“Aveva iniziato a succhiarlo, succhiarlo e leccarlo…”
Rimanemmo per un’ora sdraiati a farci dispetti, ridere, coccole così, nudi, con
i rispettivi sessi appiccicaticci, io dei suoi umori, lei della mia sborra.
Fu Natalia a rompere gli indugi:
– “Si è addormentato o è ancora abile ed arruolato? Avrei in mente una cosa…”
Detto questo lo afferrò e si chinò a succhiarlo.
– “Con una bocca come la tua… puoi chiedergli quello che vuoi…” – fu la mia risposta
Il mio pene si induriva nella sua bocca riprendendo vigore. Natalia se lo tolse dalla bocca mostrandomi il suo lavoretto: una cappella ringalluzzita, lucida, insalivata.
– “Inculami!” – fu la sua richiesta secca
Detto questo di girò mettendosi a 4 zampe e spingendo il culo in alto.
Mi avvicinai e le accarezzai l’interno delle chiappe. Gliele allargai. Inizia ad accarezzarle delicatamente, godendo al tatto di tutte le increspature interne. Lei non protestava, anzi faceva di tutto per dimostrarmi che ne era estasiata. Il suo buchino, al mio trattamento, aveva cominciato a sussultare, aprendosi e chiudendosi automaticamente davanti ai miei occhi, ritmicamente e lascivamente.
Natalia mi sussurrò:
– “Mettimi un dito in culo…”
Non me lo feci ripetere. Esegui il suo ordine tra i suoi mugolii di assenso.
– “Mi serve qualcosa per lubrificarti il buchino. Vado a prendere il gel lubrificante…” – gli dissi
– “Noooo… coccolalo…” – fu la sua risposta con una vocina da gattina i calore
Tolsi il dito e inizia a leccare. Leccavo voracemente slinguazzando la sua vagina fino al clitoride. Ma i miei occhi erano all’altezza del suo buco del culo. Non resistetti molto e con la lingua sfiorai il suo ano. Un fremito dal corpo di Natalia mi disse che gradiva. Allora con maggior decisione iniziai a leccarlo diligentemente, tanto da infilargliela all’interno.
Natalia spingeva il suo sedere verso la mia bocca, incitandomi a penetrarla più profondamente con la lingua, mugolando liberamente. Da parte mia le allargavo le chiappe con le mani, in modo da poter infilare la mia lingua nell’ano dilatato (oltre al viso tra le chiappe), più in profondità. Gli inserii due dita nel culo, la cui penetrazione fu facilitata dalla lubrificazione salivare che gli avevo praticato, nonché dall’elasticità del suo buchino. La “masturbavo” così, tra i mugolii di piacere che uscivano dalla bocca di Natalia.
Era una vista eccezionale vedere le mie dita che sporgevano dal suo buchino increspato. L’ano cedeva alla mia sollecitazione.
– “Mettilo dentro… dai…” – mi implorò Natalia
Andai a prendere il gel lubrificante e tornai. Con il gel gli lubrificai il suo buchino e lubrificai il mio pene rigido.
Afferrai il mio cazzo e sfiorai il buco del culo di Natalia. Appoggiai il cazzo al suo buchino aperto, scuro e rugoso; una spinta leggera e il glande si trovò nell’apertura. Un’altra spinta e la lubrificazione eseguita permise l’ingresso dell’asta, dopo la cappella, nel culo sodo di Natalia. Mi fermai per farla abituare.
Lo sfintere di Natalia si rilassò dopo l’ingresso… Io non aspettavo altro, spinsi, spinsi con forza il mio cazzo dentro il suo culo, aprendolo e allargandolo, riempiendolo tutto fino a farlo entrare sino alle palle.
Sentivo la mia cappella aprirsi la strada nella sua carne, che scivolava e la sfondava. Era una gioia sentire il rumore del mio pube che sbatteva sul suo culo.
Natalia emise un urlo e girandosi mi guardò sconvolta e appagata.
Il ritmo era intenso, sempre pressante la spinta nel suo culo, mentre i gemiti di Natalia riempivano la stanza, fino al punto che Natalia morse il lenzuolo con i denti e le sue mani lo strinsero violentemente.
