Questa è la storia di una coppia di sposini molto amanti del sesso: Luca e Luana.
Già prima del matrimonio i due coniugi si divertivano a sperimentare le forme più perverse del sesso. In particolare Luana amava i cazzi di grandi dimensioni e per compiacerla Luca lasciava che la sua dolce metà si sfogasse con altri uomini, anche perché al marito premuroso le sensazioni del cuckold non dispiacevano affatto. Non che Luca fosse sprovvisto, anzi, con il suo bastone nodoso le aveva già aperto sia la gola che il culetto.
Riguardo a Luana, era una donna di circa trent’anni quando avvennero questi fatti. Capelli biondi, lisci e lunghi fino a quasi toccarle il sedere, aveva due occhi azzurri che rapivano lo sguardo di chi la incontrava. Naturalmente non passava inosservata neanche la sua terza di seno soda e il suo fisico magro con un culo a mandolino che aveva causato masturbazioni ai suoi amici fin dall’infanzia.
Luana aveva un viso da brava ragazza che ingannava chi non la conoscesse davvero, bastavano poche uscite per capire dai suoi vestiti sempre molto stretti e corti che in realtà era una gran maiala. Luca d’estate spesso accompagnava la sua mogliettina in locali affollati facendola uscire con vestiti superaderenti senza reggiseno e intimo, a dirla tutta non dove insistere troppo visto l’esibizionismo di Luana’
Luana lavorava in un call-center del Veneto, anche al lavoro capitava che si presentasse senza intimo e talvolta alcuni suoi colleghi facevano cadere le penne per poterle raccogliere mentre ammiravano la sua fighetta depilata con solo un ciuffetto biondo.
Come ogni call-center la larga parte dei lavoratori era straniera, si andava dai rumeni ai grossi (in ogni senso) senegalesi. Luana era attratta dai loro cazzi, ma al lavoro non si concedeva troppo in quanto si scopava regolarmente il capoufficio per avere una lauta mancia in busta paga e per avere ferie più lunghe. Quel sempliciotto però credeva fosse solo lui da farle da amante e lei non voleva perdere i suoi privilegi.
Le cose cambiarono quando a fine giugno venne organizzata una cena tra colleghi per festeggiare i numeri positivi dell’ufficio. Il sempliciotto era già in ferie a 2000 km di distanza, così Luana cominciò a immaginare una prosecuzione ‘diversa’ della serata.
La sera prima lei e Luca scoparono più del solito, lei aveva già l’eccitazione in circolo e Luca aveva capito da alcune sue allusioni come voleva che finisse la serata seguente. Mentre la inculava le diceva che tanto sapeva che la sera dopo voleva sbattersi tutti i rumeni dell’ufficio e lei godeva più che mai. Tra i due c’era una grande complicità e anche quando andavano con altre donne o uomini l’importante era raccontarsi tutto per goderne insieme.
La giornata successiva passò velocemente, Luca ripensava alla voglia che sua moglie aveva già la sera prima. Era tanto che non la vedeva così eccitata e il pompino era stato uno dei migliori di sempre, non vedeva l’ora di vederla scopata, doveva solo decidere come. Luana invece si presentò in ufficio più svestita che mai, aveva una minigonna bianca (senza slip) e un top fucsia, sembrava avesse finito il turno in tangenziale ma voleva far eccitare i suoi colleghi, in particolare Muhammad, il marocchino che sedeva sempre di fronte a lei e che voleva scoparsela dal primo giorno. Naturalmente si accorse subito della mancanza di slip della sua porca collega italiana, allora si alzò e con la scusa di farle vedere una cosa al computer le sussurrò ‘oggi sei più sexy del solito’ Visto che non c’è il sempliciotto cosa ne diresti di venire a pranzo con me?’. Luana lo guardò con i suoi occhioni azzurri e toccandosi la coda dei capelli gli disse che per oggi non si poteva far niente, in compenso aspettava con ansia la sera’ e facendolo si avvicinò a lui e senza staccargli gli occhi dal suo sguardo con il braccio andò a premere sul suo pene.
