“Bevuto il caffè ci recammo nella camera da letto, dove le due donne senza fiatare si adagiarono a quattro zampe aspettando di essere penetrate…”
Daniela risucchiava tutto il mio cazzo concentrandosi con la lingua proprio sull’estremità
della cappella; la sentivo aspirare a pieni polmoni, quando il mio sesso, andava su e giù con movimento ondulatorio. Ansimante di piacere sotto le sferzate precise della sapiente lingua di Patrizia. Raggiunse l’orgasmo clitorideo, nel preciso momento in cui la mia cappella sfiorava le tonsille. Godeva assaporando il mio cazzo tutto dentro di se . Mi tolsi subito mentre si dimenava per farla respirare ed urlare, in preda al piacere. Marzio approfittò della bocca libera della moglie infilandole il cazzo, spingendolo fino in fondo. Non contento mi prese per i fianchi e mi invitò ad approfittare nuovamente della bocca già occupata . A fatica riuscii ad entrare, trovandomi affiancato al cazzo del mio amico. Ci fermammo per qualche istante, il tempo necessario per assestarci. Entrambi iniziammo pompare dentro di lei .Patrizia dopo aver fatto venire l’amica si era soffermata d osservare la scenetta che le si prospettava davanti, reclamando un cambio di posizione con l’amica. La signora fu subito servita, in un battibaleno si ritrovò con due cazzi in bocca e una lingua tra le cosce. Dall’alto vedevo Daniela alle prese con la fica villosa di Patrizia, mentre con le dita le spostava il folto pelo la lingua, aveva iniziato a leccare le pareti esterne della vulva , assaporando tutto il piacere denso e lattiginoso che produceva. Non si soffermò esclusivamente alla fica, scese fino a spingersi nel buco del culo, bello dilatato dal piacere provato. Lo leccava con avidità cercando di penetrarla con la punta della lingua. Di fronte a tanta lussuria, facemmo appena in tempo ad estrarre i cazzi e sborrarle sulla faccia uno alla volta . Marzio la inondò di liquido bianco molto denso filiforme e gelatinoso. Patrizia al settimo cielo, agitava la lingua asportando tutto lo sperma, per degustarlo ed inghiottirlo. Ancora colante completamente imbrattata, ebbe una nuova ondata di liquido da parte mia. Le schizzai sulla fronte facendo colare il tutto tra gli occhi ed il naso. Tempestivamente prese la testa di Daniela ed iniziò a baciarla appassionatamente sulla bocca facendole assaporare il nostro sperma. Un pochino stanchi ma soddisfatti decidemmo di rilassarci per una piccola pausa. Daniela e Patrizia tutte nude si recarono in cucina per preparare un buon caffè. Vederle entrambe muoversi nella cucine prive di qualsiasi indumento fece crescere in noi la voglia di riaverle tra le braccia. Bevuto il caffè ci recammo nella camera da letto, dove le due donne senza fiatare si adagiarono a quattro zampe aspettando di essere penetrate. La visione paradisiaca dei due culetti all’insù ce lo fece tornare duro di nuovo , potevamo riprendere da dove eravamo rimasti. Marzio si portò con la sua verga fiorente tra le chiappe di Patrizia e scivolando verso il basso, cercò di entrare nella sua vagina. Vidi il suo cazzo inghiottito dalla vulva umida della mia consorte sparire completamente dentro di lei. Ero talmente eccitato nel vedere mia moglie accogliere un altro cazzo che per un attimo rimasi attonito,trascurando la bella donna che non aspettava altro che di essere penetrata. Mi ripresi subito e senza indugio puntai la mia cappella tra le pareti gocciolanti della fica; fui risucchiato dentro di lei,come un aspirapolvere, urtando i coglioni contro le chiappe. Eravamo tutti e due a pompare in modo ritmico dentro le femmine che si dimenavano senza tregua dal piacere. Cambiammo posizione e ci mettemmo uno di fronte all’altro per poter guardare le nostre donne mentre godevano accogliendo dentro di loro un cazzo estraneo. Mentre le scopavamo con foga , le due avevano iniziato a baciarsi agitando le loro lingue