“Ne devi avere presi di cazzi Puttanella…”
Checco che era più alto di Stefano e con dei bicipiti più
grossi delle mie cosce, dissi: “ora noi ci mettiamo seduti sul divano e tu cominci a spogliarti”
Per favore ho paura lasciatemi andare per favore.
“Vuoi ancora schiaffi?”
No ti prego mi fai male.
“Allora ubbidisci forza?”
Va bene. Cominciai a togliere quei poco che avevo addosso. Sfilai la maglietta e la appoggiai sulla sedia. Tolta quella mi misi davanti a loro. Uno disse: “ma guarda che pelle liscia che ha, non ha un pelo. Un altro: guardate che sisette, una prima gli andrebbe bene.”
Sentiti questi apprezzamenti arrossii dalla vergogna. E Checco: “che ti vergogni dai continua ora facci vedere il resto ti voglio vedere nudo.”
Va bene. Cominciai a sbottonare gli shorts, li abbassai fino a metà gamba, mi misi sulla sedia e levai anche le scarpe, finii di togliere gli shorts e mi alzai con il solo perizoma addosso.
“Ma guarda che fichetta, che cosce lisce e belle tornite. Guarda che Puttanella va in giro con il perizoma rosa, che culetto da sballo.
Io intanto ero diventata rossa come un peperone.
“Checco disse forza Puttanella continua togli il perizoma.”
Per favore no.
“Vuoi altri schiaffi?”
No ti prego mi hai fatto male.
“Allora ubbidisci e non rispondere, togli il perizoma forza.”
Va bene come vuoi. Sfilai il perizoma e lo misi sulla sedia.
“Bene fatti vedere, vieni qui.;
Mi avvicinai a lui. Avevo il pisellino che già era piccolino, poi dalla paura era proprio nascosto dai pochi peli del pube.
“Ma guarda che corpicino, che fianchi larghi, sei proprio arrapante, ora girati.”
Va bene come vuoi. Ormai avevo capito che non vi era via di uscita, mi conveniva ubbidire, mi girai di spalle mostrando il culo completamente nuda.
“Guarda che culetto tondo e liscio che ha, sei meglio nuda che vestita.”
Grazie.
“Avvicinati,”
Feci un passo indietro, mi prese per i fianchi e mi avvicino’ ancora. Poi lo sentii aprirmi le chiappe con le mani, uno dei bulletti disse: ma guarda che bel buchino liscio senza peli, sei tutta da scopare.
Io cercai di stringere le chiappe, ma le mani di Checco erano troppo forti per me.
Poi sentii Checco che con un dito.cominciò a massaggiarmi il buchino, io mi irrigidii e lui rilassati Puttanella,” lo sentii spingere e entrare nel buco.
Hooooo ” che hai ti piace+” io zitto. “Ti piace?” Sbamm sculacciata,
Siiiiiii
“Brava Puttanella piegati in avanti. Io mi piegai, ora sentivo il dito che entrava dentro, Checco cominciò un avanti e indietro con il dito. Mmmmm
“Ti piace zoccoletta?
Mmmm Sbamm rispondi. Siiiiiii
“Ragazzi questa ha il culo pieno di sborra. Senti troietta quando sei passata prima andavi a farti inculare?”
Siiiiiii.” Compagni di scuola?” Siiiiiii. “In quanti erano?” Due ” ti hanno inculata tutti e due?” Siiiiiii.” Puttanella hai il culo bello aperto, da quando lo prendi in culo?”
.
Da più di un anno. Quanti cazzi hai già preso?”
Una decina..
“Girati troietta.”
Mi girai e mi fece cenno di inginocchiarmi. Mi misi in ginocchio e lui tirò fuori il cazzo, era balzotto non in tiro ma tutto venoso. Da balzotto era come quello di Stefano ma quelle vene gonfie mi eccitarono molto.
“Apri la bocca, ora vediamo se il rossetto va via. Mi prese per i capelli e me lo mise in bocca. “Succhia Puttanella fammi sentire come sei brava.
Lo feci arrivare fino in gola poi coninciai a leccare la cappella, mi piaceva sapeva di pulito.