Muhammad non poteva crederci, quella era una dichiarazione esplicita, si trattava solo di aspettare qualche ora e finalmente sarebbe stata sua. Luana gli disse con la voce più da porca che aveva che doveva tornare a lavorare, allora lui si spostò, ma prima di tornare a sedersi andò in bagno e si fece una sega fantastica.
Non aveva intenzione però di lasciare Luana senza nulla, così prima di venire prese il suo fazzoletto di stoffa dalla tasca e ci venne dentro. Il dialogo precedente unito al fatto che con la moglie il sesso era pura monotonia fecero si che inondò il fazzoletto di tanta di quella sborra che ne cadde un po’ mentre lo chiudeva. Poi passò davanti alla scrivania di Luana e glielo lasciò mentre lei era al telefono. Lei lo guardò con curiosità mentre le scriveva un biglietto di fianco al fazzoletto (che ai suoi occhi sembrava normale) e si andava a risedere.
Finita la chiamata Luana lesse ‘Questo è un piccolo anticipo della serata, giusto da farti capire cosa ti aspetta’. Poi guardò interrogativa Muhammad e infine guardò meglio il fazzoletto. Come lo aprì l’odore le fece capire subito tutto, le scappò un sorriso, controllò che non ci fosse nessuno nelle immediate vicinanze poi guardando il collega marocchino aprì il fazzoletto e con la lingua andò a leccare il liquido bianco portandoselo tutto alla bocca prima di ingoiare.
Muhammad si aspettava di tutto ma non una tale troiaggine. Gli si sbarrarono gli occhi e il cazzo gli ritornò di marmo, prese il telefono e le mandò un ,messaggio ‘Vieni in bagno ora’ a cui prontamente Luana rispose ‘ora no, vestiti bene stasera’. Poi si alzò e ritirò le sue cose, il suo turno era terminato, ora poteva tornare a casa da Luca.
Erano già le 7 e Luca usciva dalla doccia, Luana nel frattempo stava scegliendo che vestiti indossare per la serata. Era indecisa tra un vestito con una grande scollatura e un vestito rosso molto più aderente del primo. Quando il marito uscì dalla doccia vide la donna completamente nuda davanti all’armadio che sceglieva il vestito. Dall’accappatoio spuntò il suo cazzo che si era immediatamente drizzato, così andò dietro a sua moglie e la abbracciò per i fianchi facendole sentire l’eccitazione sul culo…
“Dai Amore che dobbiamo ancora cambiarci, ci sarà tempo dopo” diceva Luana mentre Luca le palpava il seno e le baciava il collo. “Amore non vorrai farmi uscire con questa eccitazione?” “Va bene” rispose Luana che era già eccitata per la serata che la aspettava “però ti faccio solo un pompino che è tardi”.
Allora si inginocchiò rimanendo nuda e con la lingua andò a leccare il cazzo eretto del maritino. Lo prese come un allenamento per quello che la aspettava e senza fretta se lo mise in bocca facendo toccare il glande alle sue guance, deformandole la fisionomia del viso e facendola sembrare una professionista del sesso, cosa che peraltro (con soddisfazione di entrambi) era. Dopo averlo lucidato per bene Luana prese a succhiare fortissimo il pene, questo causava inizialmente un po’ di dolore al marito, ma finiva per eccitarlo tantissimo e quando lei continuando a succhiare cominciò a solleticare le palle le venne in bocca. Luana allora ingoiò e su richiesta del marito si mise il vestito rosso.
