“Quando rientrai lei stava giocando con il suo enorme affare, lui mi chiese di prepararla…”
Mi disse che era incredibile che non immaginava potessero esistere tali sensazioni,
che si sentiva piena ed aperta in maniera indecente e che era felice che io potessi assistere, di perdonarla ma era bellissimo e non poteva fare a meno di godere.
La scopò per oltre mezz’ora in quella posizione, poi decise che voleva continuare nel nostro letto, così ci trasferimmo tutti nel nostro lettone, lui la spogliò completamente e si spogliò a sua volta, se lo fece pompare e con estrema invidia vidi che Giada ebbe l’orgasmo anche per il solo fatto di averlo in bocca; poi lui si sdraiò e lei gli salì a cavallo, dettando da sola i tempi della scopata.
Non so dire quanto tempo passò, ad un certo punto Marco disse che lei era fantastica, stretta e meravigliosa, poi sorridendo disse… finalmente! -. non capivo, cosa fosse accaduto poi vidi un larga chiazza spargersi sul letto, Giada che godeva con gli occhi sbarrati, quasi piangendo, tempo di riprendersi e cominciò a scusarsi – oh mio Dio scusa te l’ho fatta addosso e scappò in bagno.
Lui la seguì e le disse di non preoccuparsi che non era pipì, ma solo un misto frutto della sua enorme eccitazione. Ero stravolto, con me non era mai accaduto, a dire il vero neppure il fatto che avesse così numerosi orgasmi.
Tornarono a letto lei lo pregò di venire perché era stanchissima e tutta indolenzita ma voleva ricambiare in parte il piacere ricevuto; allora Marco disse che la prima volta voleva venirle in bocca e voleva che lei ingoiasse tutt., Giada con candore rispose solo con un cenno del capo quindi cominciò subito a leccarlo, succhiarlo e segarlo, continuò la sua opera a lungo, tanto che guardandolo gli disse – Ma quanto resisti? –
– dai continua così che tra poco riceverai il premio -; Giada intensificò il ritmo e finalmente vidi le sue palle ed il cazzo ingrossarsi e contrarsi e poi via, lo sapevo bene: uno, due, tre, quattro fiotti potentissimi. Giada fece del suo meglio per ingoiare ma dopo il quinto schizzo se lo tolse di bocca, stava quasi soffocando, lo sperma le usciva anche dal naso, lui continuò a godere schizzandole il viso ed il seno, finalmente finì, mentre il mio amore andava in bagno la sentii che diceva – ma quanta ne fai?
Passata l’eccitazione calò come un macigno la consapevolezza di quanto era accaduto, lei tornando fece per rivestirsi ma lui la fermò: – è bene che mettiamo le cose in chiaro… hai sentito prima come mi ha chiamato Luca?
– certo – rispose lei a testa bassa.
– Bene la stessa cosa vale per te se vuoi continuare a prendere il mio cazzo, dovrai attenerti a quanto ti ordinerò, chiaro? Altrimenti è stata una bella scopata e la finiamo qua -.
Giada si girò verso di me, che potevo dire? Era tutto così chiaro, le dissi che doveva decidere lei, io ormai avevo preso coscienza del mio essere. mia moglie dopo un attimo si rivolse a lui – Come desidera, padrone – il cuore mi sembrò volesse fermarsi.
– Ok per prima cosa quando ci sono io devi essere sempre a disposizione, niente intimo, solo un vestitino o cose simili. ti farò scopare come voglio, quando voglio e da chi voglio, sarai la mia puttana personale -; Giada ascoltava in silenzio, senza alcuna obiezione, mi sembrava impossibile.
Io del resto cosa stavo facendo?
Lui continuò chiedendole se lo avesse già preso dietro e se le piacesse. Il mio amore rispose che lo avevamo fatto ma le risultava doloroso, allora Marco mi invitò ad uscire ed acquistare del gel, il necessario per un clistere ed un plug da metterle in culo, me ne andai lasciandoli soli.
Quando rientrai lei stava giocando con il suo enorme affare, lui mi chiese di prepararla. Andammo in bagno e le feci due clisteri, poi la spalmai di gel e quindi piano piano le infilai il plug nel culo, lasciandovelo. Passarono numerose ore, lei si dedicava alle cose di casa, girandovene completamente nuda, Marco aveva deciso che avrebbe pernottato da noi e che, in serata, l’avrebbe inculata.
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