti prima della doccia, poi di nuovo il primo pomeriggio mentre si cambiava e prima di cena mentre si apprestava a lavarsi. Ma la sera nulla, neanche l’ombra del sesso, neppure una frase. Eppure la vagina logorata che mostrava in bagno era la testimonianza più evidente che dovevo approfondire in che modo fosse cambiata la sua vita sessuale. Mi misi a svegliarmi presto per controllare che i miei genitori non facessero sesso alle prime luci dell’alba, ma niente: un buco nell’acqua.
Pensai che mia madre facesse le corna a mio padre, oppure che mio padre avesse convinto mia madre a concedersi a qualcun altro: da quando gli avevo fatto dono di un computer egli aveva preso l’abitudine di frequentare diverse comunità amatoriali e di scambisti. Pensai una marea di cose fino a quando una sera, l’ultima sera della vacanza per l’esattezza, i miei genitori decisero, finalmente, di fare sesso. Avvenne tutto nel più classico dei loro modi estivi: uscirono per cenare fuori e rientrarono piuttosto tardi. Io praticamente stavo per crollare per il sonno ma fui svegliato al loro rincasare dalle risate eccitate dei miei genitori. Appena loro entrarono in casa io ne uscii passando dalla finestra (eravamo nella nostra villa ad un solo piano). Immediatamente andai verso la finestra della loro camera da letto che aveva le imposte chiuse: anni addietro avevo fatto un piccolo foro agli scuri e a quel foro avvicinai l’occhio, pregando Dio di concedermi l’estasi di una nuova brutale sodomizzazione ai danni della mia povera madre.
Vidi la mamma spogliarsi con leggiadria, restare in reggiseno (senza slip) ed aspettare seduta l’entrata in scena di mio padre. Quando questi finalmente entrò nella stanza era nudo ed aveva il pene stranamente piuttosto flaccido (come ricorderete ho decantato più e più volte il fallo di mio padre celebre non tanto per l’estensione in lunghezza, in verità piuttosto normale, quanto per il notevole calibro e la ragguardevole resistenza). I miei genitori ridevano e scherzavano, papà curiosava tra le gambe della mamma e poi finalmente parlavano di sesso: ‘allora hai deciso dove farlo? Davanti o dietro?’ e mia madre gli rispondeva: ‘mah, guarda non lo so. A te piace di dietro e a me davanti. Sai che ti dico? Facciamolo doppio’
Non afferrai bene la risposta di mio padre, ma fu qualcosa del genere: ‘buongustaia’.
Già mi immaginavo un rapporto sessuale ano-vaginale ma ben presto mi resi conto di non aver capito quello che la mamma intendeva proporre: lei, nel frattempo, si era distesa sul letto ed aveva allargato le gambe. Mio padre le avvicinava la mano alla vulva ed era evidente quello che si apprestava a fare: un bel fist-fucking vaginale. Avevo visto, purtroppo in una sola occasione mia madre provare un simile rapporto, ma era stato di tipo anale. Ricordavo che era stata la cosa più eccitante a cui avessi mai assistito ed ero fremente di vedere la mano di mio padre esplorare in profondità nella vagina della mamma: da quando avevo visto per la prima volta mia madre praticare quel tipo di rapporto avevo scaricato centinaia di video su internet e sapevo bene quanto quel tipo di pratica potesse essere intensa.
