“Lei ebbe un sussulto e poi fece un sorrisino che mi stimolò a sbatterla sempre più forte…”
Mia cognata è una bellissima ragazza, morettina, occhi scuri, delle tettine minuscole
ma sempre belle da vedere e un culo da far invidia a chiunque, senza un filo di cellulite!
Strafidanzata ma come spesso succede nelle coppie di lungo corso, qualcosa aveva iniziato a scricchiolare. Io ero dispiaciuto perché ci tenevo tantissimo a loro ma, nonostante i miei tentativi di riconciliazione, non ci fu verso di ristabilire il loro rapporto. Non avrei mai potuto immaginare quello che il destino stesse per combinarmi.
L’ho sempre trattata come una sorella, riso, scherzato, confidato….nei periodi estivi a volte mi capitava di gettare il mio sguardo sulle sue tenerissime forme ma senza mai un fine libidinoso
Un pomeriggio senza preavviso andai a casa della mia fidanzata ma, con dispiacere, dal citofono mia cognata mi disse che era appena uscita col resto della famiglia. Io le risposi che magari sarei passato o più tardi o direttamente la sera ma mi venne proposto di aspettarli e, nell’attesa, ci saremmo bevuti un caffè.
Accettai senza alcun problema ed entrai. Era vestita in modo normalissimo, un jeans e una maglietta semplici, ci salutammo e mi accomodai mentre lei iniziava a preparare il caffè. Iniziammo a parlare del più e del meno, del lavoro, della vita in generale, delle vacanze da programmare per l’Estate che incombeva e le proposi di iniziare a fare qualche preventivo per farci un’idea dei costi che avremmo dovuto affrontare per le diverse località turistiche che avevamo accennato poco prima! Lei prese il computer e ci sedemmo vicini; carta, penna e un po’ di buona volontà.
All’improvviso ci trovammo a guardare lo schermo attaccati guancia a guancia e nel mio interno ho sentito un fremito di piacere ma l’ho subito represso perché determinate situazioni non portano mai nulla di buono ;-).
Quando lei vedeva la disinvoltura con cui producevo preventivi in quantità industriale con tutte le opzioni possibili lei in modo molto disinvolto mi disse : “Certo che affidarsi a te è meglio che andare nella migliore agenzia di viaggi” e mi dà un bacio sulla guancia continuando a guardare il mio operato abbracciandomi e accarezzandomi la nuca.
Io le dissi con tono scherzoso : “ Ehi, ma che fai? Provochi? “
E, lontano da qualsiasi mia risposta attesa lei :” E anche se fosse? Ti dà fastidio? “
Io ormai, avendo capito che la mia cara cognatina aveva una voglia matta di essere scopata ma non volendo assolutamente sbilanciarmi per paura di ripercussioni future, le ribattei : “ No, no , assolutamente, è solo che….”
Non ebbi il tempo nemmeno di formulare tremanti altre parole dalla mia bocca che lei mi diede un bacio da perdere il fiato infilando subito la sua lingua nella mia bocca percorrendo ogni tratto e cercando la mia lingua da succhiare tutta, mordicchiare, leccare! E la cosa più che mi lasciò senza fiato è che fu lei a dirmi :” Non ti fregare di nulla, tanto dalla mia bocca non uscirà una parola”.
Ormai ero vittima della sua voglia ma mi resi conto che l’avevo sempre desiderata quella bocca e quel corpo e con un sorriso sarcastico le dissi : “ E’ questo che volevi eh! Adesso sono cazzi tuoi “.
Le sfilai la maglietta e mentre la continuavo a baciare le slacciai il reggiseno facendo uscire quelle due tette piccole ma con due capezzoli eccezionalmente belli che non potetti resistere a succhiare e leccare tutti. Prima gliene leccavo uno poi andavo velocemente sull’altro sentendoli inturgidire. Lei mi sfilò la maglia e iniziò a slacciarmi il pantalone stando sempre seduta sulla sua sedia. Le stuzzicavo i capezzoli mentre lo faceva.
Mi abbassò i pantaloni e iniziò a toccarmi il cazzo da sopra la mutanda che avevo; era durissimo già e vidi la sua faccia cambiare ancora espressione, da vogliosa diventò compiaciutissima dall’effetto che aveva avuto sul mio cazzo.