Arrivarono al ristorante con qualche minuto di ritardo, Muhammad aveva raccontato a Aziz e Ruben (i suoi amici dell’ufficio) cosa aveva fatto Luana la mattina stessa. I due non ci volevano credere, era risaputo che fosse una puttana che andava a letto con il capo per soldi, ma loro erano tre squattrinati e il suo visino angelico non sembrava disponibile per loro. La loro tesi venne alimentata dal fatto che Luana era arrivata con il marito, quel cornuto! Da un lato lo invidiavano perché si trombava tutte le notti quel ben di dio, però a prezzo di quali corna…
Luana e Luca trovarono posto a sedere al centro del tavolo mentre gli altri tre rimanevano lontani. Fin da subito la donna non era passata inosservata, i tacchi rossi sbattevano sul pavimento del ristorante richiamando l’attenzione di tutti. Attenzione che poi scendeva sul suo corpo che era fasciato da un aderentissimo vestito rosso che lasciava poco spazio all’immaginazione. Era così corto che le copriva a malapena il culo e, essendo privo di spalline, veniva tenuto su solamente dalla prorompente terza di seno. Un osservatore neanche troppo attento notava la forma delle aureole dei capezzoli, infatti non le era neanche passato per la testa di indossare un reggiseno, ma quello più attento notava che non era il reggiseno l’unico intimo di cui la mogliettina era sprovvista…
Se ne accorse Luca poco prima del dolce, con la mano andò a toccare le cosce della moglie, poi salendo con la mano sentì che non c’era bisogno di scostare le mutandine per toccare la patatina depilata di Luana.
-Amore ma neanche il perizoma stasera?
-Ma dai sciocchino, con il caldo che fa!! Ahahahah.
-Però così mi fai venire voglia di prenderti qui sul tavolo davanti a tutti’ prima a casa mi sono dovuto accontentare di un misero pompino’
-Misero? So benissimo quanto ti fa godere la mia bocca’ Comunque se vuoi- e dicendo ciò Luana appoggiò una sua manina fine sul pacco di Luca ‘possiamo andare nei bagni e lì potrai prendere il buco che più preferisci’ sai quanto mi piaccia farlo in luoghi pubblici.
Luca non aspettava altro, si dissero che lui sarebbe andato avanti per non dare troppo nell’occhio e lei l’avrebbe raggiunto dopo 4-5 minuti. Si baciarono e poi il marito si alzò.
A questo punto i piani dei due sposini vennero ‘rovinati’ da Muhammad che era certo di non essersi sbagliato riguardo alla collega italiana e voleva dimostrarlo ai suoi amici. Quando Luca si alzò si diresse al suo posto e si sedette di fianco a Luana. Lei subito si dimostrò stupita di vederlo lì, anche se si aspettava che si facesse avanti dopo lo spettacolo che aveva fornito al mattino. Però in quel momento voleva il cazzo di Luca e non poteva farlo aspettare. Provò a scacciare Muhammad parlandogli con modi sprezzanti e senza degnarlo di troppe parole o sguardi, il marocchino però aveva la memoria buona e si ricordava benissimo la sua faccia mentre leccava lo sperma nel fazzoletto.
Quando Luana fece per alzarsi le appoggiò le mani sulle ginocchia e la fece stare seduta, lei cominciò a capire che la situazione stava prendendo una situazione intrigante e ne ebbe conferma quando sentì che il collega le mise brutalmente una mano sotto il vestito andando a farle un ditalino con due dita.
-Neanche oggi le mutandine, troia italiana. Adesso vieni fuori con me che ti voglio far passare la voglia di fare la sprezzante con me.
Allora i due si alzarono, Muhammad per evitare che facesse scherzi teneva Luana per un braccio, ma gli era bastato mettere la mano sulla sua vagina per sentire quanti umori ci fossero già e quanto la situazione la stesse eccitando.
Aziz e Ruben videro il loro amico uscire con la donna e subito li raggiunsero. Una volta fuori Luana si girò e vide che il senegalese e il cileno li avevano seguiti e disse a Muhammad che non era nei piani che ci fossero anche loro.
Senza troppi problemi il collega marocchino le diede uno schiaffo sul culo palpandolo, poi le disse che non c’era alcun patto, era solo lei che era una troia e stasera forse se la sarebbero scopata anche in più di tre. Poi, con la mano sempre appoggiata sul culo, la diresse verso il bosco dietro il ristorante. Arrivati all’ingresso del sentiero Luana non voleva rovinarsi i tacchi nuovi, così le concessero di toglierseli e anzi le dissero che mentre camminava davanti a loro doveva togliersi con calma anche il vestito.