Mio padre non si fece molto attendere, dopo le inevitabili difficoltà iniziali nel giro di pochi minuti la mamma aveva ben quattro dita dentro l’orifizio vaginale e se la godeva di gusto: posso dirlo con certezza in quanto diverse volte scoppiava a ridere, che considerando quello che le stavano facendo era piuttosto notevole. Poi ad un certo punto la mamma afferrò il braccio di papà e lo tirò verso di se. Mio padre strinse la mano a forma di pugno ed in pochi secondi vidi la mano venire letteralmente inghiottita dentro il ventre della donna che mi aveva messo al mondo. Ora mia madre si masturbava e si toccava i seni massaggiandoseli e stringendoseli con vigore (direi quasi facendosi male, a giudicare dall’intensità della stretta). Mio padre dal canto suo spingeva con forza avanti ed indietro e dalla stanza provenivano rumori osceni di carni che sbattevano, e di liquidi che gorgogliavano: la mano sembrava sguazzare dentro il corpo di mia madre che mugugnava di piacere. Dopo qualche minuto mio padre fece una cosa meravigliosa: avvicinò anche la mano sinistra a forma di pugno, la congiunse con l’altra, la spinse dentro ed anche questa entrò senza trovare ostacolo. La mamma era veramente aperta come una cozza. Vedevo le mani entrare ed uscire dal suo corpo ed ogni volta parevano più fradice di umori vaginali. La mamma adesso non si limitava a mugugnare ma letteralmente gridava di piacere: era la cosa più indecente a cui avessi mai assistito e la cosa di gran lunga più indecente era vedere quelle due mani giunte come in una religiosa preghiera sguazzare nella vagina della donna che mi aveva generato. Improvvisamente la mamma si mise a tremare, smise di masturbarsi; si mise a stringere le lenzuola con forza: la vedevo in preda ad un orgasmo violentissimo. Urlava e si contorceva di piacere, gettava la testa in dietro e le membra entravano in una tremenda quanto innaturale tensione. Poi si calmava, le mani continuavano a penetrarla, lei ricominciava a masturbarsi, toccandosi il clitoride e nel giro di qualche minuto ricominciava ad avere un orgasmo violentissimo ed un breve fiotto di urina le schizzava dall’uretra di cui cominciava a perdere il controllo. Dopo un tempo, che definirei interminabile preso come ero da quel rapporto, la mamma ruotò su se stessa e si mise supina (senza sfilarsi dalle mani). Papà senza dire una parola tolse la destra e la avvicinò al suo ano e la spinse dentro. Probabilmente vi parrà incredibile ma la grossa mano di mio padre sembrò non incontrare resistenza ed in pochi minuti era dentro fino al polso. Ora l’orgasmo della mamma era rabbioso, animale, fatto di grugniti. La mamma si mise a lamentarsi: ‘ahi, mi fai male’ ‘smettila, ti prego’ e mio padre ad incitarla a resistere. La mamma ora era completamente nuda: a forza di maltrattarsi i seni questi le erano sgusciati dal reggipetto e vedevo i capezzoli durissimi e grossi, mentre le mammelle ondeggiavano con forza avanti ed indietro sbattendo contro braccia e gambe. Finalmente mio padre raggiungeva l’erezione. Sfilava la mano dalla vagina e cominciava a masturbarsi. Quasi istantaneamente eiaculava, schizzandole le natiche. Allora spalmava lo sperma sulla schiena della mamma. Infine, purtroppo sfilava anche la mano dall’orifizio anale della mamma e si metteva a guardarla dilatata come non mai, completamente aperta. Dalla posizione in cui ero anche io avevo una bella visione. L’ano era rimasto spalancato e così anche la sua vagina. Vedevo l’interno del suo corpo. La vagina era rosata all’interno e la cavità anale per quanto aperta a formare un antro di forma triangolare era però troppo buia e ne si percepiva solo l’oscura profondità dell’esplorazione appena subita.
I miei genitori erano felici, la mamma tutt’altro che umiliata dal trattamento a cui era stata sottoposta era raggiante: allargava le gambe ed protendendosi con i seni che le cascavano sulle cosce osservava con orgoglio l’arrossamento e della propria intimità divaricata: di cui faceva commenti al quanto volgari e per lei inconsueti. La cosa più bella era che i suoi muscoli pelvici e rettali cercavano di chiudere quei due orifizi spalancati: li si vedeva pulsare, contrarsi e rilassarsi e poi di nuovo contrarsi, incapaci di raggiungere la condizione di riposo. La mamma e papà guardavano divertiti e facevano commenti come: ‘guarda che hai combinato, me l’hai rotta’ ‘oh, per quello che ci devi fare’ oppure ‘ed adesso come mi masturbo, io?’ ‘facile, ti ci ficchi dentro qualcosa di molto grosso’ e così via.
