Le vacanze con Renzo
Sono sempre stata attratta da uomini abbastanza più anziani di me. Infatti, io ho 28 anni e mio marito ne ha 40. Ma quello che mi fa eccitare da morire è mio suocero, Renzo, che di anni ne ha 70.
E’ un bell’uomo, non molto alto, capelli bianchi, di costituzione massiccia ma non grasso, anzi. Ed è quasi glabro nel corpo. Le sue mani curate ed i suoi piedi, non molto grandi ma perfetti, mi fanno impazzire.
Da quando mi sono messa con mio marito, ed oramai sono più di 5 anni, ho sempre cercato di restare sola con Renzo, senza mai riuscirci, o per la presenza della moglie oppure per quella di mio marito. Questo fino alla scorsa estate.
Era la tarda primavera quando, ad una cena con i miei suoceri, Renzo ci annunciò che aveva affittato una villetta in un noto sito di villeggiatura per tutto il mese di agosto e che, se volevamo, potevamo stare con loro.
-‘Oh, che bello, il posto è fantastico. Ci andiamo, caro ?’ esclamai.
-‘Beh, non lo so, come sai, nel mio lavoro non è che posso prendere ed andarmene quando voglio, ma penso si potrebbe combinare qualcosa’ mi rispose.
-‘Se tu hai da fare, magari vieni nei fine settimana mentre tua moglie resta con noi’ intervenne sua madre.
-‘E’ un’idea, magari mi prendo un paio di settimane e chiudo lo studio, mentre per il resto del tempo Clara resta con voi’ concluse, alla fine, mio marito.
Fu così che, mentre i miei suoceri, in pensione entrambi, partirono il primo agosto, noi li raggiungemmo il sabato seguente. Ci sistemammo nella nostra camera, poi io mi misi uno dei miei minuscoli bikini, mi allacciai un pareo semitrasparente alla vita ed andammo alla spiaggia, che distava poche decine di metri dalla casa.
I miei suoceri avevano preso un ombrellone e dei lettini proprio nella prima fila. Come arrivammo, ci piazzammo lì. Io mi spalmai la crema solare e mi stesi prona, slacciandomi pure il reggiseno, mentre mio marito e sua madre andavano a tuffarsi in mare. Renzo rimase accanto a me. Iniziammo a parlare e, fra la sua vicinanza ed il suono della sua voce, iniziai a bagnarmi.
Ma, a rovinare quel momento d’estasi fu il ritorno di sua moglie e di mio marito, il quale per farmi uno scherzo, mi bagnò la schiena. Al che, mi alzai di scatto. Ma avevo dimenticato di essermi slacciata il reggiseno e le mie tette rimasero scoperte davanti agli occhi Renzo.
Appena me ne avvidi, presi il reggiseno e corsi in acqua. Mi accucciai subito nell’acqua profonda e mi rimisi il reggiseno. Dopo un poco, Renzo mi raggiunse, dopo aver detto che aveva caldo ed andava a rinfrescarsi.
Mi venne vicino ed io, facendo finta di perdere l’equilibrio mi aggrappai a lui, ridendo. Lui, per non farmi cadere, mi abbracciò ed io mi strinsi a lui per un istante. Il contatto con quel suo corpo mi fece perdere la testa per un attimo e gli sfiorai l’inguine e sentii, per fortuna nascosti dall’acqua, che gli stava venendo un’erezione.
A quel punto, non capii più nulla e gli infilai la mano nel costume, per sentire il suo cazzo, mentre mi sentivo la passera in fiamme. Lui, più freddo di me, mi allontanò, sussurrandomi che ci potevano vedere e che avremmo pensato in un altro momento, magari non in pubblico. Poi si allontanò a nuoto, mentre io rimasi ancora un po’ in acqua e poi mi diressi a riva, dove mi stesi sul lettino, ancora abbastanza scombussolata.
Il fine settimana passò tranquillamente e la sera della domenica mio marito salutò la compagnia per ritornare in città , dicendo che sarebbe ritornato al venerdì sera.
Il lunedì mattina, quando mi alzai, trovai in piedi soltanto Renzo, il quale mi comunicò che la moglie era a letto perchè aveva un po’ di mal di testa e che non sarebbe venuta in spiaggia. Dopo colazione, e dopo essermi infilata il più sexy dei miei bikini, Renzo ed io ci dirigemmo in spiaggia.
Appena usciti di casa, lo presi a braccetto e mi strinsi a lui, terribilmente eccitata.
Arrivati al nostro posto, mi levai il pareo e mi stesi supina sul lettino, slacciandomi il reggiseno. Infine, chiesi a Renzo di spalmarmi la crema solare. Lui iniziò a spalmarmela sulla mia schiena nuda delicatamente. Al solo contatto delle sue mani, mi sentii rabbrividire ed un’ondata di calore invase il mio basso ventre. Le sue mani delicate continuarono a spalmarmi la crema sui glutei e, per stenderla meglio, spostò le mutandine del bikini, che già erano alquanto ridotte, dentro il solco delle mie chiappe.
Poi, quando iniziò a spalmarmi la crema sulle gambe, le aprii per facilitargli il compito. Ma gli mostrai pure che lo slip erano zuppo. Lui, piano piano mise la mano fra le mie gambe, sfiorandomi la mia micetta allagata ed io non potei trattenere un mugolio di piacere.