fameliche. Continuammo così per un po’, fino a che Daniela mi chiese espressamente di essere inculata, esortandomi a fare piano in quanto la prima volta. Guardai perplesso Marzio il, quale annuì con un gesto di consenso; Estrassi il cazzo zuppo e lo poggiai sul suo bel buchetto; lo spinsi dentro fino ad accedere nel suo corpo. Aveva un buco del culo veramente stretto, abituato a quello di Patrizia ben dilatato dalla continua attività, feci fatica ad introdurlo, le pareti serrate dell’ano non mi permettevano di procedere spedito, riuscii a completare l’opera, un poco alla volta contrastato dal forte attrito. Venivo oltretutto frenato dagli strilli che la donna emetteva , esortandomi ad interrompere. Alla fine mi ritrovai tutto dentro di lei fino in fondo. Le avevo rotto il culo, la bella Daniela era stata finalmente inculata. Chi andò bene fu Marzio , lo introdusse nel culo di Patrizia senza fatica procurandosi enorme piacere ; mia moglie essendo abituata fin da adolescente a prenderlo al culo, aveva sviluppato una tecnica tutta sua; durante la sodomia agitava i fianchi le anche la testa e le spalle dimenando così le tette che andavano all’impazzata sia a destra che sinistra; un sorta di ballo di San Vito ; insomma un’indemoniata . Marzio preso alla sprovvista da tanto ardore,non resistendo, si svuotò completamente i coglioni dentro di lei inondandola di calda e fluida sborra. Io ebbi un pochino di problemi nel concludere, ero preoccupato del dolore che avevo inflitto alla mia partner. Mi concentrai nel guardare il cazzo che entrava ed usciva dal culo e in un battibaleno le spruzzai nelle viscere tutto il mio piacere.
Ci sdraiammo tutti e quattro sul letto. Di corsa le due le femmine si precipitarono al bagno bisognose di un buon bidet. Noi maschietti approfittammo del secondo bagno, soffermandoci nel loro per dare un occhiatina mentre si rinfrescavano. Patrizia pisciava mentre l’amica si sciacquava la fica ed il buco del culo dolorante con acqua tiepida. Tornarono poco dopo più desiderose di prima. Ci proposero una doppia penetrazione a turno, per provare due cazzi in contemporanea. Patrizia ben navigata, reduce di una bella esperienza qualche anno prima, curò la regia posizionandoci nel modo migliore; mi fece sdraiare sul letto con sopra a cavalcioni Daniela. Aiutò l’amica a farsi penetrare dal mio cazzo eretto. Entrai in lei, questa volta in fica; era caldissima e confortevole al contrario del culo. La femmina si sdraiò sul mio corpo appoggiando le sue belle e sode tette sul mio petto. Senza esitare il marito la prese per i fianchi e iniziò ad addentrarsi tra le sue chiappe profanandole il pertugio anale ancora bello dilatato dall’esperienza precedente. La donna emise un urlò di piacere, iniziando a ancheggiare ed ansimare ad alta voce. Subito fu azzittita da Patrizia che dopo averle preso la testa per i capelli , iniziò a farsi leccare la fica La donna stava prendendo due cazzi uno in culo e l’altro in fica , non contenta si sollazzava leccando una bella fica pelosa. La scenetta era da filmare peccato non averci pensato; sarebbe stato di grosso effetto rivederlo. Evitammo di sborrarle dentro dato che dovevamo ripetere il servizio per mia moglie. Cambiammo posizione e questa volta toccò a Patrizia avere il posto d’onore. Guardando Marzio mentre entrava in lei , mi venne l’idea di entrare pure io nello stesso buco e far sentire alla mia donna due cazzi assieme nella fica; aveva apprezzato di averli entrambi in bocca, perché non ripeterlo però in fica. Eravamo dentro di lei la pompavamo per bene mentre si succhiava la fica sgocciolante di Daniela . Durammo per un bel po’ alla fine esausti e soprattutto invogliati dalla femmina stanca ci togliemmo dal suo corpo. Le due signore si misero con i volti sotto di noi aspettando che la sborra calda le inondasse la faccia.
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