“Io la guardai e le sussurrai: scusa…”
Le dissi di mettersi a pecorina aggrappandosi alla spalliera del letto mentre
andavo a prendere la sciarpa dall’armadio.
Presa le sciarpe, mi avvicinai al letto, salii e prima di tutto le infilai il mio cazzo nella sua passera.
Emise un lungo gemito strozzato AAAAGGGGHHHH
Presi a spingerla mentre la bendavo. Continuavo a spingere con dei forti colpi, come piaceva a lei.
Stava godendosi la scopata… intanto mi avvicinai al suo orecchio e le dissi: ora ti voglio legare e poi ti farò impazzire.
E la baciai con la lingua.
Poi tirai fuori il mio cazzo, le legai i polsi e le dissi che sarei andato un attimo in bagno.
Presi il cellulare, mandai una mail ad Andrea, la vibrazione era il segnale, ed uscii dalla stanza.
Ci incontrammo nell’atrio tra le due camere.
Uno sguardo di intesa ed entrai nella camera.
La trovai bendata, con la mascherina per il sonno, supina, un braccio dietro la testa ed uno sul ventre.
Era perfetta. Le cosce aperte, appoggiate sulla parte esterna e leggermente sollevate a causa dell’appoggio dei talloni sul materanno.
Aveva una figa curatissima: una riga verticale di rado pelo biondo, uno spacco perfettamente simmetrico e liscio.
Ormai venni nella mia mano.
E’ in quell’istante esatto che i ricordai di aver dimenticato i preservativi nell’altra stanza.
Dai vieni qui, che aspetti.
Sussurrò
Cazzo. Abbozzai un: Ssshhh e mi avvicinai alle sue cosce.
Ebbe un piccolo sussulto quando le mie labbra si appoggiarono alla sua fica.
Aaahhhh
Iniziai a baciarla con le labbra, feci appena in tempo a bloccarle la mano, stava per appoggiarsi sulla mia testa.
Non dovevo rischiare contatti che avrebbero potuto farmi scoprire.
Con le labbra iniziai letteralmente a mangiarla mentre con la lingua alternavo leccate dolci ad altre più profonde dove riuscivo a penetrare alcuni centimetri.
Lei godeva. I gemiti sussurrati ma non troppo riempivano la stanza mentre il mio cazzo diventava ogni istante che passava più simile al marmo.
Preso dalla foga le afferrai le cosce, le alzai di peso e tuffai la mia faccia tra la sua fica ed il culo leccando tutto ciò che potevo leccare.
Lei aveva reclinato la testa all’indietro e stava godendo aggrappata con le mani alle lenzuola.
La sentii gemere e venire AAAAGGGGHHHHH SIIII SIIII SIIIIIIIIII
Mi venne in faccia,
Mi staccai dalla sua fica e mi posizionai sopra di lei.
Mi sussurròun: baciami ti prego.
Ma non potevo, non volevo rischiare si accorgesse di qualcosa.
Sibilai un altro SSSHHH e mi avvicinai sfiorandole le labbra in un gioco di sensazioni cutanee che venne meno quando reclinò nuovamente la testa all’indietro mentre con un colpo di reni le entrai tutto dentro.
Merda che figona. Era bollente, fradicio, scorrevole…
Aaahhhhh ti ti prego, aaahhhh ahhh si, stai attento, sii
Aveva sentito che non avevo la protezione.
Iniziai a scopare in modo dolce per poi aumentare il vigore delle spinte.
Le sue mani si erano appoggiate sul mio culo.
I nostri corpi scivolavano sul sudore che perlava la nostra pelle.
Montami toro, siiii, montamiiii
Mentre diceva questo persi per un attimo la ragione, sentii le sue mani che mi aprivano le natiche ed un dito entrarmi su per il culo.
Ebbi un sussulto gutturale, non sembrò farci caso, io serrai il culo e cominciai a spingere aggrappandomi alla spalliera del letto, come un toro imbizzarrito.
Ah si si ancora sto per venire dai siiii
La interruppi, mi fiondai fuori da lei perché altrimenti le sarei venuto dentro.
Presi un attimo fiato mentre il cazzo rimandava indietro tutto ciò che aveva caricato per eruttare fuori.
Ma in quell’attimo di distrazione mi ribaltò completamente mettendosi sopra di me.
Fu rapidissima, il tempo di alzare una gamba prese in mano il mio cazzo e se lo portò all’imboccatura della sua fica che lo inghiottii all’istante.
Stavolta si aggrappò lei alla spalliera ed iniziò a strusciarsi su di me col cazzo piantato dentro.
Stavo impazzendo.
La vedevo cavalcarmi con quel fisico sinuoso e quelle gambe lunghissime.
Lo sfregamento del suo sesso sul mio pube unito al mio cazzo dentro, la stava stimolando oltre ogni modo.
Ero quasi al limite, portai le braccia sui suoi fianchi per accompagnarla nei movimenti.
Lei si protese all’indietro con la schiena, ormai stava per venire.
Si aggrappò alle mie tibie e continuò a spingere sempre più forte: siiii siiiii siiii ahhhhhhh ma cosa ahhhahhhai quiiiii aaaggghhhhhhhh
Cazzo la mia cicatrice, cazzo.
Lei continuava a spingere, ormai era tardi ma mentre finiva la cavalcata si tolse la mascherina.
Cazzo Marcoooo aaaahhhhhhh cosa ci faiiiiii esplose in un orgasmo senza freni
SIIIIIIIIII AAAHHHHHHHHH CHE BELLOOOOOOO AHHHHHHAHHHHH GODOOOO
Venne di brutto.
Ma mentre le scendeva iniziò a connettere ma a quel punto era tardi per me.
Mentre lei si stava fermando iniziai io a scoparla di brutto da sotto muovendole di forza il bacino ed aggrappandomi quasi seduto ai suoi fianchi.
No marco nooo cazzo non venirmi dentro, noooo Siiiii aaaaahahhhh siiiiii siiiiii ahhhhhhhh
Cercò per un attimo di alzarsi ma era tardi.
Le sborrai dentro con tutta la forza che avevo e venne probabilmente un’altra volta anche lei.
Lal lotta era finita, si arrese rimanendomi sopra senza capire esattamente cosa fosse successo di preciso.
Io la guardai e le sussurrai: scusa
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