Il mio nome è Sophie e sono francese, frequento il terzo anno alla Saint Patrick, collegio irlandese. La mia migliore amica si chiama Jo, sediamo allo stesso banco fin dal primo anno e insieme abbiamo deciso di uscire dal nostro isolamento sociale.
In verità sono stata io che l’ho trascinata, lei pensava solo allo studio ed a non farsi troppo vedere in giro per i corridoi, così le ho raccontato come può essere divertente e educativo frequentare altre amicizie
Dopo la mia prima esperienza di festa ‘non consentita’ nella camera di Stacy e Jo, ho spiegato alla mia amica cosa era successo, coinvolgendola in un gioco molto interessante, sotto gli occhi divertiti dei nostri compagni, Susan, Tracy e Stewart, lo stallone del gruppo.
Ci sono state altre feste d’allora ed in una di queste abbiamo conosciuto Sam, un ragazzo di colore, frequenta l’ultimo anno ed è amico di Stewart.
Per quell’occasione avevamo deciso di scegliere un luogo diverso dal solito, così eravamo entrati di soppiatto nel teatro, riuscire ad avere le chiavi era stato un compito arduo ma la rossa Susan aveva trovato un argomento convincente per il guardiano, un succoso pompino che gli aveva ridotto le palle a noccioline, d’altra parte Susy era fra le succhiacazzi più famose di tutto il collegio, aveva una tecnica molto particolare che faceva impazzire gli uomini e li faceva venire con copiosi fiotti di sborra bollente e vischiosa.
Ci ritrovammo sul palco a mezzanotte in punto, c’eravamo io, Jo, Stacy, Susan, Stewart, Sam e una nuova compagna di nome Kelly, una cinese di Hong Kong figlia di un diplomatico.
Il gruppo si faceva sempre più multirazziale e questo aveva il suo fascino, così decidemmo di saltare i soliti loquaci preliminari e passare subito alla ‘conoscenza’ intima, in breve ci spogliammo dei nostri leggeri abiti estivi e rimanemmo nudi, distesi sul palco fra coperte e stuoie, candele e incenso, birra e whisky.
Kelly si presentò mostrandoci la sua bellissima fichetta rasata, nella quale risaltavano le magnifiche labbra rosee e gonfie che la cinese cominciò a stuzzicare con le sue sottili dita, vedevamo il clitoride rizzarsi e inturgidirsi, mentre i suoi capezzoli posti sulla punta di due seni piccoli ma ben fatti diventavano duri come chiodi, Sam si gettò sopra di lei iniziando a leccarla dappertutto, scendendo sempre più verso il pube rasato e eccitato, la sua lingua rossa s’inoltrò nella fessura fradicia di succhi vaginali e con il dito medio cominciò a masturbarla con maestria, la piccola cinese mugolava e continuava a passarsi la lingua sulle labbra, per bagnarle dall’arsura provocata dall’eccitazione, così Stewart tirò fuori il suo rotolo di carne e glielo mise in bocca spingendolo sempre più nel fondo della gola.
Con i due maschi del gruppo impegnati con un’unica ragazza, Stacy e Jo, Susan ed io dovemmo cominciare a scoparci da sole e così iniziammo a leccarci e masturbarci con le lingue e le dita, pizzicandoci i capezzoli e lappandoci le fiche sbrodolanti e ingorde di piacere.
Stewart venne copioso nella bocca di Kelly, inondandola di sperma e mentre la cinese finiva di raccogliere con la lingua le ultime gocce, Sam venne nella sua fica, dopo averla stantuffata a dovere per una mezz’ora, il getto del ragazzo di colore sembrava non finire mai, tanto che anche Susan s’inginocchiò a raccoglierne alcune preziose gocce, prima di farlo scomparire nella sua bocca vogliosa.
Jo aveva preso il cazzo di Stewart in bocca per la prima volta e la sua curiosità era pari al desiderio, lo stava spompinando per bene, scendendo e risalendo lungo tutta l’asta e succhiando la punta come fosse una caramella, Stewart cominciò ad essere scosso da brividi ma prima di venire decise di usufruire del buchino nero di Jo, così la mise carponi e lentamente fece scivolare il suo membro rovente nel culo della piccola ragazza, sembrava non dovesse mai arrivare alla fine del tunnel tanto erano profonde le viscere, Jo iniziò a muoversi per accompagnare i movimenti del ragazzo, mentre io mi misi sotto di loro e cominciai a leccare la passera della mia amica, ridotta ad un immenso lago d’umori, ne sentivo la fragranza nelle narici e mentre la leccavo, mordendole il clitoride, mi masturbavo sempre più velocemente, aiutandomi con la lingua di Stacy, che vidi sdraiarsi fra le mie cosce, il dopo fu un esplodere di orgasmi a raffica che inondarono di succhi e sperma tutto il palco del teatro’alla prossima. [03/03]
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