“Brava,ragazzi che pompinara, questa è una puttanella nata.” Intanto i ragazzi avevano cominciato a segarsi e io mi ritrovai tutto nudo con il cazzo di Checco in bocca e i ragazzi intorno che si masturbavano. Intanto con il mio lavoro di bocca il cazzo di Checco era diventato molto duro, io speravo che venisse così era finita, almeno per oggi. Invece Checco mi fece alzare e mi disse di mettermi a pancia sotto sul letto. Noooo cosa mi vuoi fare? “Zitta e ubbidisci se vuoi che non ti picchi.” No non mi picchiare per favore, prima mi hai fatto male. ” Allora ubbidisci”
Va bene, mi sdraiai sul letto a pancia sotto come mi aveva ordinato, ma tenevo le gambe chiuse. Lo sentii salire sul letto dietro di me e Sbamm allarga le gambe.
Va bene.
“Tenetelo fermo”
Noooo. I ragazzi mi bloccarono le braccia e le gambe, che ora avevo larght. Poi sentii Checco che con la mano mi insalivava il buco,poi sentii la cappella poggiata sul mio ano, io di istinto mi irrigidii, e Checco” rilassati zoccoletta tanto adesso volente o nolente ti inculo rilassati.”
Va bene aspetta solo un attimo, cercai di rilassarmi il più possibile poi gli dissi: dai prova, ma fai piano per favore. Sentii ancora una volta la cappella poggiata sul mio ano, mi rilassai e cominciò a entrare. Haaaa. ” fa male?” Noooo “ti piace?” Siiiiiii. Piano piano sentivo il cazzo di Checco che si faceva strada, lo sfintere cedeva e lo lasciava entrare, dopo poche spinte realizzai che lo aveva messo tutto dentro, lui era steso sopra di me, sentivo i suoi pettorali sulla mia schiena le sue palle fra le mie chiappe. “Ragazzi ha un culo che è un burro il cazzo è scivolato dentro senza intoppi. Ne devi avere presi di cazzi Puttanella.” Mmmmm”che c’è troietta ti piace?”
Siiiiiii”non ti faccio male?” Noooo. “Ragazzi lasciatela credo che non ci sia bisogno di tenerla ferma, vero tesoro?” Noooo godoooo “Brava Puttanella” cominciò a pompare nel culo andava indietro fino a quasi uscire poi lo rimetteva dentro, dopo le prime botte che mi mandarono in estasi, cominciai a allontanarmi quando sentivo il cazzo uscire per poi inarcarmi per andargli incontro per provocare il massimo del piacere a me che a Checco. Sentivo i ragazzi intorno che dicevano guarda quanto gode, deve avere il culo bello aperto. Mia sorella quando Checco l’ha inculata strillava come una matta. E guarda sta Puttanella come gode. Poi Checco tolse il cazzo e mi disse di mettermi a quattro zampe così potevo far venire anche gli altri con la bocca, mentre lui avrebbe continuato a scoparmi. Obbedii e mi misi a quattro zampe, Checco lo rimise dentro con un solo colpo che mi fece cacciare un urletto di dolore. I ragazzi si misero in fila davanti a me e io me lo feci mettere in bocca uno alla volta da tutti e quattro. Durarono poco eccitati come erano a vedere Checco che mi stava inculando con vigore e me che godevo molto per il trattamento. Vennero prestò, tutti e quattro 2 in bocca e due mi sborrarono in faccia. Ero tutto sporco ma godevo. Poi Checco mi fece mettere supino io alzai le gambe per offrire il culo, entrò ancora una volta, mi stava sopra e mi scopava con vigore. Poi lo sentii irrigidirsi e cominciò a schizzare dentro, io sentii partire ancora una volta quella scossa che dal buco mi arrivò al cervello procurandomi un altro orgasmo anale. Mi sentivo spossata e rimasi sdraiata sul letto. Sentii Checco che si metteva seduto accanto a me, ebbi paura e cercai di proteggermi il volto per paura di uno schiaffo. Invece Checco questa volta con dolcezza mi scosto la mano e mi accarezzo il viso. Sprizzai felicita dagli occhi e mi abbandonai alle sue carezze . Mi accarezzava tutto il corpo e diceva che bella pelle che hai sei liscia come una donna. Hai avuto paura?
Bhe si molto. “Adesso come stai?
Bene.
“Sei felice?”
Si
“Tornerai a trovarmi?”
Se vuoi si basta che non mi picchi più.
“Tranquilla Puttanella per te solo baci e carezze. Ora se vuoi puoi tornare a casa a fare la doccia, credo che ne hai bisogno. Prima di andare via gli detti il numero del telefono di casa. Chiamami quando vuoi.
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