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Francesca……

“La tirai a me e mettendole la mano tra le cosce mi accorsi che sotto il vestitino leggero che indossava non aveva le mutandine…”

La passione tra me e Francesca era nata nelle aule dell’università.
Ricordo
il primo giorno che la incontrai, lezione di Economia in Aula Magna, la vidi entrare da lontano,essendo alta circa un metro e ottanta, indossava un paio di jeans con un piumino di colore avion, capelli lunghi castani. C’era un posto libero accanto a me.Era in ritardo, la lezione stava per iniziare ed in maniera frettolosa ,si accomodò al mio fianco, praticamente mi ignorò e senza neanche degnarmi di uno sguardo o salutarmi si tolse il giubbino e comincio a leggere gli appunti. Dovetti attendere la fine della prima ora di Lezione per sentirmi dire: “Ma che profumo hai? Mi ha fatto venire un mal di testa tremendo!!” “Kouros” risposi in maniera seccata e continuai, “E tu in quale college ti sei formata?..hai le maniere e l’educazione di una bifolca! . Pensavo al peggio quando si girò e guardandomi negli occhi mi disse”Hai ragione Mr X oggi ho avuto un accesa discussione con il mio ragazzo, scusami tanto”.
Beh amici miei quello fu l’attimo in cui scoccò la scintilla, l’innesco dell’amore che di li a poco sarebbe esploso tra di noi, un amore che mi condusse a desiderare una donna in maniera quasi ossessiva, mi condusse a desiderare il suadente abbraccio della sua vagina al mio cazzo, dei suoi turgidi seni tra le mie labbra, della sua lingua alla ricerca della mia, della sua bocca alla continua ricerca del mio cazzo, sempre pronto e madido di umori dopo che la sua bocca le sue labbra, la sua lingua instancabilmente e senza sosta si erano dedicati alla mia verga.
Ma ricordo amici miei la nostra prima volta a casa sua, se avete tempo ve la racconto.
Stavamo preparando insieme l’esame di Sociologia ed eravamo veramente stremati dal continuo ripetersi delle teorie di sinistra che il nostro professore di Sociologia pretendeva che noi facessimo nostre, quando ad un tratto Francesca mi disse con un fare suadente e civettuolo,”Vogliamo rilassarci?, vorrei farmi massaggiare un po’…..” .
La tirai a me e mettendole la mano tra le cosce mi accorsi che sotto il vestitino leggero che indossava non aveva le mutandine. Le alzai il vestito, cominciai a massaggiarle il clitoride con il pollice, usando le altre dita per massaggiarle la fica. Sentivo il suo culo che strusciava sul mio cazzo, duro come una pietra, in un attimo si sfilò il vestito, e sentii le sue mani alla ricerca del mio cazzo pulsante e desideroso di lei. Tolsi le mani umide dalla sua fica e mentre volevo sbottonarmi i pantaloni, mi afferró il polso e si porto le dita alla bocca leccandole avidamente, si giró, portai le mani sul suo culo mentre ci baciavamo, le sue mani mi sbottonarono i pantaloni impadronendosi del mio cazzo, cominciandolo a segare accogliendo tra le mani le palle e la mia verga.
Posi le mie mani sulle sue spalle,spingendola verso il basso, facendole capire che il mio cazzo desiderava le attenzioni della sua bocca, della sua lingua…pochi istanti e Francesca aveva il mio cazzo tra le labbra, carezzandomelo con la lingua ed coccolando le mie palle con i pollici delle mani. Gli affondi del mio cazzo nella gola di Francesca erano totalmente guidati da lei. Vivevo attimi di estasi profonda quando il mio cazzo scendeva nella sua gola e lei, sapiente bocchinara, quando si ritraeva per riportarlo nella bocca e tra le labbra, continuava con un turbinio di leccate e risucchi.
Ma in testa avevo una voglia pazzesca, sfondarle il culo. La alzai dalla posizione in cui era, e delicatamente le feci poggiare le mani sul muro del corridoio, tenendo la guancia poggiata alla parete,invitandola a sporgere il più possibile il suo culo, la sua fica non depilata e grondande di umori. Mi inginocchiai dietro di lei ed affondai la mia lingua sul suo buco del culo, massaggiandole con il pollice il clitoride mentre con le altre due dita quasi impazzite si strofinavano sulle fica senza entrargli dentro. L’avrei sfondata con la mia lingua, scesi verso la sua vagina, aveva uno splendido odore, mi aiutai con le dita per aprirla bene e comincia a leccare e succhiare con movimenti decisi e profondi. Era eccitatissima, la saliva della mia bocca si mescolava con il nettare che grondava dalla sua fica. Era pronta portai il mio cazzo turgido e spesso dietro il culo,sbattendolo sulle chiappe grosse e sode. Dopo un attimo cominciai a strusciarlo tra il buco del culo e la vagina, solo il tempo di dirmi “Mettimelo prima nella fica, ti prego” ed il mio cazzo, grazie ad un movimento secco e deciso di Francesca entrò dentro di lei. Gli affondi erano gestiti da lei, io fermo dietro di lei che muoveva sapientemente il bacino ed i fianchi, alzando ed abbassando il culo al fine di farsi stimolare il clitoride. Nel mentre le mie mani scorrevano sul suo corpo, sostando sui glutei schiaffeggiandoli con vigore. “Voglio il tuo culo”, le dissi con un filo di voce “Se continui così ti sborro dentro, sei una Troia”. “Lo so!” mi rispose, però mi devi scopare il culo facendomi stendere con la schiena sul tavolo.
Mi staccai da lei, mi prese la mano e ci avvicinammo al tavolo, spostò i libri che vi erano poggiati sopra e si stese dal lato del capo tavola, poggiando il culo sul tavolo e lasciando le gambe fuori, mi abbassai per leccarle ancora la fica, per succhiare il suo clitoride. Continuando a stimolarle la vagina con le dita, le alzai le gambe, portandomele sulle spalle e cominciando a spingere sul suo buco con il mio cazzo, che sembrava non volerne sapere di sfondare quel buchetto così stretto.
“Rilassati” le dissi carezzandole le gambe,le aprii il solco delle chiappe,massaggiando con le dita l’orifizio ed accompagnando il mio cazzo con le dita. Era duro come marmo lentamente cominciò ad entrare conquistando pochi centimetri alla volta, provavo una meravigliosa sensazione era la prima volta che lo mettevo nel culo di una donna.
Quando fui tutto dentro, iniziai a scoparla lentamente, tenendo sempre le mi dita sul clitoride, stimolandolo continuamente. “Voglio sentire le tue palle!! affondamelo tutto dentro!”. I miei affondi si fecero sempre più decisi, il suo buco sempre più largo ed accogliente, l’abbraccio delle sue viscere era meravigliosamente caldo. Le mia mani continuavano a stimolarla, eravamo sul punto di non ritorno orgasmico, attesi il suo orgasmo che arrivò nel momento in cui le ficcai tre dita nelle fica mentre il clitoride era alla mercé del mio pollice,un fiotto di liquido si disperse tra le mie mani.
Era il mio turno, tirai la mia verga fuori dal culo, mi sfilai il preservativo, e mi posi sul lato vicino al suo viso, guardare la sua bocca aperta, la sua lingua alla ricerca dei fiotti caldi del mio seme mi porto ai confini di un orgasmo meraviglioso, schizzi di sperma sul viso sulle labbra, le misi il cazzo tra le labbra con la sua lingua che insaziabile continuava a leccarsi tutto il mio sperma. Che meraviglia…

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Lui & Lei

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