Quello che sto per scrivere è tutto reale. Fantasie incluse.
Una delle prime cose che A. mi ha detto è stata che a lui piace la donna svuota coglioni. Pensare che non mi sono mai sentita così mi faceva venir voglia di mandarlo a cagare, eppure qualcosa nella decisione delle sue parole mi eccitava. A. ha una voce ferma, pacata, profonda. Quando mi racconta le sue fantasie prende lunghi respiri e la sua voce si incrina un po’.
Mi è sempre piaciuto l’uomo più grande, e lui lo è.
Mi è sempre piaciuto l’uomo deciso, e lui lo è.
Mi è sempre piaciuto l’uomo sarcastico, e lui lo è.
Io invece come sono? Banalmente posso riportarvi alcune caratteristiche fisiche. Alta poco più di un metro e settanta, lunghi e folti capelli mori, carnagione molto chiara, vita stretta, fianchi larghi, una terza di seno, grandi occhi scuri. Ogni tanto porto anche gli occhiali.
A è presente nella mia vita da un po’ di mesi ormai, e le cose sono cambiate dalla prima volta in cui abbiamo chiacchierato. Ha la capacità di arrivare dove pochi altri osano, a piccoli e lenti passi.
Non sono mai stata con una donna, e quando A. mi a chiesto se avessi leccato una figa, gli ho risposto che lo avrei fatto solo se lui prima ci avesse sborrato dentro o sopra. Non avrei mai pensato una cosa del genere prima di parlare con lui. Non mi sarei mai bagnata ad un pensiero del genere.
Lui non è il mio padrone, sarebbe riduttivo chiamarlo così. Lui è quello che attraverso una telefonata riesce a tirare fuori la gran troia che c’è in me: perfetta e cortese ragazza della porta affianco.
Non è il mio padrone ma gli piace poter decidere come e cosa fare in determinate situazioni. Mi eccita parecchio l’idea di succhiare un cazzo in sua presenza. Un giorno gli ho mandato una mail, con un breve racconto di come sarebbe stata nella mia testa una situazione del genere. Nella mail di risposta c’era dentro il mio stesso racconto, rimodellato da lui. A. mi aveva detto che gli sarebbe piaciuto vedere la mia pelle chiara, a contatto con un cazzo di colore. Detto, fatto. Nel mio racconto spompinavo appassionatamente un bel cazzo nero mentre lui mi guardava. Nel momento in cui il ragazzo di colore stava per sborrare mi staccavo. Nella versione di A. invece, lui e il ragazzo mi piazzavano le mani sulla testa e spingevano verso il cazzo. Mi ritrovavo con la pressione di quattro mani sulla testa, la bocca spalancata un cazzo e i fiotti di sborra in gola. E questo è solo uno dei numero dettagli rimodellati da A. Inutile precisare quanto fossi bagnata nel leggere la risposta, e quanto poco ho resistito prima di infilare la mano negli slip.
Il desiderio, la mente, la fantasia possono dare grandi soddisfazioni.
La prima vera volta in cui ho sentito che A. iniziava ad influire sulle mie fantasie, è stato quando dopo una lunga telefonata con lui, ho fatto sesso con qualcun altro essendo bagnata grazie a lui, alla sua voce e a quello che mi aveva detto. Quella sera lui è venuto al telefono, ho sentito i suoi gemiti, mi ha intimato di fare silenzio e ascoltare. Quando abbiamo attaccato ero fradicia. Pochi minuti dopo avevo davvero un cazzo che mi scivolava dentro, e l’idea che fosse in mezzo a tutta l’eccitazione causata da A. mi faceva sentire troia, porca’ eppure ho goduto. Molto.
Ma ora veniamo a noi. L’ultima volta che io ed A. abbiamo parlato al telefono, non ci sentivamo da un po’. La sua mente ha giocato sul fatto che saremmo potuti essere vicini di casa, e come lui avrebbe potuto ordinarmi di aspettarlo in casa la sera, solo per svuotarsi i coglioni dentro di me e poi mandarmi via.
L’ultima situazione descritta è un po’ diversa dalle altre. A. ha immaginato di farmi mettere carponi per terra, bendata in casa sua. Calze a rete e babydoll nero. Mi ha raccontato del mio stupore, nel sentire il rumore dei passi di due persone e non di una.
‘Sei la mia cagna, posso prendere qualsiasi persona, farla venire qui e farti fare qualsiasi cosa, io sarò di fianco a te’
Poi abbiamo dovuto interrompere la telefonata.
Quindi qual è questo ‘noi’?
Siate quella persona e scrivetemi quello che mi fareste.
Se vorrete metterò quello che scriverete nei prossimi capitoli.
Come detto: la mente e la fantasia possono dare grandi soddisfazioni.
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