“In fondo è stato tutto raddoppiato, emozioni comprese…”
Fortunatamente dopo tanto lavoro io e Flavia riusciamo a trovare qualche giorno
per fare una vacanza, prenotiamo quindi una crociera last minute. Era la prima esperienza in crociera e a dire il vero non è neanche il tipo di vacanze che preferiamo, ma volevamo provare.
Prenotiamo all’ultimo momento, quindi in meno di 24 ore ci ritroviamo già sulla nave dopo aver preparato le valigie al volo.
Appena saliti, cominciamo a stupirci della grandezza della nave e della bellezza delle stanze nonché del gran numero di persone a bordo. Sembrava davvero un villaggio in miniatura.
I primi due giorni passarono velocemente tra lo stupore e la curiosità di vedere tutto quello che c’era a bordo.
Al terzo terzo giorno dopo cena come avevamo già fatto i giorni precedenti ci troviamo nella sala comune a bere un drink. Si siede al nostro tavolo un’ altra coppia che avevo già notato altre volte. Non tanto per la bellezza della lei ma per la disinvoltura con la quale parlavano e si comportavano, sembravano davvero persone di mondo. Avevamo avuto modo di parlare con loro ma era finito tutto velocemente, avevamo solo avuto brevi conversazioni.
La scintilla di questa storia fu uno sguardo di troppo, di quelli che vanno per sbaglio dove non dovrebbero andare. Sullo schermo del telefonino di lei, vidi una schermata arancione e riconobbi l’home page di Annunci 69. Mi si accese una lampadina ma feci finta di niente, non sapevo cosa fare o meglio, mi vennero in mente troppe cose da fare! Di sicuro avevamo una cosa in comune.
La sera, rientrati in camera lo dissi anche a Flavia ma lei non si interessò molto.
Rimasi a pensare a quella coincidenza per molto, la sera stessa e anche la mattina dopo. Non riuscivo a levarmi dalle testa quella cosa.
Non ero sicuro di aver visto bene il telefono della ragazza perché ero un po lontano, ma molto probabilmente non mi sbagliavo. Pensai che dovevo provare a fare qualcosa, in fondo non li avremmo più rivisti, tanto valeva provare. Alla prossima occasione avrei provato ad avvicinarli con una scusa.
La sera seguente si presentarono di nuovo nella sala comune per la cena ma stavolta seduti ad un altro tavolo, un po distanti da noi,
Ero troppo imbarazzato per fare qualsiasi cosa, non sapevo davvero come approcciarli.
Ad un tratto vidi il lui della coppia alzarsi per andare a prendere qualcosa da bere; mi alzai anche io e gli andai dietro fino a fare la coda dietro di lui per prendere da bere.
Mi rivolsi discretamente a lui, a bassa voce dicendogli: “Scusi il disturbo ma volevo togliermi una curiosità. Se le dicessi Annunci 69, cosa le viene in mente?”
Lui senza imbarazzo ma pensandoci un po rispose: “Esattamente quello che viene in mente a lei” e mi fece l’occhiolino come per dire: “siamo nella stessa barca, AMICO”. Mi stupì la prontezza con la quale mi rispose. Gli ricambiai un sorriso ed entrambi tornammo ai nostri tavolini.
Lo vedevo parlare con la sua compagna ed ero sicuro che gli stesse parlando di quello che ci eravamo appena detti.
Dopo un’oretta, quando molte persone stavano andando a dormire e anche Flavia cominciava ad annoiarsi, decidemmo di andare in camera.
Nell’andare mi fermai vicino a lui e gli lascia un fogliettino con il mio numero, senza scritto niente, solo il numero di telefono.
Dopo 30 minuti quando eravamo già in camera mi arrivò un messaggio con scritto: “GRAZIE”.
Io risposi, oramai senza grande imbarazzo: “Siamo in camera 232, siamo già a letto, non ancora a dormire, c’è ne vorrà di tempo. Siete i benvenuti, ma non fate rumore per cortesia.”
Misi al corrente Flavia della questione e le dissi che forse avremmo avuto una visita da quella coppia ma niente di sicuro. Lei era un po nervosa come lo è sempre quando organizziamo qualcosa del genere, sinceramente non ci capita molto spesso. Ma ero sicuro che sarebbe stata al gioco e pronta come lo è stata altre volte. Io avevo già il cazzo gonfio.
Io e Flavia cominciammo a fare l’amore, eravamo quasi nudi: io nudo, invece Flavia aveva ancora un bel perizoma nero e le reggicalze con delle calze molto sottili. Sentimmo bussare alla porta, un toc toc quasi impercettibile, un toc toc un po furtivo.
Aprii la porta e quando entrarono ero già di nuovo a letto, la luce soffusa, una candela accesa vicino il divanetto che era vuoto e che avevo liberato proprio nella speranza di avere visite.