Fu così che Luana si ritrovò a lasciare i suoi tre indumenti (due scarpe e il minivestito) lungo il sentiero, quasi come se non volesse scordarsi la strada. Arrivarono poi in uno spiazzo illuminato dalla luna, c’era un tavolo da picnic e Ruben le si fiondò addosso facendola cadere per terra. Erano così Luana sdraiata per terra con le tette sulla terra con Ruben sopra che le laccava le orecchie e il collo. Poi sentì che lui si tirava via i pantaloni e senza alcun preliminare le infilò il suo cazzo nella vagina.
Luana apprezzava il trattamento, si sentiva proprio dome piaceva a lei: dominata. Ruben purtroppo non era un superdotato, sarà stato sui 17 cm, però la scopava con grande foga e le strizzava la tetta destra come se avesse voluto tirarla via. La donna aveva già iniziato a gemere e aspettava con ansia di essere presa anche dagli altri due. Proprio gli altri due avevano cominciato a svestirsi con calma, nella penombra poteva scorgere il cazzo di Muhammad di ottime dimensioni e poi il MOSTRO di Aziz, almeno 25-26 cm con un diametro che sembrava un pugno.
Ruben le venne una prima volta nella figa e doveva essere in astinenza da lungo tempo perché si sentiva piena di sborra come Luca difficilmente riusciva a fare. Muhammad la prese e la fece alzare, rispetto al collega cileno sembrava avere più pazienza, infatti prima di decidere il da farsi la fece girare su se stessa per poterla ammirare (e palpare) il ogni singolo punto.
Muhammad aiutò Luana a sdraiarsi a schiena in giù sul tavolo di legno da picnic, poi le salì sopra e, dopo averle messo la lingua in bocca e dato una leggera carezza alle tette sode avvicinò il suo membro verso la figa. Le prese poi con forza i fianchi e cominciò la sua penetrazione.
Luana dopo Ruben si aspettava un’altra pompata come quella precedente, fatta di colpi duri e senza sentimento, invece il marocchino era un gran scopatore. Era entrato con calma dandole soltanto un leggero colpetto alla fine, poi aveva iniziato un su e giù aumentando pian piano il ritmo, fino a raggiungere le velocità e la foga del cileno. Rispetto a prima però non voleva saperne di venire, anzi sembrava poter andare avanti per ore. Luana dall’alto della sua troiaggine non poteva che essere al settimo cielo.
-Cazzo Muha! Muoviti che voglio prenderla ancora!- disse Ruben.
-Coglione avevi solo da gustartela di più e non fare il solito animale, prenditi la sua bocca al massimo.
Allora Muhammad con colpi più forti spostò Luana fino a farle sporgere la testa, allora Ruben con un cazzo di nuovo in tiro le si avvicinò e glielo mise in bocca. Luana aveva così ora due cazzi dentro di sé, Ruben si stava nuovamente eccitando, al punto che la donna dovette cercare di contenere i suoi colpi di lingua e le pompate per non farlo venire subito.
In questo lasso di tempo però Luca era alla ricerca di sua moglie. L’aveva aspettata quasi 20 minuti nel bagno, poi si era detto che qualcosa non andava. Inizialmente era preoccupato, poi cercandola vide le scarpe vicino al sentiero del bosco che era dietro il ristorante e si disse che probabilmente Luana aveva deciso di concedersi a un collega di cui aveva sentito parlare. Decise di seguire il sentiero ma cercando di stare in disparte, si nascose tra gli alberi e avanzò, fino a sentire in lontananza dei gemiti. Allora si avvicinò e si nascose dietro un cespuglio di more, allora vide la scena: sua moglie che si faceva scopare, completamente nuda da due uomini, uno in figa e uno in bocca. Subito gli venne un’eccitazione speciale, decise di non farsi avanti ma anzi di osservare la scena per vedere fino a che punto si sarebbe spinta.
Luana sentiva che Muhammad stava per venire, aveva aumentato l’andatura e si concentrava per accogliere nuovamente del seme nella vagina. Mentre faceva questi pensieri però, Ruben le prese con forza la testa con entrambe le mani e le venne copiosamente (ancora) nella gola. Lei rimase stupita perché non si aspettava un’altra venuta così e faticò ad ingoiare tutto anche perché il cileno le lasciava il cazzo dentro la bocca.