Io le fottevo con energia il culo, con le mani sulle sue chiappe per tenerle aperte:
– “Ti piace vero? Ti riempio di sborra questo bel culone!” – le dissi tutto eccitato
– “Scopami come una troia, allargamelo tutto! Continua… sfondamiiiiiii! Aaaaaaaaahaaaaaaaaaaa… sbattimiiiiii, aaaaaaahaaaaaaaaaaarrggggggg!” – fu la sua risposta
E io iniziai a fotterla ancora più forte, tanto che montai completamente sul suo culo spingendo il mio cazzo con maggior vigore, mentre Natalia inizia a strillare ripetutamente:
– “Aaaaaaaaahaaaaaaaaaaa… sbattimiiiiii… Aaaaaaahaaaaaaaaaaarrggggggg sbattimi, porcoooooo! Aaaaahaaaaaaaaaaarrggggg!!!“
– “Che puttana che sei!” – mi uscì dalla bocca
– “Sìììì… Sìììì! Sono una puttana… sfondami il culo… sborra, riempimiiiiiiii – mi incitava mentre sbattevo il mio pube sul suo culo – Fammelo sentire tutto… Sfondami tutta, sfondami tutto il culo!”
Con tutto il mio peso accompagnavo la mia focosa penetrazione. Lei urlò e mi pregò di fermarmi un momento:
– “Aiiihaaaa! Ti prego fermati un attimo … toglilo… mi bruciaaaaa!!!”
Io mi fermai pensando di avere fatto qualche danno nella foga, ma lei:
– “Tiralo fuori… lubrificalo tutto perché mi brucia il culo… lubrificalo…” – disse ansimando
Tolsi il mio pene dal suo culo, tutto largo e rosso, senza cambiare posizione. La guardai, ammirando il buco allargato e facendo sfregare la mia cappella sulla sua figa depilata, iniziai così a penetrarla in fregna, che era bagnatissima, un lago di umori…
Io godevo nel sentire il mio pene avvolto dalle pareti della vagina di Natalia. Iniziai a sbatterla ammirando le sue chiappe muoversi sincronizzate. Il mio cazzo entrava e usciva dalla sua calda passera bagnata. Le stringevo, con le mani, le tette. Poi le sussurrai:
– “Ti piace? O vuoi che te lo rimetta in culo?…” – lasciando cadere le ultime parole con enfasi
Natalia era quasi sfinita, ma imperiosa mi ordinò:
– “Stronzo, ora devi finire… scopami il culo, svelto!”
Così iniziai nuovamente a penetrare il suo culo dopo averlo sfilato lucido d’umori dalla sua figa.
Il mio pene iniziò a entrare nel culo di Natalia, prima lentamente per gustarmi il piacevole ingresso, avvolgente, poi con forza glielo piantai tutto dentro, in un sol colpo, facendole lanciare un grido improvviso! Notai che Natalia contraeva i glutei ad ogni mio affondo, tirando la testa indietro e aprendo la bocca in un urlo muto o mugolante.
I miei movimenti erano secchi e profondi. Ogni volta lo sfilavo per poi reinserilo tutto fino alla base. Natalia impazziva dal godimento chiudendo gli occhi.
Pompai ancora per un pò, poi esplosi i miei schizzi di sborra nel suo intestino, sborrando in modo assurdo tra le urla di piacere di Natalia…
Quando mi sentii svuotato, crollammo insieme sul letto, abbracciati e stretti, finché il mio cazzo scivolò fuori dal suo ano.
Rimanemmo lì accoccolati a riposare, sazi dei nostri respiri e piaceri, per poi eccedere in una limonata incredibile.
Con calma e tranquillamente ci lavammo, facendoci una doccia veloce insieme; ci rivestimmo e la accompagnai a casa, ma solo dopo che mi aiutò a rifare le nostra alcova.
Arrivammo a casa sua:
– “Mi accompagni su? Ho paura di entrare da sola… se poi c’è uno che vuole violentarmi?…” – Natalia lo chiese con uno sguardo da troietta affamata portandosi il dito indice al labbro inferiore della bocca.
Acconsentii ad accompagnarla. Salimmo. Aprìì la porta ed entrammo. Natalia mi mise le braccia intorno al collo dandomi un caloroso bacio che si trasformò in una dolcissima limonata.
– “Non ti lascio tornare a casa senza un ultimo regalo…” – disse Natalia dolcemente.