Ora vi vorrei invitarvi a mettere la vostra mano destra a forma di pugno e poi a congiungervi sopra quella sinistra. Ed ora guardate le mani con attenzione. State vedendo una cosa enorme e quella cosa era dentro la vagina di mia madre. Adesso staccate le mani e stringetele entrambe a forma di pugno ed immaginatevele una dentro la vagina e l’altra dentro l’ano di mia madre. Che spettacolo formidabile. Ogni volta che lo faccio ripenso a quella nottata ed a un intero mese trascorso aspettando di vedere qualcosa di simile. Qualcuno penserà che abbia perso un sacco di tempo, che avrei potuto dedicare a cacciare qualche donzella disinibita, qualcun altro che sono un guardone vizioso ma io mi chiedo che cosa possa esservi di più bello che assistere a qualcosa due mani enormi che violano e violentano di forza contemporaneamente entrambi gli orifizi sessuali della propria madre?
Il giorno dopo partimmo per ritornare a casa. Non potei fare a meno di guardare un’ultima volta mia madre nuda e vedendola chinarsi ed allargare le natiche rimasi affascinato osservando sui suoi genitali ancora arrossati i segni della notte appena trascorsa. Anche la mia cara mamma appariva soddisfatta e la vidi ancora una volta chinarsi ad osservare la propria vagina violata: mi aveva dimostrato nuovamente che razza di donna meravigliosa fosse e non ho che parole di ringraziamento per lei.
Grazie.
PS: questa volta, vista la meravigliosa esperienza a cui ho avuto la fortuna di assistere non ho voluto guastare la narrazione con fantasie erotiche inventate. Mi sarebbe parso di svilire tutta la vicenda e che qualcuno magari già dubbioso sull’autenticità dell’intera vicenda, magari avrebbe potuto mettere in dubbio tutta la narrazione per qualche fantasia anche se descritta come tale. Tuttavia vorrei dirvi una cosa. Come saprete l’anno scorso nei pochi giorni di ferie che avevo trascorso con mia madre, le avevo cosparso in un’occasione l’interno di una delle coppe del costume da bagno di peperoncino. Sadico come sono, i fastidi che questi le avevano causato al seno mi avevano tremendamente eccitato. Quest’anno avevo intenzione di fare di peggio ed avevo provveduto ad acquistare uno spray urticante (quelli in vendita in armeria contro rapine e stupri). Intendevo spruzzarlo all’interno del costume da bagno di mia madre in corrispondenza dei seni e della vagina. Invece non lo feci. Intorno alla metà della vacanza mia madre, facendo il bagno, finì contro una medusa che le sfiorò con i tentacoli la generosa scollatura. Un’altra persona sarebbe stata in pensiero per il dolore (personalmente sono finito anche io su un paio di meduse in parti ben meno sensibili e so che tremendo dolore possano provocare), invece io rimasi eccitato al racconto dell’incidente e non passai giornata senza guardare i segni rossi che questo le aveva lasciato sui suoi delicati seni. Era bello vederle la mammella sinistra con quelle due lunghe striature rosse e pensare a quanto le avesse fatto male in quel momento. Pareva di vedere i segni di scottature e passai diverso tempo ad immaginarmi come sarebbe stato bello poter spegnere una sigaretta sui suoi capezzoli. Purtroppo sono fatto così. Mi piace il sesso sado-maso e non ci posso far niente, per cui un ringraziamento va anche alla medusa che complice mi fu nell’idea e nella realizzazione.
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