Mi abbassò le mutande e iniziò a segarmi mentre io la presi e le diedi un altro bacio intensissimo. Quando ormai le nostre bocche furono piene della saliva altrui lei lasciò la mia di bocca e iniziò a leccarmi scendendo fin giù non smettendo mai di segarmi. Prima fece qualche finta di prenderlo in bocca ma poi dalla cappella iniziò la sua lunghissima opera di sesso orale. Dalla cappella lo prese in bocca iniziando a succhiare in modo impetuoso, con quella sua bocca che aderiva completamente alle pareti del mio cazzo, con la saliva che scendeva lungo di esso; con una mano mi stuzzicava le palle e con la bocca continuava in uno dei pompini più belli che avessi ricevuto nella mia vita!
Decisi che era giunto il momento di prendere iniziativa e la feci inginocchiare a terra dicendole : “ Tieni la bocca aperta che ti scopo un po’“. Lei obbediente la aprì e iniziai a spingere il mio cazzo nella sua bocca facendoglielo entrare completamente sentendo i suoi rigurgiti quando le arrivava fino in gola.
Le ordinai di togliersi tutto e, come una schiava obbediente, si denudò, lasciandomi vedere la sua fica non depilata ma curata…mi tolsi tutto anche io e mi misi prima sopra di lei in un lunghissimo 69. La sua fica era profumatissima, bagnata, vogliosa, era un piacere da leccare. La sentivo ansimare come non mai mentre il mio cazzo era sempre dentro la sua bocca. Me lo stava violentando! Mi alzai e la presi in braccio portandola sulla tavola e dicendole: “ Adesso ti mostro il tuo cognatino cosa sa fare “ e mentre lo dicevo le infilai il mio cazzo nella sua fica. Lei ebbe un sussulto e poi fece un sorrisino che mi stimolò a sbatterla sempre più forte.
Non volendo rischiare perché non avevo il preservativo uscii dalla sua fica e le dissi: “ La prossima volta te la scopo tutta, adesso mi dai il culo”.
Lei con mia profonda sorpresa mi disse che era vergine di culo e io, quasi arrabbiato con ciò che si era persa le dissi: “ Ma in tanti anni non ti ha insegnato nulla? Meglio così “
Presi le mie dita, le feci passare nella sua fica e poi pian piano nel suo culo facendolo inumidire e facendolo allargare pian piano. Il suo viso era l’espressione della curiosità e della voglia di scoprire questa nuova frontiera…quando ebbi finito di bagnarlo le dissi :” Ora farai la porca. Sputami sul cazzo e lecca”. Senza battere ciglio obbedì e dalla sua bocca le tolsi il cazzo e iniziai ad infilarglielo nel culo…la sentivo emettere mugugni di dolore e piacere ma non mi disse mai di fermarmi. Cominciai a spingere nel suo meraviglioso culo e, visto che avevo visto che voleva essere completamente aperta, anche lei cominciò a spingere reprimendo le sue urla in mugugni sempre più forti.
Non sapevo quando gli altri sarebbero tornati e dopo qualche minuto decisi di smettere di torturare il suo ano anche perché sentivo che stavo quasi per venire.
Sapendo che lo avrebbe fatto le dissi :” Per completare il pomeriggio da porca manca solo una cosa” e lei non replicò nemmeno, prese di nuovo il cazzo in bocca assaggiando anche il sapore del suo culo e, alternando bocca e mani, continuò a pomparmi e segarmi.
Quando stavo per venire le accennai che ero prossimo a sborrare ma è come se avessi parlato da solo….voleva la mia sborra in bocca….
Siii dai sto venendo…ebbi il tempo di dire e degli spruzzi potenti le inondarono la bocca. Lei emise dei gemiti profondi, aveva la bocca piena del mio sperma, la aprì, fece finta di cacciarlo fuori ma lo ingoiò completamente pulendo anche il mio martoriato cazzo dal resto della sborra rimasta.
Non dicemmo una parola mentre ci rivestimmo. Come se non fosse successo nulla ci risedemmo al pc e, dopo esserci scambiati un bacio, lei disse: “ E adesso, organizza la vacanza che al divertimento ci penserò io”.
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