Poi si staccò e lei poté, dopo quasi 15 minuti, riprendere fiato con la bocca. Ma durò poco, infatti il marocchino al culmine dell’eccitazione si staccò da lei e prendendola per i capelli la fece girare inondandole nuovamente la bocca di sborra.
A questo punto Luca credette che la moglie avesse finito il suo spettacolo, solo allora si rese conto che dall’ombra stava uscendo un altro uomo che teneva in ,mano un bastone di notevoli dimensioni. Solo quando lo vide meglio al chiaro di luna si rese conto che la cosa in mano all’uomo non era un bastone, ma il cazzo più grande che avesse mai visto.
Anche Luana capì che stava arrivando il momento di Aziz, era rimasto in disparte ma lei sapeva che presto avrebbe dovuto soddisfare anche il senegalese. Muhammad si preoccupò di sistemare la ragazza, la mise alla pecorina con i gomiti sul tavolo e le ginocchia sulla panca di fianco alla tavola. Poi Luana sentì il marocchino che le leccava il buchetto posteriore e capì che presto avrebbe dovuto accogliere quel mostro dove fa più male.
Mentre il marocchino faceva queste operazioni Aziz diceva alla troia che non riusciva mai a provare il sesso anale perché nessuna era disposta a farlo con lui, neanche le puttane. Stasera però le avrebbe distrutto l’ano e per giorni non sarebbe più riuscita a sedersi bene.
Aziz avvicinò in cazzo’ prese Luana per i fianchi e piano fece entrare la cappella. La donna sentì dolore ma in maniera contenuta, era una abitué del sesso anale e almeno la prima parte del suo sfintere era abituata. Poi Aziz lasciò i fianchi e senza muovere il cazzo la prese per le spalle.
Fu un attimo, Luca capì quanto fosse grande quel cazzo dalle urla di sua moglie. Quel nero la stava distruggendo e probabilmente Luana avrebbe avuto danni seri per quella inculata. La donna godeva però, si sentiva dagli urli e dai gemiti, Luca vide il peruviano e il marocchino che si rivestivano alla veloce e se ne andavano, si chiese se fosse bastato così poco a loro. La risposta arrivò poco dopo.
Aziz le venne nell’intestino, a Luana sembrò che le venisse tolta una parte del suo corpo quando lui lo sfilò, poi lui la mise seduta e glielo mise tra le labbra ma senza volerla prendere duramente, solo per farselo pulire.
Luana sentì delle voci avvicinarsi ma Aziz le disse di non preoccuparsi, poi lei si voltò e li vide. Muhammad e Ruben erano andati a chiamare una decina di colleghi, c’erano rumeni e altri neri e persino due italiani che conoscevano la sua famiglia.
Luca anche vide cosa stava succedendo, ma ormai da qualche minuto riusciva solo a masturbarsi, era già venuto due volte e le sensazioni che stava provando non lo fecero uscir fuori per provare a fermarli, anzi avrebbe potuto essere picchiato.
Luana passò una notte infinita, non sapeva quante volte fosse venuta, non sapeva quanti cazzi avesse preso ma sapeva che dai giorni successivi lei sarebbe stata scopata da chiunque nell’ufficio. L’avevano insultata, le avevano dato della troia e non avevano risparmiato commenti neanche per suo marito, era stata la loro puttana, anzi peggio, perché almeno le puttane lo fanno per soldi. Quella notte prese in bocca i cazzi di tutti, la vagina colava sperma e solo il culo fu parzialmente risparmiato, in quanto Aziz l’aveva allargato troppo.
Verso le 7 di mattina anche i due rumeni più insistenti l’avevano lasciata lì ed erano tornati a casa. Luana era stanca ma piena e con una soddisfazione che non aveva mai avuto.
Quando fu sola Luca uscì dal cespuglio, la fece alzare e la baciò. Quella notte era stata speciale anche per lui da vero cuckold qual era. Avrebbe voluto scoparla ancora lui lì, ma le troppe seghe che si era fatto quella sera vedendola gli avevano prosciugato i testicoli. Poco male, perché da quel giorno i due scoparono come mai erano ancora riusciti a fare pensando a quella fantastica cena tra colleghi.
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