“A questo punto, spensi la luce e gli raccontai tutto mentre me lo scopavo, fino a provocargli una vera e propria eruzione nella mia fica…”
(… continua)
Ripartimmo tutti insieme per una nuova giornata di escursioni,
sapendo che avremmo visto posti dove la natura la fa da padrona.
Sistemati sul pullmino, le due ragazze decisero di sedersi accanto alla guida ( solitamente, lungo il tragitto, ci si addormenta sempre un po’, ma questa volta per me fu diverso). Rimanevo ipnotizzata a vedere le due ragazze che ammiccavano la guida: sembravano in calore! Pensai subito che ieri sera non erano riuscite a soddisfare i propri istinti fino alla fine.
Ormai arrivate le 10 del mattino, arrivammo alla prima tappa del tour. Come sempre un salto alla toilette. Andai anch’io e mi accorsi che le due ragazze si erano tolte i reggiseni, sghinniazzando tra loro, rimanendo solo in canotta, dalle quali si intravedevano i capezzoli già turgidi. Si prendevano in giro tra di loro per le dimensioni dei loro seni che si guardavano allo specchio: una aveva un seno piccolo ma con grossi capezzoli, l’altra una quarta abbondante. Mentre scherzavano si rivolsero a me, chiedendomi quale seno preferissi: io, con molta disinvoltura, mi affiancai a loro allo specchio, e sollevai la mia t-shirt, mostrando il mio seno, quasi a competizione. La cosa che balzava subito agli occhi era la differenza di carnagione: loro bionde, occhi azzurri e carnagione bianco latte, io bruna, occhi neri e già super abbronzata, ma con le tette bianche!!!
Tornammo al gruppo e ci addentrammo tutti insieme tra i boschi. Loro, appassionate di fotografia, iniziarono a scattare foto fantastiche alla natura intorno a noi. Io ho sempre amato la fotografia, ma non sono mai stata fotogenica tanto da non farmi quasi mai fotografare. Io mio lui continuava a chiedermi di mettermi in posa per scattare foto ricordo.
Arrivammo su una spiaggia lunghissima, dove c’era un tronco secco, ideale per foto … con pose un po’ osè. Le due ragazze mi chiesero di mettermi tra loro per avere un contrasto di colori: ci sdraiammo sul tronco, con una delle due che mi abbassò la canotta quasi scoprendomi il capezzolo. Non esitai neanche un attimo e le lasciai fare. A farci le foto fu la guida, che, in russo, disse alle due ragazze, che eravamo molto eccitanti. Ovviamente non capii la frase in russo, ma mi eccitai solo a sedermi accanto e abbracciarci. Sentii un brivido su tutta la schiena e loro si accorsero di questo, dandomi un piccolo bacio sul collo. Scattammo molte foto e poi andammo via.
Ritornati sul pullimino, baciai il collo al mio lui, toccandogli le palle con impeto! Lui mi chiese subito cosa avessi, dicendomi che sentiva un buon odore … quello della mia fica! In effetti ero già bagnata … un lago! Lui affondò le mani nella mia fica, regalandomi lunghi momenti di gioia, fino a quando mi accorsi che una delle due ragazze si stava godendo lo spettacolo. Fu allora, dopo “essere stata scoperta” che venni in un orgasmo stupendo, forse il più intenso che avessi mai provato.
Arrivammo alla seconda tappa, scesi dal pullmino e iniziai a seguire le spiegazioni della guida. Solo dopo mi accorsi che una delle russe (quella con la quarta di seno) si era avvicinata al mio lui, dicendogli qualcosa nell’orecchio, e ricevendo un bel sorriso in cambio di quel sussurro. Ma io, ancora inebriata dell’orgasmo, non ci feci quasi caso e continuai la gita in leggerezza.
Dopo la gita, giunti al tramonto, la guida propose un bel aperitivo in spiaggia. E ci stava proprio bene!
Ma il mio lui, stanco della giornata, andò in camera a fare una doccia, l’altra coppia face altrettanto, e l’aperitivo lo facemmo solo in quattro: io, la guida e le due russe. Premetto: non sono astemia e reggo l’alcol alla grande, con la sola particolarità di liberare i miei freni inibitori. Facemmo un giro di Martini e uno di Vodka al melone.
Quindi la guida ci propose un veloce salto alle cascate li vicino, per fare un bagno prima di cena. Tutte dicemmo SI! E così, nel giro di 10 minuti a piedi, arrivammo in questo punto stupendo. Piccole cascate di acqua fredda: ideali per la ns. temperatura corporea. Appena arrivate, le due russe si tolsero t-shirt e short, rimanendo solo in tanga e si buttarono in acqua. Io, da sempre restia alle acque fredde, un po’ esitai. Ma poi le due ragazze, uscirono dall’acqua per venirmi a prendere e mi spogliarono davanti alla guida, che, ridendo, si gustava la scena alla grande. Io, si, proprio io che mai ero stata nuda davanti a qualcuno se non il mio lui. Quasi non riuscivo a realizzare, ma l’alcol mi liberò da tutto. Ci tuffammo tutte e tre insieme, con lo scopo di fare eccitare il ragazzo. Iniziammo un gioco erotico, fatto di baci, leccate, strizzate di capezzoli … fino a quando la guida si tuffò e venne incontro a noi. Lo accerchiammo e gli togliemmo il costume che lanciammo via. E subito dopo facemmo lo stesso con in ns. slip. Uscimmo dall’acqua e quasi senza accorgercene, con la sola luna ad illuminarci, ci ritrovammo sdraiati sulla riva delle cascate.
Le due russe, molto molto disinvolte, iniziarono ad accarezzarmi la fica con le loro mani, mostrandola alla guida che apprezzava le mie grandi labbra. Una delle due si dedicò interamente a me, leccandomi la fica con grande vigore, mentre l’altra fece un bel pompino al ragazzo che godeva nel guardarci e nell’avere il cazzo succhiato.
Fu allora, che lanciai uno sguardo alla guida, quasi a volerlo invitare al banchetto. Allora lui staccò la russa che gli aveva fatto diventare il cazzo duro ed enorme e si avvicinò a me. Ma la ragazza che mi stava leccando si alzò immediatamente e si avvinghiò al cazzo della guida, mettendosi a pecora e facendosi affondare fino a raggiungere un orgasmo con grida inebrianti. Ed io? Nel frattempo l’altra russa riprese a masturbarmi ripetutamente, fino a quando anche io raggiunsi l’estasi e feci altrettanto con lei.
Tutti e quattro, ci rimettemmo quello che rimaneva dei ns. vestiti e ritornammo in hotel, ad orario ormai tardo.
Tornai in camera dal mio lui, tutta bagnata, fuori e dentro!
Lui sgranò gli occhi e mi chiese cosa fosse successo, ma io gli disse che eravamo semplicemente stati alle cascate. Nello spogliarmi per la doccia, lui arrivò dietro di me avvinghiandosi ed affondando le sue mani nella mia fica, trovandola già tutta piena del mio nettare. Mi disse che ormai ero diventata una porca, come piaceva a lui. Io, con la faccia provocante ed innocente al tempo stesso, gli disse che si stava sbagliando, ma lui, sorridendomi, mi disse che era contento che mi fossi lasciata andare. A questo punto, spensi la luce e gli raccontai tutto mentre me lo scopavo, fino a provocargli una vera e propria eruzione nella mia fica… (continua)
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