Mi disse di voltarmi che mi avrebbe steso la crema anche davanti ed io lo feci, senza neppure pensare che avevo il reggiseno slacciato. Rimasi stesa supina, il seno nudo, le gambe leggermente divaricate, gli occhio chiusi, a godermi il suo tocco delicato. Mi stese la crema sul petto, sul seno, si attardò alquanto sui miei capezzoli, che erano diventati di marmo, poi scese sulla pancia. Per stenderla meglio mi abbassò leggermente gli slip, lasciando vedere un piccolo ciuffo dei peli della mia passera.
Io non ce la facevo più, oramai mi sentivo venire un orgasmo. Lo guardai implorante. Lui mi diede una mano per farmi alzare dal lettino e ci dirigemmo verso l’acqua. Non appena fummo ad una certa distanza dalla spiaggia, mi levai lo slip e mi appiccicai a lui, iniziando a strusciare il mio inguine sul suo. Lui aveva già una bella erezione. Gli abbassai il costume, gli misi le gambe attorno ai fianchi e lo pregai di prendermi, che non ce la facevo più.
Mi prese con le sue braccia forti, mi puntò la cappella all’entrata dalla mia passera ed io mi abbassai, per prenderlo tutto dentro. Finalmente era dentro di me. Aveva un bel cazzo, grosso, e mi sentii piena. Iniziammo a muoverci, prima lentamente, poi sempre più veloce. Io godevo come una matta, il mio era un orgasmo continuo. Alla fine, lui venne e mi riempì del suo seme. Io mi sentivo al settimo cielo, finalmente ero riuscita a farmi scopare da mio suocero.
Dopo un po’, ci ricomponemmo e ritornammo al nostro posto. Per quel giorno finì lì. Era stata una cosa bellissima, avevo finalmente avuto il bel pisellone di mio suocero. Ritornando a casa, mi disse che il giorno seguente, al pomeriggio, ci sarebbe stato un mercatino e che sua moglie ci sarebbe sicuramente andata.
Il pomeriggio seguente, come previsto, mia suocera andò al mercatino. Mi chiese se volevo accompagnarla ma io dissi che sarei andata in spiaggia. Cercò pure di convincere suo marito, il quale rifiutò visto che era lì per riposare ed andare al mare e disse che mi avrebbe accompagnato.
Non appena mia suocera se ne fu andata, andai in sala, dove trovai mio suocero seduto sul divano, con addosso un paio di calzoni corti ed una camicia semi aperta sul petto. Io, a mia volta, indossavo soltanto un pareo semi trasparente annodato sul seno.
Mi sedetti al fianco di Renzo ed iniziai ad accarezzare il suo petto. Mi faceva impazzire, quel suo petto glabro, i capezzoli piccoli e rosa. Iniziai a sbottonargli la camicia e ad aprirla mentre lo baciavo sul petto. Lo accarezzai, scostando i lembi della camicia, gli succhiai i capezzoli. Lo baciai piano piano, scendendo fino al suo addome. Poi, iniziai a sbottonargli i calzoni, glieli sfilai, gli sfilai i boxer e mi inginocchiai fra le sue gambe aperte.
Iniziai a leccargli il suo bell’uccello, già pienamente in tiro. Andai su e giù con la lingua, gli leccai le palle poi la cappella, infilai la lingua nel prepuzio ed infine glielo presi tutto in bocca. Era salato e sapeva ancora di mare. Lui iniziò a guidarmi la testa, mentre io con una mano mi toccavo la passera, mi titillavo il clitoride.
Poi, Renzo mi fece alzare dopo avermi slegato il pareo. Stavo davanti a lui nuda quando mi prese le mani, mi attirò delicatamente a sé e mi fece impalare sul suo membro duro impennato come un obelisco. Mi calai lentamente, fino a che lo sentii toccare l’utero. Mi sentivo piena ed eccitata come non mai. Era tanta l’eccitazione che ebbi subito un primo orgasmo.
Inizia allora a cavalcarlo mentre lui mi dava il ritmo, torturandomi nel contempo i capezzoli. Venni ancora. Mi fece cambiare posizione, facendomi salire su di lui voltandogli la schiena. Come mi muovevo mi sentivo sfregare il suo cazzone sulle pareti della mia vagina. Venni ancora ed ancora. Alla fine mi fece inginocchiare davanti al divano, il petto appoggiato sui cuscini. Lui si inginocchiò dietro a me e mi prese alla pecorina, iniziando a stantuffarmi energicamente. Io venni ancora ed infine, venne anche lui, scaricandomi il suo sperma nella mia figa. Rimanemmo così fino a che lui si stese sul pavimento, stanco.
Quando ci riprendemmo, andammo a farci una doccia e poi in spiaggia.
La settimana passò così. Riuscii a farmi scopare da mio suocero almeno altre 3 o 4 volte. Al fine settimana, quando mio marito arrivò, mi trovò allegra e pimpante. Disse che non mi aveva mai visto così bene da tanto tempo e che sicuramente la vacanza con i suoi genitori mi stava facendo proprio bene. Ed io fui d’accordo con lui.
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