“Iniziai a spogliarmi mentre lui mi guardava compiaciuto, partii dalla camicetta ma ero imbranatissima e allo stesso tempo imbarazzatissima e arrossata in…”
Tutte le volte che accendevo un computer, ero presa dall’impulso di cercare
le chat e iniziare a chattare con chiunque mi poteva capitare, ero totalmente attratta dai contesti erotici in modo particolare dove si parlava di sesso in maniera esplicita e mi piaceva interloquire con persone molto più grandi di me, questo senso di libertà che avevo in chat compensava la mia timidezza nella vita reale, li mi sentivo un’altra persona, libera di esprimermi in tutti i sensi… Non avevo mai avuto un ragazzo fisso e a 24 anni la cosa un po’ mi pesava, in quanto le mie amiche erano tutte più o meno accompagnate, ma la mia timidezza mi fà apparire molto ritrosa e allo stesso tempo molto esigente.
Nella chat avevo trovato un mondo parallelo per evadere dalla realtà e mi sentivo libera, cercavo di parlare sempre con signori maturi e finivamo o iniziavamo a parlare di sesso, le parole che mi dicevano mi facevano eccitare e spesso quando ne avevo l’opportunità finivo per spogliarmi davanti al monitor, mi piaceva sentirmi nuda davanti a quelle parole, era come se fossi spogliata davanti a loro e l’idea che potessero godere di me mi faceva impazzire, mi toccavo in tutte le mie zone sensibili e i miei diti entravano ed uscivano continuamente dal mio sesso, prima uno poi due, gli spingevo con sempre più forza e ritmicità al mio interno immaginando che fosse la mano dell’amante occasionale che mi entrava dentro, naturalmente gli raccontavo tutti i particolari con devozione e l’idea di eccitare un estraneo mi provocava dei lunghi orgasmi appaganti.
Talvolta ero impossibilitata a spogliarmi completamente allora lo facevo parzialmente ma la mia mano finiva sempre sul mio sesso e miei diti finivano sempre dentro di me, talvolta qualcuno pretendeva che utilizzassi oggetti e io cercavo sempre di accontentare chi me lo chiedeva anche perché così appagavo anche il mio desiderio di piacere, l’idea di essere diventata un oggetto sessuale di questi tipi che non conoscevo e non volevo assolutamente conoscere mi provocava un senso di trasgressione mentale e di dipendenza.
Durante questi incontri occasionali mi sono ritrovata a penetrarmi con alcuni ortaggi tra i quali le carote i cetrioli e le banane se devo essere sincera il più complicato è sempre stato il cetriolo perché tende ad essere più grosso delle carote e più solido delle banane, e per la sua larghezza spesso mi rimaneva difficile penetrarmi in quanto sono stretta e poco dilatata, questi particolari eccitavano i miei interlocutori che di conseguenza mi dicevano di spingerlo con forza e io cercando di accontentarli lo spingevo ugualmente al mio interno ma solo in modo parziale perché sentivo fastidio nella dilatazione.
E’ capitato che abbia usato anche delle mollette per i panni, infatti sotto suggerimento di un tipo che si faceva chiamare masterx applicavo le mollette in dei punti sensibili, come i capezzoli le, e nei punti raggiungibili della mia vagina e poi mi diceva di tirarle fino a quando non si sarebbero staccate e quel senso di dolore che mi provocava l’allungamento della pelle mi provocava anche un senso di piacere che mi faceva bagnare se poi riuscivo a penetrarmi con qualche oggetto senza sfilarle andavo veramente in estasi.
Tutti mi chiedevano che volevano incontrarmi ma io sono sempre stata reticente, non ero convinta che il tipo che avrei incontrato mi sarebbe piaciuto e poi sarei stata imbarazzatissima, però mi rendevo conto che avevo bisogno di qualche cosa di più forte, forse dovevo uscire con uno… uno a caso, l’idea mi stuzzicava e mi eccitava ma la razionalità mi diceva di no, alla fine i miei impulsi sessuali ebbero la meglio… decisi che mi sarei incontrata con uno… uno qualsiasi il primo che mi avrebbe fatta godere quella sera in chat, mi capito un 53 enne, speravo di trovare uno un po’ più giovane ma avevo detto il primo che avrei incontrato in chat e il primo era lui… Già il pensiero di concedermi a quel tipo mi creava timore e ansia ma al momento stesso mi faceva eccitare infatti mentre chattavamo mi masturbavo continuamente pensando al contesto che mi si prospettava, quella sera ero sfinita, alla fine ci scambiammo i numeri di cellulare anche se io non ero completamente convinta, però le ultime cose che gli dissi era che doveva essere un incontro solo di sesso senza neanche scambiarci le foto, tanto lui non sarebbe rimasto deluso, ma io sicuramente si e mi sarei tirata indietro sicuramente.