Noi non dicemmo neanche una parola, neanche buonasera o altro; l’altra coppia non disse nulla e si sistemò verso il divanetto. Si sistemarono e cominciarono ad accarezzarsi, in fretta si spogliarono. Potevamo vederci benissimo a vicenda.
La lei cercava il nostro sguardo ed era attenta a controllare che la guardavamo: era proprio quello che io e Flavia stavamo facendo. La guardavamo perché con molto talento ci stava regalando uno spettacolo bellissimo. Era difficile non guardarla!
Nel frattempo lui, che poi scoprimmo chiamarsi Giorgio, era al gioco e le sfiorava la schiena e le natiche.
Era chiaro che godevano al pensiero di farsi guardare, sembrava non gli interessasse altro, sembrava avessero accettato l’invito solo per essere guardati. Continuarono finché lei non era completamente nuda e a quel punto lei tolse gli slip a Giorgio: ora anche il suo grande cazzo era allo scoperto.
Lei non cominciò subito a leccarlo e lui non comincio a scoparla anche se entrambi erano visibilmente eccitati dalla situazione.
Lui si rivolse a noi e disse: “Non è ora di scopare queste belle porche?”. Per un momento mi spaventai che puntavano allo scambio e mi sentii anche un po imbarazzato al pensiero di doverli deludere. Noi non vogliamo lo scambio, amiamo solo situazioni di esibizionismo.
Allora ci spostammo al divano ed ora entrambe le nostre donne erano a novanta e con le gambe aperte; la tentazione di scopare una fica che non fosse la solita era tanta ma riuscii a mandare via la tentazione e andai dritto dalla mia bella ed affidabile fica bagnata di sempre. Tutto era bellissimo, cominciammo a scoparle entrambe in modo selvaggio e loro gemevano e ogni tanto si guardavano compiaciute.
Continuammo così finché non mi rivolsi a Flavia ad alta voce chiedendole se voleva un po di succo di frutta. All’istante si girò l’altra donna, Anna, e disse che voleva l’uccello di Giorgio in bocca. La mia Flavia fece la stessa cosa: entrambe cominciarono a succhiare, sembrava una gara a chi facesse il pompino più bello. Ogni tanto si guardavano. Io ero attratto dal suo modo di succhiare perché pensavo che poche ore prima per me era una signora distinta a bordo di una crociera e poco dopo me la ritrovavo nuda a succhiare l’uccello del suo uomo a meno di un metro di distanza.
Ad un certo punto ci disse: Ora fermatevi, guardate, godete.
E comincio a succhiare, con le lo sguardo fisso verso di me.
Se solo Flavia mi avesse toccato l’uccello sarei venuto all’istante, ero troppo eccitato. Lui cominciò a gemere di piacere finché non la riempì di sperma: sul volto arrapato, sul seno gonfio e su tutto il corpo; lei non si pulì neanche e disse subito a Flavia: fallo scoppiare.
Flavia ascoltò alla lettera e cominciò a succhiare. In pochi secondi venni e fu fantastico mentre l’altra coppia ci osservava.
Eravamo tutti un po stanchi ed esausti della serata, ci sdraiammo sul letto per qualche minuto, per riprenderci.
Subito dopo caddi a dormire per pochi secondi, mi risvegliai e vidi Flavia che cominciava di nuovo a leccarmi, a quanto pare non era stanca quanto me. Mi chiese di leccarla, voleva venire.
Cominciai a leccarla, nel frattempo Anna cominciò a toccarsi mentre ci guardava, Flavia la guardava, si guardavano a vicenda, finché Flavia non spostò la mia bocca e cominciò a masturbarsi, come faceva Anna. Ci ritrovammo in pochi minuti Io e Giorgio a masturbarci mentre ci gustavamo le nostre rispettive compagne masturbarsi contemporaneamente.
Anna venì e gemeva e da lì Flavia allargò ancora di più le gambe e dando bello spettacolo cominciò a masturbarsi più velocemente finché non venne pure lei. Era molto bagnata, la accarezzai e lo sentii. Lei venne vicino a me e cominciai a baciarla, la volevo ringraziare dello spettacolo e le dissi ciò che mi era piaciuto di più.
Poco dopo Anna e Giorgio silenziosamente cominciarono a rivestirsi ed in pochi minuti lasciarono la nostra camera. Non ci stupimmo, tutto avvenne in maniera discreta. Sembrava quasi come se non fosse accaduto, come in un sogno ma non era assolutamente vero perché la serata era andata benissimo, contro ogni previsione.
Ho ancora in mente quei due culi a pecora che aspettavano di essere scopati e soprattutto due belle fiche bagnate che si masturbavano nello stesso momento sotto gli occhi arrapati di due uomini. In fondo è stato tutto raddoppiato, emozioni comprese.
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