Natalia si inginocchiò davanti a me. Mi spinse contro il muro. Mi slacciò i pantaloni, fece scendere la cerniera. Prese i lembi dei pantaloni e lì calò fino alle mie ginocchia. Ci guardavamo negli occhi, io per la sorpresa e la voglia dell’attesa, lei con una voglia da porca negli occhi. Prese l’elastico dei boxer e li fece raggiungere i pantaloni.
Il mio uccello era lì a riposo davanti al suo viso. Lo prese dolcemente con la mano e lo baciò altrettanto dolcemente.
Poi Natalia si sfilò la maglietta rimanendo con le tette al vento…
Lo riprese in mano, lo scappellò e lascivamente iniziò a baciarmi la cappella che sembrava rivitalizzarsi e gonfiarsi.
– “Muoviti… prendilo in bocca… si vede che lo vuoi fare!” – gli dissi e gli ordinai
Natalia obbedì, prendendolo tutto in bocca… infilandolo talmente tanto nella sua bocca, che sentivo le sue labbra toccare le mie palle.
Quel contatto me lo fece rinvigorire, il mio cazzo ridivenne duro nella sua bocca.
Natalia si tolse il mio cazzo dalla bocca e iniziò a dare dei colpi di lingua alla mia asta, alla mia cappella e ai miei testicoli, mentre con la mano mi faceva una sega.
Natalia non era immune da tutto questo, tanto che eccitata aveva allargato per bene le gambe e, scostato il perizoma, aveva iniziato a infilarsi due dita nella sua figa, mentre mi spompinava calorosamente.
Aveva iniziato a succhiarlo, succhiarlo e leccarlo. Lo succhiò più forte mentre continuava a toccarsi.
– “Voglio sborrarti in faccia!” – le dissi ansimando
Natalia se lo sfilò di bocca guardandomi con i suoi occhioni da troia.Iniziò a farmi una sega davanti alla sua bocca dalla quale fece capolino la sua lingua, che leccava la punta del mio cazzo sulla fessura, e lui era pronto a esplodere.
Non ce la facevo più: ecco, finalmente l’eiaculazione arrivare, la sentivo salire dai miei coglioni… Natalia portò il mio cazzo verso la sua bocca, avvicinandosi con il suo viso, essendosi accorta della mia imminente eiaculazione.
Fu un getto di calda crema che partì vigoroso dal mio cazzo diretto nella sua bocca, ma Natalia lo diresse sapientemente, in modo che il mio cazzo gli schizzasse anche tutta la faccia e le tette.
Sborravo… Sborravo schizzandola in faccia, poi Natalia prese il mio cazzo in bocca e se lo spompinò voracemente ingoiando la sborra che usciva. Io godevo con le gambe che mi tremavano, rigido appoggiato al muro…
Era spettacolare vedere com’è ridotta, che mi spompinava col viso imbrattato di sborra e le sue tette schizzate.
Che goduria essere venuto riempiendole il viso e il seno… Natalia non sembrava preoccuparsene, non si preoccupava di essere stata inondata di caldo sperma…
Era ed è una porca, una porca eccitata dall’avermi fatto venire… non aveva nemmeno smesso di trastullarsi con le sue dita, anzi continuava a farlo velocemente spalancando di più le gambe e venendo sonoramente, lì davanti a me, in ginocchio…
Qui finisco di raccontarvi quell’estate di tanti anni fa. Ci furono altri incontri, ma è meglio fermarsi qui…
Vi dico solo che Loredana alla fine dell’estate decise di farsi sverginare da me e il fatto accadde a casa di Natalia, mentre lei ci osservava scopare. Alla fine Natalia si fece inculare, a novanta, davanti a Lory, che stava con le gambe aperte e segnate dalla sua verginità perduta…
In quanto a Tiziana, beh le scopate con lei ci furono come con Natalia, ma l’episodio che più mi ricordo fu un’inculata in macchina. Eravamo io, Tiziana e Natalia. Le feci mettere appoggiate ai sedili posteriori e le inculai a turno. Ma fu con il turno di Tiziana che ci scatenò tutti e tre: c’era Natalia che dava della troia a Tiziana tirandogli i capezzoli e Tiziana che urlava di piacere fin dal inizio e ad ogni mia spinta…
Spero vi siano piaciuti questi miei ricordi.
Al prossimo racconto allora, dedicato a Ilary…
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