Il nostro dialogo telefonico fù breve, ci presentammo e fissammo dove trovarci la mia voce era tremolante mentre la sua era molto decisa, infatti mi chiese se la fica era pronta… io risposi di si… Ci trovammo davanti ad una libreria, quando lo vidi sarei scappata volentieri dalla vergogna e dall’imbarazzo e poi non mi piaceva da un punto di vista estetico come immaginavo ed era un po’ troppo vecchio per me. Oramai però dovevo andare fino in fondo, lui rimase piacevolmente sorpreso e mi disse “non t’immaginavo così fica, sarà un piacere scoparti”, io non riuscii a dire niente ma mi sentii avvampare dall’imbarazzo, decidemmo di andare nel primo albergo che avremmo trovato, nel giro di pochi minuti varcammo la porta di una camera, appena chiusa la porta mi sentii afferrare i polsi, mi girai verso di lui, mi guardò negli occhi e avvicino la sua bocca verso la mia, mi bacio sulle labbra e la sua lingua la sentii entrare dentro la mia bocca socchiusa e cercò con avidità la mia lingua io chiusi gli occhi e risposi a i suoi colpi di lingua con la mia, le nostre bocche erano appiccicate e le nostre lingue si assaggiavano reciprocamente, io ero appoggiata ad un muro la sua mano sinistra scivolava sotto la mia camicetta fino ad arrivare al mio seno, dove scostò il reggiseno e strinse il mio capezzolo, l’altra mano scivolò sotto la gonna ed entrò tra le mie cosce fino ad arrivare al mio sesso, spostò il perizoma e i suoi diti iniziarono a toccarmi le zone sensibili, in quel momento mi sentivo indifesa e violata nella mia intimità ma quella nuova situazione mi piaceva, sentivo i suoi diti che entravano ed uscivano dentro di me, fino a quando li sfilò e si stacco da me mi guardò e mi disse che avevo la fica bella stretta e che secondo lui avevo scopato poco poi mi ordinò di spogliarmi completamente perché la voleva vedere quanto era stretta.
Iniziai a spogliarmi mentre lui mi guardava compiaciuto, partii dalla camicetta ma ero imbranatissima e allo stesso tempo imbarazzatissima e arrossata in volto che mi bruciava via via che mi toglievo gli abiti cercavo di coprirmi con le mani e le braccia le zone più sensibili come le tette e il mio sesso ma in pochi minuti mi ritrovai completamente nuda davanti a lui che mi fece cenno di togliere le mani dal davanti poi mi fece sdraiare sul letto, mi allargò le gambe e con le mani iniziò a dilatarmi poi iniziò a leccarmela infatti sentivo la sua lingua che si insinuava dentro successivamente inserì un dito dentro poi ne inserì anche un altro provò anche con il terzo dito ma entrò solo parzialmente nonostante cercasse di spingerlo a quel punto iniziò a spogliarsi e fu molto veloce, il suo membro era già teso e vedevo che s’ingrossava me lo mise in mano e mentre lo masturbavo sentivo che cresceva, non riuscivo neanche a tenerlo in mano perché era più largo della circonferenza della mia mano, mi chiese se mi piaceva ma io non seppi rispondere allora mi disse che me l’avrebbe messo tutto dentro, ero sdraiata sul letto con le gambe larghe lui avvicinò il suo membro al mio sesso, prima lo passò esternamente poi ne inserì una piccola parte spingendolo delicatamente io mi sarei accontentata solo di quel pezzetto perché era talmente grosso e lungo che quando sarebbe entrato mi avrebbe fatto sicuramente male, infatti quando spinse con più decisione per entrarmi dentro ebbi una sensazione dolorosa che mi fece ritrarre ma essendo sdraiata non mi potevo allontanare, lui si accorse che mi dava fastidio e spinse con più forza, a quel punto mi abbandonai a quel misto di dolore e piacere mentre lui spingeva deciso dentro me, il suo spingere diventò sempre più frenetico e a forza di colpi riuscì ad inserirmi tutto il suo membro dentro e mentre mi scopava si sdraio sopra di me, sentivo tutto il suo corpo peso che si strofinava contro il mio il suo volto era sul mio e la sua lingua cercava continuamente la mia, i suoi colpi erano molto decisi e tutte le volte che spingeva dentro mi faceva sobbalzare e tendevo a stringere le gambe non riuscendoci perché nel mezzo c’erano le sue.
Dopo un po’ rallentò il ritmo e si tiro indietro, lo sfilò dal mio sesso e appena fuori inizio a spruzzarmi il suo sperma addosso, si avvicino al mio volto mentre continuava a schizzare e me sfrego nel viso, “apri, apri, puliscilo con la lingua” queste furono le sue parole, nonostante non fosse di mio gradimento lo feci.
Dopo alcuni minuti era nuovamente pronto, il membro già teso pulsava e la sua mano e i suoi diti scorrevano dentro di me continuamente, fino a quando mi fece girare a pecorina perché voleva penetrarmi anche dietro nonostante io fossi contraria perché ero vergine ma non riuscivo ad impormi per cui mi girai come voleva lui, all’inizio provò a dilatarmi con i diti infatti sentivo il suo dito dentro poi provò ad inserire il suo membro credo che un po’ riuscì ad inserirlo poi quando provò a spingerlo dentro trovò delle difficoltà perché era troppo grosso e io ero strettissima e mi ritiravo perché non volevo, a quel punto lo sfilò e me lo reinserì con tutta la forza che aveva nella fica, sentìì un gran dolore come se mi avesse lacerato tutta, lui continuò a scoparmi come se niente fosse fino a quando non venne di nuovo.
Alla fine quel tipo mi scopò tre volte e io ebbi diversi orgasmi ma i giorni successivi avevo un gran bruciore e dolore al basso ventre e il mio sesso era tutto arrossato, e poi pensavo che ero stata proprio cretina perché mi ero fatta scopare senza il profilattico, chissà dove l’aveva messo prima di entrare dentro di me
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